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lorella

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messaggi di lorella

  1. da una cultura che le fa credere di essere inferiore, impura, indegna se si mostra in pubblico...e scusa ma per me è una cultura incivile che qui non si può e deve accettare.

    guarda mio, che molte donne islamiche non si sentono per niente esseri inferiori, impure, o indegne, molte di loro lo indossano senza problemi; le donne giovani, quelle che vivono fuori dai loro paesi, del corano ne fanno un uso moderato e non sono integraliste per cui indossano il loro burqa senza problemi; poi ci sono le vecchie generazioni ma questo, qualcuno già lo ha postato, come da noi le donne che vivono nell'entroterra del sud che ancora si vestono di nero. ti faccio un esempio: quando si parlava della lapidazione di sakineh (altro discorso forse da affrontare) mia madre dice: le sta bene, la donna non tradisce il marito, si sa' che è l'uomo cacciatore. è una poco di buono e LE STA BENE. non ti dico la mia reazione. questo esempio è perchè penso che lo scatto generazionale è immenso. anche applicandolo alla concezione dell'indossare il burqa. il tuo esempio non è esteso e sono sicura tu la pensi come me, a tutte le donne che indossano sto' burqa.

    ffiiiiuuuuuuuuuuuuuu, che fatica!

  2. lorella non ti avevo capito e gl iesempi che avevi protato mi sembravano contraddittori! Detta come l'ha ispiegata adesso è invece esttasattemente qullo che penso io!

    Spero stavolta ci siamo capite... :icon_mrgreen:

    io e te ci siamo capite da sempre. ti abbraccio.

  3. io? :huh:

    c'hai una faccia... tra l'altro in sto topic ci sei comparso casualmente giusto ieri. che ti giravano e avevi bisogno di sfogare le tue frustrazioni?

    ti ricordo che esiste la masturbazione, all'uopo.

    mi dispiace ransie, ma a causa dell'intervento del tuo amichetto per me la discussione in questo topic finisce qui.

    non faccio mica i servizietti, io! -_-

    a judì, sei una forza della natura.

  4. che cosa non capisci digi? qualè il mio controsenso? spiegati bene perchè anche io non ti sto capendo. se continui a rispondere ad ongi mio post che non capisci, qualcosa da parte mia o tua non va'. dimmi. io NON sono per quelli che ti impongono di farti fare delle cose, questo è per me un fattore epidermico ma capisco che non siamo animali perciò abbiamo la nostra buona dose di raziocinio. ho detto che le donne che indossano il burqua non devono essere OBBLIGATE a toglierlo ma è anche vero che bisogna raggiungere un compromesso. ti rifilo l'esempio dell'asilo: perchè minacciare per farglielo togliere? il burqa è la sua religione, la sua personalità e la sua dignità,a casa e la sua intimità (lasciamo stare per un attimo il discorso che nel loro paese viene imposto) è giusto e doveroso che la donna con il burqa si facesse riconoscere (anche obbligatorio per via della legge vigente in italia) ma di legale e umano o di fratellanza con i popoli qui non c'è stato niente. hanno contato le "minacce" alla maestra e le prese in giro al piccolo. c'è stato solo razzismo e totale ignoranza.

    COSA NON HAI CAPITO?

