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  1. Quanta ipocrisia vedo sempre più nelle persone. Da diversi anni continuo ad essere inondato di gente ipocrita che pensa che il mio essere single sia positivo. Si sono illusi e vogliono illudere gli altri che la vita da single sia meglio di quella di coppia. Quando la volpe non arriva all'uva [...] dice un vecchio detto. Ebbene dove sono tutti questi vantaggi? Facciamo delle analisi e vediamo qual è la realtà. STATISTICA In ogni luogo (posto di lavoro, bar, ristoranti, locali, negozi, centri commerciali, parchi, strade) se si fa una conta delle persone che si incontrano ci sono 99 coppie su 100 individui. Risvolti professionali. Chi fa vita di coppia è palesemente favorito nelle assunzioni, stipendio più alto, ultimo ad essere licenziato rispetto ai poveri singoli che si vedono (come il sottoscritto) negare il posto di lavoro, negare una buona paga, subire umiliazioni sarcastiche dai colleghi che vivono in coppia, essere i primi ad essere scaricati. La vita da single non ti permette una vita sessuale reale e dignitosa e tanto meno costante e soddisfacente. MORALE Mi sento spesso dire che le belle coppie che vedo in giro sono mascherate. Ah si! Quindi tutti a baciarsi, slinguazzarsi, toccarsi nelle parti intime in ogni luogo pubblico lo fanno per puro esibizionismo? Dai su siamo seri. Mi sento dire che le coppie finiscono in rovina psicologica, economica e sociale. Fino ad ora vedo che IO single sono povero, depresso, scarto sociale. Sì perché se sei single nei locali ti trattano anche con sufficienza. Una vita controversa che dona addirittura la salute a chi è condannato ad una vita di merda e la nega a chi ha tanta voglia di vivere. Lo sto vedendo in questo periodo di fine vita di mia mamma. Poteva toccare a me quella maledetta "ghigliottina" che intanto se mi avessero detto che mi restava poco avrei festeggiato ad ostriche e champagne. Allora mi chiedo se è questa la tanto acclamata felicità da molti sbandierata dov'è il gusto di vivere una vita tanto di merda?
  2. Salve. E' la prima volta in assoluto che scrivo qualcosa su questo sito,e volevo provare a farlo. Ultimamente sto attraversando un periodo davvero orrendo. Ho 23 anni,ed è un periodo in cui mi sento molto spesso profondamente molto sola,e triste anche perchè mi sento davvero,come se tutti i problemi,tutto quello che di orrendo mi capita nella vita mi sento come se dovessi affrontare tutto quanto da sola,senza l'appoggio di nessuno,anche perchè le poche amiche che ho,mi sento come se pensassero sempre solo e unicamente per sè stesse,e basta,e se ne fregano se anche solo provo a dirgli che mi sento triste,se ne fregano altamente,perchè appunto con la scusa delle loro vite,pensano solo e soltanto per sè. Volevo provare a sfogarmi scrivendo qualcosa qui,perchè non ho davvero nessuno con cui parlare o sfogarmi. Uno dei miei tanti problemi è che ad esempio vivo con i miei,e mio babbo visto che ha un tumore al cervello dal 2000 adesso è completamente paralizzato da un paio di anni,e c'è lo dobbiamo tenere in casa,ormai quasi ridotto ad un vegetale,bisogna fargli proprio qualsiasi cosa. E' una situazione schifosa,davvero di merda. E io non ne posso davvero più,mi sento stanca,a volte mi vien da piangere,c'è stato un periodo tempo fa in cui piangevo molto spesso,quasi tutti i giorni la sera da sola in camera mia. Sola come un cane,senza nessuno che provasse a capirmi. Mia madre è ancora peggio,è di carattere durissimo,non capisce assolutamente niente,io sono figlia unica,senza amiche vere,senza nessuna amicizia vera,sincera,stretta,poi da quando mi sono diplomata,e ho finito le superiori le pochissime amicizie che avevo sono quasi tutte finite,e ormai mi sento così tanto delusa dalle persone che non ci voglio neanche assolutamente più provare a fare amicizia con nessuno,anche dove vivo io,perchè le amicizie che ho