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nemmenosenza

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  1. Ho sbagliato citando Lavoisier, che applicava questa teoria alla chimica. Il concetto che cercavo di esprimere, è che oggi, tutto, si può creare fondamentalmente dal niente. E tutto quello che si crea, spesso nel niente fluisce. La tendenza a valorizzare ciò che in fondo, può essere tutto, ma niente di materiale, quindi oggettivamente reale.
  2. Questo interessante testo, risale al lontano 84. Il mio pc si aggiorna, automatimacamente, 2 o 3 volte a settimana. Non è possibile, capire quel che sta succedendo. Come il testo dice, le nostre capacità non possono coprire le possibilità ( in altri termini ). Ma sai che accade, secondo me. Che non si è consapevoli di tutto ciò. Apriamo il mondo con un clic, e ci sentiamo immensamente capaci, all' altezza di conoscere il tutto. Ma il tutto che conosciamo, non è reale. Io mi ricordo di una 'legge' che imparai al liceo (Lavouasier?),'niente si crea, niente si distrugge, ma tutto si trasforma'. Prova a dire che è ancora vera oggi? Lo è stata per milleni, forse milioni, di anni, in pochi decenni, è saltata. Da questo pc, ora potrei creare, che ne so, una truffa milionaria, un progetto spaziale, la cura dei tumori. Crearla, e distruggerla. Con un clic. Una lettera, era carta, inchiostro, busta, dopo era immondizia, forse fuoco, fumo e poi cenere. Un email, appare e scompare. Ma i cervelli più adattabili, riescono ad affrontare la situazione. Persone capaci, riescono a dare il giusto peso a queste potenzialità, che in fondo non si meritano. E i fragili? Sono vittime. Spesso inconsapevoli. Possono basare la loro esistenza, su ciò che in fondo, è niente. Ormai, tutto riguarda tutti. Ma sempre più non riguarda più nessuno. E come finisce la storia? Poi ci vogliamo mettere la clonazione? L' inseminazione artificiale? ..... Sempre più, la realtà è un illusione. Mio nonno che coltivava terra e allevava bestiame, stava peggio? Non lo so? Senz' altro nel cervello aveva meno casini. E forse più soddisfazioni. Certo, se uno si convince di aver girato il mondo, perchè ogni sera sta una mezz' ora su google earth, allora può essere contento. Ma il mondo l' ha girato nella sua camera. Forse depresso.
  3. E' vero. Secondo le statistiche ( prendendole per attendibili ), i crimini violenti sono in netto calo, specialmente dopo l' entrata in scena, non la prima, del nostro caro Silvio. La mia percezione del loro aumento neppure dipende dall' informazione. Io le notizie le leggo su internet, e quelle di cronaca sono insieme a quelle di politica... Dipende da me, che do loro più importanza rispetto alle altre, perchè essendo io un povero, indifeso, comune cittadino sono quelle che sento più riguardarmi. E' chiaro che in Trentino non ti accorgi sul campo di come si comporta la criminalità organizzata. Però è anche vero, che questo potrebbe comunque coinvolgerti, se ci fosse un senso di unità verso il cittadino che con te divide la nazione ( non dico che sia così per te, parlo in generale ). Mentre sembra che quel che succede a Roma, 'e chi se ne frega, abito a 300km'. Ma è un brutto gioco, perchè 300 km si fanno in 3 ore, e quel che succede a Roma, riguarda l' italiano, non il romano. E lo sviluppo di questo atteggiamento, è già avvenuto. Quel che succede a Roma, già non riguarda nemmeno il romano. La sensibilità, che permette di percepire la paura, l' impotenza, l' insicurezza. Può essere vero. La conseguenza è la difesa, in estremo solo di noi stessi. E la chiusura a riccio. Ma è proprio così? O invece è la sensibilità del 'chi si fà i caz.i suoi campa cent' anni'. E quindi l' insensibilità che non permette di percepire il male dell' altro come comune. Che porta a vedere lo spazio personale, come l' unico che abbia significato. Ma c'è anche una terza ipotesi. Il rincoglionimen.o globale. Sai che secondo me, la maggior parte della gente, non si rende conto di quel che succede. Non secondo criteri raffinati come sensibilità, paura o altrimenti cattiveria..., ma proprio perchè è celebralmente abbattuta. Da cosa? Da tutti gli input che da ogni dove arrivano, senza essere richiesti, e che non è facile canalizzare verso un giudizio cosciente.
  4. Forse mi sbaglio, è tutta una mia idea. Io non dico che ne parlano poco di cronaca nera. Anche perchè, per stare sù, i tg di qualcosa devono pur parlare. E trovo assurdo lo show infinito, come tu dici, sulle disgrazie. Mesi a parlare della studentessa inglese. Ma anche su questo aspetto, una valutazione è necessaria. Nei giorni scorsi, una coppia di omosessuali è stata vittima di un tentato omicidio. Fatto grave, di sicuro. Un diciassettenne, invece è stato vittima di un omicidio riuscito. Quale notizia ha preso più posto. Quella che avrebbe avuto più successo nel pubblico. Per questo io preferisco seguire la cronaca su internet, perchè posso dare io il giusto, almeno per me, valore agli eventi. Ma al di là di questo, quello che cercavo di dire con l' episodio del Circeo, è che oggi, fatti gravi, in fondo non scuotono l' opinione pubblica. E forse non è colpa dei cittadini. Forse è un aumento spaventoso dei crimini violenti. Ogni giorno omicidi, stupri, suicidi, è impossibile dare la giusta importanza a questi episodi. Prima che finisci con uno, già devi stare male per un altro. E l' indifferenza, è la risposta, data in modo più o meno consapevole. Una vicenda che mi è capitata. Io abito in un condominio. Questo ha un cortile interno, su cui decine di case si affacciano. L' effetto audio, fa sentire in casa tua, meglio quel che fanno gli altri di quel che fai tu. Allora preparavo cena. A un certo punto, dal cortile, una donna grida. Ed era un grido di paura. Un' AAAHHHHHH terrorizzato. Bene. Io che faccio? Finta di niente, e finisco di preparare cena. Ma io sono st..o, va bene. Ma nessuno, tra le decine di case, ha aperto una persiana, si è affacciato, ha chiesto 'tutto bene?'. Nessuno. L' avrei sentito. E allora mi sono chiesto? Ma volessero uccidermi, e gridassi disperato, butta male. Ma è così.
  5. nemmenosenza

