Vai al contenuto

renee

Membri
  • Numero di messaggi

    161
  • Registrato dal

  • Ultima visita

messaggi di renee

  1. Ciao a tutti...

    ho 23 anni.

    E' da qualche anno che ormai le cose a casa non vanno piu' bene.

    Vivo con mia mamma (che ha divorziato gia' due volte), mia sorella, mio fratello di 8 anni e un cane che amo da morire, e che ha voluto comprare mia mamma due anni fa ma gli ha dedicato attenzioni solo per 2 mesi.

    Il problema e' che a casa mia non riesco piu' a stare perche' si vive male... mia mamma ha tanti problemi e di conseguenza a casa urla sempre, spesso piange, e per svagarsi si comporta come un'adolescente, cercando sempre di uscire e andare a divertirsi tenendo il cellulare spento, anche fino alle 2 di notte, senza preoccuparsi del figlio piccolo, di dove sta, di cosa mangia. Forse fa cosi perche' ai suoi problemi attuali bisogna aggiungere che ha passato non so quanti anni in collegio da ragazza... mi pare dalle medie alle superiori se non di piu'. I problemi attuali sono dovuti al secondo divorzio con il marito, che non e' mio padre, dal quale ha divorziato perche' lui ha fatto molte cose illegali con la sua azienda, che era pero' intestata a mia mamma, e lei per poco non e' finita in galera, grazie all'indulto.

    Da questa situazione deriva che mio fratello piccolo sta crescendo senza un padre dentro casa, figura che spesso devo incarnare io facendo il cattivo della situazione, e senza le attenzioni della mamma che pensa soltanto ad uscire....

    in tutto questo nessuno di noi lavora a casa... mia mamma dice che non puo' farlo perche' ha tanti debiti con la gestline (milioni di euro, non scherzo) e che quindi potrebbe fare solo qualche lavoro a "nero" pero' dice che non vuole perche non vuole perdere la faccia per quale lavoretto (non so a cosa si riferisce dato che stiamo gia' in una situazione dove la faccia l'ha persa molto tempo fa). Io frequento l'univerista' ma difficilmente riesco ad andare avanti perche' non e' facile studiare a casa con tutto il caos che c'e' e con tutte le preoccupazioni che mi devo accollare... e cioe' gia' dalla mattina fare mangiare i gatti, il cane, stare attento che non esce ogni volta che mio fratello e gli altri aprono il cancello per andarsene... pensare a mio fratello dov'e' e a cosa deve mangiare... e rinunciare ad uscire di casa anche quando programmato, perche' se escono gli altri, non posso uscire anche io, soprattutto se esco prima di loro, perche con la testa che hanno lascerebbero tutto aperto facendo scappare il cane o comuqnue lasciandolo tutta la giornata senza bere e mangiare.

    L'universita' non va tanto bene da come ho detto, ed ho provato a cercare lavoro... ho consegnato curriculum ovunque, sono iscritto al centro per l'impego e a varie agenzie di collocamento (tipo worknet e roba del genere).

    Fino a poco fa vivevo con meno preoccupazioni perche a casa c'era sempre mia nonna che viveva con noi a causa di una malattia che la sta portando alla morte... pero' stando sempre dentro casa, e non potendo uscire, spesso si occupava anche del cane, e anche di mio fratello, e io l'ho sempre aiutata... ma mia mamma, essendo scoppiata con i nervi, l'ha cacciata di casa, e mia nonna nonostante sia malata, e' tornata a vivere dopo 8 anni, da sola a casa sua a 20 km da casa nostra.

    Il problema e' che io vorrei andarmene, non ce la faccio piu' a stare qui...

    - potrei andare da mia nonna, ma per quanto tempo? lei sta molto male...

    - potrei andare da mio padre che vive al nord, portandomi anche il cane... ma poi starei lontano da mio fratello, alq uale mia madre sarebbe poi costretta a badare in mia assenza, al contrario del cane che invece, anche in caso di una mia partenza, non gli dedicherebbe attenzioni. Il problema di trasferirisi al nord e' soprattutto dovuto al fatto che sono un tipo molto ansioso e che in passato sono andato in depressione, avendo problemi con i nervi e finendo anche in ospedale (nessun dottore mi ha mai saputo dire cosa ho avuto).... e quindi spostarsi, e dormire fuori casa, mi crea molta ansia, spesso facendomi mancare il respiro...

