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Caleidoscopio

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  1. Gli psicologi freschi di laurea devono pagare varie migliaia di euro per ottenere il titolo di psicoterapeuta dopo scuola quadriennale. I medici freschi di laurea vengono pagati durante la scuola di specializzazione in una delle varie branche della medicina, grazie a una borsa di studio/lavoro del valore di oltre 1000 euro mensili.
  2. 1) Freud lo studiano anche in filosofia e in sociologia, fa proprio parte dei manuali di storia della filosofia e di storia della sociologia, perché le sue idee hanno influenzato la riflessione in tutti i campi del sapere. Di psicologi famosi finiti in tv non ne conosco, invece conosco molti psichiatri: Paolo Crepet, Raffaele Morelli, Domenico Mazzullo, Alessandro Meluzzi. Di questi quattro non ho stima per nessuno a parte Paolo Crepet. Non mi va di andare nel dettaglio ma di certo non fanno onore alla categoria. 2) I medici (non psichiatri o neurologi) psicoterapeuti sono pochissimi, di solito un medico fa il medico. Io penso che i medici generici non dovrebbero poter accedere all'abilitazione di psicoterapeuta, e che questa qualifica debba essere riservata solo a quei medici specializzati nel campo della mente, cioè psichiatri e neurologi. Ora come ora, anche un medico di base o un medico anestesista può accedere a una scuola di specializzazione in psicoterapia ed ottenere la qualifica di psicoterapeuta. 3) e 4) Pagato male... dipende. Non so se tutti gli psicologi trovano molti clienti, ma un paio che ho conosciuto io avevano più clienti al giorno, quindi non direi che guadagnano male. E' un'attività imprenditoriale dopotutto, e uno psicologo che guadagna bene deve innanzitutto essere bravo con i clienti, che con il passaparola possono parlarne bene ad altri potenziali clienti, e curare anche l'immagine... al giorno d'oggi la maggior parte degli psicologi ha un sito web personale/professionale, dove pubblicizza la sua attività di psicoterapia e consulenza. Le motivazioni che hai dato nel messaggio precedente non avevano a che vedere con gli argomenti da te studiati, ma con l'accoglienza esterna riservata alla psicologia e agli psicologi, che reputi negativa e diffidente.
  3. Certo, vanno applicate con costanza perché diventino pensieri automatici e inconsci. Per questo motivo la psicoterapia cognitivo-comportamentale è considerata la più completa, perché unisce il lavoro sui pensieri della psicologia cognitiva, al condizionamento del comportamentismo. Per quanto riguarda i codici morali, direi che non bastano le imposizioni dall'esterno, ci vuole anche l'impegno personale, volontario e sentito, a rispettarli.
  4. Su un argomento analogo: Reframing In che modo va affrontata la vita? Come porsi correttamente nei confronti delle cose del mondo, del lavoro, dei doveri, degli impegni e soprattutto delle cose che non si possono modificare? Ecco due storielle: «Due uomini guardavano in uno stagno; disse uno: “Vedo del fango, una scarpa, e un vecchio barattolo”. Disse l’altro: “Anch’io, ma vedo anche lo splendido riflesso del cielo”». «Due carcerati commentano il paesaggio che si presenta ai loro occhi di sera dopo un giorno di pioggia dietro le sbarre: “Quanto fango”, dice uno; “Quante stelle”, gli fa eco l’altro». L’insegnamento di queste storielle è che esiste una capacità umana che ha un’importanza straordinaria, troppo spesso ignorata: è la capacità di cambiare il modo di vedere una situazione. La volontà può incidere sulla realtà del mondo esterno. Però spesso la realtà esterna non si può cambiare oggettivamente. Rimane allora questa capacità di cambiare internamente. Alcuni psicologi l’hanno chiamata