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Socrata

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  1. @Senza Padroni: mi fa piacere condividere un pensiero ^^
  2. ottimo così potrò prendermi il merito della tua opera ahahahaha >=] Quanto meno una dedica ..
  3. Eli ciao.. Sai anche io ho una storia simile alla tua..Anche se per altri motivi, a 15 anni iniziavo a perdere autostima perchè a scuola non ingranavo, perchè il ragazzo non era mai quello giusto, perchè il mio corpo non si sviluppava come avrei voluto.. E' normalissimo, è normale stare davanti a un pc e sentirsi frustrati perchè ciò che vogliamo non esce fuori con un battito di ciglia, l'arte è anche ricerca..Sofferenza, gioia, scoperta. Anche io ho fatto il Liceo classico, e ho avuto i tuoi stessi problemi: sono sempre stata abbastanza brava nello studio, con poco tempo rendevo il doppio di altri compagni e con risultati migliori..Poi sono arrivata al Liceo e in modo molto presuntuoso pensavo di studiare sempre lo stesso tempo, per una materia molto più difficile. Anche io rimasi indietro con le versioni e ti assicuro che una volta passato il ginnasio, se non le hai capite, non le capisci più =P Ma non per questo ho mai preso il debito, alzavo con la teoria la media.. E la mia media poi è migliorata, non sono diventata una traduttrice, ma ho fatto il possibile.. Insomma ogni 6 era una grande vittoria, poi ho imparato a prenderla con un sorriso sulle labbra. Vedrai che gli ultimi 3 anni saranno meno stressanti. Per quanto riguarda lo scrivere.. Il fatto che non tu non riesca a scrivere quanto vorresti, deve spronarti non affossarti..Che ne so? perchè disegno (manga), anche quella è arte...Come lo scrivere, anche il disegnare richiedere il suo tempo, il suo esercizio.. C'erano giorni in cui con 3 schizzi, mi veniva un personaggio equilibrato..altri in cui non riuscivo a fare neanche un occhio. Sono anni che disegno ormai, piano piano, con pazienza e costanza i risultati arrivano sempre.. L'arte non è come un esercizio di matematica, che o viene o no..Bisogna coltivarla la passione e non arrendersi, anche se a volte è frustrante. Per finire.. Stai tranquilla, alla tua età è giusto essere confusi, perchè si sta crescendo e credo che l'adolescenza sia sempre un po' traumatica, il corpo cambia, si cresce.. Ci siamo passati tutti, e chi non si fa qualche domanda, è solo molto sempliciotto..ma non lo invidio per niente, perchè gli tornerà tutto indietro come un boomerang. Quindi, alza la testa, vai avanti.. E se hai un portatile, con queste belle giornate, siediti su una panchina in un parco.. Respira e vedi quello che succede, magari trovi l'ispirazione =) Un bacio Elichan ;)
  4. Secondo me l'età conta in quella fascia d'età.. Perchè purtroppo, i ragazzi a 23 anni sono ancora dei ragazzini. Parlo da 23enne, quindi insomma, lo so bene. Certo, può esserci l'eccezione, ma una donna di 28 anni, una donna ormai, non vedo cosa abbia da condividere con uno di 23 che ha appena smesso di bere il latte della mamma.. Non ho una grande stima dei miei coetanei, mi sa che si vede. Ma credo che invece, si possa ragionare al contrario: un uomo di 28 anni può trovarsi benissimo con una di 23 perchè probabilmente la loro maturità sarà simile. Certo non faccio di tutta un'erba un fascio, ma io la vedo così per le esperienze che ho avuto.
  5. Anche io faccio così..per vedere cosa ho imparato. E molto spesso mi rendo conto che ho un sacco di strada da fare ancora...
