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Che riguarda Gineprix
- Compleanno 25/10/1968
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Reputazione comunità
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Ieri ho fatto l'ennesimo errore, grosso. C'era una visita guidata organizzata da amici e NON CI SONO ANDATO. Con la scusa della pioggia, mi sono convinto che avrebbero rinunciato tutti e che a casa avrei saputo impegnare il tempo da solo. Invece, sono usciti quasi tutti e hanno trascorso una bellissima giornata. HO PERSO UNA PREZIOSA OCCASIONE per socializzare e stringere amicizia. HO AVUTO TREMENDI SENSI DI COLPA: penseranno che sono uno strano, mi sarò detto mille volte che non devo mai restare a casa quando ho la possibilità di uscire... Tra loro ci sono persone con cui andrò fuori nel we di Pasqua. Le conosco poco e niente e ho perso una preziosa occasione per conoscerle e farmi conoscere. Questa mia ennesima RINUNCIA m'ha buttato giù. Continuo a SABOTARE il lavoro per cambiare e stare bene...
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ho bisogno di aiuto x aiutare mio marito
Gineprix ha risposto a delph alla discussione in Chi mi aiuta?
Ciao, ti ammiro per l'amore e la pazienza che dimostri. Purtroppo, non ho esperienza né competenza per darti un suggerimento. Credo che la sua malattia possa provocare grande sofferenza a te e, quindi, a vostra figlia. Il ricovero, quindi, potrebbe essere utile sia per lui sia per te e la bimba. Mi dispiace tanto per lui, ma credo che, almeno fin quando non starà meglio, tu non possa aiutarlo. Cerca di trovare medici bravi e abbi fiducia. Un abbraccio -
SORELLA BOREDERLINE....non ce la faccio piu.
Gineprix ha risposto a Perplesso alla discussione in Chi mi aiuta?
Ciao, purtroppo non ho esperienza né competenza per suggerirti che fare. Ti stimo tanto per l'affetto e la pazienza che dimostri. Soffro di BPD anch'io, ma, per fortuna, non ho problemi grandi come tua sorella. Per lei provo dispiacere, ma al tempo stesso non ritengo giusto che rovini la vostra vita. Da quanto hai scritto, mi sembra di capire che avete fatto tanti tentativi per aiutarla. Per quanto possa essere triste il ricovero coatto, sono del parere che sia l'unico modo per proteggervi. Ti abbraccio -
No, se lo rivedo recupero alcuni ricordi dell'esperienza vissuta, così come se sfoglio di nuovo un libro letto tempo addietro leggendo poche righe qua e là ricordo cosa accade nella narrazione, o se rivedo un film, anche se non precisamente e non sempre, generalmente ricordo ciò che accadrà nella trama prima che accada. Il problema è che senza "tornare" sull'esperienza, non ne ricordo nulla, ma proprio nulla. Anche se l'esperienza è stata emozionalmente abbastanza forte, tipo un film/libro che m'è piaciuto moltissimo. Ciò è alquanto frustrante — come facilmente immaginerai — perchè ad esempio, trovandomi a parlare con amici di un posto in cui sono stato, magari anche vivendoci una esperienza molto piacevole, non sono in grado di dire nulla, di raccontare nulla, di rivivere le emozioni che ho provato.
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Credo che la nostra identità, quell'universo che è racchiuso in noi, abbia le proprie fondamenta nella memoria, l'archivio delle esperienze che abbiamo vissuto. La mia memoria è molto debole, dimentico praticamente tutto. Ciò che mi preoccupa maggiormente non sono le piccole cose, tipo le chiavi o gli occhiali da sole o il maglione se dovesse fare freddo... oggetti... Ciò che mi preoccupa è che dimentico le esperienze vissute da cui posso trarre insegnamenti per comportarmi più saggiamente nel futuro, per vivere meglio. Leggo un libro, ne resto entusiasta, dopo un mese non saprei dire neanche di cosa parla. Guardo un film, ne resto entusiasta, dopo un mese non saprei dire neanche di cosa parla. Faccio una gita con amici, dopo un po' non ricordo quasi nulla: dove siamo andati, chi c'era, cosa abbiamo fatto. Vado a teatro, vedo uno spettacolo, mi diverto un sacco, ascolto cose interessantissime... e poi dimentico tutto, ma proprio tutto. Quante emozioni vissute nel momento e perdute per sempre! Quanti insegnamenti preziosi perduti per sempre! Sarebbe interessante capire la genesi di questo strano fenomeno. In ogni caso, c'è qualcuno che saprebbe darmi un consiglio per riuscire a ricordare di più? Grazie
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Chi conosce un buon psichiatra a napoli?
Gineprix ha risposto a Feliria alla discussione in Chi mi aiuta?
