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Sarasch3

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  1. Dunque li ho ripresi in tre mesi credo...o forse un po' meno. Ma ho oscillato in questi tre mesi. Secondo me la ripresa è dovuta anche al fatto che sto conducendo una vita molto sedentaria per via dello studio e non ho tempo per attività fisica...ps. Grazie!!!
  2. Non so come mai stasera sto cominciando a scrivere, tante volte ho pensato di farlo ma poi ho cancellato per inerzia. Questa sera forse ci riuscir, o forse canceller queste prime righe come sempre. Intanto mi presento, ho 18 anni, una vita impegnatissima, divisa tra il palco (recito) e lo studio, facendo ogni giorno tutto con immensa dedizione e passione. Non dimenticando mai gli affetti. Leggendo qualcuno potrebbe pensare "una vita perfetta!"...si pu essere ma ci non toglie che costa parecchi sacrifici, che comunque (momenti di stanchezza mentale a parte) accetto e amo. Si perchè i sacrifici fanno la bellezza della nostra vita. Non so ancora dove voglio arrivare con questo post, avrei tanto da dire e forse nessuno leggerà un così lungo topic, io spero di trovare anche in solo una delle lettrici o dei lettori una persona che sappia dare un quarto di risposta a quello che tento di capire. Sono in un periodo della mia vita in cui cerco da SOLA gli espedienti e i modi per cambiare i pensieri che giorno e notte mi ronzano in testa, per re-inventarmi. Si così chiamer questo post, Re-Inventarsi. Perchè ne sento il bisogno ma nonostante i miei sforzi non so aiutarmi più di tanto. quando ero piccola ero leggermente sovrappeso, nn parlo di molto..tre quattro chiletti. Sono alta 157, due anni fa pesavo 53 kg, poi piano piano le varie diete (corrette) mi hanno fatto perdere qualche kilo. Da marzo scorso (ormai un anno) la situazione (a detta degli altri, e se guardo bene dentro me stessa anche a detta mia) è cambiata...sono arrivata a pesare 40 kg, e finalmente stavo bene con me stessa. Il mio complesso derivava dal fatto che di costituzione tendo ad ingrassare di sedere fianchi e cosce...tutti mi avevano sempre detto che il mio problema stava li, anche a causa del fatto che non ero molto slanciata, ma allo stesso tempo tutti mi avevano sempre detto che non potevo farci niente, era la mia costituzione e avrei potuto migliorarmi, essere tonica...ma non avere le cosce magre, ne' il sedere meno tondo. Beh capirete bene che arrivando a pesare 40 kg anche la tua conformazione cambia e io non avevo + le tanto odiate cosce. Stavo veramente bene, Per un periodo di tempo non vivevo male il rapporto con il cibo, o meglio se penso a quest'estate (quando già avevo passato il peggio ed ero già arrivata ai 40) mi controllavo, mi PRIVAVO, contavo le kcal per capire quanto ancora dovessi privarmi, ma tutto in relativa tranquillità, senza troppo stress, tranquilla nel non mangiare (se cosi si pu dire)! Nel periodo precedente (maggio circa) avevo vissuto qualche strano episodio, abolito l'olio, nervosismo a fior di pelle appena si avvicinava l'ora di pranzo e a cena rigorosamente frutta. Una volta (non lo dimenticher mai) il mio fidanzato mi port un rustico al forno, ho visto un minimo di luccichio dell'olio e ho pianto. E' stato triste, ho capito li di avere un problema. Non sono riuscita a mangiarlo. Poi, come dicevo, d'estate mi vedevo bellissima, abbronzatura, fisico spettacolare, nessun problema a comprare vestiti, passavo per le strade e non mi specchiavo più nelle vetrine per vedere quanto si vedessero le cosce, perchè stavo così bene con me stessa e con il mio fisico che non mi faceva male privarmi di alcuni piaceri alimentari, era diventata un abitudine, non più un ossessione (almeno a quanto ricordo, perchè il ricordo è un po' annebbiato). Quello che per ricordo era che non sempre stavo bene, non sempre avevo le forze per affrontare la giornata e nonostante questo ce la facevo, a fare di tutto...col senno di poi credo che questo possa solo definirsi FORZA D'ANIMO, anche se un animo così non pu che essere distrutto alla base, e con una vita tranquilla e positiva come la mia non so quale possa esserne il motivo. Comunque non mi sono mai definita anoressica, non so se lo sono o se lo sono stata ma ho preso atto del mio problema con il cibo. Per due mesi