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  1. Ciao! Sono Pandaemonio, invalido al 75% ho 41 anni e soffro di tante cose tra cui ben due disturbi della personalità in comorbidità. Mi ritrovo purtroppo a dover discutere e dibattere fortemente, almeno una volta a settimana, con il personale della mia ASL di riferimento, primario compreso. Evito di raccontare i miei problemi e arrivo subito al punto: Chiedere uno psicologo in ASL è una barzelletta. Le mie patologie mi hanno portato a lasciar perdere la sanità pubblica che stava aggravando tutto e puntare su sostegno e supporto privato. Il problema è nato quando mi sono reso conto che in ASL non erano presenti psicologi ma solo psichiatri e questi gestivano gli "utenti" come pacchi postali, da smistare nel centro diurno o agli assistenti sociali. Purtroppo mi ci sono ritrovato in mezzo, ho chiesto più volte sostegno e supporto ottenendo solo un posto in un centro diurno del tutto deleterio per me, un luogo del tutto incompatibile con una persona che soffre di disturbi della personalità che la rendono estremamente asociale. Una sorta di terapia d'urto forzata, che ha solo peggiorato le cose. Nel privato, cercando costantemente psicologi e professionisti che riuscissero a capire la mia condizione mentale, ho trovato dei veri esperti sull'argomento e soprattutto ho trovato persone AGGIORNATE. Ho cominciato percorsi annuali, ho cercato poi riscontri con altri specialisti per confermare quanto mi è stato poi diagnosticato. Dopo un lungo percorso psicoterapeutico e tanti soldi spesi ho finalmente dato dei nomi alle mie patologie, peccato che tutto questo non viene riconosciuto dall'INPS e neanche dalla ASL. Ho chiesto quindi alla mia psichiatra in ASL più volte di ascoltarmi, di fare terapia, cosa che mi è stata negata e che mi ha portato ad una diagnosi di "Disturbo della personalità N.A.S." (non altrimenti specificato) e pur avendo io diagnosi esterne in privato, vengono del tutto ignorate. Ho dovuto quindi chiedere un cambio medico, negato dalla psichiatra che quando gli ho detto che non andavano d'accordo mi ha riso in faccia. Sono dovuto andare quindi dagli assistenti sociali, scrivere email direttamente al primario e fare in modo che tutto questo orrore finisse. Purtroppo anche discutendo con il primario che amichevolmente mi ha preso in carico, resta comunque uno psichiatra. In ASL ignorano del tutto la figura dello psicologo, è come una gerarchia e per loro lo psicologo è una sorta di galoppino. Nel mio caso gli psichiatri si sono rivelati solo spacciatori di farmaci e certificati, non ascoltano psicologi e figure esterne e danno per scontato che la loro parole è legge. Ho fatto e faccio ancora adesso immensa fatica a far capire che i disturbi della personalità vanno curati con psicoterapia, non basta una cura farmacologica e a volte non è neanche necessaria. Nulla, mi scontro contro un muro di ignoranza che non solo nega l'utilità di una professione ma mette in mostra una totale ignoranza proprio nel campo della salute mentale. Sinceramente io non posso spendere tutti questi soldi per tutta la mia vita, senza contare che trovo profondamente ingiusto che la diagnosi valida per l'INPS sia quella di chi non fa terapia con me, non conosce approfonditamente la mia situazione e soprattutto non ha idea di come trattare le mie patologie.
