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Non prendetemi per pazza, ma ho un grande dubbio. più di due anni fa sono letteralmente impazzita. era un periodo difficile, ma non abbastanza da farmi stare cosi male.. ho iniziato di colpo ad avere penieri folli, che via via peggioravano. Mi rendevo conto di delirare, ma non potevo controllarmi. Nonostate sono giovane, non ho qualcuno che si occupi di me, e mi sono trovata completamente sola. Avevo poco piu di 20 anni. Nei 4-5 mesi precedenti al mio delirio ero molto provata da alcuni episodi che si sono verificati tutti insieme. Cose pesani, ho pensato per molto tempo che fossero queste la causa del mio "delirio". Provo a spiegarmi: ero molto stanca stressata e triste. Forse pretendevo troppo da me stessa. Fatto sta che a un certo punto comincio a percepire che stavo per perdere il controllo. Sentivo che la mia mente mi stava sfuggendo di mano. Ma essendo abituata a cavarmenla da sola tendevo a nascondere tutto cio agli altri. Non riuscivo a dormire. Ero stanca, desideravo con tutta me stessa addormentarmi ma non ce la facevo.. al massimo dormivo 2 ore o poco piu per notte. Non riuscivo piu a mangiare, avevo fame ma non mi entrava niente. facevo un morso millimetrico di biscotto e mi si bloccava nella gola. non riuscivo a mandarlo giu. riuscivo solo a mangiare qualche spaghetto crudo. morivo di fame e mi mancavano le energie. ma non riuscivo. Mangiando cosi poco era almeno una settimana, forse anche due, che non andavo in bagno. mi si addormentavano le mani o i piedi. cercavo di tenere sotto controllo i pensieri deliranti pensando ad altro. i pensieri deliranti erano paure tipo che il mio computer al lavoro fosse infettato da un virus che si sarebbe diffuso in tutto il sistema. pensavo che i colori fluorescenti fossero nocivi. mentre pensavo che il bianco e il blu proteggessero (da cosa poi?) e il rosso fosse da evitare. avevo paura che il mio capo forse mi voleva fare del male. mi sembrava di avere percezioni che altri non avevano e pensavo di dover proteggere le persone per me importanti. avevo come la percezione che si stesse avvicinando una specie di apocalisse, un evoluzione del mondo che molti non avrebbero capito. sospettavo di essere schizzofrenica. sapevo benissimo che non erano pensieri normali, che erano cose false e che stavo impazzendo. cercavo di non darlo a vedere perche avevo il timore che mi avrebbero rinchiusa in un manicomio. non capivo che mi stava succedendo. cercai aiuto dal mio ragazzo, ma non capiva, anzi pensava che facessi scena in cerca di attenzioni. i miei genitori sapevo che non mi sarebbero stai d'aiuto, ma ero cosi disperata che provai anche ad andare da loro. quando la situazione divenne incontrollabile decisi di chiedere aiuto. avevo paura di perdere il controllo e farmi del male, o fare male a qualcuno. quel giorno avevo come delle allucinazioni uditive, sentivo come un brusio di sottofondo. mi sembrava di essere leggermente staccata dalla realta, come se guardavo un film. mi spariva la vista a flasch e vedevo come un lampo al centro dello sfondo nero che vedevo perdendo la vista. sentivo come se la mia mente e il mio corpo stessero sparendo, come se si disintegrassero e si staccassero dalla realta smettendo di esistere,(scusate nno mi spiego bene, ma non sono cose facili da spiegare se non le vivi) io mi attaccavo con tutte le mie forze a qualcosa che potevo stringere per rimanere aggrappata al mondo e non sparire, sentivo proprio che rischiavo di sparire, come se i miei sensi stavano evaporando.. chiamai la polizia (abito nella svizzera italiana, sono come i carabinieri) all'inizio non capivano, ma dopo 3 o 4 telefonate vennero a prendermi. il poliziotto piu vecchio capii subito che avevo bisogno d'aiuto. mi porto all'ospedale dove lo psichiatra mi fece diverse domande ed esami. dopo qualche ora mi portarono in una clinia privata (per fortuna non mi portarono in un manicomio vero e proprio) dormii per tre giorni di fila. per piu di una settimana non capirono cosa avevo. alla fine mi dissero che avevo avuto un esaurimento nervoso. mi imbottirono di aniolitici antiepilettici e altre cose che mi resero una vegetale. sentivo che non mi facevano affatto bene quei farmaci ma facevo quello che dicevano i medici perche non ero in grado di ragionare.i farmaci mi tolsero