Ciao a tutti,
sono sposato da cinque anni (padre di una bambina) e, 4 mesi fa, mia moglie mi ha confessato un tradimento con quello che pensavamo fosse un amico comune. Pentita quasi immediatamente dell’unico episodio di tradimento accaduto un anno fa, ha provato ad allontanarsi dal nostro amico comune che di tutta risposta ha cominciato a ricattarla (minacciava che avrebbe raccontato tutto e che le avrebbe rovinato la vita) e si è reso protagonista di pedinamenti, minacce fisiche ed altri comportamenti tipici dello stalking.
Alla fine lei non ha retto più e mi ha confessato tutto, lasciando tra l’altro in sospeso una denuncia di stalking verso il nostro amico.
Dopo un periodo iniziale di crisi totale, abbiamo deciso di provare a recuperare il nostro rapporto. E’ stato tutto molto difficile, ma alla fine, anche grazie alla nostra bimba, siamo riusciti a ristabilire una parvenza di normalità.
Normalità a parte, purtroppo, io non ho ancora superato la cosa. Ogni volta che provo a parlarne con mia moglie, lei va in crisi in quanto ripensa a tutti i vari episodi di stalking che le sono accaduti e ricade nell’enorme senso di colpa accumulato in quel periodo. Ormai è un argomento tabù su cui non riusciamo più a relazionarci. Lei non vuole affrontare l’argomento e io non posso. Alternativamente, siamo ancora in crisi per qualcosa di evidentemente irrisolto.
Non vedo via d’uscita se non quella di sperare (anche se sono molto dubbioso) che il tempo, alla fine, dissolva tutto. Qual è la vostra opinione?
Grazie X