reframing (ristrutturazione), che significa: “Mettere in una cornice diversa”, una sorta di “rincorniciatura” degli avvenimenti. Aiutare una persona a vedere la sua situazione in modo diverso fa parte dell’arte psicoterapeutica. Questa è arte antica che si trova in molte tradizioni spirituali e in molti filosofi. Per esempio lo stoico Epitteto diceva: «Noi non siamo turbati dalle cose, ma dall’opinione che abbiamo delle cose». Questa è una distinzione importantissima. Le cose sono quelle che sono, e cambiarle spesso non è in nostro potere: non possiamo decidere di essere sempre fortunati. I problemi capitano indipendentemente dal nostro volere. Noi, però, possiamo decidere di cambiare la nostra opinione e quindi il nostro atteggiamento nei loro confronti. È qui che risiede il nostro potere.Secondo Epitteto, lo sbaglio tragico è proprio il pensare di non avere il potere dove invece lo abbiamo, cioè nella possibilità di cambiarci interiormente, e nel pensare di avere potere dove non l’abbiamo, cioè sulle circostanze esterne che non possiamo cambiare. Nel ristrutturare una idea o percezione della realtà di una persona, non si mette in discussione l’idea o la percezione della realtà stessa, non si va cioè a cambiare il contenuto dell’idea o della percezione in sé, ma si cambiano le cornici all’interno delle quali inserire tale significato. Ovviamente, cambiando la cornice, si cambia in maniera indiretta il significato stesso; e questo perché la realtà è determinata sempre dal punto di osservazione da cui il soggetto la guarda: se si cambia tale punto di osservazione, la realtà stessa cambia. Quello che noi vediamo nelle cose, nelle persone e negli avvenimenti, sono in pratica nostre idee, anzi opinioni, nel senso che abbiamo dentro di noi un’immagine di come è il mondo. E questa nostra immagine può essere vera, adeguata alla realtà esterna, ma può anche non esserlo; molto spesso è errata perché deriva dal condizionamento sociale, da come siamo cresciuti e dalle varie influenze che abbiamo subito. E allora il compito della psicoterapia è quello di recuperare questa nostra capacità di cambiare atteggiamento, chiamato Reframing. Ecco una storiella medievale, intitolata” I tre tagliapietre”, che è una stupenda rappresentazione del reframing: «Un visitatore entrò nel cantiere dove nel Medioevo si stava costruendo una cattedrale. Incontrò un tagliapietre e gli chiese: “Che cosa stai facendo?”. L’altro rispose di malumore: “Non vedi? sto tagliando le pietre”. Così egli mostrava che considerava quel lavoro increscioso e senza valore. lì visitatore passò oltre e incontrò un secondo tagliapietre; anche a questo chiese che cosa facesse. “Sto guadagnando da vivere per me e la mia famiglia”, rispose l’operaio con tono calmo, mostrando una certa soddisfazione. L’altro proseguì e, trovando un terzo tagliapietre, gli rivolse la stessa domanda. Questi rispose gioiosamente: “Sto costruendo una cattedrale”. Egli aveva compreso il significato e lo scopo del suo lavoro, si era reso conto che la sua opera umile era altrettanto necessaria quanto quella dell’architetto e quindi in un certo senso aveva lo stesso valore della sua. Perciò eseguiva il suo lavoro volentieri, anzi con entusiasmo». di Pasquale Ionata Fonte: http://www.informaweblog.com/reframing-questione-di-punti-di-vista/
  5. Penso che se la psicanalisi, di cui non sono un estimatore, ha una sorta di legittimazione storica nella pratica della psicoterapia e nelle facoltà di psicologia, allora questa legittimazione accademica, universitaria, può meritarla anche la PNL. Oltretutto se la PNL viene accettata dalla psicologia ufficiale, le sue idee possono essere messe alla prova degli esperimenti di scienze sociali e delle neuroscienze.
