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Maria rossi

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  1. Salve, dopo parecchi mesi passati a cercare di risolvere il problema da sola e con il mio partner senza riuscirci, ho deciso di raccontare qui la mia storia, sperando che le risposte di esperti possano aiutarmi a ritrovare la serenità. Sono una ragazza di 20 anni. Sto con il mio ragazzo, che ne ha 23, da 4 anni ormai. Quest'anno ho scoperto che si masturba, e il pensiero non ha smesso di tormentarmi da allora (parecchi mesi ormai). È da un anno che io vivo lontana da casa perché studio fuori, e passiamo anche 1 o 2 mesi senza vederci. Nonostante la lontananza e tutte le difficoltà che questa comporta, abbiamo deciso di rimanere insieme. Ci amiamo molto, e io sono convinta dei suoi sentimenti e della sua sincerità. Tuttavia, da quando ho saputo che lui si masturba, non riesco a ritrovare la serenità di prima. Voglio fare alcune precisazioni: lui mi ha assicurato che lo fa solo quando io non ci sono, quindi durante quei mesi che siamo lontani, perché gli manco. Quando invece torno a casa, a lui non manca niente e non ne sente il bisogno. Ne abbiamo parlato molto, e soprattutto i primi giorni subito dopo che era uscito fuori tutto, sono stati molto duri. Abbiamo sviscerato la questione in mille modi, e alla fine lui era molto preoccupato perché mi vedeva sconvolta. Mi diceva che erano solo cose ormonali, debolezze, e che non significavano niente. Ha addirittura consigliato di affrontare la questione con i miei, se questo poteva farmi tornare ad essere serena (sa che io sono molto legata alla mia famiglia e mi fido molto di loro). Tutto questo mi ha rassicurata un po', o almeno così credevo all'inizio. Eppure i mesi passano, ma io mi rendo conto di non aver ancora superato la cosa. Ci sono dei pensieri che faccio regolarmente, per esempio che lui possa desiderare la mia amica perché ha più seno di me o che lui possa guardare con interesse una che passa o cose così, che mi tolgono letteralmente la tranquillità e mi danno la nausea. Ho timore di tuttE, mi sento tremendamente insicura della mia fisicità e della mia bellezza, pur avendo ragazzi che periodicamente mi fanno complimenti o ci "provano" con me. Precisazione: lui è timidissimo, sono stata la sua unica ragazza a parte una breve storia prima di me, e non mi hai mai dato motivo per essere gelosa. A volte sembra tutto passato, altre volte tutte le paure sembrano riemergere. In tutti questi mesi, ogni volta che risprofondavo nell'insicurezza e ne riparlavamo, gli chiedevo sempre se si era pentito di avermene parlato, visto il disagio che aveva procurato in me e il suo "fastidio" nel dover affrontare sempre l'argomento e rassicurarmi. Mi rispondeva sempre no, e io ne ero felice. Perché pur soffrendo, non avrei tollerato che mi rispondesse no. Avrebbe significato che mi nascondeva delle cose importanti della sua vita, e allora come avrei potuto fidarmi di lui in generale? Ci siamo sempre detti tutto noi due. E per tutto, si intende davvero tutto, anche questo. Purtroppo, e mi sento in colpa per questo, senza un apparente motivo, questa sera l'insicurezza è tornata a impadronirsi di me: mentre facevamo l'amore il mio cervello ha immaginato che lui stesse desiderando di farlo con un'altra. Di botto mi è venuta la nausea e ho dovuto fermarmi. Gli ho spiegato tutto e lui ha cercato di rassicurarmi ma non mi è bastato. Dopo sta sera, mi ha confessato - sotto mia richiesta - che si era pentito di avermene palato di tutta questa storia del masturbarsi. Mi sono sentita gelare, perché sapevo che ci stavamo arrivando. Sapevo che di lì a breve avrebbe iniziato a pentirsi, perché io la stavo facendo troppo lunga. Lo so, eppure non riesco a fermare questa insopportabile insicurezza. E ora che so che lui non me ne riparlerebbe se tornasse indietro, mi sento ancora peggio. Come se non potessi più fidarmi di lui, perché magari da oggi in poi alle mie domande lui non risponderà la verità ma solo in modo che a me non faccia soffrire. E so che questo è un circolo vizioso che ho innescato io e che non riesco a frenare. Lui dice di non riuscire a capirmi, che mi ama e desidera solo me. Che si masturba perché gli manco io, ma fare l'amore vero è un'altra cosa e vuole farlo solo con me. La cosa che mi logora dentro, è che io RAZIONALMENTE so che sto esagerando, che è solo una stupida questione ormonale, che lui mi ama e non desidera nessun'altra. Ma non riesco a frenare i pensieri. A volte ho la sensazione di torturarmi da sola. Non ce la faccio più, sono stanca. Davvero molto stanca. Vorrei poter trovar un modo per smetterla, e godermi quello che ho. Perchè so di avere moltissimo. Lui è il ragazzo più buono che conosco, e non farebbe mai niente che possa ferirmi. Il problema è la mia testa. I miei pensieri che sono nauseanti e non riesco a controllare. E poi, c'è una cosa che non riesco a capire: perché, se gli manco io, non può masturbarsi pensando a me o a noi mentre facciamo l'amore? Lui mi dice che si sente bombardato da immagini di donne spogliate o in pose provocanti, in TV, su internet o sui giornali, e quando io non ci sono e non lo facciamo da molto tempo queste immagini lo eccitano, e da lì parte a masturbarsi, ma che poi dopo pensa a qualche volta in particolare che lo abbiamo fatto. Ma il modo in cui lo ha detto e il fatto che non lo abbia detto subito, ma solo dopo un po' che io aprivo l'argomento, non mi ha convinto, ho iniziato a pensare che lo dicesse solo per rassicurarmi, e questa cosa mi ha buttato a terra ancora di più. Da lì ho iniziato a desiderare di leggere le conversazioni tra lui e il suo migliore amico, per vedere se con lui parlava in modo diverso (più sincero) che con me. Abbiamo le password di facebook e stando sempre insieme capita spesso che leggiamo messaggi che arrivano all'uno o all'altra, e non ho mai trovato nulla di "anomalo" o che non "combaciasse" con la versione che dava a me. Eppure, nonostante nessuna evidenza, il mio cervello ha iniziato a elaborare l'ipotesi che lui - sapendo che capita che io leggo le sue conversaioni o messaggi - cancelli le parti in cui parla più apertamente o dice cose che non vuole farmi sapere. So che è pazzesco. Sto diventando paranoica? Ho molta puara che questa cosa possa rovinare il nostro rapporto. Sono terrorrizata all'idea. Prima mi fidavo cecamente di lui, ora diffido delle cose che mi dice perché ho paura che lui ragioni in modo da "scartare" le cose che non possono essere dette alla propria ragazza, mentre prima ci sentivo davvero come una cosa sola. Lui è sempre lo stesso, e non mi ha MAI dato motivo di essere sospettosa. Razionalmente so bene che è tutto a posto, e mi rendo conto che lui davvero mi ama moltissimo. Eppure l'irrazionalità spesso prende il soppravvento e non mi lascia tregua. C'è qualcosa che posso/possiamo fare per far smettere a certi pensieri di torturarmi? Spero possiate aiutarmi. Cordiali saluti
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