Hai un commento sul tuo profilo, con il riferimento di un ottimo specialista (privato). Ho erroneamente interpretato il riquadro come lo spazio da usare x inviarti un MP. Se puoi, annota il riferimento ed elimina il commento. Ciao -
Ciao Quanti anni hai? Ci sarebbe qualche biscotto anche per me?
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Aiutatemi, per favore, sto soffrendo molto...
Gineprix ha risposto a czech88 alla discussione in Chi mi aiuta?
Cara czech88, immagino la sofferenza che stai vivendo, ma vorrei invitarti a riflettere su ciò che hai scritto: Pensi che una dipendenza così forte e ampia — da te stessa riconosciuta — sia una cosa utile per te? Non so da quanto tempo questa dottoressa ti segue. Stante ciò che scrivi e la forza del vostro legame, immagino che la terapia duri da parecchio tempo. Dici che t'ha dato tantissimi consigli su come affrontare le varie difficoltà della vita. Non credi che lo scopo primario della terapia sia renderti AUTONOMA, cioè capace di gestire le difficoltà senza soccombere ad esse? Se davvero vuoi bene alla tua dottoressa, a mio avviso dovresti impegnarti per far tesoro dei suoi insegnamenti, usandoli per CAMMINARE CON LE TUE GAMBE. Immagini quanto sarebbe felice nel vederti superare serenamente DA SOLA i problemi? D'altra parte, non puoi pensare di averla sempre a tua disposizione: è una persona che ha una sua vita e, com'è capitato in questo periodo, non può esserti sempre accanto. Fatti coraggio e metti in pratica ciò che t'ha insegnato! Secondo me dovresti ridurre gradualmente la tua dipendenza da lei. Puoi riuscirci! Se vuoi, scrivici ancora. Ciao -
Nico, non pensi che una risposta di due righe sia un po' telegrafica considerato che il mio post è lungo una pagina???? Te lo chiedo perchè questo tuo modo sbrigativo di liquidare una proposta per migliorare la tua situazione mi puzza molto... Ho il timore che tu sia molto bravo a lamentarti ma non sia affatto disposto a impegnarti e fare dei sacrifici laddove necessari per attenuare/eliminare il tuo disagio Anzitutto, confuterei ciò che scrivi: Un intervento di chirurgia plastica può, in generale, determinare un cambiamento significativo nel volto di una persona. Perchè non potresti mai farlo? Costa troppo o hai paura? T'ho fatto delle domande e non hai risposto. T'ho proposto, oltre all'opzione chirurgia estetica, di fare sport per perdere peso, qualora fossi grasso e non ne fai menzione. Guarda Nico, te lo dico disinteressatamente, se non ti muovi, se non ti attivi, non cambierà nulla.
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Il mio parere è che il suo comportamento sia assolutamente non professionale. Non saprei definire quali ripercussioni possa avere sulla terapia, ma credo che non sia affatto benefico. Morale: cambia piscologo. Secondo me parlargli (del suo comportamento) è dannoso, nel senso che potrebbe nascere un diverbio o — peggio — potrebbe convincerti che il suo comportamento ha un senso nell'ottica terapeutica, e a tal proposito la tua vulnerabilità alle sue argomentazioni è direttamente proporzionale a quanto lui ti piace. Ciao
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Ciao Nico Il mio parere è alquanto secco e pessimistico : se sei davvero oggettivamente brutto (in viso), è molto difficile (non impossibile) che una donna si interessi a te. Parlo per esperienza personale, per quello che può valere. Non mi ritengo propriamente brutto, ma nemmeno carino; diciamo "nella media". Nonostante ciò, negli anni ho potuto constatare che ai nostri tempi le donne danno molto peso all'estetica: sebbene sia una persona affabile ed interessante, in rarissimi casi una donna s'è interessata a me oltre la semplice amicizia e spesso le donne che ho conosciuto, soprattutto se di bell'aspetto, m'hanno rapidamente "scartato", cioè sostanzialmente ignorato. Credo poco ai discorsi che sostengono il valore di ciò che si ha dentro: è sciocco negare che la nostra è un'epoca in cui l'apparenza conta molto, per sbagliato che sia, così come ignorare quanto sia mutato nell'arco di una generazione il ruolo della donna. Sono consapevole che esistono donne piacenti fidanzate/sposate con uomini nient'affatto piacenti; quindi, non escludo che fattori diversi dall'aspetto estetico possano compensare quest'ultimo laddove deficitario. Tuttavia, credo che quei casi siano una stretta minoranza. Sono invece profondamente convinto che avere una buona autostima sia indispensabile per essere interessante agli occhi di una donna, a prescindere dall'aspetto fisico. Che consigliarti? 1- Valuta lo stato di salute della tua autostima. Se la ritieni bassa, adoperati per aumentarla. 