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roby302010

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  1. ciao caro dài vienimi a trovare sul topic pink....come stai? io non così male...

  2. roby302010

    Orgoglio Rosa

    Ormai un bel pò di giorni fa, c'è stata quella famosa manifestazione delle donne che ha rappresentato per me quello che le donne spesso e volentieri incarnano: una buona intenzione venuta male, che per me é peggio di una cattiva intenzione venuta bene. Apparte che erano lì per militare pro sinistra, ma poi devo dire che non sanno manco di cosa vanno parlando. Qualcuna ha detto che si sentono indignate di essere rappresentate da una come Ruby, io allora lancio l'ennesima provocazione. Chi caspita ha detto loro di essere una donna più rappresentativa di altre? Il femminismo non dovrebbe forse essere un sentimento di vicinanza e sincera comprensione per le proprie simili nonché una rivendicazione di diritti di libertà? L'appellativo coniato per certe donne, vacca per le esibizioniste piuttosto che puttana per chi vada con tutti, é funzionale a parecchi uomini per gestire mentalmente meglio la sessualità o qualsiasi intenzione femminile e con ciò logicamente deve servire a mortificare e uccidere l'autostima di una donna quanto più profondamente. Eppure queste donne si lamentano di Ruby. Non ho molto sentito parlare di violenze sessuali, stupri, maltrattamenti né questa sensibilizzazione é stata convincente, anzi s'è tirata la zappa sui piedi, sempre se il tentativo ci sia stato. Quel giorno mi sono vergognata di essere donna. Quel giorno solo però eh badate bene. Una buonissima serata a tutti.
  3. Euridice dove sei? lasciami pure un post, ieri sera ero occupata, è venuto a trovarci mio fratello direttamente dal convento vicino Spoleto.
  4. Euri ti aspetto stasera così ne parliamo....ci tengo volentieri a rimettermi in discussione anche totalmente se questo arricchisce il quadro d'insieme....a presto.
  5. Interessante davvero ciò che vedi nella nuova psi in confronto a Ugo...mi ci ritrovo...giovane giovane, dall'aria fragile e poco presente in te. Sai come ho già detto ieri forse, persino i difetti del mio psichiatra (distanza emotiva, non parla granché, non dice alcun parere, è freddo) son diventati da un giorno all'altro delle virtù e così al rovescio alcuni aspetti di Psi privato che prima mi entusiasmavano e permettevano che io rimanessi invaghita di lui, sono ora rivalutati da me. Pensa che nello stesso mio Psi alcune cose che infine guardavo come negative son state rivalutate pure quelle. Capisci cosa intendo? spero di non averti confuso. Per quanto riguarda la funzionalità terapeutica del conforto, quella c'è, non si può negare, ma prescinde dal tuo valore di persona dal tuo essere degna di una parola e su questo puoi lavorarci solo tu meglio molto meglio di Ugo o della nuova Psi. Un bacione.
  6. Ciao Frog, sì hai ragione. Comunque sì, ho eliminato il sesso, provo sconforto per una realtà che non rispetta molto i sentimenti....non riuscirei a goderne comunque....ma mica si muore per questo...ci si deprime semmai se si incontra un terapeuta che ti fa perdere la testa e che in più non ti sa aiutare...si sta male a vivere in casa con i miei genitori come se fossi un fastidioso ospite, però poi quando volessi progettare una vita mia mio padre ha pure molto da dire e da colpevolizzare....ci si deprime se si riconosce di non essersi impegnati minimamente in questi anni a coltivare risorse che ora mi avrebbero reso coraggiosa e indipendente, ed ora sì, devo ripartire da zero e anche meno.
  7. Yes. E' ciò che ci manca a farci incazzare, gay etero o bisex. Il delirio di autosufficienza non ha sesso né gusti sessuali...ma in questo non so spiegarmi troppo bene quindi chiedo l'aiuto di Ego se possibile, che magari non la pensa così e ben venga lo stesso.