    L'Angolo Verde

    Ne ho inventate ( o forse già c' erano senza che lo sapessi ) parecchie di ricette, semplici, la maggior parte, ma buone nella loro essenzialità. Tra radicchio, cavoli, cozze, tonno, cannolicchi, vongole, salmone, zucchine, pomodori, salumi vari, per i primi non ci sono problemi. Nemmeno per i contorni. Ti scrivo un contorno buono, poi chiudiamo l' argomento perchè non è la discussione adatta. Finocchi a pezzi piccoli, arance a quadratini, olive nere. Mozzarella o yogurt greco, aceto balsamico, sale e pepe. Neppure due gamberetti dovrebbero starci male. I cavoli non hanno segreti per me in padella. Prova lo zafferano, non so se fa bene, ma di sicuro è buono.
  6. nemmenosenza

    L'Angolo Verde

    Siamo d' accordo per il sugo, ma il riso ce lo cuoci dentro aggiungendo acqua piano piano ( mantecato ), o ce lo butti già scolato? Mantecato è più buono secondo me, ma è da regolare la cottura del sugo prima, e crea problemi la panna. E allora su questa prova a metterci pomodori freschi a pezzi ( ideali i ciliegini divisi in due ) poco prima di fine cottura. Neppure lo zafferano ci deve stare male.
  7. Leggere la notizia della scarcerazione, molto discussa, di uno dei responsabili del massacro del Circeo, mi ha fatto riflettere. Io non ero ancora nato a quei tempi, ma mi sono chiesto, dopo 30 anni, ancora fa notizia un massacro che consisteva in fondo nella violenza, terribile violenza, d' accordo, su due donne. Ai giorni nostri, episodi peggiori, trovano due linee sui notiziari, dopo una settimana sono già dimenticati. E' una mia impressione. Può essere. Ma penso che andando a cercare troverei degli articoli a motivarla. Da cosa dipende questa svalutazione dell' importanza di episodi drammatici? E' positiva, o negativa. Dipende dall' assuefazione, dipende dall' egoismo, dalla paura, dall' intolleranza, dal menefreghismo, dal 'e che ci posso fare io', 'succedesse a me a nessuno importerebbe'? O è una tendenza di cui forse si è vittime inconsapevoli. Un atteggiamento che protegge, solo fino a quando non tocca a noi. Una perdita di coscienza del reale, del dolore, del sangue. Una tolleranza immotivata verso il male. Riprese e foto, su notiziari, fanno vedere gente morta, e gente tutto intorno che nemmeno ci fa caso. Passerò male, ma neppure io ci farei caso. Forse il massacro del Circeo è ancora vivo negli italiani, perchè all' epoca gli italiani non erano estranei (non mi riferisco alla razza), quello che succedeva a Roma, coinvolgeva il milanese? Ora non coinvolge più quello che succede sotto casa. Non lo so, ma non è bello. E nemmeno rassicurante.
  8. nemmenosenza

