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unalei

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  1. unalei

    una "storia"tormentata

    ci sono delle cose che ho tralasciato e che con la calma mi sono tornate in mente con più chiarezza..solo che poi mi hanno lasciato ancora nella nebbia! il tipo di cui parlo, mi è stato vicino come amico per undici mesi..con qualche palpatina, ma mai con un rapporto intimo.perchè non volevo io, e lui si è fermato perchè dice che non gli piaccio fisicamente. Quando l'ho conosciuto, era alla ricerca di una fidanzata, si era inventato addirittura dei biglietti da visia per trovarla..avevamo deciso di aiutarci come amici a trovare l'anima gemella, poi, siccome non combinavamo niente, io gli avevo proposto di provare a frequentarci noi due, e lui ha accettato. ho scoperto che è un esperto di rimedi naturali, e mi sono fidata dei suoi consigli per migliorare la mia salute, ottenendo dei risultati positivi. varie volte ha deluso le mie aspettative disua presenza nei momenti difficili, e l'ho mandato a quel paese, anche in malo modo. poi, sia per affetto, sia perchè mi illudevo che potesse cambiare, io tornavo indietro, e lui era sereno come prima. questa volta ho ben chiaro che, per come è fatto, per il suo carattere, il suo essere asociale, non è l'uomo chepuò rendermi felice. sono però tornata a cercarlo, solo per continuare ad avere consigli per la mia salute. lui mi è parso più freddo, cioè, se ha tempo mi Risponde, se non ne ha rimanda. però si è prestato a dare consigli e mi ha pure proposto di andare al cinema. non volgio crearmi illusioni che sia cambiato, perchè so che non è così. quesslo che mi stuèpisce e che non mi spiego è perchè un uomo, che si è sentito mandare a quel paese un sacco di volte da una che considera solo un'amica, quando lei torna inidetro contiuna a darle retta e le propone, ogni tanto, anche qualche uscita. BOH?
  2. unalei

    una "storia"tormentata

    GRAZIE a chi mi ha risposto fino ad ora. vorrei tornare sul discorso, a costo di sembrare noiosa e ripetitiva, perchè sto veramente male in questi giorni. su un altro sito, ho postato la sintesi della mia storia, la riporto anche qui, perchè mi sembra di non aver detto le cose chiaramente come stanno. forse perchè prima non volevo vederle, e ora riesco ad avere una visoni più chiara della situazione: "L'ho lasciato io per la sua freddezza, ma sto male.? l'ho frequentato per circa un anno e non siamo ragazzini, anche se lui è stato il mio primo pseudofidanzato. Dico pseudo perchè mi ha dato molti segnali espliciti di non esserlo, anche se ho fatto finta di non vederli perchè pensavo che cambiasse e non volevo rimanere sola. Ci siamo visti nei fine settimana, ma non sempre, perchè lui era stanco dal lavoro, abbiamo fatto una gita sola fuori porta, perchè lui doveva acquistare dei prodotti in un negozio specializzato. al corso di ballo, ottobre scorso, mi ha dato dell'obesa davantii a tutti. a natale, dovevamo andar via insieme, poi mia mamma si è presa la bronchite ed io pure, e lui è andato a sciare col fratello. a capodanno, volevo portarlo ad una festa, ma lui non voleva perchè non conosceva nessuno, e ha proposto di andare in giro al Duomo di Milano noi due col fratello per vedere i fuochi d'artificio...ho organizzato io una serata al cinese solo noi due. per problemi miei di famiglia si è fatto sentire sempre per telefono, ma non è mai venuto ad aiutarmi concretamente. o eglio, ha sempre risposto alle mie chiamate, chiamando lui poche volte. quando ci vedevamo, andavo io a casa sua o a prenderlo in macchina, ultimamente lo chiamavo io al telefono perchè non aveva soldi per fare la ricarica. quando andavamo fuori a cena, e si avvicinavano i venditori di rose, li cacciava dicendo che sono sua sorella. al ponte di maggio, dovevamo andar via, poi è morto suo padre ed io sono andata al funerale. L'ho portato a fare un giro in un parco per aiutarlo a riprendersi. ho poi proposto di andar via in questo fine settimana, ma lui non aveva soldi..ho proposto di pagare io la sua parte, poi mi sono ricreduta in tempo. é andato nella sua casa in toscana col fratello. Ogni volta che mi ha ferito, gli ho fatto scenate anche per sms, poi ci siamo riavvicinati perchè l'ho cercato io, cercando di capire le ragioni dei suoi atteggiamenti. l'ho scusato tante volte, perchè ha avuto una famiglia fredda ed egoista, ha perso l'unico essere umano della sua famiglia, ha avuto molte delusioni dalle donne che lo hanno portato ad essere misogino. ha di recente anche perso il lavoro, per crisi della sua ditta. mi ha aiutato a risolvere alcuni problemi di salute, ma forse solo perchè si divertiva a giocare al piccolo dottore. in quest'ultimo episodio di delusione che mi ha dato, gliene ho scritte di tutti i colori. lui ha nicchiato, dicendo che al ritorno andavamo al cinema (ognuno a spese proprie). poi, di fronte allle mie continue lamentele, ha chiuso le comunicazioni. da premettere, che prima di partire per la toscana, ha lasciato a casa il cellulare con cui ci sentivamo, ma si è portato quello con cui chiama la famiglia. ah, dimenticavo. lui ha premesso di essere al massimo per la convivenza, perchè il matrimonio, anche solo quello civile, tutela solo le donne in caso di divorzio.... CHE CI FACCIO CON UNO COSì? però ci sto male, sia perchè gli ho voluto bene, sia perchè mi ritrovo sola (tutte le amiche sposate), e mi aspetta un periodo non facile per la malattia degenerativa (per fortuna che procede ora lentamente)di mia mamma. e i problemi di salute che avevo stanno tornando, tra cui l'ansia, cali di pressione e crisi di pianto. qualche suggerimento di aiuto? grazie.
  3. unalei

