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beatrix

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  1. Non esistono in Italia le sette al di là della strumentalizzazione operata da determinati gruppi cattolici. Quando dico gruppi cattolici, non parlo della chiesa come mega entità che perde terreno, la quale ora c'è, ora non c'è, quando fa comodo che ci sia o non ci sia. Le sette non esistono in quanto tali, perchè non sono un fenomeno socialmente rilevante e pericoloso, e soprattutto perchè la connotazione che le varie associazioni antiplagio ed antiabuso psicologico cercano di darne è faziosa, macchiata cioè dal vizio di fondo della dottrina. Il termine stesso di setta, strumentalmente e furbamente usato (in barba ai più elementari dettami della Comunità Europea in materia di libertà e tolleranza religiosa) vuol portare a credere che esista una unica grande religione al centro, e che tutte le altre tendenze, -o i veri e propri nuovi movmenti religiosi-, siano un contorno deviante. Questa è l'altra grande falsità. Il nostro sito dimostra, con relativi link verificabili, che tutti gli espiodi giudiziari italiani si sono risolti in una bolla di sapone, nel senso che taluni reati possono esistere, ma non avevano la connotazione che era stata loro strumentalmente appioppata. Le sentenze della magistratura sono chiare in questo senso, anche nei "casi-horror" su cui i media continuano a strombazzare, come le bestie di satana, che sono una invenzione giornalistica. NON VI È UN PERICOLO SOCIALE DI TIPO SETTARIO O SATANICO, IL PERICOLO PUÒ ESSERE RELATIVO ALLA CRIMINALITÀ, CHE È E RESTA UNA COMPONENTE INELIMINABILE DEL MONDO SOCIALE. Allora, parlare di sette come fa tubociclo, cioè come fanno gli antisettari, cioè per postulati ideologici e falsi, non aiuta neppure la comprensione dei fenomeni sociali: il che è proprio ciò che piace ai cattolici, la cui intolleranza tende ad esprimersi nella repressione, nella criminalizzazione e nella condanna sulla base di una loro dottrina (quella che loro chiamano "Verità"). Spiacenti, l'era della religione di Stato (per fortuna) è tramontata per sempre: occorre ora che i cittadni si riapproprino di uno spazio di cui erano stati usurpati: la libertà di decidere serenamente ciò che si vuole essere, senza demonizzazioni e persecuzioni nell'ambito della vita pubblica. Tutto il resto va fatto in privato, cioè in chiesa oppure, pariteticamente, nel tempio buddista, valdese, di osho, degli ufo, della chiesa di satana, e di tutte le madonne bianche e nere, possibili ed immaginabili, senza che vi sia nessuno che si metta a distinguere a priori ciò che è vero da ciò che è falso. Questo, eventualmente, lo faccia il papa in Vaticano, e lì rimanga. Da questa altra parte del confine c'è l'Italia. D'altra parte, le sette esistono, certamente: le più pericolose sono le sette-antisetta: QUELLE CHE TENTANO DI REINTRODURRE IN ITALIA UNA TERMINOLOGIA ED UNA PRASSI BIBLICA SPACCIANDOLA PER SCIENTIFICA.
