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Marco62

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  1. Marco62

    depressione

    E' un po' difficile rispondere così, senza avere di fronte la persona che parla. Non si possono vedere le espressioni, non si capisce quanto sia partecipata ed accorata nel dire quanto le sta a cuore. Però non mi pare che in Italia sia particolarmente più ricco di idioti che in America, in Russia o in Cina (o qualunque altro paese del mondo). Purtroppo gli idioti sono universalmente distribuiti e se un giorno scopriremo una razza aliena ce ne saranno per certo anche li.
  2. Lorenzo, ci credo che sei preoccupato ! Da un punto di vista generale sono d'accordo con Nello: nei casi di dipendenza forte, dove non intervengono parametri fisici e medici (le conseguenti crisi di astinenza) la soluzione migliore è quella di una rottura netta. Però un conto è Nello (55 anni) verso un figlio, un conto è un figlio (17 anni) nei confronti di un padre. Non è affatto semplice, nemmeno tentare. Mamma che dice ? Che cosa fa o può fare ? Lei ha sicuramente l'età e la forza per fare qualcosa. Comunque ti siamo vicini. A 17 anni vicende come questa fanno crescere in fretta, troppo in fretta. E con poche armi a disposizione. Un abbraccio e ... in bocca al lupo. Tienici aggiornati. Marco
  3. Ho letto tutto ... e poi mi sono messo a pensare... Cos'era quella cosa ??? ... ??? Ecco mi è tornata in mente. Spero non faccia troppo scalpore. Ho sempre pensato di essere tale e quale a te EyeInTheSky, almeno da questa descrizione. Poi ad un certo punto l'ho capita la cosa che mi mancava (... vabbè ... aiutato ... sennò non ci arrivavo nemmeno in tremila anni). Ho imparato ad arrabbiarmi, ad essere scontroso, lunatico, anche cattivo, duro, insensibile. Certo che riletta e vista così sembra proprio brutta. Eppure sto dicendo una cosa seria. E ci ho messo tanto ad accettarla. Ero pieno (e sono ancora pieno) di sentimenti positivi, di dolcezza, di amore per i bambini, di comprensione, di voglia di capire..... troppo ! E solo quello, poi. Cercavo sempre di non far male a nessuna. Quando ho imparato a sbattere giù il telefono (per carità ... non è che finisco così tutte le chiamate) io mi sono sentito meglio e il mio gradimento è molto migliorato. Stessa cosa e stessi risultati in ufficio. Mah ....
  4. Amare non lo so ... io non credo, ma preferire si. Però pensandoci bene vedo che nel tempo le cose sono cambiate. Ho sempre avuto una preferenza per la primogenita (che ora ha 14 anni e mezzo). Soprattutto quando lei ed il fratello (ora 10 anni) erano piccoli. Nel tempo, una robusta terapia alle spalle, tanta vita passata, una famiglia ricomposta, i figli sono arrivati a 4. Uno della mia compagna, che mi sono ritrovato qualche tempo fa a quasi 4 anni (ora ne ha quasi 7) ed un altro piccolo piccolo (10 mesi) fatto con la mia compagna. Ora è più difficile dire se ce ne è uno preferito, ma la femmina è quella che mi fa risuonare sempre qualche cosa che gli altri non riescono. Anche se il piccolo è tenerissimo. Forse il problema ce l'ho di più con quello aggiunto... non ci siamo conosciuti dall'inizio e lo sento che c'è un blocco...
  5. Forse un sms per chiudere una storia è un po' troppo poco. Io avrei optato per le mazzate
  6. Marco62

    Rabbia

    Pablo amico mio, peccato che non si riesca a conoscersi da così poche parole. La mia storia è diversa, maricordo benissimo il giorno che è cessato il rumore continuo che sentivo nel cervello. E che non sentivo ormai più. Ho imparato ad apprezzare il silenzio e, semplicemente, il vivere. Ma presumere che io sappia sempre cosa sto dicendo ... è forse un po' troppo ! Farsi aiutare non è vergogna ... è difficile. Buon weekend Marco
  7. Marco62

