Buongiorno, è la prima volta che scrivo nel forum, ho bisogno di risposte ragionate, non le solite banalità che ho trovato da altre parti... essendo un forum impostato sulla psicologia mi rivolgo a voi perché ho davvero bisogno di qualcuno che mi aiuti a decodificare il comportamento di un uomo per il quale provo un sentimento molto forte ma che ha atteggiamenti talmente altalenanti che mi stanno facendo “impazzire”.
Premetto che io sono libera mentre lui ha una relazione che dura da anni, ma che non lo soddisfa sotto molti aspetti (e non è una storiella che "racconta" a me, è vero); è un tipo con un carattere difficile, molto chiuso, di poche parole, molto “controllato”. Siamo colleghi e ci vediamo tutti i giorni, non siamo due ragazzini, siamo entrambi sulla cinquantina; lui è venuto a lavorare dove sto io circa 2 anni fa e da subito tra di noi si è creata un’intesa non solo professionale, ma anche "mentale", siamo affini su tanti aspetti, materiali e non, ci capiamo al volo e anche se all’inizio non c’è niente di sentimentale, lui (non io) si attacca a me e si comporta come se io fossi il suo punto di riferimento, tanto da suscitare anche qualche battutina in ufficio... Dopo mesi e mesi "neutri", durante una mia breve vacanza, mi manda sms e mi telefona spesso, e mi scrive “a me fa piacere vederti tutti i giorni”. Tornata, ci incontriamo fuori dal lavoro, non succede nulla, solo qualche bacio. Lui però si sbilancia, mi dice che si è imposto un atteggiamento freddo perché siamo sul lavoro, ma è molto attratto da me non solo sul piano fisico, ma anche "oltre", che c'è affinità, intesa, che con me sta bene, che non vede l'ora di venire al lavoro per vedermi e che quando sta con me è come se stesse con una compagna di anni e anni. Mi chiama amore, è felice quando è con me, lo vedo (il suo viso cambia completamente espressione!!!) e lo “sento”, quando siamo soli non riusciamo a stare staccati, mi accarezza, mi bacia, mi sorride ma poi...improvvisamente chiude tutto in modo brutale; chiedo spiegazioni, lui in un primo momento rifiuta ogni dialogo, ma poi dice che prova le stesse cose che provo io, ma che la situazione è ingestibile per via dell’essere colleghi e per il fatto che è impegnato, e che in un'altra situazione avremmo potuto stare insieme, ma così come siamo no, perché lui non cerca una storia “da una botta e via” e anche se ci illudiamo di gestircela bene, poi non ci accontenteremmo di una cosa tanto per fare e si creerebbero un sacco di problemi. Ok, cerco di mettermi il cuore in pace...andiamo avanti da buoni colleghi per qualche mese, anche se l’intesa rimane, sempre fortissima; due-tre mesi fa lui si riavvicina, più sul piano dell’attrazione fisica, ma ancora mi dice cose che mi impressionano, tipo "è strana questa cosa tra noi, tu sei la mia compagna, sul lavoro e fuori, mi immagino che stai a casa mia a fare cose insieme a me, a cucinare..." Inizia l’intimità fisica ed è meraviglioso, un’intesa perfetta. Ci sono serate in cui stiamo insieme come due che si amano veramente, dedicate l’uno all’altro così intensamente (e non solo dal punto di vista fisico) da non lasciarmi dubbi sulla natura dei suoi sentimenti. Scopro una persona completamente diversa, aperto, generoso, attento a me...Per poco, però, perché di nuovo, all’improvviso, si chiude e ricomincia a trattarmi con indifferenza, con durezza, mi dice che la continuità non va bene, che siamo su una china scivolosa, che poi succedono “casini”. A tratti mostra ancora interesse, però sembra quasi che pretenda da me amore e dedizione incondizionati, ma senza darmi niente, anzi, mi ignora sfacciatamente, mi critica davanti agli altri, ha degli scatti di rabbia... Un mese fa riprende il contatto, c’è un incontro in cui stiamo ore a chiacchierare abbracciati in un parco come due adolescenti innamorati, lui mi dice che sono perfetta per lui, che l’intesa che c’è tra di noi è rara e preziosa, ma ancora mi ripete che queste cose portano ad avere problemi, perché lui non vuole una storia alla giornata e che poi diventa pericoloso eccetera. Poco dopo, facciamo una breve vacanza insieme, due giorni bellissimi, da “coppia” a tutti gli effetti: mi dice cose meravigliose, abbiamo dormito insieme (lo dico perché lui una volta in ufficio diceva che non gli piace dormire con qualcuno vicino perché non è mai riuscito a dormire bene con nessuno, invece con me ha dormito senza nessun problema, come se fosse la cosa più naturale del mondo) abbiamo mangiato, fatto l’amore, siamo rimasti insieme fino all’ultimo momento possibile e anche un po’ oltre, lui ha voluto condividere con me tantissime cose sue, dicendomi “vedi, piano piano stai conoscendo tutte le cose della mia vita”.
E poi, indovinate un po’? Si rientra...e ricomincia la chiusura totale, se possibile ancora più “cattiva” delle volte precedenti: sono settimane che mi ignora, addirittura capita che io gli chiedo una cosa e lui risponde guardando un’altra persona!!! Mi critica per cose inesistenti, fa battute stupide alle altre colleghe, sembra che cerchi dei pretesti per tenermi lontana perché mi tratta malissimo e se ho qualche reazione negativa (sfido chiunque!!!) si offende a morte, si chiude e si allontana ancora di più, come se fosse mia la colpa (di cosa poi...).
Io sono stanca, mi sto esaurendo, non capisco perché fa così: prova qualcosa per me e ha paura oppure è solo un semplicissimo bastardo che mi sta usando come “tappabuchi”?
Io sono propensa per la seconda ipotesi, però mi chiedo il perché di tutte quelle cose che mi dice, la mia compagna, l'intesa rara e preziosa, ti voglio bene, ci tengo a te, facciamo le cose con amore, e non ce ne sarebbe bisogno perché io non gli ho mai chiesto niente, non ho mai nemmeno dato un nome a quello che c'è, è lui che esce a dire cose che non stanno nè in cielo nè in terra.
Chiederglielo manco a parlarne...mi metterebbe davanti il solito muro di silenzio, di mezze frasi, non ci caverei un ragno dal buco.
Grazie per chi mi ascolterà e mi dirà il suo parere...