dipende dal modo o dai modi che abbiamo imparato ad usare per soddisfarli, dai contesti, dalle situazioni, dalle persone con cui ci relazioniamo, anche dai bisogni stessi che possono cambiare, ed in alcuni casi dovrebbero cambiare (tipo quello di ammazzare qualcuno per dire, a meno che non vuoi ammazzare il fu Berlusconi, quello è un bisogno che invece ti dovrebbe venire, sennò sei out ); qui entrano in gioco le altre variabili personali di tolleranza e gestione della frustrazione, dell'ansia, le proprie risorse biologiche e cognitive, capacità adattive ecc.
per comprendere bene la dinamica ed in modo abbastanza semplice (quasi lineare direi), basta osservare il comportamento dei bambininetti piccoli, dove tutte quegli elementi "di disturbo" la sopra ancora non esistono o sono ridotti all'osso:
se il bimbo ha fame e non riesce a nutrirsi che fa?
oppure, giusto per far riferimento anche a bisogni "secondari":
se gli portano via il suo giocattolo preferito e non riesce più a recuperarlo?
se lo separano dalla madre o dalla figura significativa?