  8. Perché la separi dal resto della frase, evidenziando solo ciò che ti colpisce. Devi leggerla interamente.
  9. Infatti. Il tuo vero percorso muchacha, il tuo lavoro riabilitativo più grosso, è fuori da quella stanza e un giorno dovrai mentalmente separarti da psi, perché fa parte della terapia. Comprendo fin troppo bene il tuo trasporto emotivo per lui, il tuo desiderio di non ferirlo e di compiacerlo ecc. Prova a passi piccolini, per esempio, non chiamarlo Eccelso. Oppure facci capire perché secondo te lui é un Eccelso....ma devi lavorarci su,comunque. Pian piano, ma procedendo però.
  10. Buongiorno a tutte! adesso vi rispondo...c'è già qualcuno?
  11. Amò? ma che è 'sta storia della donna incinta dello psi? ragà vi saluto tutte un bacio a tutte
  12. Non ha rispettato le mie esigenze a livello di tempi e modalità e contenuti, degli argomenti che ho portato e intendevo portare in studio da lui. Non mi ha permesso dunque di affrontare molte tematiche a me care. Predica molto ma ascolta poco e razzola peggio ancora. Ha un piglio che appare deciso e sicuro di sé ma in realtà tende a essere aggressivo, a zittire quindi trasmette tutt'altro che sicurezza. E' poco sensibile ed empatico. E' pieno di buoni propositi ma infine poco umile. Costa 60 euro a seduta e dopo due anni mi sarei stufata. Parla di guarigione e felicità il primo giorno, e oggi vai con la solita solfa: non ho certo la bacchetta magica signorina Roberta. Non mi permette di chiarirmi di tanti malintesi con lui. Se mi va bene, potrà aiutarmi un poco a uscire dal transfert, altrimenti, va benone lo stesso perché non si rimane legati a qualcuno che ti ha deluso. Ecco, questo, ma non solo. Il percorso non sa andare oltre, e io ho voglia di cambiare, me stessa e le condizioni in cui devo vivere (in famiglia le cose non vanno molto bene...)
  13. Cavoli, a chi lo dici! io tendo a chiudermi ermeticamente e faccio dei rigidi scioperi della parola, come giorni fa, poi mi rendo conto che è del tutto inutile, quindi chiedo aiuto e se non altro mi accadesse di star molto male so di aver ben lanciato i miei s.o.s., di ciò che gli altri non vogliano fare per me non mi compete, ma io intanto provo a stare serena e a fare quel che posso fare. Quindi ti capisco e doppia é la mia ammirazione per te dunque.
  14. Buonpomeriggio anche a te Pat, sai io invece mi sa che mi sto emancipando dallo psi privato e quando son stata male ho chiamato lo psichiatra (cosa mai fatta in 7 anni!), questa persona che mi è sempre parsa lontana anni luce da me, forse lo è davvero, eppure mi ascolta, quell'altro parla molto e alla fine anche io mi sento obbligata a ripartire da zero, con un progetto concreto per la mia autonomia, una meta che intravista da me già può darmi speranza e sollievo. Un impegno partito dalle altre due dottoresse del centro ospedaliero dove ogni tanto vado. Contenta delle decisioni prese in questi anni, in ogni caso.Contenta di aver incontrato Psi, nonostante tutto.Un abbraccio.
  15. Oh mamma Judi ma io ti credo al 100% non è questo il punto... nell'inconscio si annidano se è per questo anche insospettabili istinti omicidi e persino cannibali, ma lo vedi bene pure tu che non sono confrontabili con qualcosa di consapevole nè possono esser presi alla lettera....citavo "l'orgoglio gay" come battuta per indicare che l'inconscio spesso contraddice la nostra volontà. Voi del forum che ne pensate chiedo il vostro contributo per questo interessante dialogo sull'inconscio....
  16. Ma judi le leggi e le dinamiche dell'inconscio sono diverse...vanno tradotte e interpretate....detta così è logico che sembra un'assurdità, ma tieni conto che anche nelle persone omosex esiste tutto un mondo interiore che spesso poco ci azzecca con l'orgoglio gay.
  17. La terapia con lo psi ha ormai i mesi contati...abbiamo fatto quanto potuto....