    Potrebbero anche esserci altre solkuzioni...

    lo so ho scritto tanto... ed il bello e' che non ho neanche scritto tutto...

    spero che qualcuno riesca ad aiutarmi... :(

    anch'io vorrei andare via di casa, ci fittiamo un appartamento in due? magari poi si trova qualcun altro e le spese saranno ancora minori

  2. ti capisco ma lui cosa ne dice? Cioè staccarsi è giusto a un certo punto però non dovrebbe essere uan cosa decisa insieme e graduale? Perchè invece di staccare no hai ridotto le sedute....?

    A me sa di resistenza una cosa così....cioè mi chiedo ma le ultime sedute su cosa sono state incentrate? Se per esempio nno c'erano più argomentazioni da portare e si aprlava un pò di tutto e di niente a un certo punto non sarebbe dovuto accadere in modo naturale questo distacco? Prima parlarne un pò e poi diradare le sedute?

    Magari l oavete già fatto e il film me lo son fatto tutto io... :icon_rolleyes:

    In verità il film lo sto facendo io perchè non l'ho messo al corrente delle mie decisioni. Non mi va di dirglielo, è come se ci fosse qualcosa, una resistenza appunto che me lo impedisce. Forse è orgoglio, risentimento, boh. Va be' ma poi tanto alla fine ci ritornerò presto

  3. io invece me ne frego...proprio non mi toccano e a dirti la verità li snobbo pure sti impiccioni.... -_-

    Posso chiederti perchè una pausa?

    Perchè vorrei mettermi alla prova, capire se me la posso cavare anche da sola. Lui mi ha aiutata tantissimo e molti "sintomi" che mi affliggevano all'inizio della terapia sono scomparsi. Adesso però voglio provare a staccarmi un po'.

    La pausa non è concordata...dovrei parlargliene. Io mi tengo sempre tutto dentro senza portare a conoscenza gli altri dei miei progetti. Ecco, questa è una cosa che la terapia non ha modificato.

    Zazà non condividi che abbia lasciato all'improvviso?

  4. è in ferie anche il tuo psi renee???? :icon_rolleyes:

    Ora che mi ci fate pensare non ho mai constatato se la mia psi avesse la fede....spesso mi è capitato di pensare a suo marito (se esiste...io mi son fatta tutto un film) e mi chiedo dove sbatte sto pover'uomo quando arrivano i pazienti in casa....perchè a me sembra non esserci mai nessuno... :icon_rolleyes:

    In compenso ultimamente quando esco c'è la vicina affacciata al balcone che mi guarda come fossi un alieno....qualche volta mi giro e le faccio uan faccia così :crazy: , tanto sono la "pazza".....

    ahahah....anche a me capita di vedere persone che mi guardano un po' così :eek: La signora che abita di fronte, i passanti che stanno lì per caso...quando è il momento di suonare il citofono prego sempre che non passi qualcuno che conosco!

    In particolare, siccome lui sta in un condominio, capita che mentre entro ci siano persone che escono. C'è un signore che ho visto più volte e che sa che vado dallo psi...mi guarda e poi si fa il sorrisino...str...

    So che non c'è nulla da nascondere e di cui vergognarsi, ma che imbarazzo!

    Mi sono presa una pausa dallo psi. Vedremo quanto durerà.

  5. no........tu saresti il cactus......allora!!

    siete proprio......sandra e raimondo!!Potevi aiutarlo ad annaffiare........

    No la fede non l'aveva sono sicura al mille per tre mila.......se no non mi sarei chiesta per due anni se era sposato!

    va be che trasferiamo,associamo ecc........ma la fede non l'aveva mai avuta.......adesso son curiosa di vedere se la volta prox....ce l'ha.......

    No va be.....quando mi ha detto che aveva figli (io giò lo sapevo..eh me l'aveva detto il medico figo)ho dedotto che era sposato,ma senza fede avrebbe anche potuto essere separato........no?

    Mi sto facendo un sacco di film.............

    il mio all'inizio ce l'aveva, una bella fede d'oro, massiccia. Poi, non l'ho più vista. Però mi ha sempre parlato della figlia, della moglie mai mai.

    Mi sta venendo la nostalgia...ripenso a noi, ai momenti trascorsi insieme, alle sue pause, ai suoi sguardi.... :give_rose:

    ....devo resistere -_-

  6. Grazie al cielo non ho mai attraversato la fase infantile in cui ci si pavoneggia per il fatto di essere richiesti. Anzi, per tutta la vita non mi hanno mai guardato, e se proprio dovevo aver voce in capitolo, mi lamentavo solo per quello.

    Credo anche che la mia storia serva da exemplum su come NON dovrebbe essere il rapporto paziente-pscioterapeuta... :icon_rolleyes:

    Cioè nessuno ti ha mai guardata a parte questo pseudopsi? Non hai mai avuto un fidanzato? Anch'io credo che nello svelare determinati aspetti delle tue sedute ci sia un po' di narcisismo anche se non ne sei consapevole. Sono troppo particolareggiate le tue descrizioni e poni troppa attenzione su determinati risvolti anzichè su altri.