totalmente quel briciolo do personalita e iniziativa che avevo. ero una scatola vuota. non sentivo nulla. sefosse stato per me mi sarei lasciata morire sdraiata sul pavimento fissando il soffitto. non avevo la forza di aprire il frigo e scegliere un cibo anche se avevo fame, non so se rende l'idea. per fortuna il mio ragazzo si informo e appena capito che potevo ab^ndar via quando volevo dalla clinica, essendoci andata da volontaria mi riporto a casa. dovevo andare sa uno psichiatra che si spavento vedendo quanti farmaci prendevo. me li tolse subito e iniziai a star meglio. la depressione ando via via sparendo. l'acatisia anche. mi torno il desiderio sessuale. e dopo anche gli altri tipi di desiderio. nel giro di due anni mi sono rimessa completamente, molti sforzi, dopo questo episodio ero come diventata STUPIDA, il mio quoziente intellettivo si era come abbassato, ero anche quaio incapace di mentire.. piano piano e con molta fatica mi sono rimessa.. persi il lavoro, il ragazzo, la patente... ma ce l'ho fatta. ora sento di aver ricominciato da capo. è un anno che sto bene, ho tanti sogni e progetti. sono di nuovo felice. non ho smesso di fare ricerche su quello che mi è accaduto ma non ho mai trovato nulla che spiegasse quanto successo. qualche settimana fa è tornato dall'estero peer un breve soggiorno un ex amico con cui tutto il mio vecchio gruppo aveva litigato. si drogava e aveva la paranoia che la gente gli facesse scherzi subdoli. a creato problemi a tante persone finche se ne andato. io e altre persone che lo conoscevano abbiamo parlato un po di lui rivedendolo.. vengo che non fa piu il chimico perche ha rubato delle cose sul lavoro e gli hanno ritirato il diploma. sento delle voci che lui e un altro ragazzo volevano mettersi a creare droghe sintetiche. spettegolando ne parlo a mia volta con amici che lo frequentavano. pochi giorni dopo un amico mi chiede di vederci e mi esprime dei suoi dubbi, che non sapeva con chi parlarne. Mi dice che questo ex amico nei mesi prima di partire aveva accennato discorsi sui metalli pesanti.. cose tipo sali d'argento o piombo.. o mercurio... essendo anche lui un chimico mi spiega che questi sali possono essere creati in laboratorio. sono dei veleni. l'intossicazione da questi metalli pui provocare "follia" mi dice che anche lui nonsi è sentito molto bene nel periodo in cui io sono mancata, chiamo il mio ex per raccontargli queta strana storia e lui sembra cadere dalle nuvole. mi dice che anche lui non è stato per nulla bene, che mentre io era in clinica i suoi colleghi gli dicevano che era un po' paranoide e che se lo avrebbe fermato qualcuno lo avrebbero rinchiuso. e che dopo ha preso antidepressivi per un bel po. mi batte il cuore a mille rintaccio un altra amica comune che sapevo aveva avuto dei problemi.. senza farle capire il motivo chiedo di lei, anche lei racconta di essersi licenziata perche era stremata, stanchissima, le sembrava che i pensieri le sfuggissero e ha deciso di prendersi una pausa di alcuni mesi per ricaricarsi, le sembrava di impazzire, non sopportava nessuno e aveva crisi di nervi oltre ad aver perso lo stimolo pe rtutto. faccio delle ricerche sugli avvelenamenti da metalli e vedo che i sintomi sono proprio quelli che ho avuto io. anche quelli fisici che prima non avevo considerato visto che ero piu preoccupata per quelli mentali; come il fatto che continuavo a rigettare saliva bianca. che le pochissime volte che andavo in bagno le feci erano nere. il formicolio, la pressione.. le coincidenze cominciano ad essere tante. cerco di tenere la calma e dinon parlarne con nessuno perche ho paura di esser presa per pazza, ho anche paura io stessa che sto facendo pesieri strani. riesco a individuare l'amico con cui si dice in giro lui facesse esperimenti, non ho parlato direttamente con lui, ma sembra sia vero che creava droghe in casa. ora voglio continuare le ricerche, se possibile vorrei farmi fare degli esami clinici per vedere se sia vera la mia supposizione, ma non so se dopo due anni e passa sia possibile.. sto cercando di contattare chimici a cui chiedere di piu... voglio vedere se sono solo coincidenze o se l'ipotesi che questa persona mi abbia avvelenata per vendicarsi di alcuni episodi sia veritiera.. anche il mio ex e l'altro amico stanno facendo delle ricerche, non sono l'unica ad aveere questo forte dubbio.. e se è vero quello che presumo, voglio che questa persona paghi. vorrei parlarne con un medico, o con un poliziotto, ma ho paura che se tiro fuori una storia del genere mi prendono per pazza. voglio verificare bene prima di parlarne con qualcuno, trovare delle prove concrete. potete aiutarmi? sto cercando qualsiasi tipo di materiale sugli effetti neurologici e fisici da intossicazione da metalli pesanti. soprattutto storie di chi l'ha vissuta un introssicazione grave. anche se ci sono esami che posso fare per vedere se è vero o no. grazie mille per aver letto.
