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Alhena

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  1. Sono d’accordo esistono le storie di solo sesso, e può capitare di scambiare la fissazione per l’altro per amore. Forse B. deve capire cosa vuole ed il passo di riflettere su questo non lo ha ancora fatto. Non metto in dubbio che anche B. stia soffrendo, ma io preferisco tutelarmi. Forse quando si è sofferto tanto ci si crea una protezione intorno. Ho toccato il fondo e non ho voglia di ricominciare. Non preclusioni mentali per le storie di solo sesso. L’importante e che tutti e due vogliano la stessa cosa. Per mia esperienza finisce sempre che uno dei due si innamori o chieda di più. Che trappola tremenda!
  2. Ciao Stauffenberg, gli ho dato appuntamento al bar, non a casa e non varcherà la porta di casa. Mi ha lasciata dicendomi “lasciami stare, cosa vuoi da me?” . Gli dirò cha sa cosa voglio. O forse cosa volevo, e che al momento mi chiedo se ho voglia di mettere la mia vita nelle mani di un uomo che è riuscito a mandare 2 donne in psicoterapia; che mente da anni alla moglie e adesso tenta di farla passare per pazza convincendo gli altri (i suoi amici, l’ho sentito al telefono e gli ho detto che non può fare una cosa del genere!) chele ossessioni di lei riguardo il tradimento non hanno alcun fondamento. Sta male? Forse è il momento che lui si faccia qualche domanda. Comunque grazie! Tengo duro
  3. Non lo vedo da 10 giorni. Ma ho iniziato la psicoterapia e la cura con i farmaci all’inizio di marzo. Mi ha lasciato lui al telefono, perché “questa storia mi faceva soffrire troppo”, anche se lui “mi amava come nessun’altra”. Ho passato 3 giorni tremendi, poi improvvisamente mi è venuta fame ed ho mangiato di gusto per la prima volta dopo qualche giorno. Ho preso la penna ed ho iniziato ad imbrattare carta in un diario in cui ho buttato giù tutte le cose che mi passavano per la testa. Non avevo interrotto il legame con B. e mi rendevo conto che nella mia mente costantemente dialogavo con lui. Ho riempito il vuoto della relazione scrivendo pagine su pagine. Ormai ho sempre con me il diario e scrivo in posto in cui mi trovo. Nel frattempo è come se fossi rinata, mi sono rasserenata lo hanno notato tutte le persone che ho intorno. Quando ieri mi ha scritto sono quasi svenuta, è stato come se si fosse presentato un fantasma. Gl i ho chiesto di lasciarmi lavorare oggi. Ma ho ceduto e lo vedrò nel pomeriggio, dopo il lavoro, per un caffè. Come mi vedo tra un anno? Sai che il problema non me lo ero posto? Come vorrei essere? Serena, non mi importa se con un uomo accanto oppure no.
  4. Ciao Syria, Se ci sei ancora e leggi questo forum voglio darti due consigli. Il primo è di non colpevolizzarti se non sei stata abbastanza forte da reggere la situazione e sei crollata. Non possiamo controllare la nostra emotività. Ho fatto anche io questo errore di dirmi: se avessi pazienza se tenessi duro facendo ciò che mi chiede forse prima o poi cambierà idea. Non la cambia, stai sicura, e tu vivi col magone e l’inferno dentro. E’ un altro modo in cui ci creiamo le nostre dipendenze. Il secondo è che hai una situazione davvero complicata, per il tuo stato di prostrazione, che capisco, ed anche perché hai tre piccole responsabilità. Non restare sola, parla subito con un amico/a un fratello una sorella. Non vergognarti di dire “sono stata l’amante di un uomo sposato, mi sono innamorata ed ora sono a pezzi”. Capita a tantissime donne. E soprattutto cerca un aiuto professionale subito. Vai dal medico di famiglia spiegagli la situazione o cerca il consultorio familiare della zona dove vivi e chiedi di avere del supporto psicologico. Oppure rivolgiti ad un’associazione che da supporto alle donne, sono abituati a trovarsi davanti donne nel nostro stato, per lo stesso identico motivo. Io ho trovato lì tanto aiuto e le parole giuste per uscire da un empasse (anche se dalle prime sedute di psicoterapia uscivo più a pezzi di quando entravo). Se di danno dei farmaci prendili e non interrompere la terapia senza aver consultato il medico. Non ti annebbiano la mente, anzi piano piano trovi le serenità per inquadrare la tua situazione. Vai in libreria cerca dei libri di auto aiuto, leggi tanto come ho fatto io. Ti consiglio davvero Monica Morganti o Gianna Schelotto che hanno trattato questi argomenti.