  2. Buongiorno, spero di aver scelto la categoria giusta per il quesito che dovrò porre. Io sono laureata magistrale in Psicologia dello Sviluppo e dell'Educazione e sto svolgendo il tirocinio specializzante post laurea. Nel futuro mi piacerebbe prendere in considerazione l'insegnamento di sostegno e a questo proposito mi chiedevo se qualcuno di voi è a conoscenza di qualche master che consente l'accesso all'insegnamento senza passare tramite MAD (ne parlavo l'altro giorno con il mio tutor di tirocinio, ma non ha saputo darmi informazioni precise). Vorrei capire se questo eventuale master esula dai famosi 24 CFU per l'insegnamento o se questi sono comunque indispensabili. Accolgo volentieri qualunque suggerimento, ringraziandovi in anticipo Veronica
  3. ho già scritto qui ma ho bisogno di sapere ancora altro...mi presento ho 17 anni e da anni e anni sono miope per certo, non vedo praticamente più nulla la sera e non riconosco nessuno.. vi chiederete perché, da piccola ho sbagliato a non dirlo ai miei ma l’ho fatto per non deluderli dato che loro sono un po’ fissati con gli occhiali dicendo che chi li porta è malato ecc... ma dopo tutti questi anni sono arrivata a un punto di non ritorno!!Se glielo dicessi si arrabbierebbero molto perché per tutti questi anni non l’ho detto ensicuramente i gradi non si abbassano così velocemente... e poi ho un blocco che non riesco a togliere e mi serve un aiuto enorme. Prima cosa vorrei dirlo al mio ragazzo maggiorenne, sapete darmi un consiglio?(per far sì che non mi prendi per malata) e seconda cosa posso fare temporaneamente una visita da un ottico da sola? quanto puo costare? e posso prendere anche delle lenti a contatto e come? perfavore aiutatemi il mio non è un pretesto per non mettere gli occhiali ma non parlo con i miei di niente e non so come dirglielo per far sì che mi credano che si è abbassata tutta ora. Grazie mille a tutti non anticipo
  4. La vita non è cosi bella come me l'aspettavo, crescendo vedi tante cose che era meglio non conoscere mai, il mondo non è organizzato bene, sta andando tutto a puttane, e la vita personale ci inghiotte come un buco nero in duemila problemi senza via d'uscita, un limbo di dolore e dispiaceri causati da ogni cosa che ti circonda. I momenti belli che una persona tende a ricordare sono solo un ricordo estratto da un ricordo piu dolorante, ma quello una volta, da bambini, cercavamo di accantonarlo, nasconderlo, metterlo in un cassetto chiuso a chiave cosi da non farci del male, ma quando si cresce cambia tutto, non sai piu difenderti da questo mondo che ti regala una gioia e mille dispiaceri. Sei solo, vedi le persone che una volta erano con te andare via, per le loro strade, sparire come fantasmi, e tu li fermo nella tua vita a sentirti un errore, uno sbaglio, capisci che sei sempre stato uno sbaglio per il mondo, che tu non c' entri nulla qua e che sei totalmente solo a combattere la vita, ma a volte non si hanno avuto le basi per avere le forze di combatterla questa vita, capisci che sei debole, senza via d'uscita, e ti lasci andare, ti fai risucchiare da quel vortice di nullità e insoddisfazioni che la vita ti provoca sempre, ogni giorno di più, ogni mattina speri di non svegliari mai, di continuare a vivere in quei mondi magnifici che sai creare di notte, dove vorresti vivere per sempre e dove è tutto tuo. Svegliarsi la mattina è sempre un agonia, una cosa brutta, ti svegli e sai che la tua vita fara schifo esattamente come il giorno precedente, ogni volta speri in una svolta ma nulla, non succede mai un xxxx, sei positivo ci provi ma nulla è mai abbastanza, e ti ritrovi con dei genitori delusi, sconfortati e amareggiati da te, uno che addirittura nemmeno si informa, tu potresti essere tranquillamente morto ma non cambierebbe nulla, e tu ti senti in colpa, e hai ancora meno voglia di andare avanti, vedi tutto intorno a te che sta li pronto a criticare ogni tua mossa perche è sbagliata, ormai sei l errore che cammina per strada, il disagiato che non capisce nulla, che non ha futuro e ti chiedi perchè xxxx sei venuto al mondo, chi xxxx me l ha fatto fare, perche? Forse bisogna affrontare questi problemi che la vita ti mette davanti, penso pero che qualcuno o qualcosa abbia sbagliato i calcoli, affrontare problemi pesanti senza avere la forza necessaria non ha una fine bella. Forse hai avuto poco tempo per essere bambino e prendere la vita in un modo positivo, forse sin da piccolo la tua vita è stata stravolta, ti hanno portato via un infanzia che poteva essere felice, e tu la rivuoi ma sai che non potrai mai. È vero nella vita c'è chi sta peggio, ma dai chi è che non pensa alla sua vita per pensare solo agli altri? Sono rare le persone cosi. E comunque devi imparare solo una cosa in questo tipo di vita, fingere, fingere con tutti e mettere maschere su maschere e andare avanti cosi, stare male in silenzio e da solo per non farti terra bruciata, fingi sempre, fingi che stai bene, che quando la gente ti critica tu sei solo felice, assecondali, fai finta di nulla tanto non capiranno neanche se glie lo spieghi, indossa una fottuta maschera e va fuori, vivi la vita cosi come viene finché non sarai stufo e finalmente forse capirai come fare.