  2. Da alcuni anni è in corso in Italia una lunga battaglia che alcune associazioni antiplagio ed antisettarie (anticult) hanno messo in atto contro una serie di gruppi e di tendenze distanti dal cattoliceisimo. Non è un caso, infatti, che gli appartenenti alle associazioni antisettarie siano tutti chiaramente collegati alla chiesa cattolica. La linea dottrinale che gli anticult esprimono, e le critiche mosse ai gruppi “avversari”, poggiano senza dubbio su giudizi e pregiudizi di tipo religioso. Anche nei casi in cui queste critiche e questi attacchi sono vestiti di un' aura di professionalità, emergono una serie di strategie che tendono a confondere il lettore o l'ascoltatore, provocando in esso una reazione dettata dallo stupore o dal vero e proprio timore. Non sono rare infatti le campagne allarmistiche lanciate dagli antisettari che contemplano conoscenze metodologiche e metodi comunicativi plagianti, probabilmente acquisiti dal campo medico-psicologico. Le associazioni antisettarie appaiono sostanzialmente mosse dall'intolleranza religiosa, giungendo a ricercare ogni utile metodo persecutorio nei confronti degli avversari, essendo essi additati di abusi talmente gravi e caratteristici da poter definire delle ampie categorie “socialmente pericolose”. In una lunga serie di interviste rilasciate alla stampa e di articoli pubblicati, leader delle sette antisetta (come ad esempio Lorita Tinelli (CESAP Bari), Patrizia Santovecchi (ONAP) e Aldo Bonaiuto (Ass. Papa G. XXIII) hanno sovente diffuso alcuni elenchi di questi gruppi, tacciati senza mezzi termini di essere pericolose sette o psico-sette: tuttavia queste liste appaiono compilati sulla base di una “esperienza personale” o su testimonianze anonime, e non già su prove concrete di pericolosità. Inoltre viene sempre sottolineata la pericolosità della categoria, non dei singoli gruppi od individui. L'unico pericolo che sembra di ravvisare, sussiste piuttosto agli occhi del moderno antisettario inquisitore, e consiste nel potenziale ostacolo all'opera evangelizzatrice che la chiesa cattolica incontra, dal momento che questi nuovi movimenti e tendenze le sottraggono -con forza crescente- terreno nella conquista e nel mantenimento della platea dei credenti. Ecco allora che si rende necessario delineare i contorni dell'eresia, piuttosto che del reato, che per sua stessa definizione apparterrebbe al singolo (qualora provato). Tutto ciò sottrae pesantemente credibilità a teorie che, nonostante ne sia stata accertata la pseudoscientificità, vengono caldamente propugnate dagli antisettari il cui scopo, in ultima analisi, si presenta come demonizzante. Uno dei tanti aspetti in cui emerge la vera natura della critica, mossa dagli anticult non sul piano scientifico ed obiettivo ma bensì su quello dottrinale, è quello della trasposizione di alcune note eresie in chiave moderna. Una delle più antiche ed interessanti di queste fu l'eresia gnostica, la quale appunto si riferiva al cosiddetto “sviluppo del potenziale umano” e della conoscenza, aspetti questi tutt'oggi dichiaratamente temuti dai cattolici (vedasi anche qui). Va ricordato che gli gnostici, anch'essi cristiani, furono tra i primi bersagli della chiesa nascente la quale, nei primi secoli dopo cristo, mirava ad affermarsi come detentrice unica del potere religioso all'interno dell'Impero Romano, e dovette perciò fare piazza pulita di ogni reale o potenziale “concorrente”. Ora, è singolare, come potete leggere qui e qui, che una psicologa come Lorita Tinelli, agguerrita ed indiscussa guru-carismatico del