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turbociclo

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messaggi di turbociclo

  1. Hope, sono gli altri spesso a mettere la loro malizia in quello che noi gli diciamo. Se dico "Tizio mi ha detto delle brutte parole" non condanno Tizio, non provo odio per lui, esprimo solo un fatto che è accaduto, certo dal mio punto di vista. Però l'altro si monta contro Tizio...

    Ma alla fine che vuol dire "parlare male degli altri"? Se dentro di me non giudico, non disprezzo, va comunque bene, l'altro fraintende, ma sarà un problema suo. Difficile però non giudicare, mantenere solo opinioni...

  2. Parlare male degli altri è un piacevole passatempo, in quanto ci fa illudere di essere dalla parte del giusto, del buon senso...Parlare bene di qualcuno annoia e ci annoia. Ma giustamente se sei uno abituato a parlare male degli altri, chi ti ascolta capirà che facilmente, quando ti capita, parlerai male anche di lui.

    Il problema però sussiste...Come fare a confidarsi con un amico senza parlar male di nessuno? Se sto male, infatti, assai spesso accade perché qualcuno mi ha fatto star male...non dovrò forse essere sincero?

  3. Anzitutto, se dovesse esserci un problema di bulimia si potrebbe iniziare da quello...non è detto che le strutture pubbliche siano sempre deficitarie, in ogni caso quando ci andavo io c'era se non altro un medico che (se proprio necessario, e nel mio caso era NECESSARISSIMO) ti prescriveva dei farmaci. Provare non costa effettivamente nulla. Decidere di cambiare dipende da una molla interiore che scatta e ti fa impegnare sulla via del cambiamento. Quando scatta inizi a cambiare, trovi il modo di superare anche i problemi economici. Nel momento stesso in cui inizi a impegnarti, sei già cambiato, sei già a metà dell'opera...

    Ma ricorda, devi cambiare per te stesso, non per gli altri, per il TUO desiderio di vederti diverso...Sei vecchio? Non mi far ridere, a ottobre ne compio 61, ho ancora tanti problemi da risolvere ma pure curiosità da appagare...e giusto a 37 anni ho trovato la prima fidanzata, che ora è mia moglie...

  4. Errore, errore! La storia dimostra che la moda dei capelli corti per la donna esplicita il suo desiderio di rendersi uguale all'uomo, nientemeno! Così pure dicasi per la minore attenzione che dovrebbe portare a profumarsi intimamente, significa anche questo voler diventare pari all'uomo, che si è sempre detto DEVE PUZZA'. Nonono, lasciamo perdere il sapone di marsiglia, può diventare un simbolo di riscossa femminile!!!!

  5. ho letto che uno mangia per colmare dei vuoti... cosa significa più esattamente?

    Si parla naturalmente di vuoti affettivi, anche se per me di solito non è l'unico motivo. Accettarsi per come si è per me significa porre le basi per un canbiamento, l'errore è sempre quello di giudicarsi, si cade in un circolo vizioso un po' cattolico di peccato-senso di colpa-espiazione, mentre occorrerebbe esercitare solo l'attenzione verso se stessi e il proprio comportamento. Facilmente si cade nel panino con nutella (o con salame), ci si butta giù e si pensa che allora non c'è niente da fare. Errore. Se si tiene conto veramente del traguardo, piano piano le cadute diventano più rare. Quando si cade, non bisogna avvilirsi, ma pensare che si sta sviluppando dentro di sé il processo che porta a non ricadere più.

  6. Veramente non capisco perché questo rappresenti un problema. E non è affatto detto che "i sogni son desideri", spesso non è così, come mi pare capita anche a te. Nei miei sogni si manifestano quasi sempre ansie, problemi, insicurezze. Inoltre, se la persona è venuta a mancare, sognarla potrebbe infondere tristezza, o no? In questo caso l'inconscio potrebbe, chissà, agire in forma protettiva "censurando", per così dire, l'immagine della persona...