  5. Ciao a tutti! Mi rivolgo a voi perché ho bisogno di un consiglio. Per motivi che non vi sto ad elencare durante il periodo dell’adolescenza sono stata sottoposta a visite periodiche dallo psicologo. La situazione però era complicata: inizialmente iniziai con una psicologa in privato che però adottava tecniche decisamente non adatte al mio tipo di problemi di conseguenza mi sono recata presao il consultorio e mi è stata assegnata una psicologa. Per due mesi mi ha seguita, poi è entrata in maternità e io non l’ho mai più sentita. Dopo mesi, quando ormai mi ero rassegnata all’idea di arrangiarmi sono stata chiamamta da una psicologa dello stesso distretto che aveva ripreso in mano i casi dell’altra psicologa. Questa volta mi sono trovata estremamente bene, poi però ha cominciato ad avvisarmi all’ultimo che non poteva, non la vedevo per settimane per poi doverla aspettare perché sempre estremamente in ritardo finché non mi sono resa conto che averci a ce fare mi metteva più ansia che non andarci dato che ogni volta le mie speranze di poter finalmente avere qualcuno con cui sfogarmi venivano deluse cinque minuti prima dell’orario stabilito della visita (oltre che fare viaggi per niente). Per un anno non ho avuto più contatti con psicologi o quant’altro finché per un attacco di panico non sono finita al pronto soccorso, poco dopo aver compiuto 18 anni. Sono stata assegnata poi ad una psichiatra dell’ospedale con cui finalmente mi trovavo bene. Ottima persona, affidabile e decisamente utile al mio problema. Ovviamente però come tutte le cose belle è durata poco perché dopo qualche mese mi annuncia che sarebbe stata trasferita in un’altra città perché avevano accettato una domanda di trasferimento da lei fatta qualche anno prima. Ora sono anni che non vado e per quanto io stia abbastanza bene e riesca ad andare avanti lo stesso sento davvero il bisogno di avere qualcuno con cui poter parlare perché nel momento del bisogno devo affrontare tutto da sola, non ho nessuno a cui chiedere aiuto. Studio all’università e la pago lavorando in un bar le sere e i weekend quindi non posso assolutamente permettermene uno privato e a quanto pare finite le superiori non esiste alcun istituto pubblico che fornisca assistenza psicologica... Avete idee su come possa fare? Ne ho veramente bisogno...
  6. Salve a tutti, Mi chiamo Eleonora, e sono nuova nel Forum! Mi ha incuriosito, e ho deciso di iscrivermi, anche perché è da tanto tempo che mi tormenta avere il parere di un'esperto del campo che possa consigliarmi! È da anni che sogno di diventare psicologa, quasi come se fosse una vera e propria vocazione, ma nonostante ciò mi spaventa tanto questo settore dal punto di vista occupazionale. Ora che mi diplomo, ho deciso di prendere con tutti i rischi possibili questa strada ma anche la scelta del corso di studi è parecchio difficile.. La scelta sarebbe tra Psicologia Clinica,Psicologia del lavoro o Neuropsicologia. Secondo voi, quale settore offre maggiori possibilità di realizzazione (anche economica) un domani? Quale settore, attualmente, sembra essere più "carico"?Quale invece è meno gettonato e quindi con maggior richiesta? PS: Se dovessi scegliere ciò che mi dice il cuore sicuramente sarebbe Psicologia Clinica, in un'ambiente ospedaliero o presso una struttura privata
  7. Ciao a tutti e buon anno. Cerco soggetti per la compilazione di questo questionario al fine di raccogliere dati per la mia tesi magistrale. Il questionario è anonimo e dura 10-15 minuti. Grazie a tutti https://psicologiaunimib.eu.qualtrics.com/jfe/form/SV_bebVmcpRIGR0fbL
