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Trovato 4 risultati

  1. Buonasera, vorrei raccontarvi la mia storia. Sono sposato da molto tempo, 25 anni, mia moglie è la mia unica donna..., il matrimonio va' bene, siamo molto uniti, la sessualità è ottima, esploriamo insieme. Qualche tempo fa' insieme io mia moglie abbiamo aiutato un'amica che si era lasciata con il fidanzato...una bellissima donna, molto sensuale ed attraente, una di quelle donne che si fanno notare, anche un po' narcisa. Per me solo amicizia, l'ho supportata, in continuazione per mesi, ascoltando i pianti, le crisi, sempre disponibile per chiaccherate... caffè insieme per parlare..anche se mi attraeva molto, lunghi abbracci consolatori...disponibile a chattare e farla ridere, presente ogni giorno. Insieme a mia moglie la portavamo fuori per farla distrarre..l'abbiamo ascoltata quando aveva bisogno. Una sera abbiamo organizzato una serata in compagnia di amici suoi, in cui io ho cucinato per tutti..organizzato tutto, e lei ed i suoi amici dopo un po' ci hanno estromesso.......(mia moglie è più flessibile) Io comprendo benissimo la tecnica dell'interruzione durante un dialogo..si viene interrotti per mancanza di rispetto e tentativo di estromissione dal gruppo. Visto che ho sempre reputato sacri i bisogni delle persone, anche di sbagliare, mi sono chiuso in silenzio, mentre cucinavo...e lei non si è degnata neppure di capire l'evidenza... senonché alla fine della serata...li ho riuniti attorno al tavolo, e decisamente ho soddisfatto il mio bisogno, di rispetto e giustizia..facendo un mazzo tanto, regnava il silenzio, solo uno di questi ha provato ad alzare la voce, e ad avvicinarsi...ma la mia determinazione era molto solida, ed ha desistito. Alla fine, passando dal monologo al dialogo....abbiamo risolto, con scuse, buoni propositi, e ci siamo salutati con abbracci carichi di perdono... E che succede?? La tipa durante il lungo abbraccio...con mia moglie poco più in là, che non ha visto...durante l'abbraccio mi dà dato tre lunghi baci sul collo sussurrandomi, "ho voglia di te, sei stato maschio"...Io sono rimasto basito.. Vi chiederete, se ci sono andato a letto? No..non sono un burattino e non approfitto delle persone ( per me era emozionalmente debole per la separazione) e poi lei faceva finta di nulla...anche perché si era rimessa con il vecchio fidanzato..poco dopo, dimenticandosi completamente di noi, senza un briciolo di riconoscenza, solo verbale, e non considerandoci più... ovviamente ho richiesto un chiarimento, rifiutato, addirittura tagliando di netto con "non capisco cosa ci sia da chiarire, non infastidirmi più". A mia moglie ho detto dei baci sul collo.. è stata felice che abbia condiviso..ed entrambi abbiamo concluso che quella sera le emozioni sono state forti, ed in più lei reagiva così perché fragile. Io nel tempo l'ho perdonata, ma a questa donna non importa di nulla. Dopo questo lunghissima spiegazione dov'è il mio problema?? Che da quella situazione, ho incominciato a dubitare della mia mascolinità, ovvero che il kit da uomo biologicamente passatemi il termine predatore..fosse guasto o sparito.. perché non avevo capito i messaggi evidenti ( che ho decifrato dopo) che la tipa mi lanciava durante i caffè le uscite, ad esempio era sempre al top, una modella, si toccava i capelli continuamente, gambe accavallate, scollature, mi toccava spesso, reggeva il mio sguardo...rideva, come dicevo per qualsiasi cosa dicessi...e poi i baci sul collo. Mi sono reso conto, di non aver percepito i segnali, e che la mia mascolinità era assopita se non persa, e sono andato in crisi..diciamo che per la prima volta dopo 30 anni ( 5+25) ho fatto cilecca...e per un po' di tempo. Ora il problema è questo...ho bisogno per sentirmi bene con me stesso a livello subconscio, non mentale..sento il bisogno di sentirmi maschio...per essere in equilibrio con me stesso...ed ho cominciato a fare pensieri e ritenere che non sia sbagliato...fare sesso extraconiugale, lasciando che l'istinto da predatore faccia il suo corso.. Ho scoperto di essere apprezzato da belle donne, pur non essendo bello.. normale direi..ho scoperto di poter attirare la loro attenzione......parlando di tutto, di sesso, filosofia, di biologia..ottenendo segnali che ho problemi ad identificare...oppure identifico ma ho paura di buttarmi..e fare sesso extraconiugale....e mi chiedo essendo una persona abbastanza decisa...cosa mi stá succedendo.. Beninteso, e sia chiaro...anche se paradossale...che amo mia Moglie e darei me stesso per Lei...non posso percepire la vita senza di Lei...ma non posso darle un me stesso, non più in pace ed equilibrio, perché non mi sento più totalmente maschio. E se volete c'è una situazione in cui mi sono infilato che ha anche qui del paradossale...una donna dopo l'accettazione di regali molto sexy...flirt...chat al colore del porno....mi ha rifiutato...restituendomi i regali.. Scusate la lungaggine... Ogni punto di vista è gradito Grazie