    una "storia"tormentata

    grazie! kiss!!!!!!!!!
  4. unalei

    una "storia"tormentata

    non ho care amiche che mi possano coccolare. una è sposata con filgia al seguito e marito, ed è sempre via. l'altra è in viaggio di nozze...non mi pare il caso di disturbarla. le conoscenti sono pure impegnate con le loro vite. in più ho sintomi da pre esaurimento per eccessivo stress. continua stanchezza, riposo notturno travagliato (e prendo sonno dall'una e mezza in poi), cali di pressione. quanto al coccolarmi, ci provo; sarei anche andata al mare da sola, ma avevo troppa stanchezza fisica per alzarmi presto e andare a prendere il treno. non è la prima volta che mi trovo ad affrontare delle difficoltà nella vita e sono sola; cercherò di ritrovare le forze e andare avanti. peccato che sarei un pò stufa di dovercela fare da sola, come sempre. grazie per la tua vicinanza :-)
  5. unalei

    una "storia"tormentata

    perchè devo star male che eanche mi merita? gliel'ho anche scritto. sto male davvero, sono mezza esaurita. non scherzo. non ha telefonato nemmeno per sapere cosa ho, ha scritto per sms di riposarmi he ne parliamo la settimana prossima. io potrei anche essere defunta la settimana prossima, ma a lui che importa? premesso che cercherò nuove amicizie, come recupero le enregie in questi giorni, visto che sono esauruta?
  6. unalei

