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renee

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messaggi di renee

  1. Insomma non pensare adesso a questo...ma viviti questi sentimenti a fondo, anche se dolorosi, dobbiamo innanzitutto imparare ad analizzarci da soli, credo che questo ci servirà anche in futuro quando non saremo più con loro....

    Quando non saremo più con loro...sarà un momento tristissimo e spero il più lontano possibile.

    Mi ronzano per la testa da giorni le parole di una vecchia canzone:

    "Che resta di un sogno erotico se

    al mattino è diventato un poeta

    se a mani vuote di te

    non so più fare

    come se non fosse amore

    se per errore

    chiudo gli occhi e penso a te."

    Non sarò innamorata, certo, ma sto diventando sempre più romantica e ci stoandando molyo vicino... nonostante a volte abbia la sensazione di un imbroglio..."se

    per innamorarsi basta un'ora".

  2. Cara Sara,

    non so se può aiutarti ma pensa che è solo un brutto periodo e che passerà. L'adolescenza è un'età ingrata, tutti ci siamo passati e a tutti i problemi sembravano troppo grandi e irrisolvibili. Prova a parlarne con le tue amiche più care, confidati con coloro in cui puoi riporre la tua fiducia. Magari, puoi scoprire che come te sono spaventate, si sentono sole ed inadeguate a gestire certe difficoltà. Se non riesci a studiare, cerca di crearti un ambiente più ordinato o di andare a studiare in biblioteca...in ogni caso, puoi richiedere un supporto psicologico all'interno della tua stessa scuola (se offrono questo tipo di servizio). Spero di averti un po' tirato su il morale...

  3. hey!!! Grazie per "l'inneggiamento"!!! :db:

    Non ce l'ho fatta...l'ho richiamato...ma forse non dovevo, boh. Non riesco a provare rancore, ad arrabbiarmi con lui, quando mi trovo di fronte a lui sono pronta a scusargli tutto perchè mi balzano agli occhi tutti i suoi meriti.

    Ho paura di averlo idealizzato troppo, non sono innamorata ma tra poco gli faccio una statua d'oro per quanto è intelligente, competente e sensibile. Io crdo che lui stia facendo di tutto perchè non mi innamori, riesce a gestire il mio rapporto con lui alla perfezione, mantenendo le giuste distanze e riportandomi costantemente alla realtà. Ragazze quell'uomo è un mito :im Not Worthy: Mi sa che presto arriverà il momento di chiarire questo aspetto e questa "relazione complicata" si evolverà ulteriormente.

    Un saluto a tutte, non scrivo ma vi leggo con molta attenzione... :abbr:

    Digi complimenti per i passi avanti compiuti!

  4. quante volte l'hai chiamato? e nei messaggi che cosa gli hai scritto?

    L'ho chiamato una sola volta e nel messaggio ho scritto che avrei voluto andare allo studio la settimana prossima....

    Froggy, ci siamo lasciati normalmente, cioè gli ho detto che ci saremmo rivisti a settembre. Boh, io sono troppo orgogliosa per richiamare di nuovo... ha visto la chiamata e il msg, se mi vuole mi richiama. Non riesco proprio a spiegarmi questo comportamento, non è uno che usa strategie simili. All'inizio, quando rispondeva sempre al tel durante la seduta pensavo fosse una tecnica per farmi inkazzare, ma poi ho visto che non era così. Non so cosa pensare, però mi manca...

    Bentornata zaza!

  5. ah......quindi continuerete su qs scia........introspettiva.......ma non è facile riprendere come se nulla fosse!Almeno x me!

    Anche x me giovedi........è stata una seduta molto intensa......

    abbiamo parlato di amicizia.....della componente egoistica dell'amicizia!

    Io sostenevo che un rapporto d'amicizia...o un qualsiasi rapporto si instaura per soddisfare una parte di se stessi,cioè ......... tu mi fai star bene......è per questo che sto con te!!

    Lui la vedeva in un modo un po' diverso........

    Già non sarà facile ricominciare...io mi sto chieedendo se non sia meglio cambiare... Non risponde ai messaggi, alle chiamate..mi ricorda un mio ex che, dopo una vacanza di due mesi, non si fece più sentire e mi rifiutava le chiamate.

    Come la vedeva il tuo psi?

    Mancano da tempo Zazà e Lillith...dove saranno?? :mellow:

  6. ...anch'io a volte mi sono sentita esclusa ma l'ho ricondotto alla sensazione che si prova quando si entra in un gruppo già "affiatato" in cui la maggior parte delle persone si è già conosciuta e ha una storia comune. Va be' mi rendo conto che forse è una sensazione un po' esagerata rispetto alla realtà eppure l'ho avvertita. Boh, forse anche perchè il mio transfert non è stato così forte rispetto a quello di alcuni di voi, tuttavia la sensazione di esclusione non è nemmeno paragonabile a quella che provo fuori di qui, praticamente dappertutto.

