Vai al contenuto

lightning

Membri
  • Numero di messaggi

    2289
  • Registrato dal

  • Ultima visita

messaggi di lightning

  1. grazie.

    stasera sto meglio, ma comunque con i problemi ci devo comunque fare i conti.

    al di là del malessere che mi dà parlarne, dei conflitti, della sensazione di essere tra l'uscio e il muro, che mi dà la nausea, è il non trovare soluzioni accettabili, che mi fa vomitare.

    Resto sempre lì, e quando ci ho pensato?

    E quando mi ci sono fatta venire l'emicrania?

    Che ho risolto?

    Che la vita è tragica, ho imparato, per me.

  2. anche qui' rompi la palle alla gente col lavoro!? :Shame On You:

    Non è che rompo le palle, ma d'altronde il lavoro è importante per un uomo no?, dà sicurezza e dignità, anche se è infimo.

    Anche se è in miniera, il lavoro è mooolto importante avere una sensazione di autonomia, di utilità, a un certo punto i soldi ti consentono di distaccarti dalla famiglia, di dire "Io basto a me stesso, non ho bisogno di nessuno, con le mie forze mi guadagno il mio posto, il mio spazio, di "che vivere, di che mangiare ecc.

    Mi ci pago questo e quest'altro, e lo pago con le mie forze.

    Almeno per me , questa è una energia positiva, la terapia me la pago da me, per ora, finchè posso, al limite rinuncio a tante altre cose, è una cosa per me.

    Certo, come madre, la pagherei volentieri a mia figlia, senza condizioni e senza far storie, smetterei la mia, pur di pagare la sua, se me lo chiedesse, ma questa è un'altra storia.

  3. da noi si dice " Un po' per uno in collo a mamma", per indicare che prima o poi tocca a tutti una cosa spiacevole, e che è bene fare un po' a turno a condividerla, oppure, al contrario, una cosa bella, si fa a turno, eh, un po' per uno!

    Così, quando ho visto questa signora che usciva dalla seduta evidentemente affaticata, l'ho guardata bene nelle palle degli occhi, era turbata, ho pensato a questo detto, allora non ci sono solo io, siamo in più d'uno a uscire in queste condizioni.

    Quando si sbattono le palpebre in quel modo, ci si sta riprendendo da qualcosa, questa era come se cercasse di darsi un buffetto e svegliarsi:)))

  4. Ogni terspeuta è libero di dare la propri prestazione professionale al prezzo che vuole.

    E' una scelta.

    Così magari ti può insegnare che vi sono delle scelte, prendi esempio.

    Sono caxxi suoi, se non vuole essere pagata, non tuoi.

    Affrintalo con lei, veramente insolito, come problema, se lei la terapia te la fa gratis,te lo dica.

    Non è un problema tuo.

  5. scusate sto delirando

    però vi devo chiedere una cosa

    ma voi come vi sentite dopo una seduta????

    la mia è stata così pesante che ne risento ancora adesso, ne sento ancora gli effetti ma è possibile?

    oggi quando sono uscita dalla seduta, sembrava che mi ero fatta un cannone, ero rimbambita, angosciata, vuota dentro e esausta....mi sembrava di averle detto troppo, come se lei mi avesse succhiato il sangue, ero esausta.

    la domanda che vi pongo e che spero che qualcuno di voi risponda è proprio come vi sentite dopo una seduta??

    le mie sensazioni sono normali???

    Seduta stressante?

    Io esco sempre rimbambita, tutti escono rimbambiti, pure mio marito, il che è tutto dire, e non è una seduta individuale, mi tocca fargli il sostegno morale:), solo mia figlia esce emozionata e soddisfatta, e dice che è divertente, moh :Straight Face:

    figurati quando esco io dalla mia individuale, ce sto a pensà tutta la sera

    E poi ho visto una che usciva e sbatteva le palpebre, un po' per uno in collo a mamma, ghghgh.

  6. credo che sia meglio litigare che tenersi tutto dentro ......poi si esplode

    Dunque, vediamo che mi vien da dire in proposito

    Io ho diversi modi di litigare, esempio,fare uno sberleffo, voltare elegantemente il kulo e andarmene, mettendo il muso.