    una "storia"tormentata

    ho preso una decisione che dovevo prendere da molto tempo. l'ho mandato a quel paese. L'ho sopportato fin troppo. non ho voutlo vedere tante cose che non andavano e che mi sono fatta andare bene per paura di perdere l'unica persona da cui elemosinavo un pò di compagnia. Mia mamma non ha molto da vivere, ed io sono disperata all'idea di restare sola, senza affetto, senza il conforto di nessuno. ma quando si raggiunge il limite della sopportazione, stop. da un mese gli ricordavo che ho un bisogno etremo di fare una gita fuori città, per spensierarmi un pò. lui non poteva, per reali problemi economici, sono arrivata persino a proporgli di pagare io la sua parte di un'eventuale soggiorno al mare di due giorni. poi, cautamente, qualcosa mi ha fatto capire che gli stavo dando troppo. qualche giorno fa, lui mi ha detto che passerà questo fine settimana nella sua casa in toscana, col fratello, giustificandosi che glielo ha imposto la mamma. io dico che non ha ilcoraggio di ammettere che a lui della mia presenza non gliene importa niente, basta chelui soddisfa le sue esigenze. se invece fosse vero che la madre glielo ha imposto (per sbrigare faccende di famiglia in toscana?), è una BIP anche lei, che dopo undici mesi che frequento il figlio, mi vuole ancora relegare al rango di un'estranea. nessuno di quella famiglia mi merita: nè la madre egoista, nè il fratellorso (di cui ho scritto altrove), nè l'innominabile (vorrei scrivere una caterva di parolacce, m non ci tengo ad essere bannata), che se ha qualcosa al posto del cuore, è più duro di un granito. quello che mi dispiace, al di là del penso comprensibile risentimento momentaneo, è che mi sento uno, di aver buttato undici mesi della mia vita, perdendo quel poco di amicizie che avevo e ritrovandomi sola come un cane, a dover vedere morire lentamente mia madre, e a dover ricominciare a cercare nuove amicizie; due, che questa persona non solo non mi ha dato l'affetto che cercavo, ma mi ha anche insegnato ad odiare. se qualche anima pia ha una buona parola e qualche valido cnsiglio per tornare a vivere di gioia anzicchè sopravvivere, grazie.
  7. unalei

    una "storia"tormentata

    Grazie Mirtilla e Dori. Mi chiedo anche io se non so valutare correttamente questa persona perchè c'è da lavorarci su (entrambi), oppure, pià probabilmente, perchè è il primo amico (lui ci tiene a dire che non siamo fidanzati) che ho, e quindi non posso fare paragoni nè nel bene nè nel male.
  8. unalei

    lavarsi

    allora, credo di non essermi spiegata bene. io non sto chiedendo come aiutare quel bambino, ma , visto che siamo in un forum di psicologia, se il fatto di non sentire la necessità di lavarsi può essere solo un fattore dovuto a una cattiva educazione igienica o se può c'entrare una forma di nevrosi opposta a quella del lavarsi eccessivamente. grazie.
  9. unalei

    una "storia"tormentata

    grazie delle risposte, ma mi sembrano un elogio dell'apatia e dell'atarassia. vivere senza aspettative secondo quello che capita alla giornata... compiacersi della propria solitudine... nono, non è roba per me! io volgio vivere con gusto del vivere, con la felicità di ogni piccolo sforzo teso a realizare qualcosa, un progetto, piccolo o grande, e voglio condividere questo impegno/gioia con qualcuno. non stare ad aspettare che capiti qualcosa di bello e godermelo finchè c'è, alla giornata. fatti non foste per viver come bruti, ma per inseguire virtute e canoscenza! o no? magari con la giusta compagnia è meglio...
  10. unalei

    lavarsi

    ......diciamo per lavoro. di più non posso dire, privacy.
  11. quoto in pieno. sembra che più che sposarvi tu e il tuo ragazzo, vi stiate sposando tu, la suocera, la nuora , parenti vari e affini. ritengo: uno, che il matrimonio, SE s'ha da fare, è un affare tuo e del tuo ragazzo due, che FORSE, come ti ha già fatto capire la dottssa magno, NON s'ha da fare. perchè il tuo ragazzo è tornato indietro all'improvviso con la proposta di matrimonio? perchè ha dovuto riferire alla mamma questioni private (il fatto che sei stata con un altro) che riguardano te e lui al massimo? perchè hai accettato di sposarlo? non è una sorta di ripicca? mi sembra che i tempi non siano maturi per il matrimonio; ma, se andaste avanti con questa decisione, dovete evitare eccessive ingerenze nei fatti vostri da parte di troppi famigliari, nel momento in cui vi doveste sposare siete voi due la vostra famiglia, gli altri sono, come posso dire, una "famiglia allargata". parenti sì, ma che non vivono con voi la vita di ogni giorno e non devono intervenire nè per creare problemi nè per risolverli, se non diretamente ed esplicitamente richiesto da voi. questo vale sia se tu dovessi sposare questo ragazzo, sia se dovessi capire che non siete rispettivamente la persona giusta l'uno per l'altro e decideste di cercare entrambi un altro partner. ( com'è facile dare consigli agli altri dall'esterno..poi nei miei casini non so trovare una soluzione!mah!)
  12. unalei

