Vai al contenuto

Menik

Membri
  • Numero di messaggi

    2
  • Registrato dal

  • Ultima visita

Contenuti inseriti da Menik

  1. Menik

    Rigidità muscoli facciali

    Mi succede spesso, in circostanze che hanno caratteristiche che adesso vi descrivo, di avere un disagio psicofisico che si manifesta a livello facciale. I muscoli facciali sono quelli mediante i quali esterniamo le nostre espressioni. Il disagio che vivo si manifesta con una tensione facciale che ha come effetto quello di bloccare, irrigidire i muscoli del viso; come conseguenza è che non riesco a ridere o sorridere a causa di questa tensione, se provo a farlo devo faticare perché non riesco a tenere vivo il sorriso e ritorno immediatamente ad un espressione seria. Questi episodi si verificano in situazioni che mi procurano paura e sono: quando rivedo gente che non vedo da tanto tempo, quando sono al centro dell'attenzione e ho gli occhi puntati su di me, le volte in cui è la paura stessa di avere questo blocco facciale che causa manco a farlo apposta questo irrigidimento. Infatti è la paura che il non riuscire a sorridere possa essere interpretato come una stranezza a preoccuparmi e a provocare questa tensione, come un circolo vizioso. Non è bello. Mi è successo di essere tra la gente e preso da questa rigidità, non sono riuscito a essere libero delle mie espressioni, quindi quando dovevo sorridere non ne sono stato in grado, con l'effetto di aver mantenuto espressioni serie mentre gli altri mi parlavano simpaticamente e cercando di coinvolgermi. E' imbarazzante perché sembro che detesto o non sopporto chi mi sta parlando, oppure sembra che sono permaloso, quando in realtà è il contrario. Alla base c'è l'ansia ovviamente e la paura di essere giudicati, quindi anche poca sicurezza personale. E' un effetto psico somatico che si genere da solo. La paura di non essere in grado di sorridere con un normale sorriso ( o avere in generale rilassatezza facciale) a causa di questo problema , finisce per accrescere davvero la paura e la cosa si manifesta. Non so come risolvere questo disagio che è fisico/ nervoso..qualcuno sa di cosa parlo ?
  2. Menik

    Andare oltre o no

    Ciao a tutti. Sono un ragazzo di 27 anni single. .mi sono appena iscritto al forum. Volevo qualche parere. Sono single da tanto e penso nella giusta misura giornaliera a come posso riuscire a incontrare nuove ragazze. Brevemente, vi dico che ho una vita sociale fatta di soliti vecchi amici con i quali non ho modo di conoscerle perché qualcuno è fidanzato a distanza e in ogni caso non è possibile con loro per motivi consolidati da tempo. Quindi le occasioni sono inesistenti. Tuttavia mi capita di notare ogni tanto qualche ragazza che potrebbe piacermi a lavoro o durante hobby e attività. Quello che mi chiedo è se io non ci sto mettendo impegno nel conoscerle oppure se davvero e oggettivamente ci sono circostanze in cui conoscerle che non sono ideali. Esempio: vado in piscina e noto una ragazza che mi piace, lei però si trova in una corsia lontana e in un altro gruppo con un altro istruttore, troppo lontana. Altri modi per cercare di essere più vicino è aspettare che passi dalla segreteria o a fine lezione quando esce dalla vasca ma questione di secondi ed entra già negli spogliatoi. La domanda è: vista la mia situazione di single e che la mia vita sociale ,così come è ora, non mi da modo di fare nuove conoscenze, quello che andrebbe fatto è avvicinarmi a lei e dirle in modo garbato che mi interesserebbe conoscerla meglio oppure accettare serenamente di lasciar perdere visto che sarebbe un modo di fare troppo estremo e imbarazzante? dovrei accennare alla sua istruttrice di nuoto, che è con lei durante la lezione, che mi interessa quella ragazza e farmi aiutare a conoscerla oppure accettare serenamente e senza sensi di colpa che così facendo sarebbe appunto troppo folle ? A me, agire cos'', sembra qualcosa di parecchio folle e bizzarro, ma non so più capire se bisogna farlo e basta, . Ecco il mio problema , cioè non so fino a che punto bisognerebbe spingersi oltre oppure arrendersi al fatto che certe circostanze non sono per niente ideali per fare incontri di buon esito. La ragazza della piscina è un esempio di questa settimana per farvi capire un po' il mio stato d'animo. Mi vengono dei sensi di colpa quando penso che non ha importanza se le circostanze siano estreme, imbarazzanti, disagevoli; quando penso che se non si fa così, si rimane single a vita. Quando penso che per incontrare ragazze bisogna mettersi in testa che bisogna passare da queste situazioni: presentarsi direttamente, oppure rivolgersi a persone che non si conoscono ( ad esempio in quel caso l'istruttrice della ragazza) e farsi aiutare. Mi viene però un po' di tristezza se penso che per uscire da questa situazione di solitudine sentimentale, bisogna mettere così a dura prova il proprio coraggio.
×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Navigando questo sito accetti le nostre politiche di Politica sulla Privacy.