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stancadiguerra

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  1. stancadiguerra

    desinenza

    temo che dormano tutte ancora... beate
  2. forse il discorso è un po' degenerato ma la partenza era proprio questa... il mondo del lavoro richiede di essere provvisti di un titolo di studio, ci viene chiesto di dimenticare ciò che abbiamo imparato, per lavorare dobbiamo avere esperienza... adesso la domanda è: come fa un neolaureato a trovare lavoro? Quello che forse enfatizzando un o' troppo volevo dire è che basterebbe che il titolo di studio di cui veniamo in possesso fornisse non delle certezze ma almeno delle garanzie sulla nostra reale capacità di fare qualsiasi cosa... che gli imbecilli e gli incapaci stessero ovunque era assolutamente sottinteso. Lo ribadisco, oggi la difficoltà maggiore è nel trovare il primo lavoro non a cambiarlo quando ormai si è in corsa, la crisi internazionale ha solo aggravato la difficoltà di chi nel mondo del lavoro è già inserito a trovare di meglio.
  3. non parlo di prodotto finito , parlo di poter essere in grado di fare l'essenziale, a volte non è neanche così... un ragazzo che esce da un istituto professionale dove ha imparato, che posso dirti, a fare il falegname, deve o no essere in grado almeno di costruire un tavolaccio? poi nella bottega imparera a fare gli intarsi, a scegliere il colore giusto e sarà tanto più bravo quanto più la pratica e le doti personali lo 'assistono'. Poi per quanto riguarda la vendita di 'formazione' da parte del mondo del lavoro l'ho sempre vista come una necessità, sia di rendere le persone capaci a, sia a renderle specializzate per... ma forse mi sbaglio.
  4. credo che oggi si faccia più difficoltà a partire, a trovare il primo lavoro che non a cambiare lavoro di anno in anno cercando di migliorare
  5. no no il non fare il medico è stata una scelta consapevole, non perchè non mi sentissi in grado... avrei comunque potuto imparare... si discuteva sul fatto che l'istruzione non ti dà, spesso, i mezzi giusti per lavorare
  6. non sono d'accordo... il mondo dell'istruzione deve formare persone competenti a poter svolgere un lavoro, perchè dovrebbe essere il mondo del lavoro a formarmi perchè io impari ciò che a loro serve?
  7. infatti il personale è stato tirato in ballo a supporto di un discorso più generale, comunque io un lavoro ce l'ho, me lo sono trovato a fatica e il fatto che non sia quello della mia vita mi spinge a cercare di meglio... si parlava di generazioni ne'-ne' e il problema lavoro è stato tirato fuori quando si è detto che magari ci si affaccia ma non si trova per una svariata serie di motivi.
  8. assolutamente sì.. e l'ho anche scritto su qualche post precedente. Analizzare i problemi, non significa necessariamente lamentarsi cercando che le soluzioni cadano dall'alto, forse il mio discorso è stato frainteso, la mia attuale situazionee è frutto di mie scelte ben precise ma questo non toglie che se le condizioni di partenza fossero state diverse magari le mie scelte e la mia attuale situazione lo sarebbe altrettanto. Si può solo 'lavorare' cercando di far in modo che le condizioni di partenza migliorino, per tutti.
  9. posso dire che la laurea in medicina per chi la fa con impegno e con coscienza serve a conoscere la medicina ma non a fare il medico, per fare il medico è importantissimo avere la perfetta conoscenza della materia ma serve anche altro.
  10. Forse il fatto che io abbia frequentato una facoltà scientifica rende tutto un po' diverso ai miei occhi... sono una laureata in medicina che per scelta ha deciso di non fare il medico. E' chiaro che la medicina che ho studiato mi serva, ed è anche chiaro che mentre studiavo capivo perfettamente l'utilità o meno di quello che stavo facendo... il problema è che avere una laurea in medicina non comporta necessariamente il saper far il medico... io nel mio praticantato post laurea.. che non esiste neanche più come obbligatorio ho trovato serie difficoltà nel riuscire a leggere un elettrocardiogramma, nell'auscultare, nel fare la percussione.. in pratica nel visitare un malato e questo purtroppo sui libri non si impara, ci deve essere qualcuno che te lo insegna!!!
  11. stancadiguerra