  2. Ciao a tutti, sono arrivata a questo forum cercando in internet supporto per quella che mi sembra una situazione senza via d'uscita. Sono sposata da quasi un anno e mi sembra davvero di aver fatto un errore madornale. La preparazione del matrimonio è stata un incubo per le continue litigate tra mio marito e la sua famiglia, con continui ricatti, telefonate nel cuore della notte, insulti (anche verso di me etc...) è stato tutto in forse fino alla settimana prima della celebrazione e sono arrivata così esaurita che non mi sono goduta niente di quel momento. Lui cercava aiuto e conforto in me e alla fine facendo da intermediario sono riuscita ad appianare la situazione con i suoi. Poi sono cominciati i drammi lavorativi - sempre di mio marito- prima il contratto che non viene confermato, poi tre mesi di lavoro non pagato, poi contratto promesso che non viene firmato.. siamo arrivati a cinque mesi dalle nozze facendo affidamento solo sul mio lavoro - sono libera professionista- e ho dovuto aumentare i ritmi per poter coprire tutte le spese.. Così la situazione è peggiorata, all'ansia per il lavoro si è aggiunta l'insoddisfazione da parte sua per la vita di coppia e per come tenevo la casa visto che lavoravo anche 12 ore al giorno (sabato e domenica compresi) su tre progetti contemporaneamente. E' arrivato a ventilare il divorzio dopo 6 mesi di matrimonio per il disordine e per il fatto che ero sempre a lavorare. La situazione è un po' migliorata quando gli è stato firmato un contratto, io ho cominciato a ritagliarmi del tempo libero visto che avevamo anche la sua entrata e tutto andava benino, con i soliti alti e bassi. da un mese a questa parte il suo lavoro è diventato più complesso ed è un lamento perpetuo, con minacce di licenziarsi etc.. la depressione è peggiorata di nuovo (il suo psicologo ha interrotto le visite qualche mese fa perché "andava tutto bene" e lui non ci vuole tornare) non riesce a pensare ad altro che al lavoro, è entrato in una sorta di circolo e anche nel sonno lo sento che ripete sempre le stesse frasi legate al lavoro. Per me la situazione, che già prima era difficile, sta diventando inaccettabile, devo portare avanti tutto da sola e in più cercare di aiutarlo anche se ogni mia frase viene male interpretata e finisce a urla e insulti. Non appena arriva a casa si attacca ai videogiochi, sembra avere sollievo solo con quello, parla con i suoi amici virtuali, gioca gioca e gioca mentre io sistemo le cose. Pensate che abbiamo anche un cagnolino e già due volte, tornando a casa da lavoro, ho trovato la bestiola affamata o al limite della sopportazione per i bisogni e lui sul divano a giocare. Sono stanca, questo non è un matrimonio, è una prigione. In più è da tre giorni che non mi parla perché secondo lui alimento la sua speranza per questo lavoro e non gli do ragione nel volersene andare. Sono stufa, la sua famiglia cerca di sostenermi ma a me viene solo da andarmene.. quando abbiamo deciso di sposarci non era così, ora davvero non ce la faccio più. Avete consigli? cosa potrei fare per migliorare la situazione?
  3. oooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
  4. Buongiorno, avrei bisogno di discutere il problema che si è venuto a creare nel mio ambito familiare, purtroppo credo di non essere in grado di essere pienamente distaccato poichè sono il figlio maggiore (famiglia di 4 persone). Parlo dei miei genitori, una coppia che ormai ha superato da poco i 30anni di matrimonio, mia madre oggi ha dichiarato di voler separarsi perchè non riesce più a stare con mio padre, e i dissapori durano ormai da parecchio (la separazione è stata menzionata più volte nel tempo). Mio padre, la causa direi principale, è un uomo che si pone facilmente a vittima, non riesce a considerare la separazione. Non è molto propenso al cambiamento. Mia madre, dopo problemi economici passati, litigi sulla partner di mio padre (non per infedeltà, ma per l'influenza sui ragionamenti), ha un carattere un po più forte tenendosi però tutto dentro, esplodendo in ira. Nel tempo mio padre non ha saputo mantenere molto stabile il suo lavoro, benchè il suo lavoro richieda molta autonomia (libero professionista), si affida molto alla partner per lo sviluppo lavorativo, questo è uno dei punti molto criticati da mia madre, purtroppo per questo suo comportamento ci sono stati non pochi momenti di crisi economici, dovendo far supportare il peso della famiglia su mia madre, quindi c'è stata la separazione dei beni, regole un po più ferree sul pagamento di bollette ecc. Poi per anni la vita è continuata, mia madre non ha mai preso una vera e propria decisione di separazione dicendoci e dicendosi di mantenere la famiglia per i figli.. Ma ora io e mio fratello siamo cresciuti e praticamente pronti ad essere autonomi, quindi anche questa scusa non regge più. L'ennesima goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il fatto che mio padre, dopo aver avuti problemi con la partner per via della sua mancanza causa gravidanza, si è trovato solo e faticando a trovare lavoro e mia madre lo ha aiutato un po, cercando di seguirlo oltre a continuare col suo lavoro, ma ora che la partner è tornata in pieno regime, sembra che mio padre stia di nuovo lasciando in mano a lei la parte del lavoro. Mia madre ora ha chiesto che si separi da lei altrimenti l'unica alternativa che vede è la separazione. Come potrei comportarmi a riguardo? Sono un ragazzo ormai di 30anni e credo di poter essere in grado, spero, di capire come muoversi cercando di consigliare, valutando le varie strade, ma vorrei avere anche altre opinioni da occhi esterni. grazie Paolo.

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