  6. Peggy se può esserti d'aiuto, capire se stessi è la prima cosa per poter piacere agli altri. Non è una frase presuntuosa detta da una ragazza di 23 anni, io l'ho visto con mia madre: ha 47 anni e continua a piacere per la sua sicurezza, per la sua intelligenza e indubbiamente anche per la sua bellezza. Ha avuto 3 storie da quando ha avuto me e ora sta con un compagno, eppure continua a ricevere molte attenzioni.. Quindi non credo che ci sia un'età in cui "è troppo tardi" per queste cose, di certo se pensi di non essere mai stata innamorata, forse avrai un percorso da fare.. Alla fine del quale, magari troverai qualcuno ad aspettarti. Cerca la tua tranquillità, e poi..Conquista il mondo con un bel sorriso =D
  7. In effetti, non hai affatto torto. Pensa che anche questo ragazzo fa karate come mia madre lo insegna, come se 23 non mi avessero aiutato a capire, ho ricercato di nuovo qualcuno che mi mettesse al secondo posto, dietro la stessa cosa! Mi viene da ridere.. So di rivedere in lui qualcosa di me, credo che questa sia psicologia e spicciola.. E a modo mio sto cercando di migliorare le mie relazioni, posso sembrare poco sicura da questo forum, ma dal vivo sembro l'opposto..Un eccesso direi, visto che quando qualcuno accenna a non avere più interesse per me, taglio i ponti per prima senza voltarmi indietro. Il mio ex mi ha lasciato perchè mi ha detto "ogni volta che stai male, non puoi chiuderti in te stessa, e non parlarmi di come stai. Non è una relazione matura.", un ragazzo che mi amava veramente, conosceva la mia fragilità e la rispettava.. Ma non ero in grado di amarlo veramente, gli volevo bene ma ero troppo chiusa nel mio dolore mentale, sebbene appaia come una ragazza molto solare. La paura dell'abbandono è stata sempre talmente forte, da impedirmi di legarmi.. Anche questo Narcisista, ho pensato che fosse solo un modo per la mia mente di proteggersi..un riflesso. Cercando e volendo sempre lui, un Lui per cui non sono mai contata nulla, mi impedivo di affezionarmi a chi veramente voleva amarmi.. Non sono una psicologa ovviamente, ma mi sembra dopo 6 anni la deduzione più probabile. Grazie comunque per essere intervenuta ^^
  8. Grazie Free! Già mi ero letta "La ferita dei non amati" che mi avevano consigliato..spero possa aiutarmi, tanto i libri li divoro ^^ La mia situazione sta diventando tragi-comica, pare che Qualcuno lassù ce l'abbia con me, mando messaggi e non arrivano, e così anche mia zia inizia a darmi della bugiarda.. Non chiamo per non farmi insultare se mia madre parte, e allora sono un'ingrata perchè lei è sempre mia madre.. Vabbeh!!!!!!!!!!!
  9. NO: 10, ma parlo dell'Amore in senso lato, non di quello idealizzato dagli uomini. Per me l'Amore ha tante forme diverse quanti sono gli uomini, io ho amore per quello che spero sarà il suo lavoro, per la mia voglia di libertà, di indipendenza...E queste cose non verranno mai intaccate dall'amore che posso provare per qualcun'altro, perchè vivo il mio obiettivo lavorativo come una vocazione. Voglio fare il magistrato antimafia, e come tale, ho sempre messo in conto di non avere una famiglia. E non posso rinunciare a questo, per qualcun'altro. Ne credo sia giusto chiedermi di farlo.