    desinenza

    aria, ho bisogno d'aria prima di soffocarmi cercando di trattenere le risate!!!
  12. ma guarda.. non credo che sia importante il 'chi', è importante il fatto che non ci insegnano ciò che realmente può essere utile.
  13. mi rendo conto a volte di essere forse un po' 'eccessiva' nei giudizi ma purtroppo pago lo scotto di chi ci è passato ed ha dentro una rabbia immensa per tanti motivi... le ingiustizie che ho vissuto all'università sono poi le stesse che sto vivendo ora nel mondo lavorativo e sicuramente la mia capacità di farmi avanti sgomitando non mi aiuta ad ottenere quello che vorrei. Fossi forse un pochino più intraprendente e 'spietata' sarei riuscita ad ottenere maggiori gratificazioni ma niente toglie che la vita oggi sia veramente difficile per chi vuole un lavoro, siano essi provvisti o meno di un titolo di studio. Qualcuno ha scritto (non ricordo chi) che il titolo di studio ce lo richiedono per poi obbligarci a dimenticare tutto quello che in tanti anni abbiamo imparato, è un paradosso assurdo ma è realmente così. Usciamo dalla scuola (e parlo in genere, non solo di università) che abbiamo la testa piena di concetti ma in pratica siamo degli incapaci, per lavorare ci richiedono esperienza, ma se mai riusciamo a farla mai la avremo... è un circolo vizioso!
  14. resterebbero sbalorditi... sai poi quante interessanti pubblicazioni potrebbero scrivere?
  15. stancadiguerra

    desinenza

    ma volere è potere! (perchè dico ste stronzate alle quali non credo neanch'io?)
  16. in effetti il declino dell'università è iniziato dopo i movimenti del '69, ma ti posso assicurare che sta peggiorando sempre di più.. io mi sono iscritta nel '95 e il sovraffollamento c'era anche nella mia facoltà che era (guarda un po'!) a numero chiuso, almeno te, anche se per poco hai potuto assistere a lezioni tenute da luminari, io ho sempre trovato molto più istruttivo quello che imparavo da sola sui libri, ho assistito a lezioni tenute da professori che non sapevano usare i congiuntivi... adesso anche solo dai libri si impara sempre meno: è inevitabile che se per superare un esame si richiede 10 quello che poi realmente si impara è 8, ma se partiamo già richiedendo 6 cosa vuoi che si riesca realmente ad imparare?
  17. stancadiguerra

    desinenza

    tanto è lei che si deve convincere.....
  18. stancadiguerra

    desinenza

    alimentare le nostre insicurezze non fa certo bene
  19. onore al medico che riuscirà a guarirci
  20. stancadiguerra

    se fosse...

    se fosse un romanzo? se fosse un'epoca storica? se fosse una canzone? se fosse un lavoro'
  21. il discorso laurea l'ho tirato in ballo io per portare il mio esempio ma la difficoltà dei giovani ad entrare nel mondo del lavoro è uguale in ogni settore e ad ogni livello. C'è anche da dire che lo studio è diventato un modo per poter fare qualcosa... i diplomati che a 19 anni vogliono iniziare a lavorare hanno serie difficoltà, allora piuttosto che non far nulla perchè non iscriversi all'università? L'unversità è diventato un contenitore di persone in attesa di poter lavorare, determinandone il sovraffollamento, l'abbassamento del livello dei frequentanti e la riduzione della qualità in genere. Che poi esista meritocrazia o che dir si voglia democrazia nelle aziende private, è tutto da dimostrare... comunque non voglio fare un discorso estremista, tra il bianco e il nero c'è una bella quantità di sfumature di grigio ma sicuramente quello che abbiamo davanti ora e quello che si prospetta per i nostri figli non è sicuramente un bel quadro.
  22. Anche se magari bisognerebbe intendersi con cosa si intende per "meritocrazia"... se si intende che il merito va premiato e non punito come spesso accade in Italia, allora mi sta bene, se invece si intende quello che significa letteralmente, cioè "potere a chi è più meritevole", beh... no... in ogni caso penso che il problema, per quel che riguarda il mondo del lavoro e annessi e connessi, non sia tanto l'assenza di meritocrazia bensì l'assenza di democrazia. allora spiegami cosa intendi per assenza di democrazia... i concorsi con clausole ad hoc per escludere qualcuno con 'titoli ed esami' migliori di qualche altro è assenza di democrazia o di meritocrazia? a me è capitato di non aver potuto partecipare ad un concorso per una clausoletta sul 'tempo' messa lì apposta per escludermi perchè il classico 'figlio di' aveva meno ' titoli' di me... così l'aver vinto il concorso è diventato assolutamente legale, nessuno si sarebbe potutto opporre.
  23. stancadiguerra

    desinenza

    sarei prodiga di complimenti se non corressi il rischio di diventare sdolcinata
  24. stancadiguerra

    se fosse...

    bene bene... vedo che zazà si è defilata...!!!
  25. in certi momenti l'unica cosa che mi viene da fare è ridere, fortuna che siamo pochi in stanza!!
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