Anch'io sono felice
Il mio ex-terapeuta è uno stronxo e ne sono felice.
Quest'estate scrivevo, molto.
Mi sono alzatadal letto per scrivere questo.
E' un modo per alzarsi e smettere di pensare che il mio analista mi ha abbandonato.
Oppure peggio, che mi ha ingannato oppure ha fatto qualcosadi sbagliato e portato in questa situazione.
Glielo dissi tante volte, che stavo male per questo attaccamento, mi rispose che era stare male oggi per stare meglio domani.
Io ho cercato di capire, e ho sbagliato ancora.
Che si trattasse di una dipendenzasana non ci credo.
e' sempre stato qualcosadi rielaborato per conto mio, trangugiato per mesi, masticato giorno dopo giorno.
Ho sempre aspettato con pazienza.
Mi sono detta di tutto.
Le ho tentate tutte, per uscire dal tunnel. Non mi aspettavo che sarebbe finita prima di aver risolto la questione.
Come un amore platonico non corrisposto.In fondo lo sapevo che potevasuccedere.
Io lo so che leggere questo scritto potrebbe far pensare a una follia.
Ma non è follia cercarsi un altro mentre ti sembra di amare ancora uno stronxo che non ti vuole.
Ho continuato ad aspettare, ho imparato la nozione del tempo, ho gestito la frustrazione, ho contato i mesi, i giorni, le ore , iminuti.
Praticamente laterapiadella parola, e io muta, imbavagliataa settimane, astagioni, le stagioni dell'incertezza.
Mi sono isolatanel mio malumore, ho perso tutti.
Potevo andare da un altro, ma mi convinsi della mia colpa in tutto ciò.
Mi autoflagellavo, tipico...Una spirale di sensi di colpa.
Come la Piccola Fiammiferaia, che vende le proprie fantasie, la luce ad altri, un fiammifero dopo l'altro, e rimane gelida, per strada, al buio, finendo in Paradiso.
Io e le mie ossessioni, a combatterle da sola, senza poterle rielaborare.
Non bisognafissarsi su un pensiero, e infatti non mi ci sono fissata, altrimenti non sarei qui..
Tu e i tuoi silenzi del cavolo, i tuoi scarabocchi del cavolo.
Mi spingevi fuori quasi aforza, neanche il tempo di infilarmi il cappotto, di chiudere la borsa..
Ancheadesso tendo ad andarmene di fretta, ho pauradi ingombrare lo studio con la miapresenza, ho il terroredi esistere, di disturbare, di tutto.
Ho pauraanche a vederle per scritto, queste cose.
Mi fa maleanchescriverle, le ho rimosse nel profondo, relegate.
Non devo rileggere.