  5. Per mesi ho pregato B. di lasciarmi tenere i rapporti con il mio ex compagno. Assolutamente non voleva e con il controllo serrato su posta e telefono era impossibile mentirgli. Se tornavo a casa (che è anche mia!) a prendere le mie cose mi aspettava sotto perché restassi lì il meno possibile o faceva continue telefonate di controllo. Poi ho capito che non riusciva a sopportare che restassi in una casa “sola” con un uomo. Tale era la sua gelosia. Solo in questi giorni ho capito quale fosse la sofferenza che gli ho infero e quale forza abbia avuto per superarla. Per mesi lui mi ha cercata senza riuscire a spiegarsi il mio silenzio ed i miei rifiuti. Mi è capitato di incrociarlo e per un periodo mi ha tolto il saluto. Ultimamente ci siamo visti per fare chiarezza sui conti di casa e piccole altre formalità. Abbiamo avuto rapporti cordiali, ma nessun invito a rivederci. Non ha mai creduto che la mia relazione con B. fosse finita, sebbene entrambi glielo abbiamo ripetuto più volte. B. temeva che il mio ex potesse parlare con sua moglie. Ed io omertosa con il mio tormentatore. E per rispondere a Syria, come vedi la pretesa di esclusiva può arrivare ad estremi inimmaginabili per una persona sana. Senza che questo significhi che Lui voglia fare un passo per cambiare la propria vita per te. Tronca questa non relazione: è una dipendenza affettiva. Appena ne prendi le distanze, la inquadri per quello che. Ho capito che dipendevo dai suoi gesti di affetto, e da ciò che per tanti anni mi era mancato, ma la nostra non era una relazione sana. Un uomo che calpesta la tua dignità non può essere il tuo compagno di vita!
  6. Ho chiacchierato anche troppo. Hei, sono qui per aiutarti, non per sfogarmi. Ti consiglio di dare uno sguardo a questi due link: http://www.francoangeli.it/Ricerca/Scheda_Libro.asp?CodiceLibro=239.176 http://www.monicamorganti.com/interviste/intervista-di-anna-gennai-a-monica-morganti-se-il-tuo-lui-e-sposato/ E’ impietoso, ma la situazione proprio questa. Scopri di non essere un caso unico. E nel momento in cui leggi in quante cascano anche il tuo lui ti sembra più piccolo. Oddio ancora messaggi! Ma la psicoterapia mi avrà insegnato qualcosa?