  6. Per completare la mia risposta sopra cito uno studio di qualche anno fa: "Dallo studio di Meredith Chivers, fatto attraverso un pletismografo che misurava il flusso di sangue e la lubrificazione nella vagina mentre venivano mostrate immagini pornografiche sia etero che omo e accoppiamenti di scimmie, l’eccitazione femminile risultava presente in tutti i casi, scimmie comprese. L’unica immagine a non destare desiderio rappresentava un uomo nudo e muscoloso che camminava solo sulla spiaggia. La reazione cambiava se il pene, invece che floscio, era in erezione." E ancora: "Lo stesso identico esperimento fatto sugli uomini etero ha dimostrato che si eccitano solo davanti alle donne. Gli omosessuali si eccitano solo davanti agli uomini. Nessuno dei due gruppi maschili ha mostrato pulsioni davanti alle scimmie. La conclusione è che le donne rispondono a più stimoli di quanto si crede e che non è vero che abbiano bisogno di coinvolgimento emotivo per eccitarsi." Fonte: http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/cosa-eccita-donne-secondo-vari-studi-desiderio-femminile-risponde-91700.htm Mio commento: questo studio avvalora la tua tesi (che condivido anch'io) che le donne non sono attratte da un fisico maschile come lo sono gli uomini da uno femminile, ma avvalora anche la mia che sono attratte dal significato che quel corpo trasmette, in particolare dalla sensualità. E un uomo desiderato da molte donne è una delle cose più sensuali che ci siano per una donna. Cito un articolo sulla stessa ricerca, però questa volta del Corriere della Sera: "Dalle trascrizioni del sofisticato apparecchio è emerso che, davanti ad un maschio atletico che fa yoga nudo, le donne eterosessuali non si eccitano né più né meno che nel contemplare le immagini dell'Himalaya ricoperto di neve. Quando le stesse donne vedono un'attrice femmina nuda che pratica ginnastica callistenica, al contrario, la circolazione sanguigna nei loro organi genitali aumenta considerevolmente. SENSUALITA' - «Quello che importa veramente alle donne non è il sesso dell’attore nel video - teorizza la Chivers - ma il grado di sensualità che emana dalla scena stessa. Le donne – incalza l'esperta - sono più stimolate da video di autoerotismo, ed ancora di più da scene grafiche di coppie, etero o gay, che hanno rapporti sessuali». I risultati dello studio sembrano confermare la convinzione crescente tra i sessuologi Usa circa la natura più complessa e spesso ambigua della sessualità femminile. «La ricerca individua un concetto ovvio ma finora inesplorato - puntualizza Josephine Decker, regista di "Bi the way" -Le donne sono più fluide degli uomini nella loro sessualità»." Fonte: http://www.corriere.it/cronache/08_giugno_13/donne_sesso_eccitazione_07c05582-3911-11dd-acb4-00144f02aabc.shtml Il grassetto l'ho aggiunto io. Detto ciò, uno studio da solo non basta e ha bisogno di essere riprodotto e confermato.
  7. Appunto hai scritto bene, quando scrivi che devono essere coinvolte con la testa, ma non, a mio avviso, quando scrivi che devono essere coinvolte sentimentalmente, quest'ultima la trovo un'esagerazione. La donna ha bisogno di dare un valore all'uomo, un valore sociale, dell'uomo nella società, in un gruppo, quindi di conseguenza valore per lei... ma se un uomo ha ai loro occhi già un valore elevato, molte non ci penserebbero due volte a farci sesso in maniera veloce e senza sentimenti... che questo ipotetico uomo debba smuovere qualcosa nella loro testa è ovvio, ma che quest'ultimo sia il coinvolgimento sentimentale non lo trovo corretto. Bisognerebbe chiederlo a tanti calciatori più o meno famosi, che escono ogni settimana con una donna diversa, se le donne vanno con loro perché c'è stata un'epidemia di sentimenti seri nei loro confronti, o se piuttosto le tante che li vogliono non lo fanno che per il loro valore, la fama che emanano, il fatto che siano desiderati da tante donne.
  8. Che la donna spesso cerchi una rassicurazione e che veda il sesso come un investimento emotivo per fare un salto, un'evoluzione, in una relazione, questo non lo metto in dubbio, ma che l'eccitazione nella maggior parte dei casi avvenga solo dopo che ci siano dei sentimenti lo trovo molto inesatto, mi sembra una visione della donna un pò da amor cortese, o influenzata dalla morale cattolica. Grazie per i consigli, la seconda più che il primo, potrebbe essere interessante.
  9. Che le donne non riescano a raggiungere l'eccitazione senza sentimenti è un bel luogo comune duro a morire... diciamo che sono più selettive, quello sì... ma questo non vuol dire nulla, perché di solito i sentimenti vengono dopo l'attrazione e non prima...
  10. Anche se quel che cerchi tu forse ha a che vedere più con le psicoterapie cognitive...
  11. Non proprio, sono solo un "appassionato" che ha fatto di necessità virtù.
  12. Chiaramente non c'è tutto, ma il grosso c'è. Le carenze nutrizionali ci sono, soprattutto riguardo vitamine del gruppo B ed omega 3. Ultimamente ho letto di ricerche su un possibile collegamento tra bassi livelli di vitamina D e aggravamento della depressione, però non sono ancora conoscenze consolidate.