  5. STUDENTESSA: Secondo i precetti musulmani come è concepita la figura della donna?

    ALLAM: La questione della donna prefigura il rapporto fra tradizione e modernità nel mondo musulmano. Il diritto musulmano, che gestisce e che costruisce il rapporto fra uomo e donna, è calcato sulle origini e i fondamenti della società tribale e la società tribale nel mondo musulmano, ma come in tutti i mondi tradizionali, è basata esclusivamente sul ruolo del maschio e sulla figura paterna. E dunque quello che noi troviamo nel Corano, oppure nelle quattro Scuole di Diritto musulmano, è un sistema che privilegia certamente la figura dell'uomo nei confronti della donna. Questo sistema ovviamente vive una contraddizione, già nell'Ottocento, quando il mondo musulmano incontra quello occidentale e si confronta con la questione della libertà dell'individuo e dei diritti delle donne, che invece saranno crescenti in tutto il Novecento. Se da una parte leggiamo un diritto occidentale che prefigura l'immagine della libertà, dell'autonomia della donna e della sua uguaglianza con l’uomo, nel mondo musulmano l'immagine della donna dal punto di vista giuridico e culturale è quella della comunità e non dell'individuo. Ecco che il diritto musulmano, nel relazionare l’uomo e la donna, vive oggi una contraddizione, perché da una parte permette alla donna di essere avvocato, parlamentare, medico, ma dall’altra il codice di famiglia non le concede questi diritti, perché si fonda sul ruolo fondamentale dell'uomo e del ruolo imposto all'uomo come rappresentante della comunità familiare. In alcuni Paesi queste questioni vengono messe in discussione dalle donne stesse per rivendicare la loro autonomia e la loro eguaglianza giuridica. È ancora una questione aperta.

  6. direi solo che si tenta di difendere una cultura che ci offre cose del tipo...

    L'UOMO PUò AVERE PIù MOGLI, MA LE MOGLI INFEDELI VENGOLO LAPIDATE..

    se non accettare questa cultura significa razzismo, IO SONO RAZZISTA, lotterei, morirei per conbattere contro culture violente come queste! Culture ignoranti e incivili!

    mio, però tu sai bene che non sei e non è un concetto razzista il tuo, ma un concetto elaborato da una persona emancipate culturalmente, da una persona nata e cresciuta con concetti morali e sociali diversi.

  7. certo la complessità è difficile da affrontare... ma bisogna pure avere la volontà di farlo!

    questa discussione mi fa venire in mente una discussione avuta tempo fa... io dicevo che per principio non compro dai cinesi. bla, bla... vari discorsi dai quali volevano farmi uscire come razzista. io alla fine ho detto:

    "io cerco (perchè ovviamente non riesco a evitarlo del tutto) di non comprare nei negozi dei cinesi perchè i prezzi così più bassi li ottengono con lo sfruttamento del lavoro dei loro connazionali... voi parlate tanto di diritti dei lavoratori, ecc, ecc... però se i cinesi vengono sfruttati non ve ne frega un caxxo!"

    quello che hai detto juditta io lo condivido e appoggio in pieno. se qualcuno vuol farti passare da razzista, o tu non ti sei spiegata o, opto per la seconda, non ti ha ascoltata. comunqu, alla fine, tutti comprano ai negozi dei cinesi. e per quanto a tutti fanno pena i ragazzini cinesi che vengono sfruttati, non ci tocca più di tanto.

    purtroppo è così. è brutto ma è così.

  8. perdonami digi ma so esattamente che il problema non è l'abito, l'ho aperto io questo topic.

    la tizia che portava a scuola il figlio lo ha DOVUTO TOGLIERE perchè le mamme avevano "minacciato" le maestre di non far entrare in classe il bambino! non bastava a loro farle scoprire il volto.....se le donne che indossano il burqua sono schiave nel loro paese, lo sono anche qui. ma la differenza è che nel loro paese lo sono per religione o altri valori o filosofie varie, (islam vuol dire sottomissione) qui lo sono per l'ignoranza delle persone. sono d'accordo con te che deve essere ben visibile il volto ma vedi che non è il problema l'abito.

  9. Comunque guardate che quando voi andate in giro per strada non siete obbligati a farvi identificare e ad essere riconoscibili da chiunque.

    anche in questo forum non lo siamo tutti riconoscibili. lo username non è una sorta di burqa?

    Ad esempio io oggi andrò a prendere mia nipote Giaco a scuola, e più tardi l'altra mia nipote Ludo all'asilo: posso benissimo andarci col

    passamontagna, o con i baffi finti e gli occhiali scuri per motivi miei (religiosi, o perché mi vergogno a fare il baby sitter, o semplicemente

    perché mi stanno sul casso le persone che conosco e che rischio di incontrare per strada). Sono tenuto a farmi identificare solo dal personale

    della scuola che mi consegna le bimbe, ma quello vale anche se ho il viso scoperto.

    concordo.

