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lorella

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messaggi di lorella

  1. 16 ore fa, diamanda dice:

    Perché chi sta male dovrebbe essere più sensibile e invece si mostra aggressivo? Modi e toni veramente negativi e distruttivi dovunque...

    Non si può scrivere qualcosa che subiti si viene attaccati, e con dei modi davvero aggressivi, distruttivi e poco costruttivi.

    Non capisco perché le persone se la prendono tanto cogli altri. Ma sono invidiosi, frustrati, cosa?

    Credo che in questa società manca del tutto ormai la gentilezza e la dolcezza.

    Anche forse l'educazione mi sa. 

    Poi non capisco come mai succede di più nei siti di psicologia dove le persone che stanno male dovrebbero essere più sensibili appunto.

    Invece c'è gente che è cattiva, ma cattiva sul serio, per noia forse, non saprei, e che fa di tutto per screditare e svalorizzare gli altri.

    La trovo una cosa pessima queste e in più spesso non ci sono nemmeno moderatori che possano calmare e ridurre i danni di questi comportamenti pessimi.

    A voi è mai capitato di essere aggrediti? E come avete reagito? 

    Ciao Diamanda,

    posso chiederti quanti anni hai?

    L.

     

  2. Il 21/7/2017 at 17:09, Lis dice:

    Immagino che anche tra gli psicologi, come tra tutti i professionisti nei svariati settori, ci siano quelli più competenti, quelli meno e quelli inetti.

    vero....

  3. ho provato a parlare faccia a faccia con uno psicologo...anzi psicologa! era concentrata a guardarmi gli stivali, a guardarmi la borsa, a parlarmi annoiatamente di asserività...sono scappata. Mi richiamò per comunicarmi di alcuni incontri con altre persone per parlare a proposito della su citata assertività,  istintivamente le chiedi: "salve dottoressa,come va"?  lei: "ma sono io che lo devo chiedere a lei signora"! pensai: "e me lo chieda allora"

    di sicuro non sono andata con la giusta predisposizione, volevo solo chiederle chi io fossi, che tipo di persona fossi e forse un percorso con uno psicologo comincia così cioè parlando di assertività, piano piano...forse non è scattato qualcosa...non lo so...però sono rimasta così, in bilico tra miti e falsi dei

    L.

     

  4. 10 ore fa, Sirenella dice:

    Buonasera a tutti.

    Premetto che non ho molta esperienza nei forum, non so cosa aspettarmi, ma a mali estremi estremi rimedi. Non cerco nulla, forse solo un modo per sfogarmi.

    Sono una ragazza di 20 anni, sicuramente come tante altre, ma alla quale sembra di avere ben poco in comune con chi le sta attorno. Non ho concluso le superiori perchè ho ritenuto che in quel determinato momento della mia vita a causa di diversi problemi economici fosse decisamente più importante lavorare che pesare economicamente sui miei genitori (con i quali già i rapporti erano incrinati). Così, convinta della mia decisione e andando contro l'opinione di tutti ho iniziato il mio percorso lavorativo nella ristorazione, prima nella gelateria di famiglia e poi in giro per mille tipologie di locale, dalle birrerie ai bar di paese ai ristoranti ai cocktail bar. Con ovviamente tutta la fortuna dalla mia parte posso ringraziare solamente me stessa per quello che sono oggi, un oggi che mi concede un lavoro fisso con contratto part-time e buono stipendio, in un locale che mi adora (e parlo della clientela). Sono arrivata a ciò che sono, come dicevo, grazie a me, perchè ci sono due armi che ho saputo usare a mio vantaggio: empatia e furbizia.

    Ora, di cosa mai posso lamentarmi?     Eppure sono qui davanti ad un computer a cercare una soluzione al modo in cui mi sento. 