  8. Il mio ragazzo mi ha lasciata 1 mese fa perché diceva di non amarmi piu e di non provare piu i sentimenti di prima e che con me stava male ma non sapeva il motivo e che senza di me stava bene, ma che comunque gli rimane l'attrazione fisica per me e che comunque potevamo rimanere in buoni rapporti, uscire e sentirci. Un mese prima di lasciarmi gli erano venuti dei dubbi su ciò che provava per me a causa mia, parlai con una mia amica della mia relazione con lui e mi disse che eravamo incompatibili con poco dialogo, la sera stessa ne parlai con lui e mi disse che a lui non creava nessun problema ste cose, poi però il giorno dopo ci siamo visti sono andata a casa sua e non l'ho calcolato per l'intera giornata stando al telefono perché ero arrabbiata con lui, e nel frattempo lui mi accarezzava, poi la sera mi scrisse che forse la mia amica aveva ragione e non era più sicuro di amarmi perché non si era mai innamorato prima d'ora. Da quel momento in poi mi sono chiusa in me stessa perché ci stavo molto male, ci vedevamo solo 1 volta alla settimana a causa del lavoro, e solo per 2/3 ore dove andavo sempre a casa sua e facevamo sempre le stesse cose, facevamo sesso e poi mi riportava a casa. In chat era diventato più freddo e distaccato, pure di persona non si comportava piu come prima, allora gli ho chiesto il motivo e mi disse che era un periodo giù per lui per vari motivi e che il nuovo lavoro lo stressava ma non voleva assolutamente lasciarmi perché stava bene con me, dopo qualche giorno gliel'ho richiesto e mi disse che io non c'entravo nulla e che si sarebbe impegnato a uscirne, poi gliel'ho richiesto un'altra volta e mi disse che ora non sta né bene né male con me, e che quando staremo male ci lasceremo. Nell'ultimo mese inoltre lui era un po' giu di morale perché sua madre si era appena operata ma non poteva andarla a trovarla perché abita in un'altra città, il lavoro lo stressava, e io al posto di stargli vicino lo pressavo un po' sul fatto che fosse freddo e non fosse abbastanza, perché provavo un po' di rancore perché non era romantico, perché ultimamente non mi accompagnava a casa la sera, e tipo gli dicevo sempre che era freddo e la prima volta mi disse che non gli era così perché era giù di morale per sua madre e il lavoro, la seconda volta mi disse che non c'entravo nulla e che era s'impegnava per far passare sto periodo, la terza mi disse che non sa più se sta bene o male con me perché non riusciva nemmeno più a porsi domande per quanto stesse male per i fatti suoi, e che finché stiamo bene stiamo insieme, e se stiamo male ci lasciamo perché tanto prima o poi ci lasceremo, poi la quarta volta gli mandai uno screen della disillusione amorosa e lui mi rispose con "basta se la pensi cosi finiamola qui perché anch'io sto iniziando a stare male, mi fai sentire non abbastanza e inferiore" però poi abbiamo fatto pace. Poi dopo 2 settimane mi ha lasciata e subito dopo avermi lasciata mi ha baciata e abbiamo avuto un rapporto sessuale. La sera che mi ha lasciata abbiamo litigato perché gli ho detto che ha fatto bene a lasciarmi dato che volevo farlo io e che volevo rimpiazzarlo con qualcuno in discoteca per dimenticarmi di lui dato che la nostra relazione era ormai morta. Lui mi ha risposto dicendo che non voleva avere una donna che troieggiava in discoteca. Poi il giorno dopo gli ho scritto di quanto stessi male ecc ma lui diceva che non mi credeva, e l'ho assillato per una settimana intera, gli chiedevo di vederci ma mi evitava dicendo che non sapeva quando poteva, allora gli ho detto che dovevo parlargli urgentemente e volevo andare sotto casa sua, mi ha chiesto il motivo di tanta fretta ma io gli ho detto che non lo so, allora mi ha risposto in modo scazzato dicendo che non voleva perdere tempo e di dirgli il motivo, gli ho detto che volevo parlare e ha accettato di vedermi in un posto. Quando ci siamo visti era tutto freddo e io mi sono messa a piangere parlandogli di quanto stessi male di tornare con me ecc lui non ne voleva sapere e molto spesso sbuffava perché non sapeva cosa dire, e mi disse che senza di me stava bene. Poi mi ha detto che potevamo continuare ad uscire per vedere come andava, e nel frattempo mi abbracciava e poi siamo tornati in metro mano nella mano, ho provato a dargli un bacio a stampo sulla bocca