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ho bisogno di un aiuto urgente
manau ha risposto a naples alla discussione in La coppia, l'amore e la dipendenza affettiva
non sono una psicologa e sono giovane, Da quanto ho letto, penso che tu sia una persona sensibile e accomodante, a cui piace dare.. lei una persona sensibile e fragile, anche abbastanza bisognosa.. quando vi siete fidanzati eravate giovanigovani e sicuramente crescendo siete cambiati entrambi, dai 18 ai 23 si cambia molto.. penso che nonostante (probabilmente) i vostri reciproci sentimenti sono cambiati, il tuo essere così accomodante, disponibile e apprensivo nei suoi confronti abbia fatto si che lei avesse bisogno di te. Credo che se tu non fossi stato così (accomodante, disponibile, apprensivo), lei si sarebbe accorta di non amarti più già prima, invece se n'è resa conto soltanto quando tu non sei più riuscito a farle da "balia" così assiduamente come prima... non so se riesco a rendere l'idea.. tu sei stato così carino e apprensivo che lei, nonostante non ti amasse più, stava benissimo con te e ha lasciato le cose come stavano, non si è posta il problema.. poi quando è stata obbligata a confrontarsi col problema (causa la tua "lontanaza") si è accorta che effettivamente ti stava "usando".. che ne stava "approfittando" di te.. che tu sei troppo disponibile, e ti offiri... e lei accettava... e rendendosi conto di non corrispondeti ha capito che era giusto allontanarsi da te, per smettere di sfruttarti... lei sa che tu non l'avresti lasciata, anche se sarebbe stato giusto e ha dovto farlo lei... si sarà sentita enormemente in colpa, che dopo 5 anni di bene te ne vorrà tanto... ma non nel modo che intendi tu, e ha cercato di mollarti nel modo più soft possibile.. lei sa che tu di lei sei innamorato, e fa così per non shoccarti troppo... perchè di sicuro ci tiene tanto a te... non so se mi sono spiegata bene, e forse ho azzardato troppo a confrontare la tua storia con la mia, molto simile, dai 17 ai 22 fidanzata con lo stesso ragazzo, che mi ha "cresciuta" e aiutata (visti miei problemi vari e assenza mia famiglia) ha fatto tanto per me, io già dopo un anno e mezzo sospettavo che non l'avrei sempre amato, ma lui mi DAVA così tanto, e io ero così BISOGNOSA... (lo so che sembro una sfruttatrice fatta finita detto così me è molto più complessa di così..) con lui stavo bene e mi sentivo a casa, e lui era il mio unico punto di riferimento e appoggio... poi una volta diventata "adulta", con un po' di sicurezza in più, e la possibilità di farcela da sola, senza di lui, mi sono resa conto che lo stavo sfruttando, lui mi DAVA così tanto perchè mi AMAVA.. io invece gli volevo bene.. ma come un fratello. Stavo ccon lui per gratitudine e bisogno.. ci sarei stata tutta la vita con lui, che mi aveva salvata.. ma il sesso non funzionava più per colpa mia, lui era frustrato, e io anche...... abbiamo parlato e siamo giunti alla conclusione di fare una pausa... nella quale mi sono resa conto che dovevo smettere si SUCCHIARE da lui... lui aveva il diritto di trovarsi una donna che lo ami e che lo CORRISPONDA e che lo accudisca a sua volta... e se io non lo lasciavo non l'avrebbe mai fatto (lui era parecchio più grande di me)..... se fosse stato per me, con lui ci sarei stata ancora qualche anno.. era comodo per me! ma non era giusto.. ci è voluto un annetto di assestamento, dove i ruoli erano confusi... ma poi è andato tutto per il meglio, lui esce da 4 mesi con una ragazza (della quale all'inizio ero gelosissima!) io sono ancora single, ma sto meglio.. sento che è corretto il apporto che abbiamo ora.. per me sarà sempre molto più di un amico -
è possibile che un ricordo dell'infanzia riaffiori dopo anni? è possibile che sia falso?