    Mi sento senza prospettive, perchè nonostante io abbia tutto sto vivendo una vita che non sento mia... come sto impiegando il mio tempo? chi sono le persone che ho vicino? posso dire di conoscerle? Perchè loro non sanno NULLA di me. Vivo spesso in una sensazione di ansia costante, tendo sempre a mettermi in dubbio con una vocina nella mia testa che mi dice che "non è mai abbastanza", "non sono mai abbastanza" in qualsiasi situazione io mi trovi. Ed è frustrante sapere di avere qualcosa dentro, qualcosa che potrebbe aiutare le altre persone ma sapere di non avere idea di dove cercare qualcosa che mi possa far sfruttare questa mia capacità.

    Sto parlando di tutto e di niente.

    Le persone mi sembrano così lontane da me nonostante io ci viva COSTANTEMENTE a contatto, nonostante io riesca a farmi amare da tutti loro mostrando semplicemente quello che ognuno di loro vuole vedere in me, ma mentendo, in ogni momento. Sembra che io non ne riesca a fare a meno, non so nemmeno cosa sarei io senza le mie centomila maschere, forse sarei niente. 

    Ho sempre pensato: chi mai vorrebbe avere a che fare con una persona come me? Con tutte le paranoie, gli sbalzi d'umore, le ansie, le paure di tutto... 

    Vorrei solo che fosse più semplice

    cara Sirenella,

    scrivi: "mentendo, in ogni momento".  non definirei menzogna il tuo modo di comportarti ma solamente una protezione, uno scudo...se pensi che questo ti aiuta, perchè no! apriti a chi vuoi e come vuoi. quando le persone dicono: "devi essere te stesso", non concordo del tutto. se io sono appunto uno, nessuno, centomila, non vuol dire NON avere personalità, posizione, definizione. ci plasmiamo a seconda delle esperienze quotidiane. io so chi sono e non ho ne voglia ne sento il bisogno di aprirmi agli altri.e poi hai 20 anni.....meravigliosi!! un abbraccio L.

  5. Cita
    Il 15/5/2016 at 22:28, LorenzoAngels dice:

    Ciao a tutti,mi chiamo Lorenzo e sono un ragazzo di 19 anni.

    Allora cercherò di essere il più breve possibile...sin da ragazzino ero il classico tipo timido e riservato ma ciò non mi ha mai dato particolari problemi visto che comunque sono considerato un tipo simpatico e gli amici non mi sono mancati.

    I problemi veri e propri sono iniziati alla dolce età di 16 anni,in pieno terzo superiore,quando ho iniziato a perdere i capelli.

    Ebbene sì,una vera calvizie precoce,o se volete alopecia androgenetica,nessun rimedio definitivo,te la tieni e basta.

    Da qui è iniziato un vero e proprio declino:le prese in giro e tutto quello che ne deriva,compreso l'alzare le mani più di una volta per avere almeno un attimo di tregua.

    A questo aggiungiamo il fatto che io non ho mai avuto una ragazza,nonostante l'averci provato ad averla più di una volta e comunque,calvizie o no,il non essere affatto brutto.

    Per farla breve io mi ritrovo a 19 anni praticamente calvo,senza aver mai avuto una ragazza con tutte le insicurezze e le problematiche che ne derivano,compreso un costante desiderio di volerne una che mi tormenta ogni giorno.

    Divento sempre più solitario e chiuso in me stesso,mi accorgo che molti dei miei amici,almeno per me,non sono veri amici ma il frutto di abitudini che si sono create negli anni,e realizzo finalmente di essere un diverso,uno che nonostante abbia mille interessi,alla fine non ne ha in comune con gli altri.

    Io ho sempre cercato di non arrendermi e di tirare avanti a muso duro,cosa tra l'altro conforme al mio carattere che,per forza di cose,si è molto indurito e si è fatto cinico,ma mi sembra di sprofondare sempre di più in un abisso,non vedo vie d'uscita e ogni volta che ho un breve periodo di serenità,subito dopo se ne presenta uno di tristezza e dubbi.

    Io veramente non so che fare,se qualcuno di voi ha avuto una situazione simile alla mia o comunque volesse cercare di aiutarmi,mi sarebbe di grande aiuto.