  10. Il Narcisista.. Chi conosce il male, lo evita. Da piccola conobbi un ragazzo d'estate: lasciatemelo dire, insopportabile! Si metteva sempre in mezzo a me e il ragazzo dei miei sogni, con quel suo costumino blu, il cappello rosso e il pallone era indisponente, bellicoso e dispettoso. Spesso nel pomeriggio mi ritrovavo con i miei amici a giocare nella piazzetta del villaggio dove passavamo tutti le vacanze, una calma e pittoresca località in Calabria era il nostro ritrovo annuale: fino ai miei primi 8-9 anni, non avevo mai visto questo ragazzino.. E ora era ovunque! Un pomeriggio passò il furgoncino dei gelati, e lui come al solito, preso dal suo pallone non faceva caso a ciò che lo circondava..Era proprio dietro al furgoncino, mentre questo faceva retromarcia, me ne accorsi e gli urlai di spostarsi, dissi qualcosa come "Stai attento! Togliti!".. Lui si girò verso di me, lasciando andare il pallone e mi rivolse uno sguardo smarrito e meravigliato allo stesso tempo, ancora me lo ricordo.. Raccolse il suo pallone, venne verso di me e mi disse "Non pensavo ti interessasse..Grazie.". Da quel giorno il nostro rapporto cambiò, lui aveva ben capito che non mi era simpatico all'inizio, ma poi la situazione divenne sempre più malleabile e tolleravo sempre di più la sua presenza con il ragazzo dei miei sogni. Arrivarono i 12 anni, finalmente mi misi con il ragazzo tanto desiderato, amore adolescenziale pienamente corrisposto ma celato per anni.. Fu in quella prima estate che lui, il ragazzino più basso di me, con il cappellino rosso e gli occhi verdi mi disse "Sai, tu mi piaci..Ma stai con il mio migliore amico.". Per avere 13 anni celava bene la sua piccola delusione, questo mi piaceva di lui: il sapersi contenere, atteggiare da grande, il suo linguaggio decisamente raffinato per la sua età.. Non me ne ero accorta, ma mi stavo prendendo una cotta per la persona più sbagliata di questo mondo. Passarono 4 anni, ebbi i miei primi ragazzetti con cui un bacio sulla guancia era pure troppo! hhihi Il ragazzino con il costume blu, deluso da me, veniva alla mia stessa scuola..O meglio, ero io che andavo al suo stesso Liceo..Ci siamo conosciuti in Calabria, eppure ci ritrovavamo a condividere i gesti quotidiani. L'avevo odiato e ora..Gli volevo così tanto bene, i suoi occhi, i suoi gesti, il suo sorriso..Gli volevo così tanto da convincermi a stare con lui. Sbagliato! Non potevo fare una scelta peggiore.. Durò molto poco, mi presi subito una cotta per un altro, perchè avevo confuso affetto con amore.. Ma a 16anni, a chi non capita? Per lui, che mi aveva aspettato tanto tempo, non fu molto piacevole. Da quel momento iniziai a sentirmi in colpa nei suoi confronti..Il senso di colpa crebbe senza accorgermene, e da quel momento divenni totalmente cieca. Lui cambiò piano piano, mentre io vedevo in lui il solito ragazzino col pallone..Si fece trascinare da una storia con una donna con il doppio della sua età, le sue movenze divennero calcolate, le sue parole misurate, il suo comportamento studiato.. Ma io mi innamorai. .Perdutamente di lui. Lui cresceva e diventava sempre più freddo e calcolatore, non aveva nulla a che fare con il ricordo che avevo di lui, spariva per mesi e tornava con frasi come "Noi siamo fatti così, ci allontaniamo ma ci apparteniamo..ci ritroveremo sempre.", frasi prese a quelle squallide telenovela spagnole..Eppure per me erano nettare, trovano che fossero poetiche e romantiche, e mi legavo ancora di più a una figura che era sempre più evanescente. Al mio ultimo anno di Liceo, quando lui stava al 1* di Psicologia, ci siamo messi insieme, lui diceva che non mi aveva mai dimenticata, che avevo sempre un posto nel suo cuore... Finalmente avevo raggiunto l'amore che agognavo da 3 anni, finalmente ci eravamo raggiunti..eppure, sentivo un vuoto dentro, mi sentivo inquieta, sentivo che non c'era. Spariva per la giornata e alla sera, mi mandava un messaggio come "spero ti sia mancato quanto tu sei mancata a me", parole..parole..parole.. Decisi che era ora di parlare, e lui mi mise con le spalle al muro, ero io che dovevo cambiare. Parlava appoggiato al muro della scuola, "Noi non siamo mai stati amici..Tu hai