sistavameglioprima

Forse parlare di malvagità è esagerato. Io mi riferivo al fatto di covare rancore, di aver tanta rabbia in corpo, essere in qualche modo invidiosi dei "sani".

Tu dici? Io non lo condivido. Ovviamente mi riferisco a quelle persone "segnate" fin dalla nascita....la sofferenza patita in età adulta è un'altra storia.

Faccio un esempio pratico: prendiamo un bimbo che nasce con una mano molto più grande dell'altra...io sono convinto che durante l'infanzia, durante l'adolescenza subirà tante battute....tante prese in giro ecc....ecc. che lo porteranno a sviluppare un sentimento di cattiveria, di non serenità....ecc...ecc verso gli altri.

Mi riferisco a persone che purtroppo sono nate con qualche piccola o grande malformazione fisica. Persone che DA SEMPRE hanno dovuto convivere con queste malformazioni che SICURAMENTE hanno avuto influenze nei loro rapporti sociali.

Tutti ci siamo sentiti ripetere questo detto/proverbio: "Guardati dai segnati di Dio" Per la religione queste persone sono state "segnate" da Dio per mettere in guardia gli altri dalla loro cattiveria/malvagità, io invece penso che queste persone sono diventate cattive/malvagie a causa delle loro malformazioni. Per la religione queste persone sono nate sane e malvagie e quindi prontamente segnate da Dio a tutela degli altri. Io invece credo che sono nate malformate e di animo normale e successivamente diventate malvagie per il disagio psicologico arrecato dalle malformazioni. Cmq la mia domanda è un'altra...secondo voi ci possono essere eccezioni? Vi possono essere persone "segnate" con un animo davvero buono? La mia sensazione che il loro rancore verso il mondo esterno sia sempre presente...voi che ne pensate?

Hai perfettamente ragione

Voi come vi comportate in queste situazioni? Accettate la stronzata, passando anche un po' per fessi, o fate capire che non è aria con queste stronzate? Ad esempio nel caso dell'amministratore delegato avrei potuto stanare facilmente la stronzata però non l'ho fatto.

E' vero..ed io che cercavo aspetti più filosofici alla cosa....hai perfettamente ragione

Secondo me il risultato che ottengono è negativo = "a chi ne ha poco verrà tolto anche quello che ha" quindi la tua teoria non regge ;-) In genere si tenta di sfruttare qualcosa per trarne beneficio o no? Cmq interessante questo effetto San Matteo

Ho letto ma non ci ho capito nulla. Mi spieghi? Grazie

E' una domanda che mi pongo da tempo: "Come mai le persone sparano un sacco di stronzate sulla propria posizione lavorativa o su quella dei propri familiari?" Faccio alcuni esempi: 1)Mi ritrovo a parlare con un vicino di casa del fidanzato di sua nipote...mi dice che fa l'amministratote delegato in una azienda locale....dentro di me penso..ma che xxxx sta dicendo questo...dove sono qui da noi queste aziende che richiedono la figura di avere un amministratore delegato? Booooo.....passano alcuni mesi e per pura casualità vengo a sapere che il famoso amministratore delegato altro non è che un dipendente da 8000 euro annui....mahhhhh 2)Un mio amico, diciamo più un conoscente, mi parla della figlia appena laureata in medicina....ne parla come se fosse lei a reggere l'intero ospedale quando in realtà fa quello che fanno tutti i medici tirocinanti della sua età 3)Un altra signora in una discussione nel negozio di famiglia se ne esce dicendo che il ragazzo della nipote è un gran lavoratore...ben 3 lavori.....ammazza sarà un genio infaticabile....nella realtà però è in cerca di un lavoro serio e attulamente si limita solo a portare a termine qualche progetto che gli gira qualcun altro. Non capisco come mai la gente ha necessità di esagerare...di far sembrare i propri familiari quello che non sono...sarà una strategia di marketing per la propria famiglia? Attendo il parere degli esperti della mente umana.

Il vero problema è dovuto al fatto di vivere in un piccolo paese di appena 1000 abitanti...non ci sta mai un xxxx da fare...in particolar modo sabato e domenica...gli amici sono tutti sposati....ecc...ecc...

Secondo me non se ne esce finchè si mantiene lo stesso status quo....

Verissimo, se lei, per assurdo, tornasse da me dicendomi "avevi ragione tu, ho sbagliato" io non sarei contento che lei fosse tornata da me, oramai non mi importa più di lei, però sarei ultra contento per il fatto di aver avuto ragione e soddisfazione.

Hai perfettamente ragione....è proprio questo. Rode il fatto di immaginarla felice e senza rimpianti, dico immaginarla perchè potrebbe essere pure che lei in realtà non sia felice però la mia rabbia il mio rancore me la fanno pensare come una persona ultra felice, convinta e soddisfatta della sua scelta.