  10. In città c'è da impazzire! Poco verde, traffico, rumori, fretta... io sto diventando veramente insofferente! Basta vedere come sia sufficiente una passeggiatina in un parco per ricaricarsi. Figuriamoci come si starebbe meglio se si potesse vivere in un ambiente più naturale! Ma come si fa? Il lavoro vincola alle città, o almeno vincola i pigri alle città: qualche mio collega ha fatto la scelta di stabilirsi in campagna e poi si alza alle 5 tutte le mattine per venire al lavoro... che dire, li ammiro, ma proprio non fa per me, quindi per il momento resisto, ma è da un po' che sto meditando di chiedere un trasferimento a Rimini o Ravenna: sono sempre città, ma almeno esci dall'ufficio e ti ritrovi in spiaggia a guardare le onde!

    ravenna l'ho rivista quest'anno per la seconda volta con immenso piacere. piccola, pulita, efficiente. e poi ha una storia non indifferente. rimini non mi è molto piaciuta perchè la trovo grande. scegli ravenna. è deliziosa.

  11. Esatto.

    Le interpretazioni hanno una naturale evoluzione, pensate che oggi la Chiesa cattolica ammette la cremazione, ad esempio, impensabile sino ad alcuni anni fa.

    Per questo personalmente sono contraria ad assecondare quello che secondo me è il Medioevo, per ragioni di tolleranza.

    Saremmo sempre ai roghi delle streghe, se si fosse dato retta al Torquemada.

    La società si evolve, alcune tradizioni restano, altre se ne vanno, per fortuna.

    I testi sacri non sono mica stati inventati per opprimere l'essere umano, ma per dare speranza. Si spera.

    ti assicuro che la cremazione la chiesa tollera e non la ammetta per il semplice fatto che nei cimiteri non c'è più posto. per il semplice fatto che in un sepolcro cimiteriale invece di una persona non cremata ce ne entrano sei cremate. i comuni non hanno più spazio per costruire cimiteri.

  12. e allora i krishna? quei tizi vestiti di arancione che ballano e ridono per la strada, sembrano fatti? anche loro potrebbero nascondere qualcosa sotto il loro lungo e ampio abito. saprete sicuramente le loro guerre e lotte varie per tenersi il loro territorio. perchè loro non danno fastidio? va' bene, non sono genitori ma in giro ci vanno lo stesso e loro lo fanno in gruppo. fateci caso. potrebbero essere più pericolosi di tanti altri "personaggi". però li adoro.

  13. la città rende schizzofrenici? nooooooooo!!!!!!!!!!!!perchè?

    che c'è de strano se 2 km che me dividono tra lavoro, scola e casa diventeno 200 perchè a Roma non ze sa' perchè stanno sempre a rifà er manto stradale e li vigli (omini e donne) spesso se la stanno a chiacchieraà dentro le loro casette mentre noi fori se stammo azzannà pe' cercà da passà. e che c'è poi de strano se a Roma ce stanno 7 miliardi e mezzo de machine dove dentro ce stà 'na persona sola però l'autobus ce metteno 7 ore a passà e tanto vale che te la fai a piedi. e che c'è poi de' strano se te senti male o pe' disgrazia c'hai n'incidente e (v. sopra) nun zia se arrivi vivo ar pronto soccorso perchè l'amulanza, ando' passa?

