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cippalippa

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  1. già che cercate un dialogo e cercate di capire il suo punto di vista è tanto. i miei quando provo a esporre qualcosa che vada contro il loro modo "assolutamente giusto e coerente" di vedere le cose mi dicono che mi devo curare perché sono pazza.. e che se non sto bene a casa è perché è ora che sloggi, molto semplicemente. vabè, in questo topic non si parla di me cmq.. volevo dire che è bello che vi preoccupiate così.
  2. dio ti prego, se esisti, domani mattina non farmi risvegliare. ti chiedo solo questo. la mia vita fa schifo, letteralmente, e andrà sempre peggio, lo so.. l'ho sempre sentito. c'è qualcosa dentro di me che è proprio contro ogni istinto di conservazione, è altamente autodistruttivo. l'ho tenuto a bada per 21 anni, è pure tanto. non ce la faccio a continuare a fingere.. parlare non servirebbe a niente, uno è quello che è, tutte le stronzate degli psicoterapeuti.. valgono solo per traumi dovuti a qualcosa, uno nasce e rimane quello che è tutta la vita. non voglio finire a dipendere dagli antidepressivi come mia zia, a essere un peso per la mia famiglia..a sentirmi in colpa per come tratto gli altri. mi sento così schifosamente inutile e inetta.. un'incapace. perciò per favore, domani mattina non farmi risvegliare.
  3. non sopporto mio padre quando è così invadente..certevolte non mi tratta come un'altra persona ma come una sua appendice. tanto lui SA cos'è il giusto, lui è intelligente, profondo e sensibile e io dovrei ascoltarlo.... ma anche no, papino.
  4. I can't beat myself And I don't want to talk I'm taking the cure So I can be quiet wherever I want So leave me alone You ought to be proud that I'm getting good marks Needle in the hay Needle in the hay Needle in the hay Needle in the hay
  5. cippalippa

    SFOGATEVI.

    a nessuno frega nulla di me, fondamentalmente. a parte i miei genitori.. il che mi rendo conto non è poco. che c'è chi non ha nemmeno quello.
  6. http://www.youtube.com/watch?v=9xy61IvdknU http://www.youtube.com/watch?v=fioQV0ABco8&NR=1 http://www.youtube.com/watch?v=F91roBr8hcM...feature=related http://www.youtube.com/watch?v=09wwZBgw7cQ chi se li ricorda?
  7. ma la predisposizione, quando tutti possono fare l'università e molti la fanno per sfuggire al lavoro il più possibile, può passare in secondo piano. poi non sarebbe giusto scegliere nessuna facoltà solo perché dà lavoro, ma molti, ti assicuro, lo fanno per questo motivo.
  8. mi ritrovo tanto in questa roba e un po' la cosa mi spaventa.
  9. mah, il problema è che tanti vorrebbero pure, ma, abituati ad avere tutto e subito, quando si accorgono che bisogna effettivamente studiare libri interi a memoria per passare un esame, si ritirano, perché non possono saltare una serata al pub per studiare, insomma. l'università sta diventando sempre più di massa, anche facoltà ostiche come biologia e chimica ormai sono frequentate da gente di ogni tipo, dal fancazzista a quello che ci crede e chiaramente, essendo impostata per "la massa", tende a sfornare professionisti mediocri, tanti la fanno come parcheggio perché non gli va di lavorare subito, poi così fanno pure l'erasmuschefffico. sostanzialmente ai ggggiovani d'ogggi manca un po' di spirito di sacrificio e di fatica. è anche vero che tanti non sanno cosa vogliono e s'imbarcano in studi assurdi e proficui per pochi eletti (fondamentalmente per quelli che puntano all'insegnamento universitario), tipo lingue orientali.. (ma fai la scuola di traduzione, no? ) sperando di imparare una lingua, si ritrovano a studiare il Don Chisciotte in spagnolo o a imparare a memoria poesie in cinese. secondo me c'è troppa disillusione in giro, è questo il dramma. è come se tutto fosse pre-confezionato.. vuoi fare l'artista? vai al dams. il filosofo? studia filosofia e lo diventerai. il genio? fai il poser nerd e ne avrai la parvenza. invece no. uno musicista ci nasce, pure filosofo ci nasci, Dostoevskij mica ha scritto delitto e castigo perché ha studiato lettere all'università. però che cosa pheega pubblicare un libro, pure se poi in realtà hai pagato la casa editrice per fartelo pubblicare, ma ne è valsa la pena, adesso sei figo. sei uno scrittore. vedo in giro che tanti vogliono fare la vita da geni libertini e poeti maledetti-indie, miti alimentati da gente tipo Pete Doherty (un drogato che scrive canzoni mediocri, famoso più che altro perché compagno di kate moss. che culo.) e Amy Crackhouse. non vorrei esagerare ma berlusconi è apprezzato tanto (anche) perché ricorda un po' il mito di tony montana, o sbaglio? l'individualismo ha portato a questo. quando senti in giro che è più richiesto il lavoro del manovale che qualunque altro lavoro in cui serva una laurea, ti passa la voglia di fare pure quello che volevi fare. che poi queste informazioni il più delle volte siano false è un altro conto, si sa che l'Italia è il paese della negatività, infatti uno dovrebbe sempre vedere con i suoi occhi, ma questo non sempre è possibile. insomma in sostanza, le facoltà che danno lavoro certo sono poche e sono più che altro laure brevi tipo infermieristica o tecnico di laboratorio, che di solito però sono anche le più snobbate (embè, sennò non erano le figure professionali più richieste) perché è più figo studiare aristotele o la letteratura cinese.. ma senza dubbio, solo che poi non mi ti lamentare se non trovi lavoro. ci sono corsi di laurea che sfornano figure professionali che in Italia non sono nemmeno attive nella società. insomma in sostanza lo studio di certe materie (quasi tutte) serve più come ampliamento dei confini culturali che come mezzo per trovare lavoro, per questo le università sono invase di fancazzisti, perché studiano "tanto per".
  10. cippalippa