sempre avuto hanno sempre finito col deludermi di molto. Sono sola,mia madre non ammette nè accetta momenti di debolezza emotiva,e la odio,la detesto tantissimo,anche perchè mi sta spesso addosso con problemi che la assillano,anche economicamente e non,e ogni cosa che la preoccupa me la butta,me le scarica tutte addosso a me come una matta,e a volte dice delle cose che sembra che non c'è neanche tutta con la testa,si comporta come se avesse sempre ragione lei e gli altri zitti. E da venerdì della scorsa settimana, ho iniziato anche un lavoro orrendo,bruttissimo che non mi piace per niente,come operatrice telefonica. E' un lavoro che mi deprime.Torno sempre a casa triste,di malumore,nervosa,molto irritabile,a volte penso che vorrei smettere di andarci,e licenziarmi,andarmene.In più che in casa non c'è mai un momento di tranquillità,di pace,a casa mia non esiste la pace,ci sono sempre problemi su problemi,mi sento parecchio demotivata,e spesso se non mi sento demotivata mi sento sempre triste,abbattuta,o nervosa. Spesso penso che vorrei tanto finirla,lasciarmi andare,e farla finita,perchè non ne posso più.Una volta tempo fa ho provato a farla finita mentre ero da sola in casa,solo che non c'è l'ho fatta purtroppo. Era un periodo in cui ero arrivata ad avere un pò timore,paura di me stessa perchè mi stava crescendo sempre di più dentro di me la voglia,il desiderio di farlo,solo che alla fine non c'è l'ho mai fatta. L'ho fatto davvero parecchio lungo il messaggio,scusate.Spero che qualcuno mi rispondi,grazie.
  3. Salve, purtroppo da un po' di tempo sto vivendo una situazione di malessere... Ho 19 anni, sto frequentando l'ultimo anno di liceo scientifico e spero a breve di diplomarmi. Non riesco più a fidarmi di nessuno, anche perché le persone che si ritenevano mie amiche si sono rivelate tutt'altro... Ho cominciato a sentire il bisogno di andare via, cambiare ambiente, città, cambiare vita! Dopo il liceo voglio lavorare sperando che qualche azienda nonostante il mio misero diploma da liceale mi assuma, ma premetto che se dovesse accadere sarebbe merito di mio padre... Allo stesso tempo vorrei seguire studi universitari, magari online o non so, tantissima voglia di studiare purtroppo non ne ho più. Ahime, sento il bisogno di essere indipendente da tutti e tutto, dai miei genitori soprattutto; sono anche una persona che non si accontenta e che ha gli occhi grandi... Nel frattempo però, c'è in me uno stato di malcontento... Precisamente non so da cosa sia dipeso... io sono anche innamorato di una ragazza, con la quale scambiavo messaggi fino a tre settimane fa, ma fin quando ero in contatto con lei, riuscivo a mettere un attimino da parte questo malessere... Con questa ragazza della quale io sono innamorato da quasi un anno non ho mai avuto il coraggio di dirle ciò che sentivo e che tutt'ora sento perché penso che da parte sua la cosa non sia ricambiata. Ciò che mi fa più rabbia, è il fatto che lei a tratti mi ha dato l'impressione di essere interessata a me nonostante non lo fosse veramente e sapendo anche che io provassi qualcosa per lei... Non so se è cattiveria o carattere ma ci sono rimasto male, anche perché ad un tratto non ci siamo più scambiati un messaggio, perché come è orgogliosa lei, lo sono anch'io. Ora ci ho messo una pietra sopra dicendo di non volerla più sentire, ma so benissimo che dentro di me la verità è tutt'altro. Questo mio star male con me stesso mi sta perseguitando, anche con gli amici, infatti non ci ho più quel rapporto di una volta, quasi da preferire stare da solo... infatti capita spesso che la sera dopo aver studiato prenda la macchina e percorra chilometri e chilometri senza meta, con la musica che mi accompagna... Mi rilasso e provo a sognare, provo ad immaginare che in quel momento sto viaggiando seriamente... Vi ringrazio se davvero avete letto tutto e spero che mi potiate dare qualche consiglio...