  7. Alcuni uomini e donne più sensibili della media sono capaci di andare al di là delle apparenze e innamorarsi al di là dell'aspetto fisico, anzi, nel caso, riescono a trovare dei lati positivi anche nell'apparenza esteriore. Si tratta di tranquillizzarsi e frequentare gli ambienti più vicini ai propri interessi, alla lunga qualcosa accade. Personalmente, non mi sento di dire di più, anche perché in amore tanto successo non l'ho mai riscosso.

  8. Capisco lo sconforto, anche se io certi benefici riesco a scorgerli, ma quando non ci riesco cerco di ricordarmi che se non lo avessi fatto (il percorso interminabile) probabilemente a quest'ora mi sarei suicidata o sarei imbottita di psicofarmaci.

    Ciao Turbo, in gamba :;):

    Ciao Zazà, capito qui un po' di rado, ma certamente se la salvezza me l'avessero dovuta dare i terapeuti ora non sarei qui a scrivere...un abbraccione! :friends:

  9. Beh non lo so...ma l'unica cosa che mi sembra certa è che con l'escort qualche risultato in 15 anni uno l'avrebbe ottenuto :Just Kidding:

    Una volta (anni '70) dovevo andare dal mio analista freudiano classico per l'analisi di gruppo, senonché mi ero fermato con amici all'osteria, avevo un po' alzato il gomito e gli amici mi fanno: "Perché quelle 5000 lire che dovresti dare allo psicologo non le dai a una bella...escort per una sua prestazione?". Tenete conto che io ero vergine ed imbranato, ma pure ubriaco. Mi feci portare nel posto dovuto (non guidavo), un mio amico scafato contrattava per me, fino a che non trovai la donna adatta. Parlava parecchio burino, la macchina (850) che avevo rubato a mio padre era guidata da un amico, ed era un cassone. "MA CHE CIA' STA MACHINA, PARE UN ELICOTTERO!" fece la escort (all'epoca erano ancora tutte italiane). Ci portò in un posto pasoliniano dimenticato da Dio, l'amico mi disse "vado a fumarmi una sigaretta, quando hai finito fammi un colpo di clacson". Taccio su quello che accadde per carità di patria. Ma forse quelle 5000 furono spese meglio, è vero!

  10. "Nella guerra d'amor vince chi fugge"... Dice un vecchio proverbio. Spesso ci intriga di più proprio chi ci sfugge, perché amiamo il mistero e desideriamo la CONQUISTA difficile, per provare a noi stessi di essere in gamba. Per me c'è quindi un'insicurezza di fondo, certamente anche un bisogno di essere accettati, per cui se qualcuno ci rifiuta stiamo male e dobbiamo appunto guadagnarci tutto il suo apprezzamento. Magari invece è solo uno stronxo e non l'abbiamo capito, tutti presi dalla nostra voglia di essere accettati...

  11. Nel mio DSM ...il disturbo mentale è quello e solo quello di chi si "infutura" fondando il proprio presente ed il proprio futuro su premesse che non avverte (sanamente) come illogiche e/o del tutto incongruenti rispetto al PROPRIO progetto per se stesso.

    Tutto il resto, ma proprio TUTTO il resto, lo considero Esercizio di Vita e Vitalità (benedette) e pure baciate dal Dono della Personalità e Peculiarità. Assdolutissimamente da NON curare, se si vuole il Ben-Essere di chi Vive.

    Poi, sì certo, può capitare di essere un po' giù , malgrado questo.

    Può capitare ogni volta che che un NOSTRO modello esistenziale, per quanto per se' stesso soddisfacente o almeno accettabile, sia inquinato dal pensiero della non condivisione e/o del non apprrezzamento sociale nel contesto in cui si è stati educati o si vive.

    Ma ...secondo me, s'intende, lì NON c'è un disturbato psichico, bensì soltanto Qualcuno che....proprio confrontando Filosofie ed Ampiezze di visuale......può rendersi conto di essere un Grande, e nulla meno.

    Bello il neologismo "infuturarsi". Io mi infuturo turandomi il naso per non sentire il puzzo della vecchiaia che si affaccia, spero che vada in porto un certo progetto esistenziale, senza per questo pensare che potrò sentirmi "un grande". Certo so benissimo che un giorno non tanto lontano, quando sarò di fronte a LUI, dovrò saper rispondere alla fatidica domanda: "Quanto amore hai portato?"

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