    L'Angolo Verde

    Il radicchio è più utile, attira le lumache, che poi vendi ai parigini ( ghiotti delle stesse ), che sono venuti non avendo visto geranio in giro. Ma perchè il geranio caccia i parigini? Un punto all' orto.
  9. nemmenosenza

    L'Angolo Verde

    Io abito da solo. Allora te ne voglio passare una buona. Prendi cipolla, la tagli..., insomma, fai un soffritto, basta poco olio, poi prendi, la bresaola, o lo speck, se preferisci, fai a pezzetti, e salti dentro,poi prendi 8,9 fichi, neri se possibile, li sbucci, li spezzi, li metti nel soffritto, e li fai cuocere, poco. Aggiungi sale un pò più del solito, e perperoncino secondo gusto. Cuoci la tua bella pasta corta, orecchiette o gnocchetti sardi, la scoli, e ce la butti dentro. Poi chiami il cane, e gli dai cena. No, no. Prendi i piatti, e ti mangi una buonissima ricetta alternativa. Senza controindicazioni. Dammi retta. Se sei sola/o, ne bastano meno di fichi. Il formaggio? Non lo so, io ho fatto senza. Buon appetito.
  10. nemmenosenza

    L'Angolo Verde

    A me i fiori non piacciono. Li trovo noiosi, fragili, e inutili. Non solo perchè non commestibili ( che poi chi lo sa, può essre siano buoni). Per la bellezza? Trovo più bella una pianta di zucchine in fiore, che una rosa. Sarà che sono insensibile. I cavoli sono i leoni dell' orto, le margherite, pecorelle. E dev' essere anche perchè delle verdure segui tutto il ciclo di vita, se metti un geranio, è facile che muori prima te di lui. Giusto il rosmarino...
  11. 2009-08-25 19:38 Marijuana su balcone, davanti ai Nas Firenze, scoperti quando le piantine hanno superato parapetto (ANSA) - FIRENZE, 25 AGO - Coltivavano sul terrazzo di casa sei piantine di marijuana, ma di fronte alla loro abitazione c'e' la sede dei Nas. Due cubani sono stati scoperti quando le piante, raggiunto il metro e mezzo, hanno superato l'altezza del parapetto. Ai carabinieri e' stato sufficiente attraversare la strada e bussare alla porta dei due 'coltivatori' che sono apparsi pure un po' sorpresi. Subito denunciati e per uno di loro, irregolare, sono scattate le pratiche per l'espulsione. Brutta faccenda.
  12. Per me l' amore è un modo di porsi di fronte alla realtà. Un cercare di capire, prima di quello che noi possiamo chiederle, quello di cui essa pùò aver bisogno. Realtà che consiste nella famiglia, ma anche nel vicino, nel suo cane, in un parco che deve rimanere pulito, in chi chiede la carità. Per me è un qualcosa che non si può decidere di avere. Non si può decidere di amare. Forse per essere capaci di amare bisogna essere amati, o aver sofferto, o conoscere l' indifferenza tutto intorno. Non lo so. Per quel che mi riguarda, credo di stare imparando ad amare. In qualsiasi contesto, premetto il rispetto, l' attenzione verso l' esigenza altrui, e verso i luoghi che frequento. Vorrei poter amare anche qualche ragazza, ma al momento butta male. Io credo che l' amore sia un percorso. Il bambino è buono, ma non è capace di amare. Con la vita potrà imparare, così come potrebbe imparare ad uccidere. Credo che in fondo, chi realmente è capace di amare, non ne abbia il merito, ma la fortuna soltanto. Nella vita, chi odia, vede solo odio. Per chi ama, l' odio è amore male espresso. E' come avere una luce che illumina ciò che vivi. O come il buio tutto intorno. Per l' amore tra uomo e donna, o uomo e uomo, tra due individui, io credo che sia necessario il presupposto che ognuno dei due ami prima se stesso. Nel senso, solo amandosi (non esssendo presuntuosi, egocentrici...) una persona può arrivare a conoscersi. E solo la consapevolezza di se stessi, può permettere un confronto vero con l' altra parte, per la quale deve valere la stessa premessa. Se neppure io mi conosco, come posso pensare che tu possa farlo. E se tu non mi conosci, come puoi dire di amarmi. L' amore (tra persone) è una condizione ideale. Si confonde spesso nella realtà con interesse, desiderio sessuale, egoismo, a volte cattiveria. A volte si pensa di amare ed essere amati, ma in effetti, ci si dedica soltanto l' uno all' altro.
  13. Tipo in alto a sinistra, sotto la scritta rossa con l' omino, c'è 'psiconline.it...', clicca lì, e dopo fatti un giro. Ciao.
  14. nemmenosenza

    SFOGATEVI.