  13. Ce ne sono tanti, eccone alcuni: - "Pensieri lenti e veloci" di Kahneman (uno dei più grandi studiosi di queste cose oltre che premio nobel per l'economia) - "Decisioni intuitive" di Gigerenzer (ha un punto di vista per certi versi opposto al primo) - "Trappole mentali" di Motterlini - "Kluge" di Marcus - "La trappola del comandante" di Carena e Mastrogiorgio
  14. Elenco di potenziali cause fisiche o nutrizionali della depressione, o potenziali concause di un aggravamento di una depressione già presente. La depressione è una condizione universalmente diffusa di tristezza e sconforto. La vita perde la sua lucentezza e l'oscurità prevale. Un pò di tristezza è parte integrante del clima delle contrarietà della vita. La gente normalmente recupera da tali momenti e prosegue. Altre condizioni di tristezza possono richiedere cambiamenti di stile di vita, come la risoluzione di un matrimonio difficile, lasciando cadere le cattive abitudini, o rimuovendo fattori oppressive dalla propria vita. Altre situazioni, ancora, possono richiedere il consiglio di un buon amico o un sacerdote - qualcuno di cui ci si può fidare e con cui discutere dei propri guai. Tuttavia, a volte la gente non recupera dalle battute d'arresto della vita. O diventano depressi per questioni insignificanti o per nessuna ragione. I sentimenti di tristezza possono semplicemente lentamente abbatterli o loro possono indebolirsi al punto in cui piangono continuamente, non possono svolgere le normali attività della loro vita, o possono prendere in considerazione il suicidio. Alla ricerca di una causa medica Quando una persona rimane depressa nonostante i normali sforzi per risolvere il problema, dovrebbe essere considerata una origine fisica della depressione. Ciò è particolarmente vero nel caso di depressione debilitante o con pensieri suicidi. Le cause fisiologiche della depressione sono così comuni, infatti, che la American Assn. of Clinical Endocrinologists afferma "la diagnosi di ipotiroidismo clinico o subclinico (senza segni evidenti) deve essere presa in considerazione in tutti i pazienti con depressione". Fonti fisiche di depressione includono: Carenze nutrizionali Mancanza di esercizio fisico Mancanza di esposizione al sole Ipotiroidismo Ipertiroidismo Fibromialgia Candida (infezione di un lievito) Scarsa funzionalità surrenalica Altri disturbi ormonali, tra cui: La malattia di Cushing (eccessiva produzione di ormoni ipofisari) Morbo di Addison (bassa funzione surrenale) Alti livelli di ormone paratiroideo Bassi livelli di ormoni ipofisari L'ipoglicemia Allergie alimentari Metalli pesanti (come mercurio, piombo, alluminio, cadmio e tallio) Tossicità da selenio Sindrome premestruale Disturbi del sonno Problemi dentali Problemi di ATM (Algie mandibolare congiunta) Infezioni, tra cui: AIDS Influenza Mononucleosi Sifilide (stadio tardivo) Tubercolosi Epatite virale Polmonite virale Condizioni mediche, tra cui: Problemi di cuore Malattia polmonare Diabete Sclerosi multipla Artrite reumatoide Dolore cronico Infiammazione cronica Cancro Tumori cerebrali Lesione alla testa Sclerosi multipla Morbo di Parkinson Corsa Epilessia del lobo temporale Lupus eritematoso sistemico Malattia del fegato Medicinali, tra cui: Tranquillanti e sedativi Farmaci antipsicotici Anfetamine (recupero) Antistaminici I beta-bloccanti Farmaci per la pressione alta del sangue Pillole anticoncezionali Agenti anti-infiammatori Corticosteroidi (agenti ormonali surrenali) Cimetidina Cicloserina (un antibiotico) Indometacina Reserpina Vinblastina Vincristina L'importanza dell'esercizio fisico Uno studio della Duke University sottolinea la notevole connessione tra la depressione e la propria condizione fisica. Un gruppo di 156 pazienti anziani con diagnosi di depressione maggiore sono stati divisi in tre gruppi, di cui uno il cui unico trattamento è stata una vivace sessione di 30 minuti a piedi o facendo jogging tre volte a settimana. Dopo 16 settimane, il 60,4% non soddisfa più i criteri per una diagnosi di depressione. Lo