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lightning

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  1. ci vorrebbero sempre modalità diverse, non esiste un "metodo" valido, in realtà. Molti studenti prediligono il frontale, ad esempio, il gruppo li manda in crisi profonda,il dialogo li atterrisce:))
  2. Allora, entrambi hanno lasciato un'enorme eredità, vedi Platone, le cui idee di democrazia diretta sono ancor oggi valide e irrealizzate! Il pericolo è sempre l'uso che si fa di un concetto filosofico. Comunque, anche la chimica e la matematica elevano lo spirito, qualunque studio eleva l'anima!
  3. Io ho osservato che il prof era frontale, e accentrava l'attenzione su di sè, molto narciso, ancora, di vecchio stampo. Gli studenti erano osservatori passivi, ascoltavano con meraviglia e assecondavano il prof!:))rispondendo alle sue battute. :))Con un pubblico attivo, dando agli studenti la parola, che cosa si sarebbe creato? Un bel caos!:)
  4. Si parla sempre di "insegnamento/apprendimento", processo bidirezionale non unidirezionale, o di apprendimento cooperativo, cooperative learning, nel gruppo, adesempio, piccolo gruppo, con lo spostamento verso una circolarità. In cerchio meglio, non frontale! Eredità socratesca;)
  5. no no, si fondava sulla conversazione, non sulla trasmissione del sapere. Era diretto al discente, il contrario! E' come quando interroghi e non aspetti zitto che l'alunno ti dia le risposte stereotipate,che tu vuoi, ma lo porti e lo guidi alle sue risposte personali. Certo con la chimica non lo so se si possa fare.
  6. Tu mi hai fatto vedere la lezione introduttiva, quella dove si fa conoscere, intendiamoci. Era bella, accattivante, lui nel suo massimo splendore:) Eh, poi sarà passato alla materia specifica. Prima gli ha fatto vedere com'è bella la chimica, chissà quante cose potrete farci, e dopo gli spiegherà come funziona. Credo che quella lezione lì con Socrate non avesse niente a che vedere:))
  7. Anche Socrate e persino Marx lo puoi piegare in funzione del dominio. Per questo quel tizio infervorato e teatrale non mi convince affatto. Sembrava un venditore, un piazzista:)
  8. per poter innovare devi confutare, e siamo d'accordo. Queste sono le regole della logica. c'è però un sistema americano che consiste nel violare le regole, e non nel confutarle. cioè, c'è un secondo fine, c'è l'inno alla creatività in funzione di uno scopo. Questo per le scuole di tecnologia è Dottrina. Nelle università europee la prima cosa che conta è l'elevazione dell'intelletto umano, in quelle americane far fare soldi, produrre,sono le università del Capitalismo! Più costano, più avrai la possibilità di far soldi. Socrate mirava all'uomo ideale, ma come guida, non per il dominio. All'università americana, compreso il MIT, insegnano tecnologie per il dominio, in senso lato,non l'elevazione dello spirito! Lo strumento è il capitalismo:))
  9. Lo squalo è un dominante, il suo unico scopo è raccattare quello che gli resta utile. Solo socrate lo può sconfiggere. Quello che insegnano al mit è essere pronti a cogliere a cogliere qualunque vantaggio, infischiandosene delle regole:)) Fornace di squali.: Il socratico insegna la regola, il formatore no, ti insegna e eluderle, a crearne di nuove.:))tutte tue questa è la spiegazione:)
  10. Poi ci sono i cervelli che sfornano i soldi, e non si laureano e non hanno bisogno di insegnamenti, sono geni visionari e uomini d'affari, non sono savi e non rientrano nelle categorie istruibili:)))
  11. Ed è anche giusto, come dice Ste,se vuoi sfornare e individuare i cervelli, a un certo punto ci vuole un bivio. Il mit è una fabbrica di cervelli d'elite, lo scopo è quello.
  12. Visione poetica, qui si parla di squali:))Pruì.))
  13. eh sì, infatti le grandi scoperte avvengono nei piccoli gruppi. la lezione universitaria è una conferenza, la produttività è limitata, però lì c'è la scrematura, cioè il docente individua quei tre o quattro che si mette intorno in privato, e su quelli lavora. Altamente selettivo, si crea il team. parte dalle domande che gli vengono rivolte, o si diverte a porre dei quesiti, altamente selettivi, e a quelli che rispondono, trasmette. Gli altri zavorre:))
  14. Il formatore si rivolge al gruppo, l pubblico, appunto fa teatro, te prova ad avvicinarlo singolarmente e ti manderà a quel paese:)) Resta da vedere se questo tipo di trasmissione del sapere, che è il contrario del concetto di Socrate, come precettore, maestro di tipo zen, sia produttiva altrettanto. Io sono per la figura dell'allievo/maestro, dipendenza fisica e intellettuale.:))
  15. E' vero, però un conto è instaurare un rapporto con gli studenti, che è essenziale, se non dialoghi con loro loro si sentono nessuno, veramente, e un conto è pigliarli per il kulo.:))
  16. vecchia sì, ma inoffensiva, un ce l'ho sta forza smisurata di affondare il coltello, l'unica cosa che non mi torna assolutamente di quel film:)))
  17. ecco, mi pare che quello parli proprio in modalità di formazione, la formazione mutua le tecniche di trasmissione dal teatro, cioè cerca di attirare l'attenzione sull'aspetto Simpatico, partendo dal principio che se una cosa ti resta simpatica e ti suscita meraviglia, la farai più facilmente!!! Ecco! Lui sta facendo il formatore!! Va bene, per carità, mica sbagliato, basta saperlo. La sua non è trasmissione di conoscenze, è manipolazione dell'uditorio.
  18. Ora poi lo leggo con calma:)) Ci sono mille situazioni per cui una persona può compiere un delitto e vivere poi una vita normale. " Perchè, so' stato io?":))) Vediamo. Mi ci voglio divertire:)
  19. :), non sei obbligato a darmi retta, è che la cosa non ti dispiace:)))
  20. Non ci sei ancora fuori da quel transfert, è sempre lì, povera psicologa:))
  21. Cioè la colpa era del tordo, cioè la colpa era sua:) Ma la colpa di che? Era lei che non ti sapeva gestire, sicchè quando sei andato da lui, è arrivato Il Salvatore?:) E per giunta con le palle!
  22. Invece se tu fai semplicemente vedere che non sei un trainer, sei una persona che fa il suo lavoro,che fa qualcosa per loro, che li conosce e chiama e aiuta i deboli, non i forti, che ama la sua materia ma che essa non è la fine del mondo, se sei umile e pretendi il giusto d loro, sarai più coerente, i ragazzi lo sentiranno.:)) Riconoscimento, accettazione, umiltà.
  23. Sono convinta che in una classe delle mie a uno come quello lo guardano a bocca aperta per dieci minuti, poi inizia il lancio dei pomodori, purtroppo.
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