    Cita
    Cita

     

     

    Divento sempre più solitario e chiuso in me stesso,mi accorgo che molti dei miei amici,almeno per me,non sono veri amici ma il frutto di abitudini che si sono create negli anni,e realizzo finalmente di essere un diverso,uno che nonostante abbia mille interessi,alla fine non ne ha in comune con gli altri.

    ecco Lorenzo, questa parte proprio non ti aiuta!

    diamine!!! sei calvo, non deformato! ti potrei elencare uomini calvi mooolto interessanti.

    e goditi i tuoi 19 anni, ti prego.

    Cita

     

     

  6. Il 4/5/2016 at 11:26, diamanda dice:

    L'altra sera ho visto una serie su netlifx, Sense8, in cui c'erano delle scene di un rapporto in chiaro e ho pensato " guarda un pò, se fossero due donne o due uomini non avrebbero mai fatto vedere così tanto. "

    Credo che anche nella tv e in generale nel cinema ci sia del bigottismo assurdo riguardo i rapporti sessuali in generale. Io lavoro coi bambini e sono per un'educazione sessuale chiara e completa. 

    Di solito se si deve vedere un film o un telefilm insieme ai figli ci si informa prima se è un bollino rosso, giallo  verde. Questo è un consiglio che do a tutti i genitori. Quindi prima di sedervi a guardare la tv insieme ai vostri figli assicuratevi che quel programma sia adatto a loro.

    Poi mi stupisco sempre di quanto clamore faccia un rapporto sessuale, tra etero o tra gay, piuttosto che una scena di violenza, di guerra, di rapimenti, abusi e cose di questo genere. Anche nel telegiornale ci sono spesso scene violente o immagini cruente però l'attenzione ricade sempre e solo sulla tematica dei rapporti tra gay. Come mai?

    I bambini non dovrebbero guardare nemmeno certi cartoni animati in cui la violenza è chiarissima eppure molti genitori di questo non si preoccupano.

    Il mio consiglio per i genitori è di documentarsi bene su come spiegare certe cose ai propri figli e magari di leggere un libro insieme. Ne esistono anche per i più piccoli, dove si spiegano tante cose riguardo ai gay.

    Questo per evitare che poi i figli scoprano il sesso grazie a youporn e imparino tutto quello che non è la vera realtà dell'amore tra due persone.

    Spesso infatti i genitori evitano l'argomento del sesso e i ragazzi poi fanno da soli e su internet guardano di tutto e vedono di tutto.

    Per educare bene i figli non bisogna solo evitare che vedano certe cose ma piuttosto spiegargli quale è la realtà che esiste attorno a loro.

    Esistono i gay, le coppie gay, e quindi informare i figli nel modo giusto e più sano possibile. 

    Il mestiere di genitore è anche questo, non solo di proteggerli dal male che esiste nel mondo, ma di dargli gli strumenti giusti per capire e affrontare tutto nel modo più adeguato. 
     

    andiamo per ordine diamanda, così almeno posso risponderti:

    a cosa ti riferisce quando dici che sei per un'educazione sessuale chiara e completa? spiegare a bambini di 5/6 anni oppure 7/8 anni che è giusto avere una totale conoscenza dell'educazione sessuale?personalmente non sono d'accordo e ti spiego anche il perchè: l'apprenderanno da soli se vivono in una famiglia sana e aperta. ma questo  loro tempo. .Ci consigli a noi genitori di documentarci su come spiegare bene certe cose ai nostri figli: non occorre, anche qui, viene da se'!

    Perchè devo far leggere ai miei figli un libro dove si racconta dei gay? faccio leggere ai miei figli i libri sulla loro storia e per loro intendo il loro paese e se poi sono molto piccoli,  si legge loro un favola di folletti e fate con lupi cattivi, perchè come tu sai, le favole hanno sempre una morale, non sono certo scritte a casa.

    I nostri figli saranno comunque incuriositi di vedere siti pornografici, perchè fa' parte della loro crescita e per quanto cercheremo di arginarli, accadrà comunque.Qualche genitore, hai ragione, evita il discorso sesso con i figli, io no! mai fatto. a loro domanda, rispondo. 

    Qual'è la realtà che esiste attorno a loro diamanda, dimmi. qual'è? sono infinite le realtà .