manau ha risposto a manau alla discussione in La psicologia dell'infanzia e dell'adolescenza
Ciao senzapadroni, sì, forse l'ho marcata un po' troppo usando il termine "drammi", non trovavo il vocabolo adatto, era dire in poche parole ciò che mi ha detto la psicologa, che mi ha confortata con questa affermazione, mi ha fatta sentire forte.. in parole povere mi ha detto che "ne ho passate tante..." forse è più adeguato questo termine. ovviamente la frase che hai evidensiato è riferita al contesto in cui vivo io... Sì sicuramente al di la dei nostri confini (e anche all'interno dei confini)c'è gente che ne ha passate molte più di me.. che soffre più di me, che ha una vita più difficile della mia... non sto assolutamente dicendo il contrario... secondo me però è giusto che io cerchi di risolvere i miei problemi, se ne ho la possibilità.. come dici tu ho anche la fortuna di poter andare da una psicologa... non capisco che volevi dire con la tua risposta.. che visto che c'è gente che è più sfortunata è un affronto che io mi "lamenti"? si oggettivamente hai ragione, ma soggettivamente io mi confronto con il contesto in cui vivo, non posso confrontarmi col mondo intero... secondo il tuo ragionamento, visto che c'è la fame nel mondo, io dovrei smettere di nutrirmi.. scusami, ma non ho compreso bene il tuo commento, o l'ho interpretato male... ma non l'ho trovata una critica costruttiva.... -
è possibile che un ricordo dell'infanzia riaffiori dopo anni? è possibile che sia falso?
manau ha risposto a manau alla discussione in La psicologia dell'infanzia e dell'adolescenza
la vedrei come l'ho sempre vista fin'ora. non mi cambierebbe nulla. Rimarrebbe tutto come è ora. Se invece fosse vero, non so esattamente che cambierebbe, forse nulla, ma ho un impulso fortissimo di scoprire la verità. Ci penso tutti i giorni, anche più volte al giorno. Sono andata al primo appuntamento dalla psicologa e.... non sto nella pelle di andare al secondo appuntamento :-)` Già ora, semplicemente sapendo che potrò parlarne con lei, sono un po' sollevata.. mi sento meno peso addosso, non so come spiegarlo. Non le ho ancora parlato del "ricordo"; ho raccontato a grandi-grandi linee tutta la mia vita. Quando ho telefonato per prendere appuntamento, le ho detto che è stato questo "ricordo" tornato a spingermi a chiamarla. Mi ha chiesto a riguardo.. ma mi sono bloccata, non riuscivo più a fare uscire le parole... MA LEI, dal tono di voce, l'espressione e i gesti che ho fatto, ecc. HA CAPITO! mi ha detto che pensava di aver capito e mi ha chiesto se il mio ricordo riguardava un certo argomento... ED ERA PROPRIO COSÌ! mi ha detto che ci arriveremo pian piano, che per il momento cominciamo ad analizzare tutto il resto, e quando sarà il momento arriveremo al punto. Non sai quanto mi ha fatto bene.. mentre ero da lei ho pianto tutto il tempo (a parte i primi 5 min), era parecchio che non piangevo. e anche quando sono uscita, sono rimasta più di mezz'ora nell'atrio a sfogarmi piangendo, e anche tornata al lavoro mi venivano gli attacchi di pianto appena avevo la possibilità di stare sola.. non era un pianto triste però, un po' si, ma era più che altro un pianto di foga.. difficile da spiegare... E anche per il resto, ho sempre cercato di non compatirmi troppo, di non farmi crisi di vittimismo, che ormai sono adulta e non me lo posso permettere di frignare, se no non vado più avanti (mentre da adolescente piangevo sempre appena nessuno mi vedeva, non perdevo un occasione per farmi pena da sola)... Invece lei mi ha prorio chiesto dove ho trovato la forza di andare avanti, e soprattutto come ho fatto ad eccellere quasi in tutto, con tutti i problemi che ho avuto... Che più o meno in 20 anni di vita, ho vissuto i drammi che una pesona normale vive nel corso di una vita intera, forse neanche.. che è normale che sono provata! che è già una grande fortuna che non sono finita molto peggio... Non sai quanto mi ha fatto star bene sentirmi dire questo. Sentirmelo dire tipo dal mio ex ragazzo, non ha la stessa valenza, sentirselo dire da lei che è una psicologa, mi ha dato come "sicurezza".. non sono brava a spiegarmi... in poche parole mi ha fatto BENE sentirmelo dire :-) -