    Depresso!!! mi sà di si

    caro beppe, un depresso, invero, t'invidierebbe non poco. o forse no.
  11. che ppppalle! perché devo sentirmi in colpa quando mi incacchio pure se ho ragione?? ma soprattutto perché quelle poche volte che mi arrabbio.. ma nemmeno, diciamo che "dico la mia", o che comunque faccio di testa mia, devo pure passare per la st****a?! certe volte sono troppo sensibile alle reazioni degli altri, mi sa. troppa empatia. rimurginare non è mai stato d'aiuto a nessuno, comunque.
  12. "ti prometto che quando finisco gli esami ci vediamo" ma chi te lo ha chiesto? ti ho chiamato perché mi serviva un favore, da cosa hai deciso di dedurre che sentivo la tua mancanza? non hai ancora capito che fondamentalmente non ti reggo? ed uno dei motivi è anche, soprattutto per questo tuo essere presuntuosa allo stremo, vedere negli altri quelli che ci vuoi vedere perché il tuo egoismo ti rende cieca. bleah.
  13. sagge parole! tra l'altro su tutti i forum che frequento ho letto giudizi orrendi sulla vita di quest'artista che, volente o nolente, è stato e sarà sempre l'immagine di un'epoca. le vicende che ha dovuto attraversare sono così controverse che dare giudizi in merito a ciò mi sembra assurdo, considerando anche il fatto che la maggior parte delle persone esprime tali giudizi a partire da informazioni ricevute dai media, che sono paradossalmente (ma neanche troppo) l'antitesi dell'obiettività e della verità, in questi casi.
  14. vabè, che devo fare? mi devo dare 30 frustate? l'ho spiegato dove c'è stato il malinteso, tra l'altro non era nemmeno un attacco personale, non ho insultato nessuno. sul topic sinceramente era la prima volta che scrivevo e non sapevo che fossero... "vietati" i botta e risposta (anche se boh, così perde di senso l'idea di topic in generale).
  15. in realtà no, perché equivarrebbe a limitare una mia libertà. ma tutto ciò è superfluo, la mia risposta al tuo intervento era chiaramente distaccata da tutto quello che hai passato, e che io non posso sapere, che ti ha portato a scrivere ciò, quindi ti chiedo di prenderla per quello che è: una considerazione assolutamente generale, non rivolta di certo a Te in persona.
  16. pensavo che il tuo messaggio fosse riferito al mio, dal momento che il mio era precedente al tuo e trattava di un argomento simile. a parte ciò, ti ricordo che il forum è pubblico, e allo stesso modo lo è quello che ci scrivi, se vuoi che restino privati (perché permettere di leggerli ma impedire ad un altro di rispondere non mi pare giusta come cosa), scrivi i tuoi pensieri su un diario vero e proprio.
  17. prova a dirglielo a lei.. caro diario, oggi si prospetta l'ennesima giornata di studio sui libri. almeno stavolta spero di riuscire a non farmi sfruttare come al solito dal mio compagno/sanguisuga di studio. avrò le palle di dirgli "'fatteli da solo i riassunti"?
  18. però c'è da dire che le piogge estive ti rimettono al mondo più di quelle invernali.
  19. a me ha sorpreso molto la ferilli, non pensavo fosse così brava. in quella parte è veramente perfetta!
  20. 63. pensavo peggio. una domanda, tutti gli psicologi somministrano test sulla struttura di personalità prima di iniziare una terapia? oltre che da uno psicologo, dove possono essere fatti questi test?