ma si è subito girato, poi ho provato di nuovo, sono riuscita ma lui è rimasto impassibile. In chat gli ho chiesto di vederci il weekend successivo e mi ha detto che non c'erano problemi, qualche giorno dopo ho chiesto la riconferma e mi ha detto che non era sicuro al 100% che poteva, allora ho iniziato ad assillarlo dicendo che potevo accompgnarlo dove voleva che non volevo più trascurarlo, e lui mi djsse che dovevo capire che non stavamo più insieme e che sta situazione era ridicola e che stava iniziando a stressarlo. Poi gli dissi che venerdì sera ero uscita con uno ma che pensavo sempre a lui e lui mi fece una scenata dicendomi "boh mi fai tutti sti pipponi su quanto stai male e ti dispiaccia e poi dopo una settimana e mezzo giá esci con un altro io non so cosa pensare" gli ho chiesto nuovamente di tornare con me ma ha detto di no e che non potevo chiedergli di essere infelice. Qualche giorno dopo mi conferma per vederci domenica, però poi si è ammalato, allora gli ho chiesto di vederci il weekend successivo, ma lui mi ha proposto di vederci in settimana (cosa che non ha mai proposto nemmeno quando stavamo insieme perché va a lavoro alle 6 e ritorna alle 21 a casa quindi è come se fosse un sacrificio), e da lì ho incominciato un po' a distaccarmi, nel senso che non lo assillavo più nel tornare insieme e non gli parlavo più di noi due, nella settimana aveva ancoea la febbre allora gli ho detto che se preferiva potevamo rimandare, ma lui non ha voluto rimandare, ma alla fine non ci siamo visti perché tornava troppo tardi, allora mi ha chiesto di vederci Sabato 25. Il giorno prima di vederci per la prima volta mi desse lui il buongiorno, poi mi tenne aggiornata anche di quando era uscito da lavoro, poi gli scrissj che c'era un ragazzo che ci aveva provato con me, lui si era incuriosito chiedendomi cosa volesse da me ecc, glielo spiegai e gli dissj che avevo intenzione di dargli appuntamento e poi non presentarmi, e al posto di ridere come avrebbe solitamente fatto mi ha detto "che cosa matura" gli ho detto che scherzavo ma poi non mi ha più risposto, poi gli ho chiesto aggiornamenti per il giorno dopo che dovevamo vederci ma non rispondeva, poi gli ho scritto il giorno dopo e mi ha detto l'orario per vederci. Quando ci siamo visti inizialmente era freddo, Poi ci siamo seduti e abbiamo iniziato a parlare, si è aperto e abbiamo riso e scherzato, poi ad un certo punto così dal nulla mi accarezza la guancia, e poi ci siamo alzati e mi ha teso la mano e gliel'ho data e abbiamo fatto un tratto mano nella mano, poi mi ha preso la mano e si è messo ad accarezzarmi l'unghia dicendo "che liscio" e poi si è messo le mani in tasca per il freddo, e allora abbiamo camminato a bracetto, poi arrivati in metro per salutarci ci siamo guardati un attimo negli occhi e abbiamo riso dandoci un bacio sulla guancia, poi ci siamo riguardati negli occhi e ho provato a dargli un bacio a stampo e ha ricambiato non rifiutando e mi ha sorriso, poi ce lo siamo dati per una seconda volta e mi ha sorriso, e infine mi ha detto sorridendo "ci vediamo settimana prossima?" Poi però in chat era ancora freddo. 3 Settimane fa gli chiesi quando potevamo vederci e mi ha detto che in quel weekend che avevamo programmato di vederci non poteva più perché doveva traslocare nella nuova casa a Monza (prima abitava a Milano e pure io) allora gli ho detto se potevo portargli la cena a casa dopo lavoro ma si è inventato una scusa, allora gli ho chiesto del weekend successivo ma mi ha detto che parte, poi ho chiesto dj quello successivi ancora e mi ha detto che se trovava un buco potevamo vederci questo weekend, gli ho chiesto per due volte che se non voleva vedermi poteva dirmelo, ma non rispondeva a quella domanda o cambiava discorso. Qualche giorno dopo gli ho chiesto se sabato era stato bene con me ma non ha risposto, il giorno successivo gli ho detto che so che vuole stare da solo e che non pretendo nulla e che vorrei solo che ci continuassimo a frequentare per vedere come vanno le cose tra me e lui e lui ha accettato. Qualche giorno dopo mi disse che in vacanza non si portava il telefono allora gli ho chiesto come faceva in caso di urgenza e mi ha risposto dicendo che se muore sa morire da solo, e gli ho risposto "allora buona fortuna e condoglianze" non mi ha più risposto gli ho scritto altri messaggi ma non ha risposto. Allora gli ho scritto 3 giorni dopo e mi ha risposto. 