2- Se puoi migliorare il tuo aspetto fisico, fallo. Sei grasso o magro? Mingherlino o ben piazzato? Nel primo caso ti consiglio di fare sport (es. palestra) per migliorare l'aspetto del tuo corpo. Puoi raggiungere ottimi risultati con un impegno modesto. Tienti conto, però, che avere un fisico tonico e muscoloso non costituisce garanzia di seduttività. Veniamo ora al punto "dolente": il tuo viso. Sei convinto di essere proprio brutto? In caso affermativo, cosa cambieresti del tuo viso? Hai mai pensato alla chirurgia estetica? Io, ad esempio, ho il viso alquanto "scavato", con gli zigomi sporgenti. Molti anni fa mi sottoposi ad un intervento maxillo-facciale per ridurre/eliminare un problema di prognatismo (mandibola sporgente); lo feci essenzialmente per migliorare il mio aspetto, sebbene avesse anche una valenza funzionale. Il chirurgo, che sapeva il fatto suo, mi chiese se avessi voluto delle protesi zigomatiche: le avrebbe inserite durante l'intervento e avrebbero "riempito" il mio volto. Conoscendo le ritrosie dei miei genitori in fatto di chirurgia estetica dissi di no e poi mi sono pentito. Ho un bel nasone! Qualche volta ho pensato alla rinoplastica ma poi ho lasciato perdere. Non saprei dirti se sono pentito o no di non averla fatta, però posso dirti che talvolta mi chiedo: e se l'avessi fatta? e se fossi diventato molto più gradevole? avrei avuto più successo con le donne? Ovviamente rispondere a queste domande è quasi impossibile. Però, a volte — soprattutto nei periodi di crisi — ho pensato che, se vincessi la lotteria, mi sottoporrei all'intervento. Devo anche dire, però, che lo psicoterapeuta che m'ha seguito negli ultimi anni (abbiamo terminato la terapia da un paio di anni perchè non facevo progressi), del quale ho grande stima, me lo sconsigliò. Il dubbio, però, resta. M'è capitato di vedere donne nel complesso piacevoli il cui viso era "rovinato" da un naso fuori misura. Mi son detto: perchè non operarlo rendendo il viso finalmente armonioso e gradevole? Mah... 3- Non avvilirti, non abbatterti. Accresci la tua autostima, fa' cose che ti interessano, pensa di più a te stesso. Se stai bene con te stesso e ti senti sicuro, sei di certo più interessante, nonostante il tuo viso. In bocca al lupo
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L'accettare di essere donna
Gineprix ha risposto a Marco Ma alla discussione in Parliamo di Psicologia
Marco, guarda, non voglio assolutamente attaccarti, sebbene in altri post abbia espresso molto esplicitamente la mia "disapprovazione" per ciò che scrivi. Non so quale sia la tua esperienza, che tipo di formazione abbia avuto. Ciò che voglio dirti — e lo farò solo ora, pacatamente — è che hai una concezione della donna spaventosamente antiquata e limitata, incredibilmente anacronistica. Ti invito a confrontarti per rendertene conto, facendolo però con apertura, cioè disposto a modificare le tue convinzioni se le argomentazioni degli altri ti sembreranno convincenti. La donna non è un essere messo al mondo per tenere pulita la casa, cucinare, rammendare, fare figli e accudire questi e il marito. La donna è un essere umano con le stesse capacità dell'uomo: può guidare, anche pilotare un aereo, svolgere una professione con grande competenza ed efficacia, fare sport, coltivare interessi di vario genere. Mi risulta che le studentesse siano mediamente più brave degli studenti e si laureino più velocemente; esistono molte manager che darebbero filo da torcere a molti colleghi di sesso opposto. Di certo ci sono differenze tra uomo e donna, ma queste non penalizzano nè l'uno nè l'altro. La donna ha sensibilità ed empatia mediamente superiori a quelle dell'uomo; queste capacità, a mio avviso, sono preziosissime in tanti contesti, specialmente ai nostri tempi. L'uomo ha maggiore forza fisica della donna e maggiore predisposizione alla logistica, sempre in generale. Ovviamente, tutto ciò non preclude alla donna la maternità e la vita di coppia. Ti invito a riflettere su questi punti, documentarti e riconsiderare la tua povera (nel senso che è carente di tantissimi elementi) visione della donna. Ti consiglio di argomentare le tue tesi, cioè di esprimere i concetti in modo diverso, da diversi punti di vista. Osservo che in questo thread hai ripetuto più volte la frase "La donna deve accettare il proprio ruolo nella storia: saltare il passaggio fondamentale della maternità e della coppia equivale a creare il lesbismo o come dirsivoglia l'omossessualità.", sebbene gli altri partecipanti alla discussione abbiano fatto delle osservazioni e t'abbiano posto delle domande che stimolavano una riflessione. Ovviamente, se preferisci restare arroccato nelle tue convinzioni, sei libero di farlo. A quel punto, però, non essendoci alcuna possibilità di comunicazione, mi limiterò ad ignorarti, sperando che gli altri facciano lo stesso. Ciao