Aria92

Benvenuto :)

Latte

Non posso fare a meno di citarti :)

Mi sembra brutto ignorare questo messaggio di aiuto. Ora non so praticamente niente della vostra storia, quindi potrei dire bene poco, ma da come scrivi lui comunque ti è vicinissimo, non ti sta lasciando da sola. I ragazzi, a volte, hanno problemi quando vedono che le cose si fanno fin troppo serie, o comunque più grandi di loro diciamo. E' normale, penso. Non giustifico, ma penso che abbiano bisogno dei loro tempi. Un conto sarebbe stato se avesse anche iniziato a prendere le distanze, ma lui è lì con te :)

Non metto in dubbio che ami il tuo ragazzo, ma amarlo dovrebbe venire spontaneo...da come scrivi mi sembra più un volere, appunto (per questo ti ho citato!) Come mai? Non vorrei imparanoiarti, ma lascia scorrere i tuoi pensieri, scrivili. Liberamente però! Senza i voleri ecc...altrimenti non ti libererai mai di questa situazione! Vedrai che tutto verrà da se poi :)

Guarda ti rispondo con quello che penso io sul significato del termine "ti amo" e del termine "ti voglio bene". E' un discorso un po' complesso, non so se mi riuscirà spiegarmi bene, parlandone è già molto complesso come argomento e ben pochi mi seguono nei miei ragionamenti. Un po' perchè hanno altri pensieri, un po' perchè quando "voglio" so essere abbastanza contorta. Per me il "Ti amo" è un volere bene fatto e finito. Delimitato. Che corrisponde ad un certo livello di affetto, diciamo, e finisce lì. Mentre il "ti voglio bene" è sconfinato ed ha tantissime sfumature e "livelli". Prendiamo per esempio l'inglese. I due termini che ho riportato adesso si dicono con la stessa espressione: I love you. Penso che sia molto meglio così. Io reputo più sincero e grande un "ti voglio bene" detto con il cuore. Poi ovviamente sta a me far capire a che livello voglio bene :) Ti amo non da molto spazio, secondo me. E non lo dico solo perchè ormai ha perso valore per come viene usato. La penserei comunque così. Ok, non mi sono spiegata bene ed ho fatto una cosa sbrigativa...è che è veramente tardi, sono qui a leggere mentre non riesco a dormire, ma il cervello ed il corpo risentono della mancanza di sonno. Solo il cervello continua a macchinare non permettendomi di riposare.

Eh...direi che ho trovato il topic per me in questo momento. Solo che la mia situazione va avanti da 6 anni, nella mia testa volano tantissimi pensieri... Troppo amore male gestito, nel mio caso, da parte di entrambi: piccoli ed inesperti. Ognuno ha bisogno dell'altro nella propria vita, però siamo arrivati ad un livello tossico. Abbiamo bisogno di distacco per imparare a gestire la cosa, siamo arrivati anche a rinnegare tutto in un certo senso, ora è il suo turno. So cosa può passargli per la testa e tutto, solo che non sempre la ragione mi aiuta insomma. So che ha diritto anche lui al suo tempo, come me lo sono preso io, per capire...però innervosisce quando s'intestardiscono nelle loro ostinazioni. E sono sicura di quello che dico, ormai lo conosco meglio di lui...è un tipo particolare...Ma non ne sono sicura solo per quello che mi dice il suo corpo/i suoi occhi, ma anche in base a quello che dice. Il punto è che lo sa anche lui, ma persiste. Ora spero solo che un giorno riusciremo a disintossicare il nostro rapporto :) Anche che diventi solo un legame affettivo, dobbiamo imparare a gestirlo e per farlo entrambi, come prima cosa, dobbiamo accettare quello che c'è. (Scusate, probabilmente questo è più no sfogo personale che una risposta al topic...specialmente per voi che non sapete nulla della storia)

Vi@letta, secondo me, ha dato degli ottimi consigli e anch'io ho pensato a quest'ansia che si crea. Penso che sia anche normale, per una mamma inizialmente; sono cose che si migliorano con il tempo. Magari, per la scuola, potrebbe far sentire la bambina più sicura se ripetesse a voce prima con lei le cose.