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    2. yul84

      yul84

      roby non buttartu giù, una volta ho sentito che il destino riserva prove straordinarie alle persone straordinarie...forse è una stupidaggine, però mi piace pensare che un po' sia vero.

    3. roby302010

      roby302010

      Grazie davvero yul. Ti ascolterò o almeno ci proverò più che posso.

    4. yul84

      yul84

      Bravissma roby :-)

  18. No Judi é soltanto molto inconsapevole. L'innamoramento in sé, omo o etero, ha una quota di invidia, perché vorremmo poter avere degli aspetti del nostro amato o amata, non riuscendoci ci illudiamo di poterle se non altro possedere. La gelosia dunque scatena questa frustrazione, e queste reminescenze che abbiamo rispetto al maschile e il femminile (il padre, la madre) si smuovono causandoci una consapevole confusione. Altro non saprei ma di questo son sicura. Attendo vostri pareri e approfondimenti. Un bacio a tutte.
  19. Il sesso in sé mi preoccupa. L'esperienza mi ha regalato alcuni insegnamenti, forse discutibili, ma tant'é. Il sesso in un mondo ideale e buono e sincero sarebbe cosa meravigliosa. Ma il nostro mondo non è ideale, anzi è sempre più nel baratro. E il sesso, cartina tornasole, svela questo malessere tutto, non lo allevia per niente. Un abbraccio.
  20. No Juditta, non è affatto brutta, non riuscirei.
  21. Condivido con Mio. La dipendenza è un bisogno, a volte colmabile, a volte no. Il bisogno di poter contare su qualcuno. Una persona può assumere la funzione di una droga, che ci allevia qualcosa. Altre volte l'ossessione di volere possedere qualcuno sottintende un invidia nascosta (l'amato o amata ha qualcosa che noi non abbiamo e conquistarla suscita un eccitazione, un senso di successo e di onnipotenza). Innamorarsi intende un sentimento di amore. Amare significa provare un sentimento di felicità, fiducia, stima e interesse verso non solo persone ma anche situazioni, luoghi ecc. Dunque i due concetti viaggiano separati per quanto decidano spesso di farsi compagnia reciproca.
  22. Ieri era San Valentino, la festa degli innamorati. Io so di non stare con nessuno per stare in realtà un pò con tutti. Credo nelle carinerie, meno nelle fasullità. Non saprei stare con qualcuno senza ammettere che è solo per desiderio di farci del dannato sesso. Quindi coerentemente preferisco star sola che già è difficile per me stare con me. Bisogna saper focalizzare ciò che conta e stare bene conta più di un supporto terapeutico molto sentito così come questo conta più di un sogno romantico, pagliativo che ci risollevi dalle fatiche, ma che aggiunge altro fumo negli occhi. Son stata molto male in questi giorni e pian piano vado riprendendomi. Io non è che abbia bisogno di dottori in realtà nè di amici...ma non mi dispiacerebbe sentire che dottori e possibili amici comunque esistono da qualche parte anche per me. E' questo che sento mancarmi, quello che nessuno riesce a capire mai nonostante la fiducia che dicono di avere per me...non il dovermi ripegare spesso per ovvia necessità della naturale condizione umana. Non è un insegnante a mancarmi, la maestra di tutti è la vita. Rimango sempre piuttosto stupita e a volte indignata da certe cose, e penso che ciò sia positivo nonostante tutto. Davvero molto positivo.
  23. La sua agonìa seppur atroce ed incondivisibile attraverso la mancata parola, era altresì a noi in qualche modo nota e crudelmente ci struggiva, special modo per quel respiro che ha ceduto ma sempre insisteva, per un cuoricino che continua a battere io vivrò pur brancolando nelle tenebre come lui medesimo, per il resto della vita mia. (Anonimo)
  24. Dopo la ricaduta grave che ebbi tra il 2004 e il 2005 ho iniziato a giocare con le parole, in modo da far breccia maggiormente nell'animo del mio psichiatra di allora. Non ne ero innamorata ma certo per molto tempo l'ho stimato. Ho proseguito a riferirmi a lui in forma scritta contando di poterlo rivedere un giorno, ma col passare degli anni, ho preferito dimenticarlo anche se è segretamente custodito nei miei ricordi più importanti. Si chiama Giorgio e mi auguro stia bene. Ebbene le mie "poesie" una volta uscite dal segreto dei miei quaderni, han riscosso successo ma forse di ciò me ne sono imbarazzata e così questo gioco è durato il tempo che ha trovato. Non ho certo il copyright delle verità che la vita mi ha fatto vagamente intuire, dunque son felice di condividere con voi la mia "poesia" sicuramente più intima....si avvicina infatti il 12 febbraio, il mio gatto senza nome salì in cielo proprio la notte del 13 febbraio 2007 e la scrissi l'anno dopo, nel pieno del difficile periodo in quella clinica psichiatrica dimenticata dal mondo. Legata a Gattone anche perché il solo a farmi compagnia nel momento precedente all'insorgere del mio disturbo, tantissimi anni fa, nonostante lo avessi maltrattato così come altri avevano fatto con me. Dedicata ai nostri amici più cari e agli amanti degli animali, a tutti coloro che hanno perso un amico in vari modi.
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