ossessione per la sua ex
manau ha risposto a Sofì alla discussione in La coppia, l'amore e la dipendenza affettiva
Concordo con l'utente sopra, centra anche il tuo ragazzo in questa storia, che le ha dato coda, che si teneva e sue cose anche se tu eri già entrata.. se non lo avesse fatto, se lui fosse stato più attento nei tuoi confronti, se non ti avesse raccontato di quante volte lei lo cercava (visto che era lui che ti "aggiornava") non avresti iniziato a nutrire questo odio, giusto? mentre tu sembra che ti concentri solo su questa ragazza.. già di principio l'hai giudicata senza conoscerla.. Non può anche darsi che il tuo ragazzo ti abbia raccontato solo quello che gli fa comodo....? Credo che dovresti prima di tutto parlarne con lui, confidargli quello che provi e che hai provato.. magari salata fuori qualcosa di nuovo.. E se così non fosse forse dovresti parlarci e vederla sul serio questa ragazza, tu continui a fare supposizioni che poi ti ossessionano... vedere la`realtà per quella che è magari fa crollare i tuoi castelli di ossessioni... magari scopri anche qualcosa di nuovo..... perdona se ci metto del mio ma mi sembra strano che questa ragazza sia stata così ostinata, che abbia avuto la tenacia di assillare il tuo ragazzo per un anno pur sapendo che frequentava un altra, in questo caso te... che sia così maligna nei confronti suoi e così stupida nei confronti di se stessa.. e il tuo ragazzo? come se fosse esterno alla vicenda, da come la descrivi... Ho visto ce ripeti molto spesso di possedere una grande autostima, ma anche che hai oche persone intorno, e che non riesci a confidarti con nessuna di queste... non riuscire a palare nn è segno di una solida autostima, almeno per quel che riguarda questa vicenda, e anche questa ossessione lo è... ti stai un po' logorando con questa storia.. una persona con una solida autostima non accetterebbe di farsi logorare così.. Penso che tu deva fare chiarezza, parlare, tirare fuori la tua "ossessione" per risolverla e chiuderla. non continuare a marciare sul posto crogiolandoti nelle tue SUPPOSIZIONI.. cerca risposte vere! fai un passo avanti... Mi permetto di aggiungere una cosa anche se sono giovane e non ancora saggia... Tu quando questa ragazza la vedevi soltanto in foto, la idealizzavi come "cattiva", eri convinta che volesse distruggere la tua storia e portarti via il ragazzo, la odiavi e pensavi di ucciderla.. Poi la trovi su fb e alle immagini, foto che avevi già visto, si aggiungono piccole parti del suo carattere attraverso i suoi commenti e quelli dei suoi amici.. hai scoperto come lei si esprime e come si atteggiano le altre persone con lei... e tu cominci a "volerle un po' di bene" e anche "sentirla simile a te, perchè avete avuto lo stesso ragazzo"... magari inconsciamente hai cominciato a intuire che la versione che TU SAI ORA vacilla un po'... magari vorresti sapere la versione della ragazza, per confrontarla con quella del tuo fidanzato e farti un OPINIONE TUA.. ma forse hai paura di farlo, perchè questo vorrebbe dire mettere in discussione il tuo ragazzo e la tua relazione, ed è tosta... Comunque se da 4 (!!!) anni hai questa ossessione... vuol dire che qualcosa c'e... che qualcosa senti.. se no non pensi che avresti lasciato perdere? cambi opinioni ulla ragazza ma la tua ossessione non diminuisce, forse è indrizzata "nel posto" sbagliato... forse per quello che non passa e non fai nulla per fartela passare, forse sai già che togliersi questa ossessione implica di più che l'ossessione stessa.. -
è possibile che un ricordo dell'infanzia riaffiori dopo anni? è possibile che sia falso?
