Ciao Roberta! Ti scrivo da figlia, dunque non ho la pretesa di comprendere a fondo tutti i tuoi dubbi di madre. Ciò che posso dirti in base alla mia piccola esperienza è questo:
1) Non si smette MAI di essere genitori, come non si smette mai di essere figli. Non devi chiederti "ho fatto un buon lavoro", perché il tuo lavoro non è finito, anzi... non c'è un limite a ciò che si può trasmettere ai figli! A qualunque età abbiamo qualcosa da imparare dagli altri, in particolare se sono persone che ci hanno cresciuto. Quindi, se ti senti di insegnare qualcosa a tua figlia quando avrà 40 anni... è forse proibito?
2) No, non esiste una guida per genitori. Ognuno deve cercare di fare del proprio meglio e sperare, un giorno, di poter essere fiero dell'educazione impartita. Purtroppo questa non è una garanzia nemmeno per il genitore migliore del mondo (e non è assolutamente detto che esista!). Viviamo a contatto con molteplici persone e modelli ed è normale che ciò che siamo sia frutto di tutte le esperienze che abbiamo vissuto in vita, oltre che della nostra indole, ovviamente! Insomma, quello che cerco di dire è che se noti nei tuoi figli qualcosa che "non ti piace", non devi assumerti tutta la colpa. Sarebbe inconcepibile! Di nuovo, cerca di fare il tuo lavoro di mamma, che è il migliore che esista
3) Butta via l'articolo di quello psicologo! L'educazione dei genitori è importantissima! Perché non venga influenzata, sarebbe necessario tenere i figli lontani da qualunque contatto con la società, impedendogli di vedere altre persone che non siano i genitori... ti sembra possibile? E poi, cosa significa "crescere con i valori sbagliati"? Da quando esistono valori giusti o sbagliati? Ognuno cerca di trasmettere ciò che hai imparato. Cerca di stare serena, nella consapevolezza che finora hai fatto tutto quello che hai potuto, ma soprattutto che hai ancora molto, ma moltissimo da insegnare