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ivoru

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  1. ivoru

    Aiuto?

    Allora, per rispondere a quello che dicevi prima....sto da tre anni all università...e certo so che mi devo muovere, il disagio nasce proprio dal fatto che muovermi mi risulta difficle... Poi nn vedo che male e che differenza c'è tra parlare in un post pubblico e in uno pvt...certo posso capire che guardarsi da vicino e sentirsi parlare sia tutt altra cosa, ma tra un post pubblico e uno privato semplicemente nn cambia nulla, per questo ho detto ad antiuss che ne potevamo parlare anche in pubblico....Poi è normale che nn è che mi aspettassi una soluzione da un forum, sarebbe a dir poco semplicisto e stupido da parte mia...pero le parole lette su uno schermo possono aiutare e perche no, consigliare... Poi nn ho capito una cosa, sul coraggio, sono d accordo...l ho detto anche io, ma chiedere aiuto a chi? nn mi è chiaro...Infine se hai letto bene il mio post, nn ho detto sono depresso, punto e basta, ma che o sono in depressione acuta ( ed ho spiegato quali sono i segnali che possono avermi fatto pensare a cio') oppure semplicemente in un bruttissimo periodo della mia vita...
  2. ivoru

    Aiuto?

    X me va bene...pero nn ho problemi a parlarne pure su un post pubblico ;)
  3. ivoru

    Aiuto?

    Mi fa molto piacere leggere tutte queste risposte...Capisco che analizzare una situazione attraverso un topic che dice poco o nulla di me è impossibile.. Vedete, io sono di base una persona particolare (che poi siamo tutti unici e inusuali) ansioso, nervoso, particolarmente sensibile..quello che adesso mi sta facendo preoccupare pero' è proprio l acutizzarsi dei miei "difetti" fino a 5 anni fa, mi sentivo "vivo" pieno di speranze, avevo un bel carattere, forte, e deciso, e questo ripercuoteva i miei rapporti..ero "considerato" "cercato" ecc ecc... Ora il mio "deprimersi" sta invadendo tutta la mia vita...sono infelice e si vede, nel senso piu assoluto del termine, mi sento solo, anche se poi in realtà nn lo sono, e miserabile...i miei amici, ovviamente nn i migliori, rimarcano il mio stato, e buttandomelo in faccia, magari con una risatina mi dicono, sei un fallito, sei un fantasma...ora il fatto è che quando sento queste espressioni, nn posso fare nient altro che crederci, perche la colpa dei miei guai sono io, io mio carattere, il mio frivolo disperarsi.... Da una parte, ho uno studio, e tanti soldi davanti, ma da quello che mi sembra adesso, una vita nn felice, o meglio poco stimolante (poi magari questa convinzione scaturisce solo dal fatto che nn ho voglia di studiare) con annessi rischi che se la laurea dovesse arrivare tardi o con i presupposti sbagliati, ci sarebbe anche la beffa che lo studio passi a qualcun altro... Dall altra tanti sogni, speranze, libere scelte, che pero mancano di conretezza e soprattutto di convinzione.... Il tutto lo fa da padrone il mio senso di colpa che proababilmente è la vera spina nel fianco per me... Nn sono felice della mia vita...e nn so assolutamente come fare a cambiare questa situazione....a cio poi si aggiungono altri dati allarmanti che ovviamente ho omesso per evitare di scrivere un poema, come il fatto che da quanto la situazione è precipitata nn ho piu avuto la fortuna di avere una ragazza al mio fianco...cosa che prima capitava veramente di rado.. oppure l' acutizzarsi di "vizi" lesivi per il mio stato alimentati probabilmente dalla poca voglia di alzarsi la mattina o ancora il tentativo di lasciare la mia facoltà "Federico II" per una piu "leggera" drasticamente nn presa proprio in considerazione dai miei genitori...
  4. ivoru

    Aiuto?

    Salve sono un ragazzo di 23 anni di Napoli. Sono in una fase di depressione acuta...o magari semplicemente in un momento brutto della mia vita..un momento che dura da molto tempo circa 2\3 anni, sono poco lucido, vivo alla giornata e cerco di nn pensare al futuro perche se penso a domani sto male, nn vedo vie d uscita ne sbocchi eppure sono una persona relativamente fortunata, normalmente abile, inteliggente e giusto, i mie genitori nn mi fannno mancare nulla...eppure mi trovo in questa situazione..se penso alla mia età mi sento male, sento di nn avere prospettive, sono una persona umile, ma ho grandi ambizioni per me stesso, vorrei ricoprire un ruolo importante nella società che mi consenta un alto tenore di vita, proabibilmente questo è dovuto anche ai miei genitori ed ai principi che mi hanno trasmesso. Purtroppo stento a trovare questo maledetto ruolo, ho tante idee per la testa, attività che mi piacerebbe svolgere, ma nn so se sono voli pindarici o reali possibilità, nn sono mai stato spronato a trovare vie traverse a quelle convenzionali, e quando sento che una persona è riuscita in qualcosa che trovo geniale o originale, mi sento invidioso e continuo a disperarmi x nn trovare il coraggio di smuovere la situazione, mi chiedo perche io sto ancora qua a pensare cosa fare della mia vita, intanto sono iscritto all università e studio qualcosa che probabilmente mi è stata implicitamente costretto dai miei genitori, giurisprudenza non che io nn abbia colpe, anzi ne ho eccome, la mia prima colpa è la mia indecisione cronica, e incapacità di dialogare con loro su questo argomento, ho provato piu volte a comunicargli o almeno a fargli capire il mio diagio ma per loro sembra che questa, sia l unica strada per me...Mi guardo intorno e mi rendo conto che come me ci sono tantissimi amici che studiano a tempo perso senza prospettive senza convinzione, ma sembra che il problema nn li sfiori, sembra che siano sicuri che da un momento all altro vengano toccati dalla fortuna, forse anche loro pensano la stessa cosa di me, ma in realtà siamo tutti a pezzi....la forza di andare avanti negli studi e quella che mi manca di piu, perche? perche odio studiare qualcosa che nn mi piace, perche odio quello che studio, odio quello che potrei diventare, tutti mi dicono che le prospettive che mi aprirà questa università sono pessime, salvo la mia famiglia, x la quale questa strada sembra l unica che io possa percorrere, od almeno l unica felice, mi rcordano spesso che in famiglia ho uno studio avviato pronto ad accogliermi che la mia strada è in discesa e poi lo stesso proprietario di questo studio, mio zio mi dice che è un lavoro tremendo, che lavorano dalla mattina alla sera e senza stimoli, insomma è un futuro comodo, perche di certo i soldi nn mancherebbero, ma è lontanissimo dal futuro che sogno per me, apatico, piatto...girigio...forse sono io che voglio troppo, forse mi pongo questi problemi solo perche sono un lavativo e nn ho voglia di studiare..forse solo xche mi piace sentirmi in una condizione marginale, a tratti tragica...ma è come se mi sentissi che fuori ci fossero tante possibilità per chi ha un minimo di coraggio, e a me questo coraggio manca, cosi subentrano i sensi di colpa...i sensi di colpa perche nn studio quanto potrei studiare, i sensi di colpa perche avvolte per nn pensare evito di fare qualsiasi cosa...Vorrei capirne che devo farne della mia vita, svegliarmi la mattina con un obiettivo e nn con la voglia di rimanere nel letto fino alla sera...
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