Vai al contenuto

rodin68

Membri
  • Numero di messaggi

    23
  • Registrato dal

  • Ultima visita

Contenuti inseriti da rodin68

  1. mi unisco alle incontinenti e a chi fa i tour dei bar zona psic!
  2. A proposito del telefono...anche io ho lo stesso dubbio: telefono o non telefono? Il problema è che telefonarle, nel mio caso, vuol dire lasciare un messaggio nella segreteria telefonica(che potrebbero ascoltare altre persone e non lo sopporterei...anzi, è proprio questo il problema)che da una parte, potrebbe risolvere il mio iniziale "dubbio amletico", o blocco, non dovendo parlare direttamente con lei, ma paradossalmente dall'altra, penso che preferirei sentirla direttamente pur di non lasciare un messaggio delirante in segreteria. Insomma...non ne esco...Inoltre se le esprimo chiaramente questo problema, riguardo il mio fastidio di lasciarle un messaggio in segreteria(ovviamente quando sto male..e non quando si tratta di cambiare il giorno della seduta ecc..) lei non dice nulla, non risponde, in silenzio ascolta la mia "lamentela"! anche quando le chiedo, più o meno direttamente, di darmi magari un altro numero...silenzio! Ortodosso silenzio...allora mi chiedo: cosa voglio? perchè a volte mi trovo ad insistere su questo problema del "telefonarle", segreteria o meno, se so che non riuscirei mai, almeno per ora e dopo 4 anni di analisi freudiana ortodossa e sul lettino??!! baci a tutte
  3. Anche io sento le identiche cose...quindi mi freno...
  4. Assolutamente no! Non c'era ancora stata l'occasione di parlarne, o meglio, di accennare a lui. I miei pensieri ora sono mooolto occupati dalla mia psi...e allora si che sono messa moooolto male!? ;-))
  5. Io oltre l'analista ho anche un cane, ma evidentemente non mi basta!
  6. Idem. Anche io con una freudiana doc che non si sognerebbe mai di chiamarmi per nome(!).
  7. Non sbagli. Un tempo chi era laureato in filosofia poteva diventare psicoterapeuta, ora non più. Ma la Cancrini di cui parli fa la terapeuta? perchè conosco(di nome) lo psichiatra luigi cancrini.
  8. Non sei affatto impicciona! Mi fa molto piacere. Bè...la parte fisica l'ho anche trattata, ma lei...silenzio...nel senso che non ha risposto al mio sfogo. Ha lasciato che io le parlassi fino in fondo dei miei dubbi e delle mie perplessità, ma non ha soddisfatto la mia richiesta di voler capire...meglio. Del resto la sua capacità sta proprio nel riuscire a farmi parlare molto di più proprio grazie al suo silenzio(che poi è un silenzio ricco di emozioni- che non è mutismo) infatti, di solito, parlo moltissimo e riesco a tirar fuori anche le emozioni più nascoste...solo che a volte è un pò pesante sentirsi così frustrati da non veder soddisfatte le proprie richieste nell'immediato, ma del resto la mia analisi è questa e, nonostante tutto, mi soddisfa. E poi...sarà anche il transfert? Mah! chissà, intanto rimane questa "cosa" sospesa... baci
  9. praticamente è da un anno che ne parlo...a parte le fasi alterne che modulano il transfert con più o meno intensità, ne parlo spesso poichè è qualcosa che sento dentro in maniera così forte che inevitabilmente poi esplode in fiumi di parole che a volte mi fanno comprendere meglio ciò che mi accade, ma altre volte mi creano più confusione. Quindi è una lotta senza esclusione di colpi! poi, come avevo già accennato la prima volta nel forum, la mia psi è del mio stesso sesso e questo comporta qualche "pensiero" in più che è difficile da comprendere fino in fondo...e comunque come ho già detto in un altro mio intervento, la mia è una analisi classica sul lettino dove non c'è uno scambio verbale tipo botta e risposta e dove il più delle volte la partecipazione della mia psi è maggiore a livello empatico e di contenimento, piuttosto che rispondente a uno scambio di tipo colloquiale o di risposte dirette a delle mie precise domande le quali puntualmente non vengono soddisfatte. Questo è uno dei motivi per il quale si dice che l'analisi è più pesante...o più difficile... ma io so, nonostante i momenti di sconforto, che è una esperienza unica e ricca di momenti indimenticabili. Poi ognuno ha la sua terapia giusta...
  10. Bè nel mio caso il discorso è un pò più complicato...devo per forza gettare acqua sul fuoco e spegnere i miei bollori dato che il mio "psicologo" è una lei ed io pure...quindi le pippe mentali sono solo le mie e continuo a farmele...senza fantasticare un probabile fidanzamento o meno... anche se il transfert non ha sesso...
  11. Come no! influisce eccome! essendo completamente travolta(dal transfert) coinvolge tutto della mia vita "extra seduta". Sinceramente non solo negativamente...a volte tinge tutto di nuovi colori, ma capita più spesso che l'intensità e il coinvolgimento di cui sono preda mi fanno perdere decisamente l'orientamento...e questo, da qualche tempo a questa parte, è diventato un problema(?)...