Guarda...io sono più o meno nella tua stessa situazione. Ho avuto problemi in famiglia. Prima di allora tutto bene, cercavo di nascondere la cosa, ero piccola, avevo un enorme peso sulle spalle, ma tiravo avanti. Non studiavo tantissimo, ma andavo bene a scuola, non facevo assenze ne niente. Poi c'è stato l'esplosione. C'è stato l'apice dei problemi in famiglia quando sono passata alle superiori. I primi 4 mesi del primo anno tutto ok, poi vuoto. Sono caduta in depressione, ho iniziato a lasciare tutto, dalle cose meno importanti a quelle a cui tenevo di più. Così per due anni. Non andavo più a scuola, poi piano piano ho lasciato tutti gli altri interessi. Con il tempo mi sono leggermente ripresa, anche perchè, fortunatamente, mi sono ritrovata circondata da persone fantastiche( non tante, alla fine per me sono state due quelle fondamentali!) Ero decisa a riprendermi la mia vita in mano, ho recuperato gli anni persi a scuola. Ovviamente con difficoltà, ma mi ha aiutata tantissimo il fatto di farlo con accanto una persona davvero importante per me. Tornata alla scuola pubblica l'anno successivo è andato quasi tutto bene, tranne che l'ultimo mese. Altri problemi, anche con le persone che per me ora sono la mia famiglia, e non ce l'ho fatta. L'anno dopo invece sono stata fiera di me, il primo anno portato a termine in una scuola pubblica! Con tutti i suoi problemi, ma ce l'avevo fatta. Ora che sono in quinta mi ritrovo, probabilmente, a mollare tutto ora. Troppe assenze, di nuovo, dovrei recuperare troppe cose. So che potrei farcela, mettendomici d'impegno, ma mi sento troppo sola. Sto rischiando di ricadere in depressione, finalmente mi ero decisa a chiedere aiuto, ma ora già si potrebbe dire che ho lasciato perdere. Mi sono ritrovata a sentirlo come una cosa inutile che non mi portava da nessuna parte. Ora non lo so come andrà a finire, non lo so davvero. Quindi ti capisco. Non dobbiamo demordere, per quanto sia difficile. Ci sentiamo sole e non capite. E' davvero dura. Ecco, ricomincio a scrivere questi periodi brevi e concisi. Non posso esserti molto d'aiuto, essendoci dentro fino al collo anch'io, quel che ti posso dire è che se hai bisogno di parlare, comunque, io sono qui. Magari potremmo tirarci un po' su a vicenda, non so. A volte abbiamo solo bisogno di sfogarci con qualcuno che ci ascolti e vorremmo tanto essere capite, senza la sensazione di parlare a vuoto.

Beh direi che per raccontarti potresti iniziare rispondendo alle sue prime domande, senza troppi problemi :) Anch'io a volte passo dei periodi così, ma poi cerco di riprendermi. Siamo giovani ed è brutto buttarsi già giù così, no? Forza e coraggio! So che all'inizio può sembrarti difficile, ma vivi questa situazione di disagio alla fine perchè alcuni finiscono per prenderti in giro. Invece di reagire ti chiudi ancora di più in te stesso, lasciandogli così la ragione (detta così può essere fraintesa la mia frase, nel senso che giustifichi a te stesso quello che ti dicono e non cerchi di cambiarlo, ma accentui la cosa!) Magari inizia a sentire un amico a cui sei più legato, prova a cercare di uscirci, una volta...poi vedi un po' come va :) il resto piano piano verrà da se. Non sempre sono le persone a cercarti, spesso tocca chiamare le persone per organizzare delle uscite così...Spesso i ragazzi organizzano e poi chi s'informa si aggrega insomma :) Non dare modo a te stesso di giustificare quello che ti dicono incentivando la cosa, così, fidati, che la cosa peggiorerà soltanto e inizierai anche a sentirti in colpa con te stesso sprofondando sempre di più. Potresti iniziare anche spegnendo il computer ed andando a farti una bella passeggiata in un parco magari, con un po' di musica nelle orecchie, non chiuderti al mondo. Non essere perfetti fisicamente? Essere rifiutati da qualcuno? Succede a tutti prima o poi di sentirsi così, anche a quelli che ti sembrano "i migliori". L'importante poi è non lasciarsi trascinare da questi pensieri neri :)

Piacere a tutti :) Sono Arianna e scrivo da Pesaro. Ogni volta ci provo, ma non sono buona a presentarmi nei forum così! Come si può dedurre dal mio nick ho 20 anni, già compiuti. Sono di gennaio, acquario!