CESAP di Bari, una delle più aggressive sette anti-setta italiane, pubblichi su internet tonnellate di articoli nei siti, nei bolg e nei luoghi più chiaccherati ed autoreferenziali della rete come facebook, mostrando con chiarezza di essere animata da uno spirito intollerante verso l'altrui pensiero. Dalla lettura di questi articoli emerge bene che le critiche e le accuse da lei lanciate verso i “gruppi dal potenziale umano” altro non sono che delle analisi inquisitorie di testimonianze anonime, basate sul presupposto (o sul pregiudizio) che determinate concezioni, adornate o meno da scenografie teatralmente dipinte, sarebbero innaturali, immorali o pericolose in sé, cioè potenzialmente lesive dell'essere umano. Sono per lo meno risibili infatti, le testimonianze anonime da lei “coperte dal segreto professionale” e citate come esempi di metodologie plagianti ed offensive. Le cose che vengono descritte come testimonianze, di cui nessuno può assicurare che non siano inventate di sana pianta, puntano molto a descrivere una messa in scena cabarettistica, in cui la cosa più temunta e temibile sarebbe la presenza di un maestro “altro” dalla chiesa cattolica, che fa porre le pesone dentro un cerchio piuttosto che al riparo sotto il santo crocifisso. La religione “ufficiale” (o almeno, il lettore è condotto a dedurre) assicura e rassicura invece l'integrità della persona, nel momento in cui essa è metaforicamente trasformata da “adepto” manipolato a normalissimo e devoto “fedele”. Nel nostro sito abbiamo voluto evidenziare il fatto che non è possibile caratterizzare con tale complesso di simbologie e di pratiche (sia rituali o teatrali che non), una connotazione di pericolosità che prelude all'abuso, al controllo mentale ed alla violenza di gruppo, almeno su un piano scientifico ed obiettivo. Per sdrammatizzare, cabbiamo allora osato di “trasmutare alchemicamente” (ci si perdoni l'ironia) l'articolo della Tinelli semplicemente cambiandone i soggetti e le parole chiave, in modo tale da riportare speularmente il “je accuse” all'ambito cristiano-cattolico. In tal modo, il Maestro è diventato il Padre, l'adepto il fedele, il cerchio magico l'altare, e così via. Il risultato è davvero esilarante , ma al tempo stesso altamente realistico, almeno negli aspetti plagianti che molti di noi ricordano bene di aver subito nella educazione cattolica obbligatoria che ci è stata impartita si dalla tenera età. Questo esperimento è stato fatto solo per capovolgere quel presunto (o presuntuoso) paradigma il quale vorrebbe intortare l'opinione pubblica “rivelando” che le “sette”, cioè i nuovi movimenti religiosi insieme agli ambiti occultisti o new age, ecc., rappresenterebbero un pericolo. Al contrario, è proprio l'abito che fa il monaco: ma solo in ambito cattolico. Al di fuori di ciò che tutti conosciamo per esperienza d'infanzia, si apre un panorama di potenziale sviluppo del sé che forse sarà eretico e privo di qualsiasi certezza prestabilita. Ma se non altro dice all'uomo che, se proprio si vuole ricercare in ambito spirituale, è molto meglio fare da sé, piuttosto che stare a sentire ciò che sappiamo già e che rappresenta una massa dogmatica di dubbio di senso, non meno dei fantasmi, dei tarocchi e degli ufo. Allora, in uno stato laico, è bene saper dire a tutti sì oppure a tutti no, perchè la chiesa di misfatti sulla coscienza ne ha un'infinità, ed anche di ricchezze di cui i fedeli si sono alleggeriti credendo alle fandonie del paradiso. Prima di mettere al bando le nuove religioni, bisogna cominciare da quelle antiche. O no?