  21. non so da dove cominciare. forse dal fatto che mi sento un'idiota a scrivere qui, perché tanto so che sarà inutile e che le cose non cambieranno certo così. comunque, cara mamma, io non ti sopporto più. sei convinta che io sia come te, che stia vivendo una sorta di "clone" della tua vita, mi dici che sono identica a te perché alla mia età avevi i miei stessi problemi, peccato che io quei problemi non li sento miei, sento che mi sono stati in un certo senso inculcati dall'esperienza, che non fanno parte della mia natura. io non sono te e non lo sarò MAI. tu ti sei sacrificata tutta la vita, non hai fatto l'università perché l'hai capito a 40 anni che non era una cosa troppo grande per te. sei convinta di stare benissimo, di essere irremovibile, di aver riflettuto tanto e di aver raggiunto uno stato di coscienza che ti permette di essere stabile e sicura di te, quando in realtà ti sei solo arroccata in una torre d'avorio isolandoti dal resto del mondo e vivi una vita infelice con un uomo che probabilmente non hai mai amato ma che sicuramente ti ha tenuto compagnia. e poi un'altra cosa, fatela 'sta separazione.. sono anni che non vi sopportate a vicenda, fatevi un po' di coraggio entrambi e separatevi. perché dovete essere sempre così infantili....... poi se vi mancate a vicenda tornate insieme ma così sembrate due ragazzini. tu che lavori 20 ore al giorno, torni a casa e dormi; lui idem solo che torna a casa e si isola con le cuffie dell'iPod fino a quando è ora di cena. in 21 anni di vita non vi ho mai visti darvi un bacio, ho qualche vago ricordo di un paio di abbracci dati per sbaglio. se non ci fossimo io e mia sorella probabilmente penserei che non avete nemmeno mai fatto sesso. papà è infelice, legge libri su libri su come affrontare la vita, sul "potere di adesso" e tutte quelle menate lì e intanto rimane incastrato in questa situazione che né tu né lui volete. il potere di adesso una ceppa. non muove un passo nemmeno se costretto. torna a casa e porta infelicità, ha sempre saputo solo criticare e dirti come fare le cose, che lui lo sa di sicuro meglio di te ("poi chiaramente tu fai come ti pare, eh"), come si fanno. sbotta per un niente, è sempre teso, nervoso, maniacale in ogni fottuta cosa, sempre pronto a vedere "dove hai sbagliato". ho capito che hai avuto due genitori.. diciamo particolari per non dire di peggio, ma nessuno ti ha chiesto di metterci al mondo. nessuno, di sicuro non io.io non lo so che cacchio vi passa per la testa.. perché dovete complicare tutto. tu che accetti tutto con la tua solita espressione..apatica che tu ami definire "razionale". secondo me hai paura di vivere, hai una paura fottuta di tutto e ce l'hai sempre avuta. così razionalizzi ogni singola emozione, una sorta di anestesia emotiva. però non ti sei limitata a ciò, ti sei premurata giustamente anche di accecarti, così sarebbe stato più facile assopirti.mi sento così idiota ad essere arrabbiata con voi, potrei tranquillamente fregarmene ma il fatto che ogni volta che ti vedo e hai quell'espressione mezza addormentata...... dio che nervi. voglio andare via di casa, voglio andare via da questo paese di merda retrogrado e ipocrita, dove scopo delle famiglie è incatenare i figli in modo subdolo e tenerseli vicini per la vecchiaia. voglio andare via da una famiglia isolata e chiusa nelle sue certezze, priva di leggerezza e spontaneità.
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