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senzapadroni

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Contenuti inseriti da senzapadroni

  1. Ciao, Ste! le "sottolineature" che posti le trovi gratuite in web? grazie...

  2. Sono curiosa di conoscere la risposta: "Lo sai qual è la più grande virtù dell'asino, che non sia la pazienza?"

  3. mi riferivo ad Adele ed Amy Winehouse...

  4. Proponiti di distruggere loro!!!!! Ne usciresti più leggera e compensata!
  5. abbiamo affinità di gusti musicali...

  6. Se io fossi la tua mamma, andrei io stessa da qualche professionista a chiedere aiuto per me, per poter aiutare/capire te... A quindici anni, panico e mal di testa a scuola, possono essere espressioni non verbali, da decifrare....
  7. Anche su questa espressione non mi trovo d'accordo....(Come non credo nel destino....) E' piuttosto un solco già battuto, l'unico che conosciamo, l'unico che ci è concesso di percorrere... per avere un posto nel mondo... (Qualunque sia...) Solo con l'autostima, io credo, si possa cancellare l'imput malato ... Ma per crescere l'autostima, purtroppo, io non conosco la ricetta... Credo che di questo abbia bisogno larissa... Non di ramanzine... Comprendo la tua rabbia, Vil@etta, ma quello che trovo controproducente è sfogarla con una persona già mazziata ... Ciao
  8. Innanzi tutto evita la volgarità... Ho scritto che tu ti esprimi "senza conoscenza" ... su questo tema. Lo confermi di nuovo con l'espressione che ti ho evidenziato sopra.... E' la più distruttiva che ci si possa sentir dire: è come dire "E' colpa tua che non ce la metti tutta"!
  9. "era meglio morire da piccole, con i peli del culo a battufoli che morire disfatte da grandi con i peli del culo bruciati"
  10. La diagnosi la può fare solo un medico, dopo mesi e forse anni di osservazione... Ma poi, non è una diagnosi che risolve il problema. Cioè, non solo quella. Quello che mi colpisce, piuttosto, è la tua inquietudine perchè non la senti, perché lei non ti cerca... Tu lo vuoi un rapporto con lei, come è naturale che sia, ma equilibrato. Forse tua madre è solo una donna dal carattere particolare, ferita/delusa/incattivita per alcuni suoi insucessi, con gli sbalzi ormonali della menopausa... Può essere? Così fosse, dovresti appunto trovare tu il polso (senza aspettartelo da lei) di gestire il rapporto fra voi due affinchè non risulti devastante per la vita che ti stai creando... Ciao! un abbraccio!
  11. Scusa larissa se mi intrometto... Prova a rileggerti! ... non noti che stai di nuovo cadendo nel "tranello"? E' chiaro che violetta parla (sparla) senza conoscenza e ti ferisce... E tu ancora la "preghi" di continuare...!!! le dici pure che ne farai tesoro... e non importa che siano parole dolorose... Ebbene, è questo che noi dovremmo ribaltare! Non abbiamo bisogno di ramanzine o sculacciate. Non dobbiamo chiederle per autopunirci di errori che non dipendono dalla nostra volontà. Non paghiamo già abbastanza? L'abuso della nostra persona lo subiamo perchè non ci vogliamo bene. Non ci vogliamo bene perché non ce l'hanno insegnato... Quello che dobbiamo fare, pittosto, è far crescere l'autostima, con la giusta opinione di noi stesse... così da non aver bisogno di strisciare, fare tappetino, per avere il diritto di esistere... Io, oramai, ho tirato i remi in barca... Ma tu, che hai ancora tutta una vita da vivere, fatti aiutare su questo profilo... La sensibilità è una caratteristica preziosa e rara al giorno d'oggi... ma unita all'intelligenza può diventare una lama a doppio taglio... Bisogna saperla gestire... Un abbraccio!
  12. Le classiche espressioni che diciamo noi, donne che amiamo troppo.... Io, in passato, ci sono cascata tante volte in questo circolo vizioso... Me le andavo a cercare queste persone che ti usano, ti sfruttano, ti devastano e poi ti buttano via... Avevo bisogno di occuparmi di qualcuno, di salvare qualcuno..., Poi uno psicologo mi disse "Sei tu quella persona che vuole essere amata, salvata..." Si, il tutto aveva radici nella mia infanzia... Un'infanzia di abbandono... E la tua infanzia, larissa, come è stata? E il tuo rapporto con i genitori? Quando ho letto il tuo primo post, mi sono sentita così coinvolta emozionalmente, tanto da non riuscire a trovare un distacco per risponderti ... Riesco a farlo solo ora che hai trovato uno spiraglio... Un abbraccio!
  13. Alle ASL succede! Un anno ne ho cambiati 3! E ogni volta si inizia da capo: nome, cognome, età, fratelli, famiglia, figli, diagnosi, interventi, suicidi, farmaci, ricoveri... E la seduta finisce... Dopo 3 o 4 incontri si cambia giro... E io me ne esco più cretina di prima... All'ultima ho risposto: si legga la cartella! E' durata meno degli altri...
  14. Storia vera di un bambino rifiutato, non accolto, non amato, che cerca un suo posto nel mondo, una sua identità... Film ricco di immagini così espressive da rendere inutili i dialoghi... Conferma che ci sono cose che possiamo imparare solo dai piú deboli tra noi. Se non ne facciamo tesoro siamo noi a rimetterci..
