Ciao a tutti, Sono un ragazzo di quasi 21 anni, frequento l'università (studio fuori sede), facoltà di medicina, primo anno. Spero di scrivere cose che diciamo possano essere argomento di discussione e utili. Quello che vorrei raccontare/discutere è piuttosto personale, perchè non l'ho mai detto a nessuno, ma anche condivisibile poichè sono certo sia già stato provato da altri, che spero intervengano. Partiamo dal punto: mi sembra che la mia vita abbia preso una piega che non fa per me, come se non fosse mia, non mi sento "io", quello di sempre, che ero. La paura la fa da padrona, mi sta letteralmente accompagnando nei giorni. Prima dell'università -al liceo- stavo bene e mi sentivo vivo nel senso di carico di energia e vitalità, caratteristica che mi ha sempre contraddistinto e che ora è più debole. è come se con il passare del tempo si fosse consumata, mi sto riducendo a sentirmi frustrato, insoddisfatto, incerto, ma soprattutto, profondamente inadatto a tutto questo. Provenendo dal liceo scientifico ordinario, avevo sempre pensato che medicina facesse per me, mi vedevo solo in quello, anche ora che ho cominciato mi piace; ma il problema è: io ho altre passioni, non sono mai stato un amante dello studio,che ho sempre vissuto semplicemente come il mio 'dovere'. Ora che sono all'università, anche se al primo anno, la paura di non avere tempo da dedicare a ciò che mi piace mi sta distruggendo. (al liceo ovviamente era diverso, il tempo si trovava/gestiva meglio) Lo scontro più grosso ancora è stato quello di vivere durante i giorni feriali in un'altra città, ogni fine settimana che torno a casa non vorrei ripartire più, i miei amici, quelli veri, la mia famiglia, le mie passioni, il mio sport, tutto è nella mia città natale e dove ho sempre vissuto, dove io mi sento sereno e tranquillo; ogni volta ripartire è peggio della volta prima; ma nella mia città alla fine non ci sono molte opportunità essendo una città prevalentemente turistica...
Sono stretto in questa morsa, la paura inoltre di deluledere la famiglia, che ha sempre creduto in questa mia scelta e mi ha sempre supportato, dirgli ora "no guardate ho sbagliato, non fa per me, voglio fare qualcosa di diverso" da un lato non me la sento, perchè ripeto, mi sono sempre visto nei panni di uno studente di medicina (al liceo non pensavo ci fosse altro per me); dall'altro vorrei credere al fatto che invece ci sia un'altra strada, vivere serenamente e quindi ricominciare da zero; ma temo che la mia percezione sia sbagliata, a guardarsi in giro moltissimi giovani sono a 'piedi', nonostante abbiano studiato anche una vita. Sono davvero in tilt... mi affido alla vostra esperienza e buona volontà di condividere consigli, opinioni e quanto altro possibile.