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vetroblu

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  1. Per dovere di cronaca... ho inviato un breve sms di auguri all'ex di cui parlavo. Era più di un mese che avevamo troncato ogni forma di contatto (per scelta mia, dopo aver saputo che aveva un'altra). Sono contenta di averlo fatto, perchè è stata una scelta consapevole: prima di inviarlo mi sono prospettata le varie opzioni, tipo: non risponderà, oppure solo un grazie, ecc.. E soprattutto ho cercato di vedere bene dentro di me perchè volevo farlo, e quali reazioni mi avrebbero provocato queste ipotesi..Volevo farlo perchè avevo bisogno di mettere una pietra sopra al rancore, di sapere che anche lui un po' mi pensava, ecc.. Il risultato è che gli ha fatto piacere, credo avesse bisogno di mettersi a posto la coscienza e sapere che stavo bene e non ero più arrabbiata con lui. Come mi sento? forse un po' più in ansia di prima...ma contenta di aver fatto ciò che volevo. E questa credo sia la cosa più importante.
  2. Ti ringrazio...razionalmente so benissimo che è come dici te, infatti normalmente ho preferito tagliare tutti i ponti..e a volte toglievo anche il saluto per la strada, da quanto ero ferita ed arrabbiata... Stavolta alla rabbia iniziale (perchè non si è comportato bene in più occasioni) è seguita una vaga nostalgia a cui non so come far fronte..Sarà che mi sento sola, sarà che l'abbiamo trascinata a lungo prima di mollarci definitivamente, ma sembrava proprio che non avremmo mai tagliato i ponti... E anche lui per mesi mi ha ricercato...Quindi mi illudevo che almeno un'amicizia sarebbe rimasta. Poi, alla notizia della nuova ragazza, sono esplosa.. Non so come comportarmi, mi sento divisa a metà tra la ragione, che mi dice di essere forte e non fare proprio niente, e l'istinto, che mi farebbe ricontattarlo... E' dura capire, dall'interno, cosa sia meglio per me.
  3. Da poco ho terminato una relazione durata qualche mese con una persona della mia età (30 e passa). In passato ho sempre avuto relazioni molto brevi. Indipendentemente da chi decideva di troncare, dopo la rottura e la conseguente interruzione di ogni contatto, soffrivo molto e mi servivano mesi per riprendermi. Ultimamente ero single da qualche anno e stavo bene così. Quando ho conosciuto lui ero in un momento in cui iniziavo ad avere voglia di una relazione, e abbiamo iniziato a frequentarci. Dopo alcuni mesi in cui lui manifestava un forte attaccamento nei miei confronti, ed io credevo di essere poco o per niente presa, mi ha lasciato una prima volta. Sul momento mi sono sentita sollevata, poi però ho iniziato ad attaccarmi a lui in modo morboso. L'ho ricercato, abbiamo continuato a sentirci, ci siamo rivisti, e abbiamo trascinato per alcuni mesi un rapporto assurdo e immaturo: io lo ricercavo, lui tornava a me e poi si allontanava di nuovo. Soffrivo molto ma non riuscivo a porre fine a tutto questo. Alla fine, dopo pochi giorni dall'ultima volta in cui mi ha lasciato, mi ha comunicato di essersi messo con un'altra persona, per cui ho deciso di troncare ogni forma di contatto per non soffrire ulteriormente. Quando ho smesso di sentirlo mi sono sentita più tranquilla; poi, con il passare del tempo, lui è rientrato prepotentemente nella mia mente. Arrivo al punto: se nei primi tempi, quando pensavo di lasciarlo io, speravo che potesse rimanermi almeno amico, e così non perderlo del tutto, sarà possibile, quando si saranno calmate le acque e mi sentirò davvero pronta, rientrare in contatto? Ciò che mi fa soffrire è il fatto di dover perdere definitivamente le persone con cui sono stata e a cui ho voluto bene.
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