    Euridice parla di dolore e solitudine perenne, anche io m sento, ultimamente, costantemente immersa nel dolore e nella solitudine fisica e affettiva...vivevo in una sorta bolla di sapone, inconsapevole del mondo e di me stessa, e adesso man mano che scopro delle cose è un crescere continuo di sofferenza.

  7. Ecco, brava, sul fatto di sentirsi più spenti con i familiari..uguale per me...sì, sì...un pò anche per imposizione; mia madre non sopportava che io ridessi troppo, che fossi brillante, che potessi sparare xxxxxxx....e questo è un pò l'atteggiamento della famiglia: non concedersi la gioia perchè bisogna in qualche modo dare dimostrazione del "male di vivere", della difficoltà della vita, quasi non ci si debba concedere "il piacere"....

    Esempio recente: ci siamo fatti un bel mese di vacanza al mare con mia zia, mia cugina, i miei nipotini, ecc ecc....bene, siamo stati bene...ma al ritorno mia zia (sorella di mia mamma) ha detto a mia cugina: "io sono venuta al mare per te! Sarei anche stata a casa volentieri!" e lei ha risposto : "Per me???? Io sarei andata a fare un viaggio, non è che mi faccia impazzire stare al mare!"....Insomma nessuno sembra essere stato bene, non se lo possono concedere...questo è il meccanismo della mia familia per ogni cosa...mia madre era uguale....POI CI SI CHIEDE PERCHE' IN FAMIGLIA CI SI SPEGNE!!!!! :Worried: ...io ormai li conosco ma che fatica!!!... poi mi sento l'unica stupida che è stata bene ed è rimasta in vacanza con piacere e che avrebbe voluto rimanerci!

    Priscilla, il tuo intervento mi ha fatto riflettere su come possano essere diverse le reazioni di fronte a determinati atteggiamenti dei propri familiari. La tua famiglia tende a portare sempre a galla il male di vivere e l'insoddisfazione, come se amasse crogiolarsi nella propria malinconia.

    In una parte della mia famiglia, l'atteggiamento è praticamente l'opposto: tutto è bello, tutti siamo felici, tutto è grandioso. Non penso che la felicità e il piacere vadano sminuiti, ma nemmeno esagerare nel senso opposto, seppellendo il dolore e l' insoddisfazione dietro questo dover essere felici e gioiosi ad ogni costo. E sbattere questa "felicità" in faccia a chi non riesce ad esserlo è orrendo. La metafora dell'elefante nella stanza rende bene la problematica di chi non vuole vedere i problemi, anche quando ci sono e sono evidenti.

    In fondo, trovo sia molto più sano rendersi conto che il malessere e l'insodisfazione ci sono, piuttosto che nasconderli sotto il tappeto e aspettare che si manifestino sotto diverse forme.

  8. Caro diario,

    io non credo più in nulla, e penso che niente cambierà mai. Penso che nonostante tutti gli sforzi,non riuscirò mai ad essere normale o semplicemente a vivere, vivere da essere umano e non da vegatale. Il sogno mi tiene in vita, solo il sogno. Le vite degli altri, le emozioni, i sentimenti, le inquietudini e le speranze che posso riuscire a leggere nei loro volti e nelle loro parole, sono l' unico riflesso di vita che riesco a cogliere. Non ce la faccio più.

  9. Patrina, non te la prendere, ma vorrei vedere te a gestire decine di clienti arroganti ed impazienti! Gli impiegati delle poste sono imperfetti e possono sbagliare come tutti i lavoratori di questo mondo.

    Chiusa parentesi, non conosco libri che trattino quest'argomento specifico, ma penso che possano esserti utili anche testi sul comportamento assertivo, per imparare a tenere le giuste distanze dalla passività e dall'aggressività nel reagire all'aggressività altrui. Alcuni testi elencano anche una serie di tecniche. L'importante credo sia saper controllare le tue emozioni, e anche se provi rabbia dovresti metterla da parte.

    Se poi le critiche del cliente sono costruttive e non fini a se stesse, puoi trarre informazioni per correggerti e migliorarti nel tuo lavoro.

    Secondo me, se sono le solite rimostranze e lamentele come "quanto sono lenti" o "sono degli incapaci", io penso che non dovresti dargli peso perchè sono spesso semplici luoghi comuni che la gente ripete all'infinito.

    Ho notato che gli impiegati che si mostrano sorridenti e gentili con il cliente sono meno oggetto di eventuali critiche.

    Spero di averti dato un piccolo aiuto ciao.