lasciato un segno dentro di me, ma così non può andare", sembrava l'attore di un telefilm di bassa qualità. Era..falso. Non gli portava proprio nulla, ero stata un giocattolo..Una trasformazione a cui avevo assistito, ma che non avevo voluto vedere. Parlai con suo zio, prima del secondo tentativo e mi disse chiaramente mentre guardavamo il mare "Dovresti lasciarlo perdere, in questo momento può farti solo male.".. Ora capivo, stava recitando. Stava facendo della sua vita un palcoscenico, il suo aspetto, il suo linguaggio..tutto in lui era studiato, nulla era vissuto. Finalmente avevo chiuso con lui! Era stato il fantasma di tutte le mie storie precedenti.. finalmente avevo capito che non era ciò che pensavo! Mi stavo convincendo di questo, fino a quando non lo rividi..Sembrava che il Destino dovesse farci incontrare più spesso di quanto sarebbe stato naturale, in una città grande con Roma lo incontrai fortuitamente troppe volte..Gli volevo ancora bene, mi sentivo legata a lui, sentivo che c'era un filo invisibile che mi legava a lui.. Ma forse quel filo invisibile era la fragilità che avevo avvertito in lui, volevo farlo tornare ad essere quel ragazzino che era, ma le persone non si cambiano.Non è giusto farlo. Più passava il tempo, più capii che mi trovavo di fronte ad un vero Narcisista, un esteta, un devoto delle apparenze. Amava se stesso e il modo in cui viveva molto più di qualsiasi altra persona o cosa, per lui tutto era una recita continua.. Ritengo che una sola volta fu sincero con me, quando mi disse "Tu sei troppo forte per me..", ma subito aggiungeva "Ma sono sicuro che a 26 anni vengo e ti sposo."...Amava essere ammirato e adulato, non aveva amici..ma seguaci. Lo guardavo e mi faceva tenerezza, vedevo un bambino da solo sul suo enorme trono fatto di inganni, bugie.. Trattava tutti con distacco, tutti o lo amavano o lo odiavano, non c'erano vie di mezzo..a quel punto, cominciai a chiedermi "Forse, sul suo piedistallo ora deve sentirsi solo..Se ha qualche problema, con chi ne parla? Con chi può parlarne se non considera nessuno come suo pari?", volevo disperatamente aiutarlo. Ma lui continuava a ferirmi, sempre volontariamente..Mi considerava un giocattolo nelle sue mani, mi allontanava ma conscio del mio sentimento mi teneva legata a lui con poche parole.. Fino a che 2 anni fa ha logorato tutto l'affetto che provavo per lui, mi ha ferita intimamente su qualcosa che lui sapeva mi avrebbe quanto meno piegato..Conosce la mia storia, conosce tutte le mie debolezze e vi ha fatto leva per allontanarmi. Parlavo col fratello, capitava spesso, un ragazzino che stava crescendo..non ci avevo mai visto una somiglianza fra i due, ma credevo che avendo 6 anni in meno di me, il fratellino avesse molto da imparare, e mi piaceva dirgli al mia sul mondo..Fino a quando tutti i rapporti furono interrotti e venni a sapere casualmente che il ragazzo che avevo amato quasi più di me stessa aveva pregato il fratello di chiudere con me, perchè ai suoi occhi, lo stavo usando per arrivare a lui. Me lo aspettavo, un colpo basso..per di più neanche detto in faccia, subdolo e codardo. prima di questo, era stato proprio lui, stupido Narciso a cercarmi, a baciarmi.. Non avevo certo bisogno del fratello per trovarlo. A quel punto, ho chiuso anche io, ho smesso di cercare di aiutarlo. Due volte mi ha cercato in questi 2 anni, la prima pare che sia stato per errore, mi ha scambiata per qualcun'altra..La seconda presumo anche, visto che non ho risposto.Aveva fatto abbastanza male, eppure..continuo a sognarlo, continuo a sognare di stare con lui, sogno che mi aiuta in qualcosa che devo fare.. Poi mi sveglio, guardo l'ora, mi alzo e mi preparo per un'altra giornata. Senza di lui. Mi manca, mi manca terribilmente...Ma se avete avuto la pazienza e il tempo di leggere, capirete che il Narcisismo può arrivare a farvi sentire inadeguate, inferiori e vi fa stare solo male. Se vi siete innamorati di un narcisista, la cosa più saggia che possiate fare per voi stessi, è ringraziare per la lezione, alzare i tacchi e andarvene. Fa male tagliare fuori qualcuno dalla nostra vita, ma a volte è la scelta più crudele e saggia che possiate fare.