    Contraddire fino allo sfinimento, per avere l'ultima parola, concludendo per finire che sostanzialmente l'interlocutore è un cretino e che a lui mancano le rotelle

    Covare a scoppio ritardato e non litigare per l'argomento che mi aveva fatto rabbia, ma per un pretesto che non c'entra un piffero

    Non dire nulla, ma pensare e rimuginare a lungo su di me, e ciuciuciu e ciaciacia, che potevo dire di più cattivo invece di quello che ho detto,ed era meglio se gli avevo detto così e se gli avevo detto cosà.

    Rinfacciare, sì però te mi hai detto così e io per forza ho risposto e bla bla bla.

    Rigirare la frittata a mio favore, sempre e comunque.

    Naturalmente con chi mi preme, certo con chi ho messo le distanze, non mi frega nulla.

    Dopo mi tramuto.

    Il passaggio da rabbia a ira è repentino, nessuno se lo aspetta mai.

    E allora è il corpo che parla, non più la testa.

    Rigida, urlo con tutto il fiato che ho in gola, punto il dito contro, mi avvicino agitata, l'istinto è colpire, proprio.

    Fare male.

    Scaricare tutta la forza che ho.

    In genere le parole sono: "Ti faccio vedere chi sono, tu non sai con chi hai a che fare"

  7. per l'amor diddio non incoraggiarla... :Praying:

    Invece sì!

    Ho bisogno di esprimermi anche per iscritto, e poi mi rassicura!

    Mia madre mi ha sempre chetato perchè facevo discorsi inutili, secondo lei, qui mi rifaccio :Frustrated:

    scrivevo bene, ma la mia libera espressione è durata fino alle superiori, fino ai compiti d'italiano, benedetti furono!

    Ci prendevo sempre nove, arrampicandomi sugli specchi e usando l'arte della retorica a modo mio.

    Lo sai che c'è un modo di scrivere musicale, e che il periodo ha le sue pause, gli accenti, il ritmo,il movimento come la musica?

    Ordunque...

  8. pensa invece senza il web quante figuracce ti saresti risparmiata :muttley::teasin1125tc:

    questa me l'ero persa :muttley:

    sono appena rientrata dal ristorante giapponese, mi sono bevuta tante tazzine di sakè, e guarda qua che trovo :rflmao:

    ma anche te però i caxxi tuoi mai, eh?

    E poi stai sempre qua in agguato come un gatto, hai presente quando i gatti stanno acquattati, muovono solo il kulo e le zampe di dietro e poi balzano sulle lucertole?

    Uguale :rflmao:

  9. la mia non è questione di età, io tra l'altro sono un tipo anticonformista e ribelle, proprio c'avevo la trasgressione nel sangue, è questione di intolleranza.

    Non ho problemi ad ammettere che a volte ho una mentalità fascista, nel senso non politico del termine.

    Se n'è discusso tante volte, anche a casa, io non sono di quelle che riesce a entrare in contatto con il prossimo, a capire le ragioni altrui, sono proprio categorica di carattere.

    Quindi un'intollerante nel vero senso del termine, e negativo.

    ma, ee, ci sto lavorando, eh?, nel senso che già sono cambiata, lo vedo a scuola, sono anzi più vecchia!

    I vecchi, al contrario di quel che si pensa, sono MOOLTO più dolci nei confronti dei ragazzi!

    L'intolleranza è un residuo di ribellione adolescenziale, è un comportamento infantile, non è proprio della persona anziana nel senso, saggia.

    Io vedo mia mamma, è molto più disponibile a capire a novant'anni, di quanto non lo fosse quando ne aveva quaranta.

    I ragazzi le fanno più tenerezza ora!

    O allora?

  10. i tamarri so cozze maleducate, ascoltano la musica che fa tunz tunz tunz, m'ha tradotto mia figlia. :Straight Face:

    I nerd ha detto che sono i secchioni appassionati di tecnologia al computer, cioè lei. :Just Kidding:

    Sì, mi stanno sulle ballissime i tamarri.

    Anche i ramarri, se è per questo.

    Ma che mondaccio...

    Quelli dell'ultimo dell'anno non so che erano, so solo che Piazza della Stazione era un tappeto di cocci di bottiglie di birra rotte.

    Che razza di divertimenti.

    Io so andata a vedere, ma Caparezza per me può chiude bottega. :icon_twisted:

×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Navigando questo sito accetti le nostre politiche di Politica sulla Privacy.