  14. buongiorno a tutti! questa mattina avrete sentito al tg che la donna che indossa il burqa e che accompagna a scuola il suo bambino, ha deciso di toglierlo nell'interno della scuola per far si che suo figlio non sia oggetto di prese in giro da parte dei compagni e per quelle oche di mamme, condivido pienamente digi, che sono "preoccupate" che qualcuno entri a viso coperto nella scuola dei loro figli. il suo lo trovo un atto meraviglioso e in parte dovuto, ma come sempre questa situazione l'ha gestita il popolo. il governo sta lì parlando dei diritti e dei doveri. aspettiamo. sempre stamane ho visto uno che spot credo sia dell'Islanda o Irlanda: questo politico per farsi votare alle prossime elezione ha escogitato un sistema per me, pazzesco: dice: "aiutiamo gli immigrati nei loro paesi" ma fino a qui si potrebbe far finta che sotto non ci sia una punta di razzismo ma il peggio è che mandava in onda uno spot dove c'era una donna pensionata che camminava a fatica poggiandosi faticosamente su una specie di trabiccolo con le ruote, la quale lentamente e preoccupatissima di non farcela cercava di arrivare per prima verso la sede del governo e chiedere aiuto, sostentamento, soldi. ma nella sua faticosissima corsa aveva diversi avversari, anzi diverse: tante donne che indssavano il burqa e guarda caso arrivavano prima. questo spot è stato vietato e ne sono felicissima.

    voglio che ai nostri genitori sia data una pensione dignitosa, che ai nostri figli sia riservato un futuro migliore, ma non a costo di essere razzista.

    i compromessi, dove sono?

  15. ROMA - Per i bimbi è "la maestra nera". Nera come gli incubi dell'infanzia. In realtà è una mamma, di fede islamica, che accompagna una loro compagna in classe indossando il burqa. Una mamma contro la quale le altre mamme hanno scatenato una protesta davanti al direttrice scolastica della scuola materna di Sonnino, centro in provincia di Latina. "Se vuole il burqa lo indossi per strada, qui a scuola spaventa i nostri figli. Se lo deve togliere e mostrare la faccia", hanno obiettato davanti alla direttrice scolastica precisando a scanso di equivoci "il nostro non è razzismo". Insomma spiegano le mamme, che pure quella donna conoscono bene perché è la moglie dell'imam e vive nel centro di circa 7000 anime da un anno e mezzo senza mai avere avuto problemi, "fuori dalla scuola può indossare quello che vuole ma chiediamo che quando è dentro la scuola si scopra almeno gli occhi e la bocca così da permettere ai bambini di capire che sotto il vestito scuro c'é una signora". Insomma no 'la maestra nera', per via del colore del burqa, ma una mamma in carne ed ossa. Le donne hanno anche detto anche di volere parlare con la signora, "le vogliamo far capire, vogliamo confrontarci".

    Il marito della donna, Moustafa Addi, imam della moschea di Priverno dunque uomo di fede e che segue i principi islamici, spiega cercando di abbassare i toni. "Non c'é proprio nulla da temere -dice fuori dalla sua casa ai giornalisti- si tratta solo dell'abito che indossano le donne del mio paese, appartiene a fede e tradizione. Non c'é da avere paura". Ma il caso nel piccolo centro è gia scoppiato e non si parla d'altro. La scuola cerca di correre ai ripari anche perché si tratta di tutelare i bimbi, tutti i bimbi. Per questo la direttrice scolastica Assuntina Natalini per lunedì ha convocato una riunione dove sono invitati tutti: mamme che protestano, mamma col burqa e il sindaco Gino Cesare Gasbarrone. Anche perché le genitrici -senza burqa- sollecitano una soluzione immediata e, in caso contrario, non escludono di arrivare ad una raccolta di firme a sostegno delle loro ragioni. Il sindaco Gasbarrone non esclude nulla, anche provvedimenti radicali tipo un'ordinanza anti-burqa.

    "Per ora nessuna ordinanza ma a mali estremi estremi rimedi -dice Gasbarrone- Spero però di non arrivarci. Con il dialogo sono certo che si potrà far capire alla signora che, nel momento in cui i bambini risentono di questa cosa e manifestano un disagio, è necessario ragionare insieme e trovare una soluzioni condivisa, che rispetti le esigenze della signora e anche quelle dei bambini. Con il dialogo si potrà risolvere la vicenda. Spero non ci sia bisogno di altro". Il pastore evangelico della comunità di Sonnino, Claudio Zappalà, individua un'altra possibile strada: "Insegniamo ai nostri bambini la diversità. Se la legge italiana lo consente non capisco perché tanta paura, se le regole giuridiche consentono di girare con il viso coperto è giusto che la signora assecondi la sua religione e indossi il burqa, se crede. Ai bambini è possibile insegnare la diversità".