manau ha risposto a manau alla discussione in La psicologia dell'infanzia e dell'adolescenza
perdona tutte le virgolette che ho messo, ma faccio fatica a spiegarmi bene.. Non so se sia veritiero, ma credo se avessi ricordato “prima” non avrei “sopportato la cosa.. adesso ho 22 anni,sono appena diventata adulta, prima durante l’adolescenza la mia personalità e il mio carattere si stavano ancora formando e credo che prendere atto di questa cosa mi avrebbe condizionato troppo, in senso negativo, non sarebbe stata gestibile, non ero ancora abbastanza “forte”... anche prima dell’esaurimento giravo intorno a questo pensiero senza inquadrarlo, in verità da anni, penso di aver cominciato a pensarci già intorno ai 12-13.. ma non inquadravo la scena o i personaggi, anche se sentivo come il presentimento era una supposizione giusta anche se “nella salsa sbagliata”... qualcosa non mi tornava e puntualmente avevo la sensazione di esagerare che forse mi impressionavo da sola.. che so, magari avevo visto qualcosa alla tele e l’avevo fatto mio... mi dicevo di non fantasticare troppo... nei mesi prima dell’esaurimento una scena in particolare, successa la sera o il giorno dopo della “vicenda”era diventata più vivida... e ero quasi sicura che fosse corretta, ma non ne capivo le motivazioni, le cause.. ho anche chiesto senza far notare il motivo degli indizia alla mia famiglia, certe cose le affermavano, altre mi dissero che non si ricordavano... forse anche lo stress che mi procurava la foga di “rimettere insieme i pezzi del puzzle” a contribuito in parte all’esaurimento che ho avuto... poi appunto ho avuto un esaurimento, dopo l’esaurimento ho avuto una forte depressione che mi rendeva incapace di fare praticamente qualunque cosa, era tutto uno sforzo enorme, per non perdere il posto di lavoro sono ritornata al lavoro al 50% ma mi sfiniva e non producevo, andavo di nascosto in bagno a sdraiarmi per riposare e il resto della giornata dormivo tutto il tempo, anche 18 ore al giorno,e lì non ci ho proprio pensato a queste cose.. le ho archiviate per un po’.. il solo pensarci mi faceva sembrare di impazzire o di essere pazza.... ora che mi sono ristabilita completamente, che ci ho messo quasi un anno e mezzo a tornare al livello di prima, ci pensavo raramente e senza dare peso alla cosa, perchè comunque pensarci non mi fa stare bene... e ho preso molto più in considerazione il mio benessere, ho molto più rispetto di me, e non mi porto più allo stremo come prima... e anche questo pensiero lo evitavo.. poi è successo quello che ho scritto prima, ero in dormiveglia sul divano con tv e luci accese e mi sono come svegliata con un sussulto, con mani gambe e braccia che mi tremavano .. all’improvviso era tutto chiaro e mi tornava tutto.. anche le “supposizioni” sfocate e incomplete che ho fatto fin da piccola, si sovrappongono molto bene alla versione “chiara” che ho ora, e la scena che stavo mettendo a fuoco prima dell’esaurimento si collega “perfettamente”... è come se ho rimesso insieme i pezzi del puzzle, ora che posso sopportare la “verità”... subito dopo il riaffioramento del ricordo, che tremavo, ho pensato di smettere di pensarci che stavo degenerando... poi mi sono detta, se questa cosa è successa o meno, dove sono adesso ci sono arrivata comunque... gli obbiettivi che mi ero prefissata (per quanto riguarda me) li ho raggiunti, e che nulla può cambiare se “il ricordo” è vero o meno... “non” mi ha segnata prima e non può farlo ora.... e mi è venuto il fortissimo impulso di sapere se è vero o no, perchè se è vero, tantissime mie vecchie debolezze e timori, comportamenti strani che ho avuto (che ora ho