  7. Ciao Syria, ti scrivo perché sono appena uscita da una situazione simile alla tua e sono tua coetanea. E mi sono iscritta a questo forum per cercare consigli e supporto. Ma avendo fatto un passo credo forse ho qualcosa da dirti: lascia stare e dimenticalo, acne se ora ti sembra impossibile In realtà il passo non l’ho fatto io, non avevo la forza di lasciarlo, lo ha fatto lui. Perché io continuavo a soffrire e a piangere ogni notte, ogni mattina ed avere continue crisi di pianto in ufficio e ovunque. Sono in psicoterapia e sto prendendo psicofarmaci. Posso capire cosa provi, credimi. Sono arrivata a desiderare di morire, a vivere in un costante stato d’ansia e depressione e sono finita in ospedale. Ti assicuro che solo quando ti trovi lì tra i matti veri capisci quanto male ti stai facendo e ti sta facendo. Anche lui mi diceva che io ero il grande amore della sua vita, una donna eccezionale, di cui solo lui capiva il grande valore…… Ha una moglie e 3 figli. Trincerandosi dietro il muro delle “responsabilità” mi ha sempre detto che non avrebbe mai lasciato sua moglie e la sua famiglia per paura che una separazione potesse causare dei problemi ai figli. (Invece sua moglie che dopo averci beccato insieme è a sua volta finita in psicoterapia lo inseguiva per casa gridando “te lo taglio” non causa alcun problema ai ragazzi. Ma lasciamo perdere, non entro nelle sue questioni, ora che sono uscita dalla sua vita. ) La mia relazione è durata un anno. Un anno fa vivevo con il mio compagno da otto anni, senza essere sposati e senza figli, avevamo un bel rapporto, chiunque ci conoscesse diceva di non aver mai visto una coppia così affiatata. Devo dire che non ostante l’intesa su tutti i fronti, la nostra vista sessuale non mi soddisfaceva, al punto che avevo perso totalmente l’interesse per i rapporti e per il sesso. Ma non cercavo altro. Ero soddisfatta della mia vita. Quando ho conosciuto B., era stato proprio il mio ex compagno a presentarci, abbiamo provato un’immediata intensa attrazione reciproca. Ho passato 8 mesi senza potermelo togliere dalla testa, non ostante i contatti fossero davvero sporadici. E poi i dubbi ed i sensi di colpa per essere attratta da un uno sposato. Per farla breve un anno fa dopo un corteggiamento che mi fa ancora emozionare iniziamo la relazione, come due persone che cercavano un complemento che mancava alla loro vita. Ben presto però comincia a circolare la parola “amore” e siamo sempre più coinvolti. B., sempre più geloso del mio compagno, chiede sempre più tempo è più attenzioni, mi vuole tutta per se anche la notte (facile per lui che nel frattempo aveva spedito la famiglia al mare). Vivo due settimane d’inferno tornando a casa e trovando il mio compagno, che aveva capito, in lacrime, e vola anche qualche insulto. Mai capitato tra noi. Io sempre più innamorata di B. decido su due piedi di prendere un appartamento in affitto e vado a vivere da sola. Inizia l’idillio e l’incubo. Comincio a capire che è una persona ossessionata dalla gelosia. Basta che non rispondessi al telefono, che uscissi a pranzo con i colleghi di ufficio per scatenare delle crisi di gelosia tali che mi fanno piangere. Non capivo, cercavo di sistemare la questione, di essere comprensiva. Non avevo nulla da nascondere, avevo lui non cercavo alcun altro uomo. Poi finita la vacanza, sua moglie insospettita dal suo comportamento lo pedina e ci scopre, lui deve essere sempre più guardingo per non mandare all’aria il suo matrimonio. E’ un recidivo del tradimento, le ci è voluto poco per capire. Ergo: abbiamo sempre meno tempo. Devo prendere permessi dal lavoro per vederlo di mattina o nel primo pomeriggio ed il weekend sono da sola, niente telefonate, niente messaggi. E niente uscite serali. Mi chiama, senza parlare, di sera semplicemente per sentire se sono a casa o in un locale. Mi controlla la posta elettronica e l’elenco delle telefonate che faccio o ricevo. E guai a spegnere il telefono, cambiare la password o non rispondere. Decide anche quali sono le amiche posso vedere (ovviamente sole e senza altri uomini) e quali no. Ed io sempre condiscendente per evitare che si alteri. Durante la settimana, fino alle sette e mezzo di sera, è molto libero, quindi passiamo molto tempo insieme. Trascorriamo spesso insieme la pausa pranzo. Ci tiene a che mi vedano in sua compagnia così i miei colleghi capiscono che sono impegnata. L’ipocrita si toglieva la fede e faceva la parte del perfetto fidanzato. E intanto se piove e non può portare fuori il cane io passo la mattinata al telefono ad aspettare. Ma ovviamente se lui riesce a chiamare eludendo il controllo della moglie-cerbero, io devo essere iper-disponibile. Mi dice che sono la donna della sua vita: non è originale, dicono tutti così e tante cascano nella trappola. Non dico che lo facciano per cattiveria: sono solo egoisti. Lo sfogo è andato a ramengo…. Mi ha scritto un messaggio. Mi gira la testa… Aiuto! Devo essere forte. Non devo ricascarci!
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