non mi è venuto il ciclo, agosto ottobre, e i capelli hanno cominciato a cadere. Una nota importante della storia è che ovviamente parenti amici e genitori soprattutto allarmandosi hanno insinuato nella mia testa l'idea che il cibo sia tutto, serva per ogni passo. Il fatto che mi abbiano condizionato non è una cosa che do per certa, ma una supposizione che ho fatto io riflettendo a lungo con me stessa. Comunque ammesso che sia vera il problema è stato fondamentalmente che hanno messo il cibo al centro dei miei pensieri più di quanto non fosse già. A settembre ho lasciato la persona che mi amava, il ciclo è tornato; ovviamente non regolare, a volte scarso a volte ogni trenta giorni, a volte ogni quindici, a volte flusso normale, altre macchie marroni. non so cosa sia scattato in me ma forse le troppe privazioni mi hanno portato all'ossessione per gustare i piaceri della vita, così pur mantenendo i miei complessi ho cominciato a concedermi "il dolcino", la colazione con croissant che tanto amo, accompagnata dal profumo del caffè, la pizza il sabato, il biscottino, il bicchiere di vino...tutte le cose che amavo e che mi godevo. Così ho preso qualche kg, adesso peso 43 a volte ho sfiorato i 44. E sono molto meno tonica, un po' di cellulite che prima non esisteva... e, credetemi, per quanto a voi sembrerà assurdo, a me quei kg pesano. ma non è un peso costante, è un pensiero che cambia di attimo in attimo. Un minuto me ne priverei tutta la vita, al costo di tornare a quei 40, al costo di ritrovare la pace, il minuto dopo invece mi dico che quella pace la troverei fregandomene e accordando quei piaceri alla mia vita..ma la verità è che anche quando tento di accordarli, alla fine, il pensiero che ho del rapporto con il cibo è sempre un pensiero critico. Io mi sveglio e subito penso a cosa mangiare. Mi concedo solo la colazione non dietetica e già dal risveglio penso in continuazione "oggi cosa prover al bar? quale cosa che non ho mai assaggiato?" e via dicendo. E la sera? e se mangio un biscotto in più nello spuntino, a cena di cosa mi priver?. Pensate che un giorno sono riuscita a sentire la parola mangiare nove mila volte. La gente non parla d'altro, e io peggio di loro. Fateci caso, provate a contare quante volte al giorno sentite da voi e dagli altri discorsi inerenti al mangiare. "Che mangi oggi?" "Hai mangiato?" "che hai mangiato?" "l altra sera sono andata a cena fuori" "io mi sono presa un aperitivo" "quant'è che non mangio pasta con melenzane fritte" " io ieri mi sono fatta pasta panna e prosciutto" "prendimi una brioche" "niente sono andata a casa a mangiare...ah si? che hai mangiato?" beh e questo non aiuta affatto. Io penso solo a quello. A scuola a ricreazione si scende sotto a fumare, finisce la sigaretta, le mie compagne restano a parlare e io? Eheheh ovviamente no. NO. NO e sapete perchè? perchè ho il ... di pensiero che c'è la mela che mi aspetta sotto il banco. E la voglio. E ci penso. E allora vado. Non è più l'assenza di cibo a non farmi trovare le forze, è l'ossessione, la continua contraddizione interiore, che mi sfiancano, mi stancano la mente, ronzano e fanno diventare la mia testa una continua e rumosa stazione di pensieri, ma i loro treni non si fermano mai. E allora quando arrivi a questo punto e vuoi Re inventarti, cerchi di trovare tutti gli espedienti per ingannare il tuo cervello e distoglierlo dalla maledetta e folle condizione che il mangiare sia la vita, il minuto vuoi convincerti che lo sia. E allora decidi che bevi acqua al risveglio e prima di mettere qualcosa in bocca devi aspettare mezz'ora almeno per imparare a controllarti e non scappare subito in cucina. Poi decidi di re inserire l'olio perchè ri vuoi i tuoi capelli lucenti. Poi decidi che sei stanca di sentire aria nello stomaco. Poi più vuoi aiutarti più ti infossi e sei confusa, confusa, confusa e non sai cosa fare, allora scrivi su internet, e speri che una buona anima che per il volere di Dio leggerà, ti dia una risposta, ti dica una parola, magari quella giusta (che non è di certo vai dallo psicologo, perchè per questo non ho bisogno che me lo dica un lettore della rete!) e ti illumini, e faccia chiarore in una mente otturata dal grigiore di nubi perennemente in movimento.
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