  16. ho letto tutti i vostri interventi e non c'è che dire: abbiamo tutti ragione.

    ovvio è che poi il discorso diventa molto più ampio. il cristiano con la Croce al collo e, la stessa, appesa nei muri di vari edifici, l'uomo ebreo che si copre il capo con il suo cappello ebraico, la donna indiana con il suo simbolo tatuato sulla fronte...insomma hai voglia a trovare questa espansione religiosa. ma quella che mi colpisce di più è proprio la donna musulmana e la sua religone così profondamenre radicata e totalmente integralista. sono disposte a pagare multe pur di non far entrare nessuno nel loro mondo, donne che non si fanno toccare dai medici se non donne o se mai sono medici uomini, visitate in presenza dei mariti, padri e toccate attraverso delle grate.

    mi chiedo se forse è questo il vero "credere".

    p.s.: miei cari pensavo che siamo dei grandi in un grande forum. ('sta cosa mi è uscita così all'improvviso).

  17. la francia decide: volto coperto no nei luoghi pubblici altrimenti ammenda di € 150,0.

    ieri sera intervistando una donna molto giovane che indossava il suo...credo qiba (quello lungo) diceva che lei avrebbe pagato tranquillamente la multa ma masi avrebbe tolto il suo "abito". personalmente non riesco a dare un giudizio ma istintivamente credo che in parte, abbiano ragione le donne arabe. mi fa' riflettere su questo il fatto che molte giovani non vogliono toglierlo e sono donne che studiano e lavorano nei nostri paese, donne comunque emancipate più delle loro madri e nonne "imbevute" delle loro tradizioni e credenze. dite un po'...

    L.

  18. Carissimi compagni di sventura, vedo con dispiacere che il Forum è deserto. State tutti bene, tutti fuori dal giro delle Girls? Beh io non direi, dopo una vacanza forzata a 5.000 metri (dove ho avuto modo di pensare molto) son ricaduto nel baratro e sono volato in Russia a trovare la mia amata.

    Non vi dico cosa ho speso. Al mio rientro mi sono sentito subito peggio, nel senso che la malinconia mi ha assalito, e ho ricominciato con il mio tram-tram in Mlano (lei è tornata nel mentre). Poi, i primi di settembre sono pure andato al mare con lei per il suo compleanno.

    Ora mi sento una merda, sto cercando di resistere ma l'idea di tutto quello che ho speso in sentimenti e coinvolgimento mi frena. Daltro canto l'enorme successo della ragazza e i suoi incontri serrati mi fanno salire lo schifo e forse è la volta buona. Ho una grande confusione e non so dove sbattere la testa, sto cercando di lavorare e concentrarmi su più progetti in modo da tenermi impegnato ma la "mercenaria" russa mi manca, tanto.

    Tornate a scrivere ragazzi, qui la cosa non è finita

    Un abbraccio

    perdonami ricciolo, forse non ti sarò d'aiuto ma : NON CIO' CAPITO 'NA MAZZA.

    L.

  19. in questo momento, per motivi a me chiarissimi ho voglia e bisogno di andare da uno psicologo. vorrei "scoperchiarmi" con qualcuno che sappia dirmi quello che sono e che non sono, vorrei sapere e capire se sono una persona giusta o sbagliata, bello o brutta, buona o cattiva. vorrei sapere chi sono. capisco che questo può sembrare troppo generalizzato, come dire: "cara lorella è un problema di quasi tutti" oppure "ma tu non sai dirtelo"? non, non sono più in grado di sapere e di capire. alterno momenti di stabilità a momenti di tristezza, mio marito che cerca in tutti i modi di aiutarmi, non mi basta più. come lo trovo uno psicologo? e se poi non ne posso fare a meno, vado da un altro psicologo con il mio peso originale più questo nuovo? "dottore, mi aiuti. oltre che non so' come uscire da me stessa mi sono anche innamorata di uno come lei". cosa gli dico al primo appuntamento? mi sento a pezzi.

    L.

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