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Salve a tutti. Mi chiamo Angelo e sono un ragazzo di 19 anni. Vi scrivo in merito ad una situazione che ultimamente sta declassando. Vengo da una splendida famiglia che dall'infanzia non mi ha mai dato problemi, sono cresciuto con principi sani, sono sempre stato solare e pieno di ottimismo e positività nei confronti della vita, e fortunatamente ho costruito un carattere forte, che senz'altro ha dato l'aiuto necessario a mantenere stabile la famiglia in queste situazioni difficili. Le spiego: Mio padre, 47 anni ha sempre lavorato, da giovane all'estero insieme a mia madre (dove ha tirato su la famiglia), e poi in seguito al trasferimento nel 2002 in italia. Fino a quando nel 2011 la disoccupazione assale il nostro paese. Così iniziano i problemi, ritrovandosi disoccupato per 2 lunghissimi anni, cerca disperatamente tutti i giorni un occupazione per tirare avanti la famiglia, risanare le spese e quant'altro. Senza ottenere alcun risultato. Quindi decide di prendere le redini in mano e dopo 10 anni si vede partire nuovamente per la Germania, da solo. Dove verrà seguito da me dopo 4 mesi. Ma il suo scopo è quello di portarsi l'intera famiglia con se per via di molti debiti da saldare in Italia, e ciò si potrebbe risolvere solo appunto con la collaborazione lavorativa di tutti. Ma ecco il Problema! Mia sorella (22 anni) si può dire che è sempre stata "la pecora nera" della casa. E' molto diversa da me, io sono molto limitato socialmente, ciò vale a dire pochi amici ma buoni, più attento, preciso, responsabile. Mentre lei è il contrario! Già da ragazzina (13-14 anni in su), è stata sempre irrispettosa nei confronti dei genitori in molte cose. Faceva sempre tutto di testa sua, senza ascoltare mai un consiglio di un padre o una madre (neppure mio), ma rivolgendosi solo e sempre agli amici. Esce quasi tutti i giorni, rientrando spesso e volentieri molto in ritardo a casa, e senza prestare mai ascolto alle cose che succedono in famiglia, i problemi che ci sono, come risolverli etc... Quasi come se si estraniasse. Mio padre e mia madre le hanno spiegato in tutti i modi che l'unico modo per "salvarci" è quello di trasferirci all'estero, magari per 3-4 annetti. Ma lei, non ne ha mai voluto sapere Niente! E spesse volte la situazione è degenerata tra mio padre e lei. Così (prima che io partissi) un bel giorno decisi di sedermi a tavola con lei e spiegarle in modo calmo e più appropriato quali fossero le nostre condizioni attuali familiari. Due ore di ramanzina, non mi risponde, ma d'un tratto scoppia in lacrime. E mi dice che vorrà provarci, ma che sarà difficile per lei rimanerci a lungo termine, perché ama troppo la sua vita attuale, i suoi amici, il divertimento etc... e un giorno vorrà ritrovarsela. Ma per me una risposta del genere, era già una vittoria. Oggi invece, tutto è cambiato. E' un mese che siamo lontani da casa io e mio padre, e le cose già vanno meglio. Ma lei? Lei di nuovo non vuole saperne niente, e stavolta peggio di prima! Evita in tutti i modi un approccio con me e io padre. Abbiamo cercato con calma di rispiegarle di nuovo tutta la situazione ma lei niente! Con la conseguenza che mia madre, da "Madre" non accetta di lasciare da sola la sua figlia. Mentre mio padre, invece, si è stancato di farsi mettere i bastoni tra le ruote, e vuole assolutamente mia madre e la piccola con se. Tutti i giorni mio padre e mia madre litigano tramite una webcam perché non riescono a prendere decisioni effettive. Ed io questa cosa la trovo ridicola, ma è tutta colpa di mia sorella, che coglie in debolezza i miei genitori. Eravamo a un passo dalla vittoria di una vita vissuta piena di ostacoli, ed ora, quasi quasi mio padre si sta stancando e ogni giorno mi dice che lui sta tenendo pazienza e spera di non gettare la spugna per colpa loro. A questo punto, cosa mi consigliate di fare? Rompergli la testa, ficcargli tutto dentro e ricomporla? Sarebbe bello... Sarei davvero grato se qualcuno mi sa dare una dritta. Grazie. Distinti Saluti, Angelo.