Salve a tutti, mi sono iscritto in questo forum proprio perché ho un problema che mi sta distruggendo la vita, e non so come risolverlo. Ho lasciato la mia ragazza circa tre settimane fa, chiedendole una piccola pausa, dato che la relazione stava diventando ossessiva, per prendere un po' di fiato e poi tornare insieme. Tutto sarebbe andato a buon fine se non fosse stato per il fatto che lei è caduta in depressione, e la sua famiglia ha fatto di tutto per capirne il motivo, fin quando non è risalita a me, credendo quindi che io abbia trattato la loro figlia come un giocattolo, e che quindi me ne freghi altamente di lei. Le cose non stanno assolutamente così, dato che io amo alla follia questa ragazza, tanto che stavo progettando di andare a convivere con lei, per poi arrivare a sposarla. La compagna della mia vita, insomma. Purtroppo la sua famiglia è composta da esseri assolutamente barbari, privi di qualsiasi forma di intelletto, che tendono a picchiare selvaggiamente qualunque forma di vita che possa creare loro anche un minimo disagio. Ho provato a parlare con uno dei suoi fratelli, sono scoppiato in lacrime davanti a lui, pregandolo di farmi stare con lei, ma tutto quello che ho ricevuto in risposta sono state minacce e insulti. Adesso lei è segregata in casa sua, senza cellulare, e con l'accesso molto limitato e controllato a facebook, perciò non ho modo di contattarla; inoltre sono stato minacciato di aggressione e omicidio da parte del fratello se avessi provato a contattarla o vederla. Non mi preoccuperei se non sapessi che gli elementi che compongono quella famiglia godono di periodi di galera, e che se provassi a creare un contatto molto probabilmente finirei in ospedale. Il problema è che io amo troppo questa ragazza per lasciarla stare, non riesco a dormire né mangiare ormai da un po', ma non so come comportarmi, non so cosa fare per poter farla tornare da me; ci tengo a precisare che anche lei è innamoratissima di me. Per favore, datemi un aiuto, ed escludete a priori un confronto verbale con la sua famiglia, dato che non ne uscirei con le mie gambe.