  3. beatrix

    ALLARME CHIESOLOGY

    Bene! Bravo! Bis! Gusto! Ben detto! Bravissimi! L'unica cosa è che permane un vero è proprio un mistero fitto fitto, a tal punto da essere incomprensibile... Svastiche, simboli arcani, angeli e demoni, culture precristiane, riti pagani rimescolati nel pentolone, e chi più ne ha più ne metta: questo non è un mistero, perchè ciascuno troverà subito la sua spiegazione o giustificazione, dallalto della sua cultura. Quello che non capisco invece è l'uso strumentale di queste fandonie a scopo evangelizzatore attraverso le strutture pubbliche. Poichè, cari signori miei, quando Don Aldo Bonaiuto parla di ottomila sette sataniche nella sola Italia (non bruscolini ma un fantasmatico problema di rilevanza nazionale) mica parla dall'altare domenicale. Quando presenta in TV le prove delle sette sataniche e poi il giudice in tribunale lo smentice in pieno, fa una tale figura di cacca che dovrebbe scomparire per sempre dalla vista. Invece no, il mistero è come possa egli, lanciando l'allarme chiesology, continuare a predicare: sia in veste di rappresentante del vaticano (in corpo, spirito e fede) che come componente di una squadra investigativa antisette dello Stato Italiano, o come consulente esperto nelle aule dei tribunali. L'Italia dovrebbe insorgere, ed invece prudentemente e convenientemente tace. Questo è occultismo bello e buono. Anzi, lo Stato dal canto suo si dà da fare: guardate un po' la notizia a fondo pagina riprtata qui. Bene, bravo, ben detto, ben fatto! Se non altro è carina, a dio non manca certo il senso dell'ironia. Cacchio, attenti quando uscite di casa, perchè se in un posto di blocco vi fermano con un mazzo di carte che contiene una stella a cinque punte, o se la targa della vostra auto contiene il 666, allora sarete denunciati, nonostante la religone di stato è stata abolita come concetto. In questi casi sarete processati e Bonaiuto testimonierà contro di voi dimostrando, con fede implacabile, che i medesimi simboli possono essere rigirati come si vuole e per provare ciò che si vuole: se sono in un modo allora sono dio, se sono sottosopra allora sono la prova provata dell'esistenza del demonio. Prima della seconda guerra mondiale il nemico N.1 era la stella a sei punte, adesso è quella a cinque punte capovolta, così come prima di Hitler la svastica era buona perchè la chiesa l'aveva scopiazzata dai buddisti. Per questo il sacrestano di Vigevano non fa mistero delle sue nostalgiche simpatie per il furer. Ora, un prete che dice le bugie dovrebbe andare all'inferno: Bonaiuto invece andrà in paradiso, perchè si è battuto per la fede, non per la verità. Secondo me i culti ufologici sono molto meno misteriosi e sicuramente più attendibili di queste dicerie, e per questo mi fanno ridere in modo altrettanto sbellicato. Come vedete, gli aspetti comici sono tanti e si commentano da soli. Come la svastica al contrario o sottosopra o allo specchio o la stella capovolta, perchè dimostrerebbe o meno che gesù bambino è il contrario del diavolo. Ma vah! In questo caso, certo che stronzology esiste: se n'è accorta mia nonna bevendosi il cervello a sentire radio maria. Allora, esiste qualche laico dall'altra parte dl filo che può dire cosa ci sia di pericoloso ed illegale in tutto questo? Se uno lo Stato laico può mettersi a banfare se, in campo religioso o fideistico, esistano i buoni ed i cattivi da approvare o perseguitare? Volevo pertanto porre all'attenzione dei disinformati che, nella sua opera evangelizzatrice, Bonaiuto ha solo dimenticato di testimoniare che le stesse dicerie (statuette spettrali, pentacoli, 666 e svastiche) che lui porta in tribunale come prova del demonio si trovano anche nelle chiese, benchè lui non osi parlarne. Se siano anteguerra o post-conflitto, se siano fuori o dentro, veri, falsi, o sottosopra e da dove provengano, io non lo so e non mi interessa: vorrei solo capire esiste un motivo scientifico secondo il quale gli stessi simboli, quando si trovano a decoro della santità nelle cattedrali allora testimoniano in qualunque caso le messe bianche, e quelli invece che vengono trovati in tasca ai minorenni (o che vengono falsamente appioppati ai delinquenti per far credere che esistono i satanisti serial killer, sono invece la prova provata delle delle messe nere, delle orge porno e dei sacrifici rituali. Che non esistono. Se è così facile come dice lui, allora basta prendere un deliquente e metterlo a testa in giù per farne un santo (ih hi ihih ihih !), così come basta prendere un minorenne metallaro e metterlo allo specchio per farne un chierichietto ... Ma si sa, per noi miseri mortali non è facile capire questi misteri: gli esorcisti combattono l'irrazionale e dunque, nella lotta col maligno, inevitabilmente si sporcano del suo vomito verde. Per il resto, non prendetevela troppo: un po' di sano umorismo fa bene alla salute.