  11. Vi ringrazio per la risposta, mi da forza per andare avanti..Anche perchè mia madre continua ad ignorarmi, non mi parla più e insomma, diciamo che mi sento un po' sola ^^'' Ma ho imparato a non fare la piccola fiammiferaia, sono sicura che con l'impegno potrò andare avanti da sola benissimo. Mi chiedo solo una cosa, quella che mia madre mette in atto può definirsi "violenza psicologica"?
  12. Hey! Io sono di Roma, sono una ragazza e nessuno mi ha chiamato per la birra =__= Kouga non prendere esempi da questi ragazzacci! ;) Allora, mi informo e ti contatto privatamente..Un piccolo consiglio non può far male, no?
  13. Kouga non devi cercare il coraggio per fare una cosa del genere.. Non posso neanche immaginare quanto sia dura per te,perchè non ci sono mai passata, ma sono stata vicino a chi è malato di depressione. Non sentirti un vigliacco, forse non hai paura di morire ma voglia di vivere anche se ben nascosta, forse il tuo Io sta lottando tremendamente per non farti perdere quella fievole luce davanti a te.. Forse quello che ti dico, ti risulta presuntuoso, sì forse lo sono. Ma non arrenderti, non arrenderti alla terapia.. Anche io ho avuto le mie esperienze negative, come in tutti i lavori gli incompetenti ci sono..Ma ho anche trovato persone veramente professionali che mi hanno aiutato molto.. E questo forum, mi dato supporto morale. Uscire da soli dalla tua situazione non è facile, ma scriverlo qui è il primo passo.. E allora, prova a fare il successivo, prova a tendere ancora una volta la mano.. Cos'hai da perdere? Se sei di Roma, forse posso darti qualche buon nominativo... Non arrenderti Kouga e se vedere Anime ti aiuta, pensa che non sei il solo. Anche io ne guardo tanti quando sono a pezzi, mi distraggono come dici tu.. Magari qualche volta, se ti va di fare due chiacchiere su qualche Anime/manga in particolare, io ci sono.. =) Forza e Coraggio amico!
  14. Buongiorno a tutti, sono nuova, appena iscritta.. E' da parecchio che leggo il sito in cerca di qualche consiglio, ma stavolta ho trovato la forza di scrivere la mia di storia.. Ho veramente bisogno di un consiglio da parte di chiunque me ne volesse dare. La mia storia forse sarà un po' banale, spero abbiate la pazienza di leggerla. Quando sono nata, mia madre era giovane (23 anni) e mio padre mi abbandonò dopo un anno, sebbene avesse un'altra figlia che continuava a vedere costantemente, figlia che vedevo spesso anche io anche se di madri diverse ci crebbero come "sorelle" e tale l'ho sempre considerata. Mia madre ha avuto tutto l'appoggio possibile dai miei nonni che erano sempre stati contrari all'unione con mio padre, ma che hanno accettato felicemente la mia venuta, sono così cresciuta con mia nonna e con mio nonno, la mia unica figura maschile e non avrei potuto chiedere di meglio.. Se non, che mia madre fosse più presente. Usciva la mattina e tornava la sera stanca, urlava e spesso mi picchiava perchè era nervosa, niente di drammatico, niente di grave..Ma alzava spesso le mani. Lei amava il karate e lo ama tuttora, è la sua vita, il suo unico giorno libero magari lo passava in gara, mentre io giocavo da sola a casa.. Più passavano gli anni, meno era comprensiva, verso i 12 anni è iniziata una vera guerra..Non andavo mai bene, ero troppo grassa (avevo 3 chili in più, ma per lei non ero perfetta..) mi diceva "stai diventando una barca!", commenti inopportuni che sono cerca mi abbiano causato i disturbi alimentari che ho adesso, mi terrorizzava