    lavarsi

    sicura, si. una volta di prima mattina è andato a lavarsi le nmani, e sono uscite nere....
  13. unalei

    lavarsi

    scusate, ho letto il topic, e volevo chiedere: ma quando il problema è il contrario, cioè si ha a che fare con una persona che non si lava mai? non posso scendere nei dettagli, ma conosco un bambino che si cambia i vestiti ogni due giorni, ma ogni vlota che passa puzza, perchè non si lava. anche la famiglia è così, ha lo stesso odore. non sono persone disadattate, hanno una casa di proprietà, un lavoro, altri figli che studiano di cui una all'università. però non si lavano, non ne sentono la necessità. spesso il bambino in questione si rasa a zero perchè ha i pidocchi. è una forma di trascuratezza oppure c'è qualche disturbo a monte? e cosa si può fare per invogliarlo a lavarsi, senza compromettere la suscettibilità della famiglia? grazie.
  14. unalei

    una "storia"tormentata

    ma poi la vita non diventa piatta?
  15. unalei

    una "storia"tormentata

    dicevo che forse abbiamo solo esigenze diverse perchè lui cerca una donna da godersi nella tranquillità di una sperduta casa in montagna, io cerco invece anche vita sociale, preferibilmente da fare con lui, un pò il recupero di un'età adutla spensierata che non ho potuto avere prima.
  16. unalei

    una "storia"tormentata

    son sempre io alle prese con il solito amico che frequento da undici mesi e di cui ho già parlato in altri post. mi è sorto il dubbio che forse sono solo io l'incontentabile, perchè cerco in una persona sola quello che dovrei cercare in più persone. lui è freddo per natura, per educazione, perchè è uomo, io affettuosa, appiccicosa e alla ricerca di altrettanto affetto. io vorrei passare tutti i miei momenti liberi con lui, lui invece si sente tra due fuochi da gestire (le mie richieste della sua presenza e quelle della famiglia di origine dove lui è diventato il capofamiglia dopo la morte del padre) e senza mai tempo libero solo per sè, e per di più in difficoltà economiche. così, ogni tanto fantastichiamo di qualche scampagnata da fare insieme, che io vivo come aspettativa da realizzare quasi certamente, e lui solo come fantasia, salvo poi tirarsi indietro all'ultimo minuto per le difficoltà sorte nel frattempo. sono arrivata alla conclusione che se azzero le mie aspettative su di lui e prendo ciò che di buono accade di giorno in giorno, forse evito gli scontri e le delusioni. e forse è il caso che cerchi quell'affetto che lui non riesce a darmi nelle amicizie, che però sono in buona parte da costruire ex novo. ma è una scelta sensata, ragionevole, giusta, o è solo un modo per addolcirmi ciò che è amaro? o potrebbe essere tutto diversamente, se incontrassi una'altra persona? ovvero, è lecito fermarmi a lui ed accontentarmi dei sui pregi e difetti, o posso anzi devo cercare di meglio? quante colleghe vedo , pur 50enni, che sono frustrate da matrimoni di routine e trovano soddisfazioni nel lavoro, negli hobbies, ..ma io non voglio arrivare ad essere come loro, e soprattutto non volgio partire come loro.... forse il mio dubbio nasce dal fatto che è il mio primo "pseudofidanzato"?
  17. ciao Dori, capisco chi ti dice di crescere, ma non sono d'accordo. premetto che non ho letto tutti gli interventi, ma tu sei sicura di aver bisogno di crescere? ovvero, hai ben chiari i motivi per cui non ti vuoi allontanare dal tuo paese? te lo dico perchèp la persona che frequento (con moltissimi miei dubbi) tra le altre cose uno, non è per il matrimonio, (ma io cndivido la tua posizione al riguardo) e due, vorrebbe3 andare a vivere a un'ora e mezzo dal paese attuale (vicino al mio), perchè si è comprato la casa lì per ragioni economiche. io non lo seguirò mai a parte che lui è uno scriteriato, perchè non ha legami con nessuno in quel paese e dovrebbe scendere dai monti per andare a lavorare con un'ora e mezza di macchina andata e un'ora e mezza ritorno ogni giorno; io non lo seguirò non tanto per i legami familiari che ho nel mio paese (solo uno, che a breve mancherà), ma perchè tutta la mia vita è qui, il mio lavoro, le mie amicizie, il mio gruppo del tempo libero. poi, essendo lui un orso eremita, seguirlo significa chiudersi nella solitudine ed io, che non sono estroversa al mille er mille, ma al cinque per cento si, ho bisogno di mantenere o stringere legami con altre persone, oltre che con miei eventuali futuri familiari. quindi, chi ti dice allegramente di fare le valige e partire, forse ha avuto solo esperienze positive dal trasferimento, forse ha avuto a che fare con altre persone più estroverse che non hanno difficoltà di adattamento a posti e situazioni nuove e sanno on far pesare il trasferimento al partner. ma esistono anche altre situazioni. pensaci, prima di autodefinirti "da clinica psichiatrica" e buttarti giù da sola. :-)
  18. unalei