psicologo della Duke University James Blumenthal ha pubblicato i risultati dello studio della sua squadra nell'edizione del 25 ottobre 1999, del Archives of Internal Medicine. "Una delle conclusioni che possiamo trarre da ciò", ha detto, "è che l'esercizio fisico può essere altrettanto efficace come trattamento e può essere un'alternativa migliore per alcuni pazienti. Passeggiate quotidiane di 30 minuti sono anche meglio e a più veloce azione, secondo uno studio tedesco. Carenze nutrizionali Una nota particolare va fatta per le carenze nutrizionali e la loro relazione con la depressione. Secondo l'Enciclopedia di Medicina Naturale, "Una carenza di qualsiasi singola sostanza nutritiva può alterare la funzione del cervello e portare a depressione, ansia e altri disturbi mentali." La carenza di vitamina B2 non è comune, ma può essere provocata, ironia della sorte, da alcuni farmaci antidepressivi chiamati triciclici. Questo può portare ad ulteriore depressione. La vitamina B6 è comunemente molto bassa nelle persone che sono depresse. Ciò è particolarmente vero in persone che prendono la pillola anticoncezionale o estrogeni in altre forme. Coloro che sono carenti di questa vitamina di solito trovano benefici con gli integratori di B6. La vitamina B9 è chiamata acido folico ed è la più comune vitamina carente. Studi hanno dimostrato che 31-35% dei pazienti depressi hanno carenze di acido folico. Il sintomo più comune di carenza di acido folico è, infatti, la depressione. La vitamina B12 lavora insieme con acido folico in un certo numero di funzioni biochimiche. La carenza diventa più comune sopra l'età di 50. Uno studio ha mostrato tassi di carenza come segue: Tra l'età di 60-69, il 24%, età 70-79, il 32%, più di 80, quasi il 40%. La supplementazione di acido folico e vitamina B12 spesso produce risultati notevoli in persone che sono depresse a causa di carenze. La carenza di vitamina C non è particolarmente comune, ma può verificarsi in gente che segue diete molto povere o con assunzione inesistenti di frutta e verdura. I sintomi di una carenza lieve comprendono affaticamento e irritabilità. Se non si pone rimedio, possono svilupparsi sintomi di scorbuto. Il magnesio è un minerale essenziale utilizzato per l'invio dei messaggi lungo i nervi. Secondo alcune stime circa il 75% degli americani non ne assumono in quantità sufficiente per soddisfare i requisiti minimi. Carenze di magnesio possono causare debolezza muscolare e irritabilità. Un'altra carenza può verificarsi con amminoacidi, i mattoni che compongono la proteina. Una forma di metionina è chiamato SAMe (S-adenosilmetionina o ademetionina). I livelli di SAMe tendono ad essere bassi negli anziani e nelle persone depresse. Integratori di SAMe sono risultati efficaci per alleviare la depressione. Un dosaggio comune di SAMe è iniziare con 1.600 mg al giorno - o 800 mg due volte al giorno o 400 mg quattro volte al giorno - per circa due o tre settimane, o fino a quando si inizia a sentire gli effetti antidepressivi. Poi si riduce gradualmente il dosaggio a 800 mg o addirittura 400 mg al giorno, sulla base dei propri sintomi depressivi. Il triptofano è un altro amminoacido che può riguardare la depressione. Molte persone depresse hanno bassi livelli di triptofano. Un supplemento, 5-HTP (5-idrossitriptofano), che contiene una forma di triptofano, è stato dimostrato in numerosi studi per essere efficace come gli antidepressivi moderni (come il Prozac, Zoloft e Paxil) nonostante un costo minore e con effetti collaterali ridotti e molto più lievi. Un dosaggio standard di 5-HTP è di 50-100 mg una o due volte al giorno con i pasti. Diete a basso contenuto di grassi possono portare alla depressione se sono carenti di un acido grasso specifico, chiamato omega-3. Omega-3 è comune in alcuni semi, olio di colza, olio di soia, tuorli d'uovo, e pesci di acqua freddo dell'oceano. Studi sulla popolazione in diversi paesi hanno dimostrato che la diminuzione del consumo di omega-3 è correlata con un aumento dei tassi di