    Io dico queste cose, perchè le altre scelte, le ho fatte, e mi hanno fatto, per anni. Poi ho scelto un' altra via, che è quella della vita. Difficile e misera, spesso, gratificante, a volte. Ma le poche gratificazioni, me le posso godere, perchè sono vere. Sai quasi sempre a cosa porta l' illusione, Patrina. Alla delusione. E le altre scelte, altro non sono che illusione. E se arriva solo la delusione, già ti è andata bene. Si pensa spesso di poter controllare queste scelte, ma sono loro che controllano te. E non scegli più tu. E nel momento in cui le giustifichi come cura al tuo malessere, è ancora peggio, perchè ti senti il diritto, di fare queste scelte. Ma il malessere, non si cura così. Quando la 'sbronza' è finita, o ne arriva un' altra, o è peggio di prima. E a lungo andare, le 'sbronze', ti spaccano.
  15. nemmenosenza

    L'Angolo Verde

    Quest' anno il mio raccolto è andato male. In primavera ho lavorato parecchio, e avevo messo giù di tutto, con quadrati di terra qualità per qualità. Tutto era cresciuto, e abbastanza ho pure raccolto. Poi nell' ultimo mese mio padre si è ammalato, il lavoro mi ha dato problemi, l' orto dista 20 km da casa mia, ho detto, meglio mollare. Mi è dispiaciuto un sacco. Dopo tutta la fatica, ho dovuto rinunciare al grosso del raccolto, quando bastava annaffiare e attendere. Ora che non ci vado più, ho capito quanto era importante. Non solo per mangiare verdura fresca. Avevo messo giù un fico, anni fà, quelli li vado a raccogliere però. Poi già c' erano piante di prugne, albicocche, pesche e mele. Quelle le aveva messe il contadino precedente. E lì ho mangiato parecchio anche quest' anno. Tranne le mele. Secondo me la terra ha tanto da insegnare. Solo che per poter imparare ci vuole fatica, umiltà, e costanza.
  16. Non vorrei dire una c..ta, ma credo che anche attraverso questo sito tu possa comunicare con personale qualificato. Verifica.
  17. Beh, che ti ci devo portare io???? Se nessuno ti ci porta, tiri fuori un pò di grinta, e in motorino, o in bicicletta, o a piedi, ti vai a cercare uno psicologo. Poi fai come vuoi? Se però non l' affronti, fai male. E ne paga la tua vita. Hai fratelli, mi sembra. Hai uno zio? Un amico più grande? Un medico generico? Non è così difficile. Fobia sociale, ansia, dismorfofobia, ..... mai sentito parlare. Non scherzare con la tua vita. Ciao.
  18. Io credo Filipposcar, ( Oscar per gli amici, facciamo, f...r è troppo complesso ), che il problema non sia parlarne o no con uno psicologo, ma ancora prima, sia parlarne o no con qualcuno. Già il fatto che tu scriva qui, può farti vedere il problema con altri punti di vista. E solo aiutarti. Non è per drammatizzare, ma la tua situazione, non è buona. Se come dici hai difficoltà a comprare 2 etti di prosciutto, puoi morire di fame. Senza scherzi. 16 anni sono pochi. C'è il rischio che se non affronti la situazione, almeno provando a risolverla, ti rovini buona parte della gioventù. Il pensare al tuo malessere da solo, peggiorerà la tua condizione, perchè troverai sempre conferma di ciò che credi. I genitori spesso banalizzano il dolore, soprattuto psichico. E' successo anche a me. Ma non è cattiveria ( di solito). Riassumendo, non perdere tempo Oscar, se i tuoi non ti ci portano, vai da solo e prova a parlare con uno psicologo, non rischiare di non farcela. A volte le buone intenzioni non bastano. E non ti vergognare di te, se inizi i colloqui. Ciao.
  19. nemmenosenza

    SFOGATEVI.