    Sesso orale

    peccato vedere lo scivolamento ( senza burro ) del discorso nella vanità più assoluta. speravo di leggere interventi più significativi e costruttivi.
  19. unalei

    Sesso orale

    scusate l'intrusione, ma io al momento credo di esser l'unica che condivide la sensazione della forista che dice che le fa schifo perchè col pene "ci si piscia". il problema si pone perchè all'amico che frequento la cosa piacerebbe molto... mentre io ho un blocco mentale, psicologico, moralistico e una sensazione di schifo solo al'idea....bleh! al di là dei possibili commenti di disapporvazione, c'è qualcuno/a che era in passato nella mia stessa ottica attuale e poi si è ricreduto/a? se si, può raccontare per dare consigli? grazie.
  20. grazie texer la risposta... anche se a volte divento ripetitiva ....(altro forum totem e tabù)....
  21. carissimi!!!!!!!!! grazie a tutti!!!!!!!!! e io che pensavo che non mi cag....se nessuno,quindi non leggevo il forum da un sacco di tempo. nel frattempo la dieta che ho iniziato per problemi di salute ha iniziato i suoi benefici effetti, sia sulla salute (ho un pò più energia)sia sull'aspetto fisico. il mio amico ha cominciato a guardarmi con altri occhi. ma non è finita li..in senso negativo. alcuni eventi familiari miei e suoi ci hanno portato ad essere molto stressati e litigare spesso. poi nel frattempo ho scoperto alcuni lati del suo carattere che mi mettono preoccupazione. lui è una persona molto buona, ma molto orso e molto prevenuta verso le donne in generale e verso tutti, perchè ha avuto un'educazione priva di sincero affetto da parte dei genitori (per la mamma, il massimo dell'amore è vederlo vestito perfettamente in ordine per non sfigurare) e molte fregature dalle donne che..non gliel'hanno data per vari motivi o lo hanno usato per i loro scopi. in me credo che abbia visto che sono una persona diversa, ma non riesce a fidarsi, ha sempre paura di rimanere ancora scottato (me lo dice candidamente e col cuore in mano), per cui per lui, il massimo dell'amore sarebbe la convivenza, perchè, almeno, quando la donna lo imbroglia, lui può dirle tanti saluti.mentre per me non si prescinde da un matrimonio, regolarmente celebrato con annessi e connessi. inoltre sostiene che per l'uomo l'esercizio "fisico" è indispensabile, mentre la donna è sostanzialmente frigida, e lo fa solo perchè impostole dal marito. lui, a suo dire, lo vorrebbe fare sempre, finio a cent'anni. il colmo della storia è che io sono una bacchettona moralista con me stessa uscita da un romanzo dell'ottocento, per cui, "nun s'hà da fare" se prima non ho un anello al dito..o almeno la certezza di farlo con una persona che poi non mi lascerà perchè ha a sua volta paura di esser lasciato o usato. a volte mi dico che alla mia veneranda età, più vicina ai 40 che ai trenta, sarebbe ora di lasciar cadere inutili rigidità mentali e cercare con lui una condivisione pù profonda, visto che cmq ha a cuore la mia salute e si dice molto affezionato a me. forse sarebbe il caso di...? la mia paura è però di lasciarmi andare con una persona che non può darmi l'affetto di cui ho bisogno, di accorgermi cioè che neanche in quel modo raggiungiamo un'unione solida, ma di aver scelto solo un amico al mio fianco. e di sentire poi i rimorsi della coscienza bacchettona quanto alla seduzione del 3 d, sto imparando a essere più carina per me stessa e poi per lui, anche se ancora non riesco a vestirmi scosciata (prima bisogna affettare un pò le cosce) e scollata.... commenti stupidi evitateli, i consigli sono ben accetti, i commenti su altri post di altri per sdrammatizzare e fare due risate ok