  12. Capisco perfettamente cosa vuol dire "no money no psicotherapy"...nel senso che in un certo senso ci sono passata accanto, alla fine della mia terapia, per mancanza di money! In realtà per un anno ero passata dalle due sedute settimanali a tre(!) -la mia è una analisi classica freudiana- con gran dispendio di energie sotto tutti i punti di vista, soprattutto quello economico(!). Così dopo una attenta e profonda riflessione sulle mie possibilità, ho deciso di ridurre a due sedute...da lì il panico vero e proprio. Sono stata malissimo. Primo perchè toccare l'argomento "soldi" , almeno per me, è stato molto difficile poichè spostava su un piano "materiale" il rapporto con la mia psi rispetto al piano "sentimentale". Secondo perchè ammettere di avere una difficoltà in tal senso mi poneva su un piano diverso e in un certo senso sentivo una sorte di umiliazione. Non avevo molta scelta, o ridurre l'onorario(già fatto in passato da parte sua dietro una mia precisa richiesta) oppure ridurre la seduta o peggio ancora, come ho avuto il coraggio di dirle, smettere completamente... Così sono a due sedute settimanali. Inizialmente avevo molta paura di non farcela, di sentire la sua mancanza ancora di più(vivo un transfert molto intenso) e di continuare a sentire un certo disagio, ma poi col tempo, fino ad oggi, mi sono resa conto che è stato meglio così. Mi rendo conto che per il mio percorso e per il mio forte transfert, sarebbe stato meglio continuare con una seduta in più, perchè miei sogni e il mio carcarla come sempre dicono questo, ma non potevo fare diversamente e questo è stato un argomento che abbiamo trattato spesso in seduta. Penso solo che ho comunque la possibilità di continuare e non è poco...e questo, in parte, mi consola... Un caro saluto a tutte.
  13. mi hai dato un ottimo spunto di riflessione. grazie!
  14. Ciao, in questo periodo sono sommersa dai dubbi. Nelle ultime sedute con la mia psi, ho affrontato, come spesso accade, il mio transfert e la conseguente attrazione che provo nei confronti di Lei. Ho esposto le mie perplessità in proposito e le mie domande allo scopo di capire il perchè il mio transfert non si limita solo ad un livello "mentale". Come sempre mi ha ascoltato e in certi momenti è intervenuta anche per interpretare dei sogni, ma ieri ad una mia domanda precisa che richiedeva una risposta chiarificatrice a proposito dell'attrazione...la sua risposta è stata...il silenzio! Durato forse più di 5 minuti. A quel punto era finita la seduta ed io non ho avuto modo di dire altro, ma dentro sento un senso di sconforto poichè non riesco a capire il perchè lei si ostina, in questo caso, a non dirmi assolutamente nulla! In certi momenti credo che esageri nel non dirmi nulla o a non darmi una qualsiasi risposta, almeno in questo caso. Io la stimo moltissimo e so perfettamente che tra noi c'è un bellissimo legame, ma quando è troppo è troppo! A volte mi sento così stanca e disillusa che mi vengono strani pensieri...che magari è Lei che è troppo rigida e che forse in certi momenti esagera, o che è giusto che sia così per aiutarmi a capire da sola senza assecondare le mie richieste dirette...non so...
  15. Ciao! Le ho parlato eccome del mio transfert e della mia attrazione..., ma diciamo che la seconda "questione" l'ho fatta scivolare così da non approfondirla molto...anche se so che è bene parlarne. Pure nel mio caso, spesso in seduta, affrontiamo l'argomento transfert, anche perchè è una continua evoluzione o involuzione dello stesso. A volte più forte e a volte meno, ma sempre presente! Le domande che mi/le pongo al riguardo rimangono lì a decantare, nel senso che lei non risponde mai ad una precisa domanda...credo che lo faccia per non assecondarmi, ma spesso questo suo non compiacermi mi pesa...comunque so che riuscirò a parlarle anche dell'attrazione fisica. Ne sono certa. Ciao! p.s. anche io sono felicemente sdraiata sul lettino!
  16. aiutooo!! ho fatto un pò di confusione con le risposte...mi sa che si è capito che non so quotare...del resto è la mia prima volta in un forum! scusate...