  4. Premetto dicendo che sono un sedicenne nato a dicembre del 2000, che frequenta un Liceo Scientifico. Inzio. Ma da dove inizio? Il punto è che non so nemmeno definire come mi sento. Non ho voglia di fare niente, non ho voglia di andare avanti. Il mio unico obbiettivo è quello di arrivare a casa mia per navigare su internet, tutte le altre cose le faccio per sopravvivere. Sto smettendo di praticare il mio sport agonistico, studio solo per evitare di prendere brutti voti e per evitare che gli altri pensino male di me, e mi nascondo dietro ogni cosa che possa trasfigurare quello che veramente sono: uno svogliato, senza hobbies o interessi, che non ha mai varcato o sfidato le proprie paure (e qui non si parla di limiti, perché so che il potenziale ce l'avrei), e che, appunto, ha sempre avuto il timore di uscire nel mondo reale per fare quello che fanno tutti gli altri. Questo ha comportato un profondo sviluppo dell'ansia e della paura, che escono in ogni tipo di situazione. Inoltre, assieme all'ansia, quando sono solo, inizio a pensare a tutto quello che non ho fatto e a tutte le possibilità che ho perso, essendo fatto così. Tutto ciò genera insonnia e attacchi. Do troppa pesantezza a tutti i miei problemi, e vedo solo quelli. Credo di non avere più amici veri. Forse non ce ne ho mai avuti. E probabilmente non ho mai capito il valore dell'amicizia vera, perché sono troppo timido per cercarne altri. Non riesco a vedere nessun lato positivo di me stesso e non faccio altro che discreditarmi e abbattere la mia autostima. Voglio tornare a vivere. Voglio vivere. Voglio rinascere. Voglio essere quello che vorrei essere. Mi faccio schifo e non faccio niente per migliorare. Ovviamente tutta questa sensazione generale di perdizione morale è stata causata da una serie infinita di miei errori causati dalla personalità super-timida e introversa. Per esempio io ho pochissimi amici, e proprio adesso so che anche gli amici più vicini che avevo si stanno allontanando da me. Questo perché sono sempre stati gli altri a coinvolgermi nei gruppi, perché se non fosse per loro, io sarei una persona anti sociale, che tenderebbe a starsene sola tutto il tempo, fantasticando con la sua testa... Quando fantastico, sogno di avere una vita bella, in cui sono forte e riesco a prendere decisioni senza farmi influenzare dagli altri. Sogno di avere una vita in cui sono intelligente e creativo. Senza paura. Disinvolto. Tranquillo. Amichevole. Sportivo. Attraente. Tutto l'opposto di quello che sono nella realtà. In generale sono sempre stato svogliato e disinteressato nei confronti della scuola e dello studio (e ho sempre di conseguenza studiato poco), ma nonostante questo me la sono sempre cavata. Ora però sto cadendo a pezzi e non riesco proprio a fare più niente. Anche le azioni più semplici mi sembrano una sofferenza. Ovviamente ora, data la mia crisi, sto iniziando ad andare male ovunque. Gli altri tra poco inizieranno a chiedersi cosa ci sia veramente dietro di me e nel mio passato. Ma ho sempre avuto così poca rilevanza per le altre persone oltre a mia madre che probabilmente non se ne fregherebbero nemmeno della mia perdita. Un altro enorme problema per me è che non ho fatto esperienze! Non ho esperienza. In niente. Dato che non ho gli amici, e di relazioni vere e strette non ce ne ho mai avute, non ho mai fatto niente di quello che gli altri hanno fatto. E non sto parlando di fumare una canna (di cui conosco i rischi