  15. Io, in questo film, ho focalizzato solo un concetto: le religioni fondamentaliste sono tutte deleterie. (Aggiungo: Anche le altre.) Non ho colto nient'altro... Come mai?
  16. Conosco la situazione... anche dall'altra parte... Io sono bipolare. Così mi considerano i medici, da tanti anni. Prima la chiamavano con un altro nome, che ora mi sfugge. Ecco: questa è una caratteristica nostra: difficoltà di concentrazione, mancanza di memoria breve e molto altro che certamente sai. Ma io rifiuto l'etichetta. E spesso anche le terapie. La prima perché la psichiatria è ancora uno studio in fase di esplorazione e la seconda perché non accetto di fare da cavia. Concordo con te sul fatto che ogni persona rappresenta un caso a se, dovuto ad una somma di fattori relativi al proprio vissuto, alle circostanze della propria vita, se poi ci metti predisposizione genetica , fragilità emotiva..., insomma tutto quello che può formare un carattere. Comprendo pienamente il senso di impotenza e la difficoltà di gestire la situazione da parte di chi vive con una persona che "vive la vita a due velocità". Molto più problematica poi, se la persona malata è un familiare perché usa spesso i ricatti emotivi. Io ho cresciuto due figli, che ho avuto da bambina. Dico "bambina" nel senso, si, della minore età ma anche perché in collegio dalle suore dove sono stata abbandonata, non ho certo imparato quell'autostima che ti aiuta a stare in piedi e a difendersi nel mondo di fuori. Li ho cresciuti da sola, senza un uomo a fianco o una famiglia alle spalle. Ho lottato per tenerli, con le unghie e con i denti, da chi me li voleva togliere perché ero "matta" e non avevo un lavoro "regolare". Questo lo dico forte per dimostrarti con quale livello di Ignoranza io, da malata, mi son dovuta scontrare. Inutile aggiungere che non ho avuto dall'assistenza sociale nè sussidi, né un aiutino per l'inserimento in un ambiente lavorativo in regola ... Ebbene, tutto questo ha influito negativamente sulla crescita e formazione dei miei figli, che oltre agli ostacoli di fuori, mancanze di punti fermi, miserie affettive ecc., non potevano nemmeno fare affidamento su di me, che vivevo periodi altalenanti, come fossi costantemente sulle "montagne russe"... Tutta questa premessa per dirti che io, negli anni, credo di aver maturato una consapevolezza del mio stato e degli effetti che lo stesso ha causato e causa, purtroppo, sulle persone che amo, i miei figli. Dopo il periodo dolorosissimo degli scontri con loro, dell'esplosione maldestra della loro rabbia e dei sensi di colpa da parte mia, mi sono reinventata un modo di vivere (o non vivere?) e di relazione (o non relazione?) meno devastante per tutti: li ho liberati da me...e mi sono "ritirata"... in me stessa... Mia figlia dopo il suo matrimonio, ha scelto di staccarsi da me, vive lontano una giornata di treno, non cerca contatti con me. Lo accetto, non senza dolore, come parte di una sua evoluzione che non so dove ci porterà ma che di certo io non devo, non voglio ostacolare. Mio figlio ha trovato un suo equilibrio in Scozia, dopo un lungo periodo dove mi ha letteralmente lasciata senza sue notizie. In quel periodo ho vissuto un'agonia indescrivibile ma utilissima per farmi "sturare" le orecchie del cuore... Oggi ho con lui un rapporto nuovo, bellissimo. Quando mi chiama su skipe mi sforzo di controllare la mia emotività, e se non sono in un buon periodo mi nego con la bugia che ho problemi di connessione o che sono impegnata fuori... Quando ho la possibilità di volare da lui, e quindi di vivere nella sua stessa casa, anche se per brevi periodi, abbiamo adottato un sistema di convivenza che rispetta gli spazi di ognuno, e tutto va a favore di una crescita personale e di rapporto. Ecco, stufa78, ti ho scritto questa mia esperienza, con la speranza che tu possa trovare degli spunti per riflettere sul tuo caso e maturare delle "strategie" di rapporto meno devastanti. Che ne pensi?
  17. E' indubbiamente un rapporto malato... La chiave per uscirne non la conosco, se non quella di allontanarsi fisicamente (ma solo come aiuto per riuscire a farlo anche con la testa), ma in quel caso si dovranno mettere in conto i sensi di colpa... La mia amica fa di tutto per ignorarla (sia la madre che i sensi di colpa) tuffandosi in mille attività extra impiego... Ma anche queste snervano... e fanno ammalare... Credo sia meglio l'affrontare di petto la questione... magari indagando sul vostro modo di relazionarvi passato... Per esempio: come la ricordi nel rapportarsi con te, figlia, o con tuo padre? E poi dal lato pratico: tuo padre non se ne fa minimamente carico? Tu ne parli con lui?
  18. Un'estetista dice: "C'è chi pensa che gli uomini la preferiscono così, chi invece,si sente più in ordine e pulita, altre odiano i peli e non ne vogliono neppure uno.. ." Considerando che la depilazione è sia dolorosa che fastidiosa, io mi chiedo: noi donne lo facciamo per noi stesse o per piacere agli uomini? (la seconda sarebbe avvilente, no?) E poi: davvero i maschietti ci preferiscono depilate? E se si, perché? Fantasie a luci rosse d'altri tempi o tendenze pedofile?
  19. senzapadroni

