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Elisara

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  1. Io stavo solo rispondendo alla tua affermazione "Elisara hai visto come il tuo sentimento sia cambiato nei confronti del tuo ragazzo senza che lui abbia fatto niente", non è vero che sia cambiato, non l'ho mai detto, con questo non dico che non potrebbe accadere...ma accadrebbe comunque, anche se potesse farmi ottenere la luna...la storia finirebbe in entrambi i casi, per questo preferisco amare alla follia fino allo sfinimento, almeno potrei avere ricordi di sensazioni indimenticabili. E fidati che non mi sono mai pentita delle scelte fatte col cuore. Poi si parla di due cose diverse: l'amore se finisce, pazienza. Se incombe una malattia è una cosa diversa, non abbandonerei di certo il mio compagno, anzi..Ma veniamo a te, tu hai detto che metteresti in preventivo il fatto che uno dei due possa non amare più l'altro...visto che sai come agire, spiegamelo. Che faresti? Continueresti a starci insieme, o chiederesti il divorzio?
  2. Primo, non ho detto che il mio sentimento sia cambiato (ed infatti non lo è). Secondo, credo che possa essere più seria una ragazza che insegue l'amore e che, una volta trovato, fa di tutto per tenerselo,piuttosto che una donna che non ritenendolo indispensabile, conoscendo un uomo più ricco e che possa mantenerla meglio, se ne va, lasciando il proprio (ex)uomo in balia di se stesso. Ripeto, abbiamo due pensieri diversi, preferisco tutta la vita il detto "due cuori ed una capanna". Tu parli con troppa rabbia, magari ti è successo qualcosa che ti ha segnato nel profondo, in ogni caso non bisogna mai fare di tutta l'erba un fascio. Te lo consiglia una bambina! ;)
  3. Ho capito cosa intendi, ho 25 anni, non 15. Non penso già più agli aperitivi con gli amici, bensì a farmi una famiglia e non è facile, lo so.In questo, in parte, ti do ragione, ma non accetterei mai di sposare un uomo che potrebbe darmi la solidità, ma che non riuscirei ad amare! Se sarà dura o no, non importa...sarò una sognatrice, ma sono contenta di pensarla diversamente da te. Tu sembri un disilluso dalla vita ed a 32 anni è grave, sei un ragazzo ancora con tante altre esperienze da fare e non dovresti precluderle solo per il pensiero "tanto andrà male sicuramente per questo, questo e quest'altro.
  4. Una volta si imparava a resistere 'nonostante tutto':Nonostante il "padre padrone", nonostante i tradimenti, nonostante le violenze. Una volta si pensava "questo hai e questo ti tocca", ma non è così che dovrebbe funzionare, la vita è una e va vissuta a pieno senza frustrazioni. Per fortuna, dopo tanti anni, si è capito...ora magari si esagera e ci se ne approfitta un po' troppo di questa libertà, ma ben venga, meglio la troppa libertà, che una prigione!!! Caro Angelo, se non sono troppo invadente, posso chiederti l'età?
  5. Alt, ho detto che io personalmente preferisco ascoltare il cuore, ma se in questo caso ho preferito parlarne con terzi è proprio perché ho cercato di usare un po' la testa.Fatto sta che non puoi paragonarmi la droga all'amore. Hai detto tu stesso che "l'amore è una droga NATURALE"...la droga non lo è! Se tutti dovessero agire come pensi tu, vivremmo in un mondo senza sentimenti e come si fa a concepire un figlio senza usare il cuore?! Poi, per carità "il mondo è bello perché è vario", rispetto il tuo modo di pensare e se va bene a te, nulla da ridire. Solo che penso che nella vita bisogna rischiare un pochino...può andar male, certo, e se va bene?!