    E gli strumenti giusti?

    Sei mamma sicuramente, confrontiamoci!

    La mia morale in tutto questo è che fare il genitore oltre che meraviglioso e difficile, ma soprattutto è istintivo. 

    L.

     

     

     

  7. Salve a tutti.

    Cerchero di essere sintetica e spiegarvi cosa mi sta capitando.

    Sposata da 20 anni, con figli, famiglia tranquilla con alti e bassi ovviamente, ma tutto sommato una famiglia tranquilla, io e mio marito carriere riuscitissime, nessun problema maggiore.

    Da qualche tempo mio marito parla pochissimo in famiglia. SI limita allo stretto indispensabile. E' sempre stanco e incavolato. Tiene il muso appena lo si contraddice. Cosi la settimana scorsa gli ho parlato e gli ho chiesto cosa c'é che non va, perche fa cosi. Lui scoppia e mi dice che non ce la fa piu, che non puo piu vivere cosi, che non sopporta piu me né i bambini...e soprattutto che lui vuole dimostrare che il problema sono io e vuole dimostrarmelo e pensa che per farlo abbiamo bisogno di una terapia di coppia. L'indomani mi dice che ha preso apputnamento e dobbiamo andare da una psicoterapeuta di coppia.

    Abbiamo avuto un incontro di un'ora e mezza. Lui ne ha dette di tutti i colori su di me, sui figli, su lavoro...dice che non sopprota piu nessuno e mi accusa. La psicologa fa le domande anche a me ovviamente...io dico che lui è aggressivo con tutti, non ha pazienza con i bambini, urla e rimprovera tutti in continuazione. Lui perde la pzienza e dice che se veramente penso che lui sia ggressivo deve denunciarlo alla polizia, sbatte i pugni sul tavolo...

    Per farla breve, vede tutto nero. Non lo si pu contraddire perche urla e scalpita, Se si vogliono evitare scenate, bisogna solo dargli ragione.

    Lui aggiunge che vuole una persona con cui condividere i propri interessi, che non vuoel aver eil problema dei figli, vuoel avere del tempo per se stesso, che l'éta avanza e lui sente che è sempre ultimo delle lista nelle priorita di famiglia...

    La psicologa alla fine della seduta dice che non si puo fare terapia di coppia perche lui non è pronto a negoziare. Che lui vive un evidente momento di difficolta e che probabilmente è depresso. Gli consiglia una terapia individuale e solo DOPO, se ancora lo desideriamo, una terapia di coppia.

    Ho sentito la psicologa due giorni dopo, per sapere se lui avesse preso apputnamento per la terapia individuale e per sapere COME secondo lei potevo aiutare mio marito.

    LEi mi ha detto che la notizia positiva è che mio marito ha preso apputnamento e vuole provare la terapia individuale ma che ovviamente lei non puo piu seguirci in coppia e quindi lei deve solo comunicare con lui. Ha aggiunto che io non devo esitare a prendere qualsiasi decisione per proteggere me e i bambini e che mi consiglia di farmi sostenere da un terapeuta perch eil percorso sara lungo, che capisce la mia situatuazione e che sa che in famiglia è difficile ma che (ovviamente) lei non puo piu avere contatti con me ma mi consiglia farmi sostenere da uno psy perche ne avro bisogno.

    L'indomani mio marito mi chiede che ne penso della psy. Io resto vaga e dico che non so, che mi sembra comptente ma che non so dire esattamente ma che è lui che deve decidere. Mi dice che lui ci andra e fara terapia.

    Per qualche giorno resta calmo. Ieri mi chiede diu andare a cena noi due soli. Usciamo, semrba tranquillo. A un certo punto mi richiede che ne penso della psicologa. Poi aggiunge 'peccato che sia femmina'. Poi alza i toni e dice che lui vuole andarsene. Lo ripete... dopo 7 volte...non ce la faccio piu e rispondo. Gli dico che se proprio lui pensa di essere piu felice altrove io non lo tratterro. Che io cerco di ascoltarlo essere paziente, ma che anche io sono un essere umano e non riesco a incassare quando mi si ripete che lui vuole andare via, che non ci sopporta piu...