  4. beatrix

    ALLARME CHIESOLOGY

    Simbolismi occulti e plagianti nella chiese europee... Che i paladini della fede insorgano per distruggere i templi del maligno ! Montmartre, il famosissimo quartiere parigino, è quanto di più bello possa offrire la capitale francese. Tuttavia, simboli inquietanti sono impressi nei monumenti sacri, e non sembra si tratti di sola estetica. Montmartre è dominato dalla chiesa del Sacre Coeur, una costruzione sacra ultimata nel 1914, che con le sue forme chiare attrae l’attenzione. All’interno della chiesa vi sono particolari simboli satanici. Uno degli altari è chiuso da un cancello in ferro dove spiccano due bei pentacoli capovolti. Che ci faranno lì? Che ci faranno le migliaia di altri simboli simili, in tantissime chiese europee? Mah, mistero della fede! Intendiamo lanciare l'allarme e proponiamo di denunciare l'accaduto a Don Aldo Bonaiuto (associazione Papa Giovanni XIII°) e alle migliori sette-antisetta ed antidiavolo italiane (ONAP e CESAP in testa) affinché, sollecitino la FECRIS francese di cui sono membri. In questo modo, tali associazioni contro gli abusi del maligno si adopereranno al più presto, per far rimuovere questi pericolosi simbolismi occulti che irretiscono a tutt'oggi migliaia di fedeli parigini ed europei. Da un certo punto di vista è un peccato, perché abbiamo il presentimento, per non dire la certezza, che questi simboli siano frutto di un'arcana tecnologia religiosa, capace di manifestare una influenza altamente positiva sul portafoglio dei fedeli. Infatti, migliaia di persone ogni giorno si sentono improvvisamente sospinte a elargire con gioia consistenti somme di denaro alle chiese e a donare, in caso di eredità, i propri lasciti alle congregazioni cristiane che, siamo certi, spenderanno ed impiegheranno questi aiuti in favore dei poverelli e degli ammalati. Tuttavia, si deve intervenire in forza di un pericolo maggiore: allora una chiamata a Telefono Antiplagio, ad ASSOTUTOR ed alla FAVIS non guasterebbe e ci porrebbe al riparo. Chissà se non si scoprano delle tracce di fedeli orrendamente plagiati, misteriosamente scomparsi, o inaspettatamente violentati, dopo aver assistito alla messa: ma... erano davvero messe bianche, o cosa? Altri simboli inquietanti, e cari alle persecuzioni antigiudaiche, compaiono quà e là nella cattedrali europee, come quelli presenti sul portone della cattedrale di Valencia, ove fanno bella mostra di sè delle grosse svastiche. Questo però non è temuto da ministri cattolici, da tempo immemorabile fedeli alleati delle idee e delle dittature nazi-fasciste... Nemmeno dagli antisettari, a cui sicuramente piaceranno, nostalgici come sono dei bei tempi del Duce e del Furer... Pensa, se questi grandi condottieri risorgessero al potere, reintrodurrebbero immediatamente il reato di plagio, favorendo così la pulizia etnica e culturale dei giudei, dei maghi, delle sette occulte, degli astrologi, di scientology, dei testimoni di geova, degli islamici, dei new age, ecc ecc., e di ogni altro schieramento anticattolico (manifestazione dell'anticristo) che appesta il pianeta. Ti pare poco? A questo punto, perchè non appoggiare direttamente la candidatura del prof. Francesco Bruno come premier alle prossime elezioni? Almeno, oltre alle sette plagianti, manderà al rogo purificatore tutti i gay, contaminati da un male incurabile, facendo un grande favore anche al papa. E riconsegnerà l'Italia alla gloria del signore, sotto la guida dell'unica, grande setta palese... Amen.