depressione. Un ingrediente significativo dell'olio di pesce e di altri oli è l'EPA (acido eicosapentaenoico). Uno studio nel numero di Archives of General Psychiatry dell'ottobre 2002 ha rilevato che la depressione è stata ridotta in modo significativo quando i volontari hanno preso supplementi di olio di pesce contenenti un grammo di EPA per 12 settimane. È possibile determinare quanto EPA c'è in ogni capsula di olio di pesce leggendo l'etichetta sulla bottiglia. Problemi alla tiroide Uno studio riportato nel numero del 28 febbraio 2000 del Archive of Internal Medicine ha rivelato che, più di 25.000 persone che ha fatto gli esami del sangue, il 9,9% ha avuto problemi di tiroide che probabilmente non conosceva. Un altro 5,9% è stato in cura per problemi alla tiroide. Questo significa che quasi il 16% della popolazione aveva disfunzione tiroidea. La depressione è un sintomo comune di ridotta funzione tiroidea. Il dr. Broda Barnes, autore di Hypothyroidism: The Unsuspected Illness (Ipotiroidismo: la malattia insospettabile), stima che ben il 40% del pubblico può avere la funzione tiroidea bassa, gran parte della quale non è rilevabile con moderni esami del sangue. Una nota sulla depressione negli anziani Un numero impressionante di persone anziane sono sotto farmaci antidepressivi perché la depressione è dilagante tra gli anziani. Anche se molti fattori possono essere coinvolti - perdita di persone care, cattive condizioni di salute, il pensionamento, ecc - una causa primaria di questa epidemia sono le carenze nutrizionali. Non solo dovute al mangiare male ma hanno problemi ad assorbire una serie di vitamine (ad esempio, B12), dovuto al loro aumento di età. Problemi alla tiroide, come determinato da analisi del sangue, sono stati stimati di interessare fino al 20% delle donne oltre i 60 anni. La mancanza di esercizio fisico, un problema comune tra gli anziani, può, come si è detto, essere una fonte importante di depressione. Carenze nutrizionali, disturbi della tiroide, e abbastanza esercizio fisico dovrebbero essere una delle principali preoccupazioni in ogni popolazione di persone anziane con "depressione". Sommario Una serie di disturbi fisici può portare a una condizione di tristezza, pianto e disperazione. Questi dovrebbero essere indagati e cercati in chi è depresso e ha un noto disturbo fisico o che sperimenta depressione grave o irrisolta. Fonte: bodymind.forumfree.it/?t=71239724
  15. Non so risponderti riguardo i meccanismi di difesa della psicanalisi, ma nella psicologia cognitiva vengono chiamati bias (errori) cognitivi, o euristiche (modi di leggere la realtà che sono funzionali se non estremizzati e utilizzati senza criterio). In poche parole l'adattamento disfunzionale sarebbe l'utilizzo esagerato di alcune euristiche e quindi la pervasività di errori cognitivi nel leggere gli avvenimenti del quotidiano, del passato, del presente, e le possibilità rivolte al futuro. Un paio di link su wiki sui bias: https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_cognitive_biases https://en.wikipedia.org/wiki/Cognitive_bias E sulle euristiche: https://en.wikipedia.org/wiki/Heuristic
  16. Chiediti se nel tuo caso c'entra l'aspettativa di una "ricompensa" sessuale da parte dell'amica dell'altro genere sessuale. Se l'aspettativa non c'entrasse, perché sei fidanzato e sessualmente soddisfatto e/o perché la tua amica non ti attrae molto allora la risposta potrebbe essere che in ogni caso tra i due sessi c'è sempre una tensione sessuale, la tensione di qualcosa che potrebbe succedere, per intenderci.
  17. Per meccanismi di difesa intendi più quelli della psicanalisi o quelli della psicologia cognitiva? Nella seconda li chiamano "adattamenti disfunzionali" e solitamente le psicoterapie cognitivo-comportamentali si prefiggono proprio lo scopo di rimuovere tali adattamenti... ma i meccanismi di difesa in sé non li puoi rimuovere, puoi soltanto ridurre una loro manifestazione disfunzionale e patologica...
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