superato) e che non mi sono mai spiegata bene, sarebbero giustificate... anche il mio “odio” nei momenti di stress nei confronti di questo mio parente sarebbe motivato... tornerebbero i conti di molte cose che mi riguardano.. sapere che è davvero come credo io, poterlo provare, per me vorrebbe dire provare a me stessa che non sono poi così “pessima” come penso... mi farebbe smettere di giudicarmi (credo).... la mia autostima ne giovierebbe e anche la sicurezza in me stessa farebbe un grande passo in avanti (credo).... non so esattamente perchè, ma sento dentro di me che sarei sollevata a sapere che è vero, anche se è una cosa brutta... mi toglierei un peso... sento che lo devo fare... ho anche visto che “non c’è” un modo sicuro per accertarsene, nemmeno attraverso la psicologia... e io non posso parlarne in famiglia, non mi darebbero risposte sufficienti perchè non direttamente coinvolti, e gli farei molto male per niente, potrei andare da questo parente che “non tollero” a vedere se è vero, ma una parte della mia famiglia lo protegge, perchè ha dei problemi, è psicotico e paranoico per via di abuso di sostanze da giovane... ma se lui andasse a dirlo al resto della famiglia, mi prenderebbero per pazza o cattiva, e creerei dei dolori a chi non voglio, la vicenda che ricordo è difficile da credere... e quando ho avuto questi scatti d’ira e aggressività con lui, ho deluso molto la ma famiglia, ho dovuto chiedergli scusa e gli faccio la bella faccia... vorrei sapere se i miei ricordi sono veri o no, se ne avessi la certezza andrei di corsa dalla persona interessata a dire che SO.. e la sua paura che la cosa venga allo scoperto, sarebbe la mia vendetta.. ho l’impulso fortissimo di doverlo fare... penso che mi farebbe stare benissimo. ieri ho preso appuntamento da una psicologa che tratta con bambini, adolescenti e adulti. si dice che sia molto brava... Dalla voce mi è piaciuta... spero che serva a qualcosa.. -
è possibile che un ricordo dell'infanzia riaffiori dopo anni? è possibile che sia falso?
manau ha risposto a manau alla discussione in La psicologia dell'infanzia e dell'adolescenza
Sì, ovviamente la cosa più importante è l'influenza che questo ricordo può avere sulla mia emotività ecc... sono una persona che ci riflette e ci lavora molto sulle prorie emozioni, sono sempre stata così... ma ora per me diventa fondamentale sapere se è vero o meno, ho un chiodo fisso. Alla fine è una cosa che ho superato, sapere che è vero non danneggerebbe la mia sfera psichica, anzi giustificherebbe molte reazioni e comportamenti strani che ho avuto in passato che non ho mai capito fino in fondo.. che ho superato con molta fatica, ma ora li ho superati, sapere che questo episodio potrebbe esserne la causa... mi farebbe sentire come sollevata e in un certo senso "orgogliosa".. faccio fatica a spiegarmi.. se questo fosse successo sul serio, i comportamenti "strani" infantili e adolescenziali (che qualche volta ho pure adesso) diverrebbero “normali”; parlo di atteggiamenti evitanti che da piccola erano molto evidenti, non parlavo con nessuno ed evitavo tutti, giocavo da sola sognando invece che con gli altri.. quella certa rabbia che ho sempre avuto verso mia madre e non verso mio padre, nonostante era mio padre che da piccola mi trattava male, mia madre mi difendeva.. ma ho sempre giustificato le “cattiverie”mio padre, mia madre invece l’ho sempre come “giudicata”.. si spiegherebbe l’aggressività nei confronti di un parente in particolare, che ho sempre tollerato poco, ma senza darlo a vedere.. spiegherebbe certi attacchi ingiustificati che ho avuto verso di lui... come quando morì mia nonna, mia mamma stava