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Stefola

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  1. errore di battitura... sono un disastro con il pc
  2. Si effettivamente ho fatto errori di battitura... dati dalla fretta di scrivere, perchè per la prima volta in un anno mi sono sentita compresa nel mio disagio... Nel mio caso suo figlio ha un affido congiunto e vive con noi a giorni alterni.. è un pò come dire "sono felice un giorno si e un altro no"... il brutto di tutta questa strana situazione è che suo figlio si trova benissimo con me, e ha preso la mia presenza in casa molto meglio di me, si è adattato a questa nuova realtà molto prima di me. Non ho nulla contro di lui, che tra l'altro è un bambino educato, gentile, ma soffro di una sorta di "gelosia" atavica e quando lui è qui con noi sembra tolga un pò al mio rapporto con il mio compagno( ergo suo padre) che ha per lui delle piccole attenzioni che per me invece non ha. E' qualcosa di totalmente irrazionale che fa stare male proprio perchè difficile da gestire. So che lui esisterà sempre, che crescerà ed è proprio questa la speranza che crescendo diventi più autonomo. per me poi la situazione è ancora più difficile perchè ho cambiato città, e qui ancora non sono riuscita a trovare un lavoro, delle amicizie, il che secondo me rende ancora più pesante questa situazione che mi costringe a "dover" fare la casalinga a tutti i costi...che disastro.... ma nonostante tutto io continuo ad amare il mio compagno e desiderare una vita felice assieme a lui. Un sogno??? forse... o forse no ...
  3. Sono arrivata a questa discussione per caso ... non so neppure io come... ma leggere le cose scritte in un certo senso mi ha "rassicurata"... Anche io sono una "strega cattiva" ovvero una donna con un compagno separato accompagnato da un figlio di 12 anni che vive con noi un giorno si e un altro no ( hanno un affido congiunto). Nonostante io sapessi che aveva un figlio poi, viverci è tutta un'altra storia..e lo si può comprendere vivendolo solo in prima persona. Io non amo moltissimo il mio compagno ma non sopporto questo "intruso" che tra l'altro essendo figlio unico è straviziato dai genitori e dai nonni. Non sopporto di sentirmi sempre e comunque seconda, perchè se è vero che i figli vengono prima di tutto allora è anche vero che forse prima di formare una nuova famiglia bisognerebbe pensarci un miliardo di volte. Io tra l'altro per lui mi sono trasferita da Roma a Milano,e mi piacerebbe che nei suoi discorsi non pensi solo e sempre a "suo figlio" . che giustamente è il suo non il nostro. Io non riesco a volergli bene, non credo ci riuscirò mai, e non perchè sono "cattiva". La mia speranza è che crescendo si allontani spontaneamente. Anche io come baby77 faccio volontariato in ospedale,sono in prima linea quando le persone che amo hanno bisogno ma l'amore, l'affetto non sono cose che si possono comprare o le senti oppure no... e io per suo figlio non riesco a sentirle... non credo che ci sia una "via di uscita" di certo se all'inizio era sempre sorridente x farlo contenta ora cerco di essere me stessa, esigere il rispetto che merito, sia da lui che dal mio compagno ...
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