dicendomi che non potevo prendere meno di 7 alle superiori altrimenti mi avrebbe reso la vita un'inferno..Insomma le cose sono andate avanti così per tutta l'adolescenza,e così continuano ad essere: mi hanno sempre detto "capiscila, è stanca e lavora per te..". Ora lei insegna karate, e io ho un'altra sorellina di 11 anni che fa karate con lei..Inutile dire che stanno sempre insieme, mentre io ho dovuto fare sempre la brava bambina. Non importava quante relazioni mia madre sbagliasse, non importava quante volte dovessi sentirmi dire "sei una stronza!Sei un'egoista, l'unica cosa che sai fare è studiare perchè per il resto fai schifo!", etc..Io dovevo capire, quelle cose lei non le pensava veramente. Eppure, crescendo, anche prendendola in un buon momento lei mi dice sempre "no, no..io lo penso davvero." . Ho sempre cercato di essere una brava ragazza, di essere forte, di non piangere mai (cit. "E non piangere che mi innervosisci!"), cosa che ora mi porta a non riuscire a sfogarmi ed avere continui problemi allo stomaco, ho cercato di capire che lei lavorava per me.. E' vero che mi ha comprato una casa l'anno scorso, è vero che materialmente non mi ha fatto mancare nulla..Ma questo è amore? Ho iniziato a chiedermi verso i 20anni "forse mia madre, non mi ama.." ma mi sembrava un concetto assurdo..Andiamo! Com'è possibile che un genitori non ami il proprio figlio? Eppure..io stessa ne avevo avuto la prova quando ero piccolissima, mio padre, se n'era andato senza troppi problemi..Allora ho cominciato a pensare "forse mia madre, non riesce ad amarmi..E perchè?", mi sono incolpata di non essere abbastanza perfetta, mi sentivo dire dalle altre mamme che ero una ragazza d'oro, la figlia che tutte volevano avere, educata, brava all'università, bella.. Eppure, Lei proprio non riesce ad amarmi. Ma non mi sono mai arresa, ho sempre cercato la sua approvazione, la sua considerazione, sebbene tempo per me, lei non ne abbia mai.. Dicono che i figli sono uguali per i genitori, a 23 anni ho capito che non è vero. Non sono tutti uguali, ma a parte questo..Vi chiedo, se ci sono madri fra di voi, è possibile trattare una persona che amate in questo modo? umiliarla costantemente, farla sentire inadeguata? Che senso ha? Ieri mi ha messo nella condizione di andarmene di casa, finito l'ultimo anno di Giurisprudenza, mi ha dato della bugiarda perchè le avevo detto che mi ero sentita male e non avevo potuto riportarle la macchina in tempo..Mi ha costretta a sedermi e a misurarmi la temperatura mentre mi insultava davanti al mio ragazzo, quando il termometro ha dimostrato quanto dicevo, ha continuato a dire che manipolo la realtà a mio piacimento.. Che sarò un pessimo magistrato (è quello il mio sogno da quando sono piccola), che non mi aiuterà a rovinare gli altri.. E allora le ho detto ciò che pensavo da anni, per la prima volta ho risposto con cattiveria, le ho detto "Spero di essere una madre migliore di te!", non l'ho mai fatto, non volevo cedere, non voglio diventare come lei.. Eppure, stavolta l'ho detto. Da quel momento, non mi ha più guardata e mi ha detto che ciò che faccio non le interessa più. Mi sono sentita triste, ma..sollevata. Ora posso riposarmi, non devo più sforzarmi per piacerle. Ho solo un po' paura di sentirmi sola, in fondo è l'unico genitore che ho.. Come posso affrontare questo distacco? Perchè deve avvenire assolutamente, non ce la faccio più. grazie per avermi "ascoltata". Soc
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