    Lui rincara la dose. Dice che non sopporta i bambini, che non se la sente piu di seguirli, che io sono pesante, che lo contraddico sempre, che gli tolgo l'autorità parentale... E qui devo precisare che lui è aggressivo, a volte violento verbalmente e qualche ceffone è pure volato per cose minime. Cosi io intervengo...non posso lasciare che tratti cosi in continuazione i bambini. Come si fa???

    Sempre a cena, dice che lui se ne vuole tornare da sua madre, al suo paese natale. CHe lui non vede piu niente di positivo qui...che i colleghi fannos chifo, che il lavoro gli fa schifo...

    Poi ricomincia a offendermi e a parlare di episodi e dirmi che io sono cosi e cosi...

    Interrompo la conversazione e gli dico che visto che ha deciso di fare terapia individuale, e che la psicologa ha detto di aspettare per fare la terapia di coppia, io penso debba fare come ha deciso. Dovremmo parlare di queste cose dopo che lui ha preso del tempo per se, per veder cio che vuole, come sta. Inutile che siamo li a litigare e rinfangare episoldi e insultarci.

    LA cosa che piu mi fa male è che tornati a casa, lui russava dopo 5 minuti, io soono stata tutta la notte sveglia. Non riesco a immaginare come un padre possa dire cose terribili sui figli, desiderare di non occuparsene, di parltire e abbandonarli...queste parole sono come coltelli nel cuore. Non posso farcela...Non posso incassare.

    Adesso mi tiene il broncio. E' intrattabile. Si limita alle comunicazioni di servizio, coi bambini è duro, rimprovera, urla...è sempre addosso a loro appena si permettono di guardare la TV o fare cose diverse dai compiti... Poi fa il simpatico...poi ritorna duro.

    La situazione è terribile per me... Non so quanto i bambini se ne rendano conto, ma suppongo anche loro lo vedano.

    Da un lato mi dico ceh visto che pare sia depresso, che sta male, io devo starlgi vicina, devo capirlo, evitare di aizzarlo e farlo incavolare...dargli tempo.

    Ma poi mi rendo conto che non ce la faccio, che è dura ripensare a cio che ha detto, che vederlo sempre xxxxxxxxxxx fa male, che sentirlo urlare fa male...

    SO che magari qualcuno pensera che lui ha un'altra, ma lo escludo categoricamente. Non ha amici, e i suoi colleghi sono solo maschi. Non esce mai, non usa il telefono.

    Non so che fare, sono distrutta e confusa.

    Vi prego, ditemi che ne pensate.

    Roseline

    E' veramente complicata la tua situazione, ho letto con dolore e rabbia...parlandoti dal mio punto di vista non psicologico, ti dico che DEVE andarsene, per il bene di tutti voi.

    spero bene tutto....

    Lorella

  8. credo che il tuo allontanamento sia la cosa migliore da fare, questo ragazzo ora, non è assolutamente in grado di capire e non penso sia solamente la notizia della sua positività che lo rende così poco ... razionale. credo lui debba continuare ancora e ancora ad essere curato dallo psichiatra e sarà un percorso difficile e lungo.

    la cosa da comprendere è se tu sei disposto ad accompagnarlo in questo percorso, o no....

    tutto qui.

    L.

  9. ieri sera seguivo la serie, appunto, Mr. Robot che inizia intorno alle 21 (pressapoco) dura circa 40 minuti per cui siamo non dico proprio in primissima serata ma quasi.

    c'era una scena dove due uomini hanno un rapporto sessuale assolutamente "in chiaro".

    la penetrazione, l'orgasmo, il dopo.....

    ora, prima di tutto, chiedo scusa a chi è gay e giustamente può sentirsi offeso e risentito dal mio dire in merito ma, credetemi, ne sono rimasta sconvolta. non sapevo cosa fare per mio figlio il quale (miracolo) dormiva, ma se fosse stato sveglio non sarei stata in grado di fare nulla se non continuare a provare un immenso disagio che è lo stesso quando vedo scene di violenze sessuali.

    la scena mi ha infastidito di più perchè un uomo usava l'altro per suoi scopi personali e non c'era amore, lo avrei tollerato...

    sono una bigotta moralista? no, credetemi ma se fosse mio figlio al posto loro sono sicura che non lo accetterei e so' che quello che dico scatenerà l'inferno....se non qui, in altri luoghi assolutamente si.

    ma.....