    TeleComunicazioni

    Io non amo il telefono e nemmeno le chat... Preferisco qualsiasi altro tipo di comunicazione dove sia possibile prendersi il tempo per riflettere prima di rispondere... A volte, quando non mi sento proprio di rispondere al telefono, lo lascio squillare... poi richiamo io non appena mi sento in grado di farlo...
  20. Potrebbe venire da una famiglia dove non esiste comunicazione... Mi sembra incapace di relazionarsi...
  21. senzapadroni

    DAPAROX

    Dipende da vari fattori, ormonali, di costituzione etc., oltre alla durata dell'assunzione... Io, tendenzialmente magra (spesso molto magra), dopo 8 anni di assunzione sono aumentata di qualche chilo con sensazione di gonfiore ma lo potrei addebitare all'età... prossima alla menopausa... Ma non è il tuo caso, Silvia. Comunque dovresti soppesare queste minime possibilità con la probabilità di una vita meno angosciante per te e i tuoi figli... Io, avevo scelto la seconda...
  22. senzapadroni

    droghe leggere

    Consiglio: NO all'associazione cannabis+psicofarmaci! Parere che condivido: l'unica cosa negativa alla cannabis è il proibizionismo, fatto nella prima metà del secolo scorso per rivalità politiche/commerciali, rinunciando così all'utilizzo di molti benefici, pure medici, della pianta stessa e aumentando il danno all'ambiente..
  23. Suggerisco un altro aiutino per aumentare l'autostima: Coltivare una piantina!
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