2 giorni fa gli ho scritto se volesse questo weekend andare ad una mostra ma visualizzava e non rispondeva, ho dovuto inviargli un altro messaggio e mi ha risposto con "non lo so, non ho molta voglia", allora gli ho proposto di andarci a fare solo un giro a Monza e che cosi mi faceva vedere la nuova casa (perché gli chiesi tempo fa se potevo vederla e ha detto di si) ha visualizzato ma non ha risposto, gli scrivo il giorno successivo dicendogli che non volevo insistere e se voleva vedermi o no, e mi ha detto "mi pareva di avertelo già detto che non ne ho molta voglia". Gli ho scritto che pensavo si riferisse alla mostra e che non capivo perché mi avesse chiesto di rivederci se poi non ne aveva voglia, ha visualizzato e non ha risposto. Io non so più che fare, non capisco perché si comporti cosi, mi dice che gli va bene continuare a vederci e poi mi dice che non ne ha molta voglia, avevo intenzione di scrivergli in mezzo a questa settimana per chiedergli se potevo visitare la sua nuova casa il 23 ma non so se vada bene come cosa. Il fatto è che lui il 24 dicembre parte per la sua città natale e ritorna il 7 gennaio, quindi se non lo vedo in sti due weekend non lo vedo fino al 7, e sono praticamente 2 mesi che non ci vediamo, e ho paura che si allontani sempre di più
  9. Ciao a tutti! Vendo la più grande raccolta di materiale per la preparazione dell'Esame di Stato per Psicologi. Una guida COMPLETA (1500 pagine) ..con centinaia di Temi e Progetti e anche casi clinici. Scrivimi a: psicologiaesamedistato@gmail.com per ricevere i 4 manuali in .pdf direttamente via email! Costo del Kit: 20€ (paypal) Buono studio =)
  10. Ciao a tutti, volevo chiedere a voi utenti del forum di aiutarmi a capire, in base alle sensazioni/pensieri/gesti che faccio e provo, il tipo di sentimento che ho per una determinata persona ed infine come gestirlo per dimenticarla. Ora vi spiego: Due anni fa (si parla dell' estate 2015) ho conosciuto una ragazza. Dopo qualche mese lei si lascia e iniziamo ad uscire insieme, più per divertimento che con la reale intenzione di costruire qualcosa insieme. Lei usciva da una relazione e non c' era l' intenzione di costruire subito qualcosa con qualcuno e a me stava bene perchè non era la ragazza che avrei voluto al mio fianco, per come la conoscevo non mi sarei mai fidato. Dopo 3 mesi smettiamo di frequentarci ma di uscire ancora in gruppo. Da quel momento in poi comincia la mia odissea. La ragazza di cui non volevo assolutamente prendermi era diventata la mia ossessione. il classico dei classici. Durante l' anno e mezzo successivo, nonostante sia uscito con altre ragazze, il suo pensiero non è mai sparito. Non abbiamo più avuto nessun tipo di rapporto sessuale ma solo dei baci in diverse occasioni. Quando ne abbiamo discusso lei non è mai stata chiara ed esplicita con me, anzi; a parole diceva determinate cose ma i gesti la tradivano. In diverse circostanze ho subito da parte sua scenate di gelosia, rabbia ecc che mi facevano credere alle sue parole di indecisione come: "Non funzionerebbe, perchè so come sono fatta e ti farei soffrire e ti perderei" salvo poi aggiungere "fai qualcosa per convincermi sia giusto provarci perchè io sono indecisa, combattuta ho bisogno che tu mi venga a prendere". Non mi dilungherò troppo e facendola molto breve, vedendo che non se ne saltava fuori, ho deciso di allontanarmi per qualche mese sperando la situazione si calmasse. Durante questo periodo non vi nascondo di averla pensata