male ma si faceva carico comunque di consolare questo parente perchè “fragile” (anche furbo).. ho visto che un po’ ne approfittava, era normale che mi arrabbiassi, ma sono addirittura arrivata a dirgli che io lo avrei ammazzato se osava fare qualcosa di male alla mia famiglia, anche la più piccola virgola, soprattutto a mia madre... dopo avere detto certe cose mi sono domandata da dove cavolo mi venissero fuori, io che non toccherei una mosca... sono rimasta scioccata di come mi comporto con lui, ma non mi contengo, sono spinta da una forza interiore... anche prima di esaurirmi ho avuto un attacco aggressivo verso di lui... che poi non è il parente che la mia famiglia vede più spesso, ma io ho questo profondo odio verso di lui... a volte si è tramutato in pena, ma ho sempre avuto un costante odio ingiustificato nei suoi confronti... -
eccessiva timidezza nei bambini.che fare?
manau ha risposto a catarella alla discussione in La psicologia dell'infanzia e dell'adolescenza
non so se ti può aiutare, ogni persona è diversa, ma mi ha colpito la tua domanda perchè io da bambina ero quasi come tua figlia, a differenza che al posto del verso della tigre davanti agli adulti io mi mettevo a piangere.. mia madre mi racconta che da piccola giocavo da sola ed evitavo gli altri bambini.. dalla 3 elementare sono un po' migliorata, nel senso che cercavo gli altri, ma non riuscivo comunque ad instaurarci un rapporto, ero troppo timida,mi vergognavo di qualunque cosa riguardasse me.. non ho mai avuto un amicizia alla pari, finiva che mi facevo sempre usare.. spesso i loro volontà professori o genitori di altri bambini mi "difendevano" dagli altri bambini, mi proteggevano .. poi verso la fine delle medie mi rendevo conto di dover cambiare comportamento, o carattere, ma era difficile nel contesto che mi ero creata tra tutti i conoscenti.. alle superiori ho avuto un netto miglioramento avendo intorno gente nuova, sono diventata "normale" in pochissimo tempo, avevo sempre una vergogna devastante dentro, ma la controllavo.. nel giro di 4 anni di rapporti "normali" anche la mia vergogna era quasi sparita.. finite le scuole non ho ma più avuto problemi, cioè sono comunque rimasta estremamente emotiva e sensibile, ma vengo apprezzata per questo e non è più stao un problema sociale per me.... UN consiglio che mi sento di darti (che mi rendo conto avrebbe fatto sicuramente bene anche a me) e di farle fare uno sport di gruppo quando sarà un po' più grande.. ricordo che nella mia infanzia gli unici momenti in cui non avevo problemi di timidezza era quando a scuola imparavamo un nuovo sport e miglioravo in livello con gli altri.. se poi andavo bene, dopo lo sport riuscivo per un poco a socializzare con disinvoltura con i compagni, purtroppo non ho mai avuto la possibilità di fare sport, e non lo desideravo neppure.. ma mi avrebbe fatto sicuramente bene.. -
è possibile che ora, a 22 anni, mi sorgano dei ricordi di quando ero piccola (penso che andavo all'asilo) che avevo completamente dimenticato? è possibile che adesso di colpo mi ricordo? ero sul divano in dormiveglia davanti alla tv e di colpo mi sono ricordata di una cosa della mia infanzia.. una cosa scioccante ma non sono sicura che sia vero, magari è un ricordo falso... ho fatto un esaurimento nervoso abbastanza grave un anno e mezzo fa, mi sono ripresa del tutto, ma forse questo ricordo può dipendere da questo.. perchè è una cosa davvero "strana" e non so se credere che sia vero, potrebbe anche esserlo, ma sarebbe "strano"... a qualcuno è capitato di ricordare? esistono degli psicologi o simili che possono aiutarmi a capire se si tratta di un ricordo reale?