  22. grazie, ti capisco perfettamente.
  23. 35 anni all'anagrafe, 15 in realtà. anzi meno, le quindicenni di oggi sanno già tutto. la persona che conosco da dieci mesi e che mi vuole bene, mi vede come una sorella. primo, perchè non gli piacciono i miei chili di troppo, secondo, perchè non ho vissuto con lui l'intimità per mia scelta (bigottona convinta che vuole viverla solo con la persona che sposerà). sostanzialmente però ci divide il modo di concepire le cose importanti della vita: io, uscita da un quadretto di fine ottocento, concepisco l'amore romantico, quello dell'insieme per tutta la vita, per cui, se mi sposo, è per sempre, lui, che ha sofferto per colpa di altre donne poco di buono, è convinto che siano così tute le donne, quindi, se trova quella che lo ama veramente, al massimo ci va a convivere, perchè, dice lui, le leggi attuali non tutelano gli uomini in caso di divorzio. ma la cosa che più mi ha scioccato oggi è che lui mi ha detto che io, inesperta come sono della vita di coppia, non ho capito che TUTTI GLI UOMINI SANNO AMARE SOLO PRIMA FISICAMENTE E POI AFFETTIVAMENTE. mentre per le donne conta prima l'affetto, la profondita dei sentimenti, e poi l'aspetto fisico. ora, la mia domanda è questa: è effettivamente come la pensa il mio amico, per tutti gli uomini, o è così per lui, che è diventato misogino perchè ha incontrato le donne sbagliate? oppure esistono uomini che puntano prima sui sentimenti e poi sul resto? quaeto, per capire se ho incontrato la persona per me sbagliata, o se devo diventare a mia volta cinica e fare del corpo una merce di scambio per ottenere affetto da un possibile futuro partner. grazie a chi darà risposte serie, i commenti sulla mia ingenuità evitateli, per favore, ad autocommiserarmi ci penso io. un saluto daAlice-nel-paese-dellemeraviglie
  24. sono una persona che ha delle fortune: un lavoro fisso, che è una rarità oggi. Una salute un pò barcollante, ma che sto provvedendo a migliorare. un amico che potrebbe diventare qualcosa di piu....e darmi la felicità che sto cercando. invece ho paura di rovinare tutto, con le mie stesse mani. Sto attraversando un periodo non facile, perchè l'unico familiare che vive con me ha il cancro (notizia saputa da poco), e questo mi mette nella condizione di dover sacrificare una parte della mia vita per accudirla. Oltre al dolore, in un futuro piu o meno prossimo, di perderla. Questo caro amico mi è vicino, ma io, invece di dedicargli i miei momeni migliori, sto diventando sempre di più pesante con lui: lo tratto come la mia valvola di sfogo, come la persona da cui cerco affetto e consolazione, energie per ritrovare la gioia di vivere. e così mi rendo conto di fargli solo del male, perchè gli dò il peggio di me, Lui mi ascolta, dice che non gli peso affatto e che mi sta vicino. ma io non riesco ad essere serena con me stessa e di conseguenza anche con lui. Anche perchè, oltre alla situazione familiare contingente, ho delle tristezze irrisolte, la sensazione di non aver realizzato i miei sogni e me stessa e di non poterlo fare finchè avrò anche da curare il familiare malato. mi sento come un gabbiano che vorrebbe volare via ma non può perchè ha legata una zavorra, non riuscendo a capire quanto questa zavorra me l'hanno imposta gli altri o la vita e quanto io stessa, e non trovando il modo o le forze di sciogliere la zavorra e volare via.
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