    Rabbia

    Ma quann mai ... è solo l'effetto delle mazzate
  8. Marco62

    Rabbia

    Ragazzi ! Per avere 21 anni ne hai fatte di cose ! E ora che fai ? Come vivi ? Come abiti ? Come faccio a spiegarmi meglio ? Le parole contano poco ... sono le tue sensazioni che contano e pure tanto. Passi il tempo a commiserarti ? A considerare quanto hai sbagliato ? OK. Vero. Hai sbagliato (se lo dici tu sarà così). Come ti senti quando ti commiseri ? Perché non ti viene da sorridere ? guarda che è una domanda importante, non è per niente retorica Hai sbagliato tanto, ti sei dorgato, hai bevuto come una spugna... ... i guai li paghi sulla tua pelle. Ma perché non sorridi ? Cosa te lo vieta ? Si vedono sorridere ergastolani che hanno ucciso altre persone, ex BR, malfattori di tutte le risme. Tu hai fatto del male a te stesso COSA o CHI ti impedisce di sorridere ? Guardati un po' intorno. Quello che penso io è che nessuno te lo vieta. E allora perché ? Io penso che non si sorride perché ci si vergogna e ci si assegna una punizione forte; da noi stessi. Se ci guardiamo intorno non vediamo nulla che vieta di sorridere... CI SENTIAMO DI NON VOLER sorridere Come se il tempo perso non fosse già abbastanza una punizione. Di fronte a te ci sei solo te, in ultima analisi. Vai e chiediti clemenza.
  9. Non ti posso dare la risposta di un esperto. Ma tra una separazione (2 figli) la nuova coppia (1 figlio lei ed uno insieme) un po' di ossa me le sono fatte. Il consiglio che ti do è: non fare né dire niente. E lascia stare gli psicologi. Ricordati una sola cosa: i bambini decidono con la pancia da che parte stare. E tutti i bambini, anche quelli senza nonni o famiglie incasinate, dicono agli adulti che sono brutti o di buttarsi nel fosso, una volta o l'altra. Basta ridere e trattarli bene, giocarci, dargli regole certe e serene, un caldo affetto ed un posto che sia loro, protetto e sicuro. Qualche regalino, qualche biscottino e molte favole. Della "nonna brutta" rimarrà solo un vago ricordo o un nomignolo scherzoso Una cosa ho imparato sulla mia pelle: MAI METTERE I BAMBINI (specialmente piccoli) CONTRO QUALCUN ALTRO Anche se quel qualcun altro ne fa di tutti i colori. Non sono capaci di gestire il conflitto, ci soffrono da morire e si complica tutto. Un abbraccio
  10. Marco62

    Rabbia

    Pablo, pablo. Mi spiace leggere queste cose. Mi dispiace per te, perché la sofferenza non è mai bella e perché la rabbia e l'odio fanno perdere solo tanto tempo e tante energie. Per cercare approvazione, per respingere, per stare svegli a pensare ... Che si può fare in occasioni così ? Certo facile non è davvero. Forse si può provare a lavorare in due direzioni. Da una parte ricordarsi sempre (ma proprio sempre) che la vita è solo la tua, nel bene, nel male e nella mediocrità di tante giornate. E' giusto (e pure divertente) che cerchi di gestirtela al meglio, con i tuoi sbagli, le tue cose riuscite e la tua quotidianità. Serenamente, tenendo conto dell'esperienza di tutti quelli che te la vogliono raccontare, compresi i tuoi, ma come una tra le tante. Dall'altra questa rabbia. Questo odio. In questo momento non si può fare altro che prenderne atto. Se te ne hanno fatte di tutti i colori è così, sei arrabbiato ed è una cosa giusta. La rabbia serve a proteggere, a darti una spinta per uscire dalla situazione. Serve a portarti a distanza da quello che fa male. E' una cosa anche giusta. Il tempo, sono d'accordo con te, da solo non aiuta. Il mio messaggio è questo: hai ragione, hai tutte le ragioni del mondo per essere così arrabbiato. Dattela questa ragione, non sei sbagliato, non rimarrai arrabbiato a vita. Rimarrai arrabbiato solo fino a quando non ti crederai. Datti ragione e fermati. La soluzione verrà da te stesso, quanto finalmente ti crederai e non ti sembrerà da sbagliare e basta. In bocca al lupo Marco
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