  10. Sono due notti che non dormo, se potessi spaccherei il mondo, sto reprimendo una violenza indicibile dentro di me, che non pensavo di possedere, so che è dalla mia parte ma devo imparare a gestirla....sono felice che questa cosa sia avvenuta prima delle ferie, non so se sono in grado di trattenere così a lungo i miei sentimenti...

    Scusate lo sfogo, avevo bisogno di parlarne....

    un abbraccio a tutti...

    Digi sono d'accordo sulla stro...di tua sorella e comprendo perfettamente come ci si sente in questi casi. Le persone che infieriscono sulle difficoltà degli altri sono sempre le più frustrate.. li devi far schiattare!! :ola (3):

  11. oggi guardavo con mia figlia un vecchio film, jane eyre.

    Come mai piangevo come una fontana, cavolo.

    Eppure il romanzo lo conosco come le mie tasche, buio e luce, l'ombra della ragione contro i sentimenti più forti..le Bronte sono amiche di gioventù

    Tutta colpa dello psi, maledizione.Ne sono sicura. Dovrò dirglielo.

    Jane Eyre! Che bello, anch'io ho guardato l'altro giornoil film di Zeffirelli...il romanzo della Bronte poi è magico e commovente.

  12. mmm....io faccio terapia da poco pià di un anno, quindi non so se sia normale. Credo molto dipenda dal rapporto che hai instaurato con la tua psicoterapeuta (non si tratta di analista, vero?). Magari potresti chiederglielo per capire i motivi per cui lo fa, altrimenti puoi solo fare congetture. A te piace che lei ti dia il bacio o ti lascia indifferente?

  13. amici. questa mattina mi è successa una cosa orribile. sto ancora tremando non mi era mai successo. ho ricevuto una telefonata da un pazzo. all'inizio si è identificato come il mio attuale amore, parlava sottovoce, non si capiva bene quello che diceva, ha iniziato a dire che mi amava da morire, lo diceva continuamente e questo mi ha insospettito perchè come vi ho detto il mio ragazzo non è molto per queste cose, me lo dice si che mi ama ma non come nella telefonata di questa mattina. allora io gli ho chiesto la sua data di nascita e lui ha cominciato a dire cose sporche.

    poi ha messo giu.

    sto ancora tremando.

    è un esperienza orribile. non so chi possa essere stato.

    ho subito chiamato il mio ragazzo, avrei dovuto capire che non era lui perchè lavora in un ufficio open space e c'è sempre molto rumore invece c'era silenzio e quando gli ho chiesto come mai mi ha risposto che erano usciti tutti i colleghi e che era rimasto solo. avrei dovuto capire che era una menzogna.

    quando l'ho chiamato infatti in sottofondo c'era un romore di telefoni, persone, chiacchiere, voci.. mi ha detto che è impossibile che resti solo in ufficio, ci sono tante persone che lavorano li e c'è sempre rumore.

    mi ha tranquillizzata dicendo che non è successo niente di stare tranquilla.

    ma io non riesco. sto tremando ce l'ho soprattutto con me stessa perchè non ho capito subito che non era lui.

    era impossibile capire perchè parlava sottovoce, diceva per non farsi sentire dagli altri uffici.

    il mio ragazzo ha detto che lui non farebbe mai e poi mai queste cose.

    mi ha anche detto se è possibile mettere sotto controllo il telefono aziendale da dove ho ricevuto questa telefonata.

    sono molto spaventata...

    Ylenia, secondo me era solo uno scherzo. però per sicurezza fai mettere sotto controllo il telefono, così se ti ritelefona questo farabutto sarà punito senza poter fare del male ad altre persone.

  14. Ciao Finleylover,

    sono d'accordo con chi ti dice che non dovresti fingere di essere chi non sei, ma non puoi neppure spendere la tua giovinezza come una vecchietta, senza stimoli, passioni e soprattutto senza conoscere il mondo e rinchiuderti in una torre d'avorio.

    La mia adolescenza è stata esattamente uguale alla tua, forse io non avevo nemmeno qualche amico vero e non ero considerata da nessuno, credimi, proprio da nessuno. Un fantasma. Ma chiudersi ancora di più non migliora le cose, siamo noi a doverci adeguare un po' al mondo se vogliamo che il mondo si adegui a noi. Dici di avere lo stesso carattere dei tuoi genitori e questo tutto sommato ti sta bene. Se davvero vuoi essere come loro, allora non c'è nulla che non vada, ma se tagliare il cordone ombelicale, se vuoi affermare la tua identità e riuscire ad essere una persona diversa da loro, e magari migliore, allora devi darti da fare e frequentare altra gente. Il mondo non è tutto tra le pareti di casa tua, potresti ignorare completamente una realtà che potrebbe piacerti molto di più. Ovviamente, il mio è solo un punto di vista e spero che in qualche modo possa aver contribuito in minima parte a far chiarezza in te stessa.

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