  10. Per esperienza ti posso dire che l'odio ceh si nutre verso il figlio del proprio compagno in realtà è l'odio verso la madre che l'ha procreato..ecco perchè ci accaniamo di più verso il figlio..e poi niente che il figlio sia come lo descrivi tu, allora diventa ancor più difficile se non impossibile pensare di volergli bene..è un'intruso nella tua vita, non c'è niente da fare, è così punto e basta e non puoi pretendere che la gente ti capisca perchè sarà difficile..troverai quelle come me che sà di cosa stai parlando, ma il resto delle persone si riempirà la bocca di frasi di circostanza o di verità in tasca, ma loro non possono saper di quale tipo di violenza significhi affrontare il figlio del tuo compagno..ti senti rispondere che quando ti sei messa insieme lo sapevi che lui aveva un figlio e che se non eri in grado di accettarlo dovevi lasciar perdere dall'inizio..a me viene da risponder che come tutte le cose si devono provare per capire..io se non avessi provato avrei avuto il rimpianto di lasciare andare una storia senza provarci..una volta che ci sei dentro ti rendi conto veramente di cosa si tratta..solo in quel momento realizzi quanto sia difficile..io ti capisco e ti sono vicina.. :friends:

    cara free (termine riferito ad una persona indica mentalità aperta).....non ne hai azzeccata una!

    L.

  11. perdona Anna,

    te lo dico alla romana:

    mmacchettefrega!

    ma chi sarà mai 'sto collega, Brad Pitt!

    non ti sentire umiliata dai!

    ci sei rimasta male, d'accordo!

    ma umiliata....

    ma ci sei poi andata la cinema?

    se si: :clapping:

    se no: spero che tu invece a tuoi colleghi abbia detto di si!

    ti abbraccio

  12. NA CA...GATA PAZZESCA

    Che i gay siano piu sensibili degli etero....

    come per gli etero, ci sono i gay stronzi!

    E poi si è visto proprio in questi giorni che proprio una coppia gay ha ucciso una povera single etero....

    PECCATO CI SIANO POCHI GAYS IN QUESTO SITO PER ARGOMENTARE MEGLIO ... Se ci sono, che ci diano un segno................

    :icon_razz:

  13. mah, la teoria della famiglia.....boh...l'orfanotrofio non è una famiglia....comuqnue sarebbe più opportuno iniziare a facilitare le adozioni ad oggi impossibili

    e qui vi volevo!

    tutte ste' guerre, sti' comizi per le adozioni gay e poi una coppia etero non riesce ad adottare un bambino......oppure passano anni!!! eddddaaaaiiii!

    non è possibile che tutto sia finalizzato al fatto "perchè gay" e se fosse? i gay come gli etero DEVONO vivere una vita di coppia che pare a loro senza mettere tutto in piazza.

    massimo rispetto per tutti, ma per le adozioni no. e non è un no bigotto e limitato credetemi ma faccio fatica ad immaginarmi un bambino che la sera prima di andare a dormire da' la buonanotte a due mamme o a due papà...non lo so', faccio una gran fatica ad accettarlo e credetemi mi spiace perchè sono una persona aperta ed accetto varie situazioni ma qui mi fermo.

    L.