    Penso che invece di compiacerti e restare dovresti scappare a gambe levate perchè questo tipo di uomo, da come emerge dai tuoi racconti, tratta le donne solo come degli oggetti da consumo... ma i tuoi bisogni, i tuoi desideri, i tuoi sentimenti dove sono?

    A volte leggendo ho l'impressione di una storia inventata...

  7. 00643705_JPG_146x210_crop_upscale_q85.jp

    "La merlettaia", un film del 1977 con una giovanissima Isabelle Huppert.

    ll titolo viene da un quadro di Vermeer, la vicenda da un romanzo di Pascal Lame che ha vinto il Premio Goncourt: ormai assimilato al cinema francese, lo svizzero Goretta ne ha tratto uno dei più bei ritratti femminili del cinema attuale. Beatrice (Isabelle Huppert) è una giovane parrucchiera segnata da una carenza affettiva, timida di carattere, incerta sul modo di affrontare la vita. Nel corso di una vacanza sulla spiaggia normanna di Cabourg, la ragazza incontra lo studente François (Yves Beneyton) e nasce un amore. Ma può durare un rapporto fra due giovani tanto diversi per cultura ed educazione? Lui appartiene a una buona famiglia, frequenta amici intellettuali; lei, pur avvertendo un'insoddisfazione crescente, non è abbastanza vitale da fronteggiare la difficile situazione. [...] La merlettaia si presenta come una riflessione, tra psicologistica e poetica, sui solchi che ancora dividono gli esseri umani, sui condizionamenti familiari e sociali che impediscono la libertà di amare. Più in fondo, il film è anche una toccante variazione sull'inferiorità riferita a un personaggio la cui dolcezza attinge quasi a una forma di santità. Dietro le rare figure del film il regista coglie un paesaggio che ha una pregnanza pressoché animistica, con un miracoloso senso delle atmosfere e dei colori, in un clima rarefatto. È un'opera intensamente partecipata, tutta al di fuori delle mode, concentrata su un discorso che riguarda l'essenza e non l'apparenza. Un film isolato e raro, soprattutto per la sua capacità di organizzare una materia dolorosa m un quadro di nitida eleganza formale.

    Da Tullio Kezich, Il nuovissimo Mille film. Cinque anni al cinema 1977-1982, Oscar Mondadori

    Bellissimo, toccante, con un meraviglioso finale. Mi piace quando François parlando di "Pomme" dice "è sensibile, ha un'intelligenza istintiva"; mi piace quando lei alle prime esprienze con un uomo, lo guarda sorridendo e quasi sorpresa; mi piacciono i suoi silenzi, la sua "sottomissione", l'ingenuità con cui ama il suo uomo. Mi piace il contrasto tra il personaggio della Huppert e l'amica estrosa, audace, espansiva.

  8. Oggi credo di aver subito il colpo finale. Non voglio più ritornarci dallo psi, mi sono sentita di nuovo rifiutata e trattata come l'ultima ruota del carro. Spero di non cedere alla tentazione di richiamarlo e di imparare a camminare con le mie gambe..boh

  9. a rischio di sembrare una vecchia, ma vedendo le ragazzine di oggi mi rendo conto che sono completamente diverse da come potevo essere io alla loro età, sono molto più disinibite, più "donne"

    io a 15 ani ero ancora una bambina (vabbè, magari io ero un po' tarda -_-), ma adesso una ragazzina di 15 anni è più "femmina" di quanto non sia io a 36.....

    A me fa un po' senso questa cosa. Oggi su tutti i giornali c'erano le foto di Noemi, ancora lei, che si recava al seggio per votare. Non ha 15 anni, ma rappresenta bene l'immagine della gggiovane di oggi: occhialoni, vestiti sexy e alla moda, atteggiamento da diva.

    Alcune ragazze sembrano aderire perfettamente all'idea di una donna oggetto, che viene valutata e apprezzata solo per il suo aspetto, alla quale non si chiede null'altro che essere sempre "perfetta" e sensuale. Personalmente, non penso che il trucco, l'abbigliamento o la spregiudicatezza sessuale facciano di una ragazza "una donna", e trovo molto triste e degradante il modo in cui le ragazzine cercano di affermarsi oggi. Ho il pensiero di un' ottantenne... chissà come sarò quando sarò davvero vecchia :unsure:

×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Navigando questo sito accetti le nostre politiche di Politica sulla Privacy.