Ciao e grazie a chiunque abbia voglia di leggere e darmi un parere. La mia situazione è questa....il mio ragazzo soffre di ansia, depressione, derealizzazione e chi più ne ha più ne metta. E' una persona sensibile di suo, è crollato quando ha trovato la madre morta in casa sua. Da quel momento pare aver innalzato un muro, una sorta di autodifesa dal dolore . Non ha mai versato una lacrima da quel giorno. Dice di non aver mai sofferto nè per la madre, nè per nient'altro gli sia accaduto dopo quell'episodio. Si è però ammalato....ad oggi, dopo sei anni, si sente chiuso in una bolla, sente di essere spettatore di quello che lo circonda, senza viverlo realmente, non sente emozioni, non sente atmosfere, non sente odori, e ha un peso in testa che lo accompagna 24 ore su 24....nervi tesi, malumore....Nel corso di questa malattia ha provato a farsi seguire da vari psicoterapeuti, dice che è stato in cura per circa un anno senza un minimo risultato. Anche recentemente ha provato con gli psicofarmaci, ma nulla. Si è buttato nell'alcool per la disperazione, diceva che l'alcool aveva la capacità di sciogliergli un pochino i nervi. Ora pare essersi messo in testa di dover guarire seriamente, non beve più, si è cercato un lavoro.....ma sta come prima, se non peggio. E io sto male per lui e per me. Quello che io chiedo è : possibile che nessun medico sia riuscito a trovare il modo di farlo stare meglio? Siamo entrambi convinti di voler consultare altri medici, ma......come rendersi conto se un medico è competente o meno? Si può uscire da tutto questo? Ho bisogno di pareri per capire come muovermi, perchè non so proprio da dove cominciare --grazie!