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Anna21

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  1. No non è figlio unico, ma il secondo e ultimo. Purtroppo si l'ho capito e spero solo che possa succedere quel qualcosa di cui parli tu... è frustrante per me questa situazione, a lui tengo molto ma ci sono momenti in cui mi viene il dubbio se continuare o meno questa relazione. Mi ritrovo addirittura mia madre e mio padre che mi dicono che deve darsi una svegliata che così non va bene quindi una bella situazione direi.. Il problema è che non so come smuoverlo, se provo a dirgli qualcosa si arrabbia e mi dice che sono come sua madre, ma non sarà lui quello sbagliato? credo proprio di si.
  2. Salve, Mi chiamo Anna ho 21 anni e da 3 sto con un ragazzo di 20 anni. Il nostro rapporto è piuttosto consolidato, conosco la sua famiglia e lui conosce la mia già da 2 anni. Il problema che mi trovo ad affrontare è per me molto importante. Il mio ragazzo, a differenza di me, proviene da una famiglia piuttosto benestate. Una volta finito il liceo si è iscritto ad università privata molto costosa ma non si è mai impegnato nello studio; dallo scorso anno ad oggi non ha dato nessun esame. Il problema è che pretende molto dai suoi genitori e spesso li tratta male arrivando anche all'insulto senza tenere conto del sacrificio che comunque fa la sua famiglia per mantenergli gli studi. nonostante provenga da una famiglia molto benestante sono dell'idea ( che ovviamente ho gia riferito al mio ragazzo ) che i suoi genitori non siano costretti a pagargli tutti quei soldi per l'università, e che anzi dovrebbe ringraziarli per la possibilità che gli danno. Probabilmente parlo così perchè venendo da tutt'alta realtà, lavoro per mantenermi gli studi universitari e per non "pesare" sulla mia famiglia. oltre a non impegnarsi nello studio, non fa proprio nulla se non passare intere giornate in casa a giocare ai videogames. Ho provato a parlare con lui chiedendogli se magari c'è qualche problema, se il percorso che ha scelto non lo convince, se non si sente all'altezza delle aspettative della sua famiglia (premetto che i suoi genitori lo hanno sempre lasciato libero di fare le sue scelte in qualsiasi campo) Quando gli chiedo se ha studiato o quando ha un esame subito si arrabbia dicendo che devo pensare a me. Non sono insistente ne petulante anche perchè vorrei che capisse da solo che il suo comportamento non è proprio uno dei migliori. Vorrei capire come poterlo aiutare. Non studia e non gli interessa proprio perchè per dare un'idea, non ha neanche comprato un libro, e non ha nessuna intenzione di lavorare anzi spesso ha la faccia tosta di dirmi "ma chi te lo fa fare a lavorare" oppure se ho un contrattempo a lavoro o faccio qualche extra mi dice "io me ne ero già andato" Insomma non fa nulla ma giudica. questo è il problema minore perchè capisco che forse in lui c'è qualcosa che non va. Ammetto che è un ragazzo viziato, ha sempre avuto ciò che voleva quando voleva. Non so se sono io l'esagerata ma credo che ha 20 anni un ragazzo debba iniziare a pensare al suo futuro, a farsi un'idea di ciò che vuole ottenere, insomma credo che nella vita a quest'età bisogna avere degli obiettivi e non stare con le mani in mano. Ripeto che forse sono esagerata io, ma vorrei avere al mio fianco una persona responsabile e matura. Poichè non sono io che devo crescerlo, vorrei un consiglio su come affrontare con lui questo problema. grazie mille.
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