    La vita fa talmente schifo, che dopo una bella sbronza, ci vorrebbero pure un paio di canne. Ma non è così che si affronta, lo schifo della vita. Nello specifico, sai che succede quando uno si gode una bella sbronza e intanto segue una terapia psicofarmacologica. Un macello. Al di là delle interazioni evidenti, come con benzodiazepine o triciclici, l' alcool influisce sulla funzionalità di tutti gli psico. Rende solo una speranza l' equilibrio che con questi si spera di raggiungere. Ma guarda che queste cose non sono idee mie, basta che ne parli con un medico. Io sono dalla parte dei drogati, non ti sbagliare, ma i drogati non sono in linea con la vita. Tutto qua. Molto semplice.
  20. Ciao Filipposcar. Sai che non ho capito. Ma il tuo problema è la'trippa' ( così la chiami tu) o il dire parole con la P o la R. I due problemi possono essere collegati, d' accordo. Quando senti dire 'è una fase di passaggio, finirà', 'crisi adolescenziale', sembrano cavolate, ma di solito è così. Comunque, da quel che scrivi provi un forte disagio nelle situazioni 'sociali'. Questo non è un piccolo problema. Io credo che se non lo affronterai in qualche modo, potrebbe peggiorare, la solitudine porta solitudine. Può non far bene all' autostima, ma perchè non ne vai a parlare con uno psicologo. Forse neanche lui troverà la soluzione, ma almeno potrà valutare con competenza la tua situazione, e gestirla di conseguenza. Anche perchè, se come dici, amici non ne hai, con chi parli veramente della tua condizione? Con te stesso? Non ne esci. Credi a me. I tuoi genitori? Fatti, se puoi aiutare da loro, e affronta il problema. Non conviverci senza almeno conoscerlo. E secondo me, tu ora pensi di conoscerlo, ma ne sei solo vittima. Tanti auguri Filipposcar, e non ti buttare giù. Le difficoltà si possono superare. Ma non soffrire inutilmente, parlane con qualcuno.
  21. nemmenosenza

    L'Angolo Verde

    Ma allora ci sono altri contadini. Sono contento. Cosa coltivi Tex? Io sono uno specialista dei cavoli, ma tiro sù pomodori, zucchini, radicchio, fagioli.... I fagioli sono uno spasso. Le patate non mi riescono bene, dev' essere per il terreno. E poi le metto con poco entusiasmo, perchè so che per raccoglierle non basta un coltello. I meloni, non so com' è, nascono, crescono poco, e piccoli iniziano a maturare. Praticamente vengono buoni, solo mini. Lotta dura alle lumache. Non so se l' hai mai coltivato, il cavolo di bruxelles (cavoletto), se ti manca mettilo. Viene su il busto, e poi tutto intorno a spirale nascono i cavoletti. Ne fa molti, ideali per pasta, buoni da soli. La cicoria pure mi piace coltivare, la tagli alla base, rinasce. Così come il radicchio.
  22. nemmenosenza

    SFOGATEVI.

    Va bene va bene, non ti preoccupare. Basta imparare a conoscersi. Meglio essere spontanei, hai ragione. Grazie per il palloso e antipatico, molti sono meno carini, e mi chiamano paranoico. Ciao Nomemodificato, se hai voglia di offendere qualcuno, ogni tanto, sono a disposizione.
  23. nemmenosenza

    SFOGATEVI.

    Non te la prendere con me, Nomemodificato, perchè io non ho proprio nessuna voglia di litigare. E ancora meno ho interesse a farlo. Perciò, se vuoi discutere qualche argomento, sono a disposizione. Per i messaggi di carattere personale, risparmia tempo. Per me la questione è chiusa, facciamo che è chiusa anche per te, perchè se continui a sfottere, io rispondo, non ti preoccupare. E veramente vinci tu?
  24. nemmenosenza

    SFOGATEVI.

    Come chiami tu tavor, halcion, darkene, luminale..... medicine? Fai bene, lo sono. Ma queste medicine, insieme ad altre loro colleghe, possono molto facilmente cambiare nome, e chiamarsi droga. Così il bicchiere di vino. Nel momento in cui il bicchiere di vino, non viene bevuto perchè ci piace il vino, ma perchè ci piace il suo effetto, il bicchiere di vino puoi tranquillamente chiamarlo droga. Legale, socialmente accettata, giustificata.... come vuoi. Ma droga rimane. Spero non ci sia bisogno di dimostrare che il vino ubriaca. Comunque questa non è la discussione adatta per quest' argomento, ne riparliamo, se ci sarà modo, in un altro contesto.
  25. Ciao. Una domanda, vivi da solo?
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