  6. Ma ragionando con la testa, perderemmo l'occasione di provare tutte quelle belle sensazioni che solo la passione può trasmettere. Io non sono molto d'accordo su questo, penso invece che si debba provare a bilanciare le due parti.Non ho mai ragionato più di tanto in amore, ho sempre seguito il cuore...certo, ho fatto anche sbagli clamorosi, ma non me ne sono mai pentita perché, nel momento in cui ho deciso col cuore, ho provato emozioni piacevoli che non dimenticherò mai...nonostante tutto.Seguire sempre il cuore, a meno che non si faccia del male a terze persone!;)
  7. Grazie per il consiglio, a volte non è facile essere razionali evitando di vivere le emozioni del momento, per questo ci si affida ad altri "supporti morali".Io sto evitando ogni contatto con quest'uomo, ma a volte sembra mi allontani anche dal mio ragazzo, convinta che se fossi stata davvero innamorata, non avrei provato attrazione per un altro. Non riesco più a baciarlo con passione perché ho sempre il pensiero di ciò che mi è capitato. Ma,forse, questa è un'altra storia... Grazie ancora per la risposta! :)
  8. Salve a tutti. Vi scrivo perché,da un po' di tempo,sto andando in confusione. Sono sempre stata una ragazza di sani principi, non ho mai cercato la trasgressione o cose del genere e nella coppia non ho mai tradito, né mi è mai venuta l'idea di farlo. Ma veniamo al punto: da un mese a questa parte, dopo il susseguirsi di due lutti famigliari nel giro di poco tempo l'uno dall'altro, ho iniziato a provare interesse per un uomo sposato (io ho 25 anni, lui 40) . Tutto iniziò il giorno in cui dovettimo fare un viaggio insieme di 10ore per andare a partecipare al lutto del mio famigliare. Premetto che sono fidanzata da più di un anno ed ho sempre pensato e desiderato solo il mio ragazzo. Quel giorno pensavo solo di andare a trovare il mio defunto parente, tutto mi aspettavo, meno che instaurare una confidenza e complicità con quest'uomo (anch'egli parente acquisito del defunto)tale da mandarmi in confusione. Preciso che l'interesse è partito da lui ma io ho acconsentito a cominciare un piccolo flirt "innocente"...Durante il funerale, e 3 o 4 giorni a seguire, ci siamo ritrovati insieme a tutti i parenti per stare vicino alla moglie del defunto e, in quel frangente, ci siamo scambiati parecchi sguardi complici, quando ne aveva l'occasione mi si avvicinava per avere un piccolo contatto fisico, mi prendeva in giro e mi sorrideva. L'ultimo giorno in cui sapevamo ci saremmo visti, in un momento in cui nessuno poteva vederci, mi prese tra le braccia e mi disse "Ma quanto sei bella?!" ed io rimasi in silenzio. Dopo un po' di tempo mi aggiunse su facebook ed io accettai l'amicizia, ma siccome con il mio ragazzo avevamo deciso da tempo di eliminarci dai social, gli comunicai che mi sarei eliminata, così mi lasciò il numero. Lo contattai un paio di volte, ma rendendomi conto fosse una cosa assurda, non lo contattai più e lui fece altrettanto.Lo rincontrai per il trigesimo e, davanti a tutti, mi toccò i capelli con una scusa banale, avvicinandosi eccessivamente a me, tanto che la sorella mi disse scherzosamente"Ma che ti tocca i capelli che è sposato!"Nonostante non ci sia stato nulla, lo penso in continuazione e mi sento in colpa proprio perché non avrei mai creduto che una cosa del genere sarebbe potuta accadere proprio a me.Non mi sento di aver rispettato il mio ragazzo e nemmeno la mia famiglia. Ho messo di mezzo la perdita del mio parente perché ho letto che, a volte, le perdite inaspettate possono portare ad avere comportamenti inusuali, per deviare il pensiero della perdita che non si accetta. Io non so da cosa derivi questa mia attrazione, non sono né una traditrice, né una rovina famiglie, sono molto rispettosa in questo ed ogni volta che un uomo sposato ha cercato un approccio, anche da single, ho sempre rifiutato dall'inizio ogni tipo di avances, ma con quest'uomo mi sento impotente. So che dovrei distogliere il pensiero da lui, e ce la sto mettendo tutta, ma vorrei sapere perché mi è capitata questa situazione e se può essere in un certo senso "normale" che a volte capiti.
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