John Watson dimostrò come la paura provenga da un condizionamento artificiale. (Per chi non lo sapesse il dottore prese un bambino di un anno, il piccolo Albert, e lo mise a contatto con un topolino bianco, inizialmente non ne ebbe paura, ma poi il dottore fece un rumore assordante che spaventò il bambino in modo tale che ne rimase condizionato e da quel giorno in poi manifestò sempre una paura verso i topolini bianchi e verso gli oggetti che li assomigliavano).
Stavo pensando, non siamo forse tutti vittime di un condizionamento di questo tipo, ma naturale? Pensate alla paura illogica del viscido e alle reazioni che abbiamo a contatto con sostanze di questo tipo. Apparentemente non hanno un senso. Ma tutti da feti siamo stati nell'embrione che è un ambiente "viscido", e forse il primo processo di crescita è un processo molto doloroso, per cui potremmo aver associato intimamente la sensazione di viscido al dolore, e ne siamo rimasti condizionati per tutta la vita manifestando quel senso di ribrezzo ogni volta che vediamo sostanze viscide e gelatinose. Cosa ne pensate?