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Buongiorno.. e che lo sia davvero! sono un ragazzo, ormai adulto, di 38 anni che soffre di ansia e depressione dovute all'attività lavorativa che svolge. E' un'attività che ho sempre svolto malvolentieri, che mi insegue anche nei giorni e negli orari non lavorativi e turba h24 la mia serenità. Svolgo questa attività da più di 7 anni, con grande fatica, stando in ufficio almeno 8 ore al giorno... lavorandone però solo 2-3.. sono diventato un procrastinatore seriale... non riesco a lavorare... e ciò sta portando ulteriori difficoltà e al moltiplicarsi dell'ansia di fare "casino"... Faccio l'amministratore di condomini. Ma non sono un amministratore di condomini. Non riesco a mollare l'attività poichè non trovo un'alternativa e non ritengo possibile rimanere senza un'entrata economica dopo che mi son sposato ed ora sono anche padre da pochi mesi. In passato son sempre riuscito a "scamparla" arrivandoci con la forza dei nervi. Ora mi sto proprio lasciando andare in caduta libera. Ho paura del burn out, del non ritorno... di fallire con l'attività... e di conseguenza di perdere la mia famiglia. Non riesco a trovare motivazioni per combattere, neanche mio figlio riesce a darmi quella marcia in più di cui avrei bisogno. Ho coinvolto mia moglie in questo mio disagio che però non percepisce pericoloso e tossico così come lo vivo perennemente. Son sempre riuscito con la forza a non influenzare il tempo passato in famiglia con le mie preoccupazioni ma ora non ci riesco più e i giorni di "festa" li vivo spesso in piena apatia... con l'ansia del lunedì. Non ho la forza di chiudere questa esperienza di fallimento ed intraprenderne una nuova. Per questo chiedo aiuto. Grazie per l'attenzione