causati dalla dipendenza), ma sto parlando semplicemente di stare insieme e andare dove pare. Per esempio non ho mai fatto una vacanza da solo coi miei amici... Ma perché? Perché non ce li ho! Cavolo! A parlare solo con me stesso per tutto questo tempo sono diventato pazzo! Chi parla con se stesso e non si sfoga all'esterno impazzisce! È logico! Ora mi chiedo: è giusto che la maggior parte delle persone sia felice e che solo poche non lo siano? Ma soprattutto: perché siamo tutti così di versi? Perché non posso suicidarmi e farla finita con questa sofferenza durata 16 anni? Aiuto. Mi sto sfogando qui perché ho paura. Ho bisogno di relazioni sociali! E guarda te! Le vado a cercare proprio su un forum online. La mia vita é finta, è formata da una concomitanza di cose schifose che mi rendono conto e schifoso. Inutile. Sembrerò a chi legge uno stupido adolescente in crisi, che per attirare attenzioni scrive disperatamente su dei forum, ma per me l'aiuto da parte di qualcuno conta. Grazie per avermi ascoltato. Sono un maschio sedicenne, e da come scrivo, sembro una ragazzina che ha perso il suo ragazzo. Sono una persona ultra-sensibile, e probabilmente devo ancora chiarire il mio orientamento sessuale.... Ma purtroppo sono quasi sicuro di essere gay e questa è la prima volta che lo scrivo a "qualcuno".
  5. da un'anno che non sento il gusto di vita tutto era iniziato dalla Terza media Non ho piu interessi, mi pesa fare tutto, non ho piu voglia di uscire, non mi importa piu di vestirmi in modo carino. Infilo una tuta, o la prima cosa che mi capita ed esco E se esco e per andare a scuola. A scuola sono andato a parlare con una psicologa per questi sentimenti e lei mi ha consigliato di andare fare una (visita psicologica). Sono andato a fare la visita pero hanno bisogno del consenso dei miei genitore perchè non sono qua tornano fra un mese. Non lo so cosa voglio, ho solo voglia di dormire per non pensare o magari di non svegliarmi. Perche se mi sveglio ricomincio a pensare a tutto quello che sono. Ecco quello che faccio durante il giorno penso e vegeto. Devo studiare ma non sai quanto mi pesa! Vorrei solo rimanere sdraiato a dormire e spegnere il cervello. Mi vedo uno schifo. Quando esco e incontro qualcuno che conosco, preferisco cambiare strada o far finta di non vederla. Non vedo lora di tornare a casa e guardare il mondo dietro lo schermo del pc. Invidio il mondo che vive, perche la gente ce la fa a vivere, io no, ho paura di vivere. Ho paura di un altro giorno. Io sto male, ma sono cosi codardo da non avere il coraggio di vivere. Perche secondo me vivere vuol dire anche essere coraggiosi. E io non lo sono. Meglio andare da questo mondo. Sto male, di questo me ne rendo conto. Ma preferisco non fare niente che affrontare sta vita. Scusate, ma dovevo urlare qualcosa a qualcuno.
  6. Dopo 10 anni lei se ne è andata. E' successo circa 2 mesi fa. Come al solito di fronte al dolore reagisco con un un comportamento autodistruttivo; ieri sono arrivato a fare qualcosa che non credevo sarei mai stato capace. Mi rendo conto che più in basso di così non posso sprofondare. Ho fatto questo video, che spiega meglio delle mie parole il mio stato d'animo: Posso combattere l'abbandono della mia compagna con gli amici, la famiglia, il lavoro. Ma come posso combattere me stesso? Se qualcuno ha avuto un'esperienza simile, vi prego, ditemi come ne siete usciti. Grazie Leo
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