  5. beatrix

    Il Diavolo che non c'è

    Da oltre un decennio a questa parte, alcune organizzazioni ed associazioni di matrice cattolica (quindi organi privati, anche se dotati di personalità giuridica pubblica) sembrano animare nel nostro paese una strategia dottrinale, moralizzatrice, o talora persecutoria e criminalizzante, che appare mossa dall'intolleranza religiosa ma anche da più vasti interessi economici e di controllo politico. Ispirandosi a concetti talora obsoleti, scientificamente insostenibili, e spesso dimostratamente non veritieri, tali organizzazioni hanno tentato di accreditare come esperti alcuni loro operatori nel mondo investigativo e giudiziario. In questo modo hanno sostenuto, con maggior credibilità, tesi e statistiche inconsistenti o non altrimenti verificabili, imperniate su fatti socialmente e penalmente irrilevanti, o talora palesemente smentiti dalla stessa magistratura negli esiti dei processi. Questa strategia è stata applicata in parallelo in Italia ed in altri paesi europei come la Francia e la Germania, dove il germe dell'intolleranza e del pregiudizio religioso può trovare aperture in sedi legislative, amministrative e politiche. Tale strategia è stata invece scoperta ed eliminata da oltre vent'anni in paesi come Stati Uniti e Canada [1], ove si è appurato che la totalità delle azioni legali intentate da taluni gruppi fideistici contro i loro avversari non poggiavano su reati od abusi dimostrabili, ma miravano quasi esclusivamente ad ottenere consistenti risarcimenti in denaro dai gruppi bersagliati. Potevano inoltre rappresentare una sospirata vittoria teologica della propria identità su tendenze e credo religiosi differenti. Uno dei cardini di maggior successo di questa informazione sensazionalistica -spacciata ancora oggi per vera da molti rotocalchi italiani- è la bufala millenaria del satanismo [2], una delle leggende urbane più popolari e tenaci che si riscontrano nella storia della civiltà occidentale. Le evidenze che trovate qui costituiscono un esperimento [3] di come UNA SCATOLA BEN IMPACCHETTATA, CONTENENTE NOTIZIE NON RISCONTRABILI, può essere aperta e scoperta nei sottili meccanismi dottrinali che ne sono all'origine. Si vede allora che una serie di definizioni e pregiudizi che vengono presentati come fatti comprovati di illeciti, abusi, violenze e reati vari, possono perfettamente sembrare un contorno in salsapariglia, spalmata su una pellicola dal sapore magico ed orribile che a tutti è successo di vedere più volte al cinema o in TV. NON È MAI STATO DIMOSTRATO, NEMMENO NEI CASI PIÙ ECLATANTI E TRISTEMENTE NOTI [4] DELLE CRONACHE, CHE SIANO STATI COMMESSI REATI CONTRO LA PERSONA UMANA DA PARTE DI GRUPPI DEDITI AL SATANISMO ATTRAVERSO PRATICHE VIOLENTE DI ABUSO RITUALE, NÈ SU ADULTI, NÈ SU MINORI. NON È MAI STATA DIMOSTRATA DA SENTENZE PASSATE IN GIUUDIZIO, NÈ IN ITALIA NÈ SUL PANORAMA INTERNAZIONALE, L'ESISTENZA E L'ATTIVITÀ ORGANIZZATA COSPIRATIVA O DELINQUENZIALE A SFONDO SATANICO. [5] Per chi non lo sapesse, il satanismo di per sé non costituisce illecito o reato: in Italia esistono associazioni, riunitesi intorno a idee o tendenze di tipo satanista, che sono perfettamente legali poiché operano nel rispetto dei termini di legge. Alcune di queste associazioni, come i Bambini di Satana, sono state in passato bersaglio denunce ed accuse di abusi e violenze, anche queste dimostratesi totalmente false. [6] Questa tendenza di pensiero e di azione repressiva è frutto di una vasta operazione di sovraccarico, furbamente sostenuta da taluni organi di stampa, che provocano continuamente nell'opinione pubblica l'associazione mentale tra uno stile romanzesco o cinematografico che