  14. x me cambiare significa lavorare su me stesso attraverso strumenti,disciplina di indagine introspettivi individuando e demolendo tabù,preconcetti,illusioni tendenze nichiliste/distruttive insite nel conscio,subconscio,inconscio e dare prove concrete a mia moglie in primis ,a xsone a me correlate e alla società della mia rivoluzione/evoluzione umana.un mezzo x me molto importante è il "dialogo maieutico" applicato ai rapporti interpersonali ed estesi(come in questo forum) il cui bilancio è x me sempre positivo e dovrebbe esserlo x tutti!tale tipologia di comunicazione se viene applicata correttamente è infallibile nel fornire risultati positivi e benefici ai partecipanti.ci sono però delle regole/etica da rispettare:1)rispetto reciproco2)saper ascoltare x favorire nell'interlocutore la libera condivisione(confessione) di idee,pensieri,esperienze(spec.traumatiche)3)stabilire un flusso emotivo-empatico-subliminale e poi cosciente-agapico x cui alla fine del contatto ognuno si sente appagato e migliore di prima.e tale nuova condizione psicoevoluta consente di rendere più costruttive e concrete le proprie azioni/relazioni migliorando il rapporto Q/P(qualità/prezzo) di un servizio professionale o di un prodotto risultando +vincenti e competitivi nel mercato del lavoro.

    rufuge

    non ho ben capito tutto ciò che hai scritto ma il senso si, quello si. termini per me un po' lontani dal mio modo di parlare, la psicologia non è proprio mia materia ma, credo, la tua si. ma comunque dico la mia a modo mio: SI! IL CARATTERE CAMBIA. assolutamente. cambia per vissuto che sia bello o brutto. una fregatura che ho vissuto (prima la chiamavo dolore) mi ha cambiata totalmente e questo da una parte mi piace e dall'altra no e se ti và di leggermi te lo spiego. una parte di me, dopo anni di fregatura-dolore-vissuto, è totalmente cambiata. sono un'altra persona e cioè stronza, non sto' mai rilassata perchè tutto e dico tutto ciò che mi accade intorno, lo percepisco, lo intuisco, lo prevengo, lo studio. tu scrivi, e non so' se questo sta' bene in questo mio scritto, "rendere più costruttive e concrete le proprie azioni/relazioni..".è così (spero di aver capito il tuo concetto). sono migliorata in tutto perchè questo mio modo di percezione che fa' parte di me, che E' me, fa si che io piaccia di più alle persone, intreccio rapporti più stretti e più interessanti, sono aperte a tutte le situazioni che mi si presentano senza provare disagi o limiti mentali, non ho paura di situazioni nuove, le gestisco benissimo. non so' come dire...mi sento completa. la parte però che non mi piace è che non sogno più come prima, la mia parte un po' bambina (ma solo un po'), non esiste più. il mio essere "dolcissima" come prima mi dicevano, è volata via, la mia immagine che si rifletteva allo specchio non c'è più. ora, non so' se benedire la mia fregatura o maledire me. complicato....molto complicato....

    L

  15. NO

    cosa ne pensate .....

    assolutamente no.

    e poi basta....i veri gay tutte queste storie non le fanno, sembra che tutti i problemi sociali ce li abbiano solo i gay e non è così.

    ho amici e parenti gay e vi assicuro che non rompono così.....

  16. angelo e dea ma oggi sapete che i figli si possono fare anche in altri modi oltre che con il metodo naturale-tradizionale uomo-donna,madre-padre? ne cito alcuni: banche dello sperma,utero in affitto,inseminazione artificiale,ingegneria genetica-biotecnologie applicate all'eugenetica. e poi avete mai visto amore criminale?chiedete ai figli,anche in tenera età,che hanno visto massacrare,bruciare viva la madre dal loro padre che idea hanno della coppia naturale deputata alla procreazione secondo natura!che immagine-esempio di figura paterna si porteranno dietro per tutta la vita sempre che riescano a sopravvivere a traumi così devastanti! cmq ribadisco che tutti i fallimenti nella vita di coppia e nella procreazione responsabile-sostenibile sono una conseguenza del vuoto,voragine educativa nell'ambito sessuale che purtroppo ancora oggi non è presente nelle materie insegnate nelle nostre scuole!

    retorica....

  17. Cq.se proprio ci tieni devi prima venderti la dignità , dopo di che guardati pure allo specchio se é successo il miracolo. Fammi sapere.auguri.

    addirittura la dignità!!! "il miracolo"....parola troppo azzardata....fiuu....che fatica!!!!!ecco, ti ho fatto sapere. auguri anche a te.

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