  17. per digi79 Non avevo assolutamente interpretato il tuo intervento come critica. Anzi! Il mio voleva essere solo un confronto in base alla mia esperienza. Per rispondere alla tua domanda riguardo ai sogni e le fantasie se la mia psi me li interpreta, ebbene si, succede eccome! I sogni sono molto importanti. Io glieli racconto e lei, collegandoli spesso a ciò che le racconto nella seduta, li interpreta. Devo dire che capita che riesco ad interpretarli anche io alcuni, o che lei stessa mi chieda cosa comprendo relativamente a un determinato sogno. Lei mi viene spesso incontro anche con i suoi interventi o il suo silenzio accogliente, magari sono io che vorrei ogni tanto..."buttarla in caciara!"...Dici una cosa molto giusta quando parli della tua terapeuta e del suo non ergersi a "saggia" della situazione, è molto importante non sentirci ad un livello inferiore -o superiore- nella relazione terapeutica, ma alla pari(anche se non è proprio così). E' fondamentale capire noi quale è la giusta strada da seguire, se pur guidati, e capire quali consigli "darci". Sono contenta che ti senti fiduciosa e in gioco seguendo la tua psicoterapia dinamica. Ognuno ha il suo percorso da seguire...poi chissà... a presto
  18. Ringrazio tutti per l'ascolto e per le risposte. Leggervi mi aiuta a capire qualcosa in più. Per rispondere a digi79: quando ho iniziato la mia terapia non sapevo assolutamente di quale formazione fosse la mia psi, l'ho solo capito in seguito e con il tempo. Credo che nel mio caso sia molto più efficace interloquire in questo modo e cioè, a parer mio, più "mentalmente" che verbalmente o comunque rispettando gli interventi mirati della mia psi rispetto a quelli da me desiderati per soddisfare le mie richieste a volte esasperate e per questo appositamente frustrate...(!), che con una specie di botta e risposta(che poi sarebbe più botta che risposta-sigh!) poichè solo in questo modo trovo lo spazio e la dimensione adatti a potermi esprimere profondamente e anche "dolorosamente". Quindi da una difficoltà iniziale ad accettare questo tipo di approccio, dovuto appunto, ai silenzi per me spesso incomprensibili, ora so che solo attraverso quei silenzi ho la possibilità di dire di più dando fiato ai miei pensieri più intimi. Solo che a volte perdo un pò la bussola... e allora la mia rabbia esce fuori e vorrei che lei rompesse quel silenzio che a volte averto come troppo pesante, e dicesse quello che "vorrei sentirmi dire"... e poi è proprio vero che ognuno poi sa cosa sia meglio per sè...
  19. Salve a tutti E' la prima volta che scrivo su questo forum. Sono molto interessata all'argomento trattato e quindi...eccomi qui! Sono in analisi freudiana da tre anni e mezzo e sono in pieno transfert! Tutto quello che ho letto e appreso fino ad ora da alcune delle vostre esperienze, -non ho letto tutti gli interventi poichè sono tantissimi-, mi hanno fatto capire che non sono la sola a sentirmi così travolta da questo fiume in piena...Tuttavia "non mi do pace". Provo ad esporre brevemente la mia "storia analitica" nell'ambito del transfert. Sono molto contenta del lavoro che stiamo facendo fino ad ora con la mia analista. Lei è una professionista molto preparata e molto accogliente, nonostante la rigidità e le severe regole del setting(che condivido e rispetto). Nonostante la differenza di età, a causa del transfert, provo quell'innamoramento tipico che nasce proprio in questi casi. Il problema(se si può definire "problema" o forse sarebbe meglio considerarlo soluzione...) sta nel fatto che il mio coinvolgimento nei suoi confronti riguarda anche una certa attrazione fisica. Premetto che in passato ho provato attrazione per persone del mio stesso sesso senza aver avuto una vera e propria storia. Io sono una donna e anche lei. Quello che mi/vi chiedo è: come si fa a distinguere il transfert da una vera e propria attrazione o/e innamoramento -anche se è reale ciò che si prova in seduta-, sapendo di poter provare interesse per persone del mio stesso sesso? -e non solo-. Premetto che con lei ho sempre più o meno tranquillamente(!) affrontato l'argomento transfert di cui continuo a parlarne anche nelle ultime sedute, ma i suoi interventi in proposito sono inesistenti. Mi ascolta con molta partecipazione, ma solitamente interviene solo quando sono particolarmente turbata. Ovviamente quando le/mi pongo alcune domande, lei non risponde. Capisco la frustrazione, il non dover assecondare, la doverosa distanza, il controtransfert ecc..ecc.., ma a volte il suo non soddisfare la mia richiesta di e "solo" di spiegazioni mi sembra un pò eccessivo... Naturalmente anche a me è capitato di fantasticare...di sperare in un gesto...un cenno in più, ma capisco che qualsiasi cosa andasse oltre sarebbe solo a mio danno. E poi già non riesco a guardarla negli occhi, e viceversa, quando vado via... figuriamoci se dovessi semplicemente sfiorarle una mano... Scusate lo sfogo e magari la poca chiarezza... A presto...
×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Navigando questo sito accetti le nostre politiche di Politica sulla Privacy.