descrive il demonio come entità spirituale opposta a dio, in grado di agire nella materia con fatti di cronaca che (come è stato ripetutamente dimostrato in giudizio) ed un insieme di simbologie magiche o credenze filosofiche che sono di per sé innocue. Lo scopo del sensazionalismo può sostenere sia l'allarmismo che la possibilità persecutoria sulla base dei semplici sospetti che derivano dall'appartenenza, vera o presunta, ad una determinata simbologia. Il paradosso penale nasce dal fatto che il DEMONIO NON È UNA ENTITÀ PROCESSABILE o di cui si può dibattere in un'aula di tribunale. Ma da parte della stampa o di talune associazioni “antisettarie” ed “antiplagio,” questo è abbondantemente possibile, i quali indicano arbitrariamente gruppi e individui che ne sarebbero “gli esecutori materiali”. Attraverso queste campagne disinformative viene continuamente gonfiata pubblicamente una mostruosità che non esiste. Ciò anche nella speranza di riuscire a sostenere processi e condanne per associazione a delinquere, genericamente dirette contro gruppi e tendenze, come ad esempio la New Age, la cui esistenza è principalmente vista come un ostacolo alla evangelizzazione da parte della chiesa cattolica. Con riferimento all'articolo citato all'inizio [3], si noterà infatti come si faccia strumentalmente riferimento associativo tra satanismo e presunti culti e rituali magici di differente origine e connotazione. Questi vengono sommariamente raffigurati, e quindi poi pubblicamente pensati, come oscuri e malvagi ma -a tutti gli effetti e i dati di fatto- rappresentano soltanto una ennesima generalizzazione, o vaga descrizione fumettistica, di mode o convinzioni sgradite alla fede cristiano-cattolica, sempre in virtù di pregiudizi dottrinali millenari. Nella maggior parte dei casi questi “campagne informative”, che possono spesso apparire assai risibili, sembrano mirare a stimolare giovani e loro genitori ad indirizzarsi verso comportamenti e stili di vita catechistici, configurandosi come l' espressione mediatica di un intento moralizzatore. In altri casi, tuttavia, l'intolleranza religiosa rischia di trasformarsi in persecuzione legalizzata sulla base generalizzata di sospetti, di comportamenti e di tendenze che non sono di per sé illeciti, ma che sono semplicemente immorali nel pensiero di alcune credenze religiose. Tali atti, ad esempio come la semplice ritualità o credenza neopagana, o l'adesione a filosofie e culti orientali o New Age, o le convinzioni di taluni satanisti da essi espresse e praticate nel rispetto delle leggi dello stato, non possono di per sé confliggere con la natura laica dei principi costituzionali. Ecco da dove nasce il bisogno dei sedicenti esperti sul diavolo e le sette che possano impadronirsi del microfono di una fonte pubblica. Intendo perciò attenzionare pubblicamente i rischi connessi ad una lettura acritica di questi comunicati stampa od articoli che compaiono sui rotocalchi, in quanto potrebbe trattarsi di vasti tentativi di plagio fideistico e subliminale, diretti nei confronti della pubblica opinione. Per indovinare da chi provengono, non ci vuole molta fantasia. Da Peppone sicuramente no. Note e riferimenti: [1] http://www.religioustolerance.org/acm.htm [2] http://sites.google.com/site/7antisetta/bufala-n-1-il-satanismo [3] http://pericoloantisetta.blogspot.com/2010/12/quando-lintolleranza-ed-il-pregiudizio.html [4] http://sites.google.com/site/7antisetta/bufala-n-1-il-satanismo/c-il-diavolo-in-italia---ii-1 [5] http://www.religioustolerance.org/sra.htm [6] http://sites.google.com/site/7antisetta/bufala-n-1-il-satanismo/b-il-diavolo-in-italia---i
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