diverse volte e nonostante stessi uscendo con un' altra il pensiero è rimasto. Dopo questo periodo riprendiamo ad uscire di nuovo in gruppo e dopo qualche settimana ci ribaciamo nonostante lei stesse uscendo con un' altra persona. La situazione era tornata al punto di partenza. Almeno per me. Ci mettemmo a tavolino e 20 giorni fa concordiamo che avremmo dovuto sforzarci di essere amici disinteressati, ma il mio pensiero e io suoi gesti me lo impedirono. il bacio di pochi giorni prima me lo impediva. I giorni passarono fino a che, Due giorni fa durante una serata, mi pone una domanda diretta cioè:" come l' avrei presa a vederla con un altro". Le rispondo sinceramente di non essere pronto e se l' avessi vista non avrei esitato ad andarmene. Facendola molto breve ignora le mie parole e decide comunque di presentarmi il nuovo ragazzo. Un oretta dopo, nonostante la mia richiesta e nonostante fossi lì, si baciano. (lui ovviamente è all' oscuro dei nostri precedenti) A quella vista la mia reazione è stata quella di andarmene, senza salutarla e lei ovviamente mi ha ricorso, voleva capire il problema (anche se mi sembrava ovvio) Le ho detto che mi sarei dovuto allontanare da lei e mi ha risposto dicendo che "sono un egoista, che non potevo entrare e uscire dalla vita delle persone a mio piacimento. A sua detta Lei era riuscita a scindere le due cose valutando che l' amicizia tra di noi era più importante rispetto all' avermi, infine mi ha minacciato dicendo che se fossi sparito lei non mi avrebbe cercato e che non potrebbe non esserci se tornassi un giorno" Ora che vi ho esposto la questione e vi chiedo: E' possibile che "abbia perso così tanto tempo dietro ad una persona che non amo?" Voi vi sareste comportati come lei? nonostante la persona a cui dite di voler così tanto bene vi chiede esplicitamente di evitare determinate cose davanti a lui? Era una richiesta assurda la mia? Non avevo mai provato questa cosa per qualcuno prima di adesso, fisicamente sento come un blocco allo stomaco. Se penso a lei ora non ho voglia di vederla anche se ci tengo un sacco.Non so cosa fare. Io vorrei sparire ancora, non vederla per un po', magari finchè non trovo qualcun' altra che la sostituisca nei miei pensieri. Penso che non vederla potrebbe solo giovare a tutto questo. Voi cosa mi consigliate? la cancellereste dalla Vs vita o cerchereste di convivere con tutto ciò con la speranza che vedendo di nuovo altre scene "fastidiose" prima o poi la cosa passi da sola? Grazie per i consigli e scusate anticipatamente per il poema..
  11. Sono una ragazza adolescente ma è da dieci anni che mi sento a disagio per tutto. Per tutto,e sempre. Non mi piace il mio comportamento,il modo in cui vivo e il modo in cui gli altri si comportano con me. È davvero difficile da spiegare ma sento questo senso di profondo disagio e rabbia che mi accompagna sempre e non mi lascia mai. Voglio cambiare,ma non so come. Voglio diventare chi sono davvero,ma che non sono mai riuscita ad essere. Purtroppo non ne ho i mezzi. Mi sento uno specchio in frantumi.
  12. L’Enneagramma, antico mezzo di conoscenza di sè e di evoluzione spirituale, è nato in Persia più di duemila anni fa, dove era usato come percorso iniziatico dai maestri Sufi. É uno strumento che aiuta a fare verità su se stessi: da una parte ci rende consapevoli della nostra unicità e dall’altra ci spinge a cogliere le similitudini che ci legano alle altre persone. Permette infatti di rendersi conto che ognuno di noi ha modelli di comportamento, tendenze selettive o filtri che lo condizionano, e che gran parte delle difficoltà umane sono causate dal fatto che siamo ciechi al modo di vedere degli altri.Esso descrive nove diversi tipi di personalità e il rapporto tra loro. Se siamo in grado di riconoscere il tipo a cui apparteniamo, potremo affrontare meglio i nostri problemi, oltre che conoscere meglio i nostri familiari, amici e colleghi. Ma oltre alla descrizione delle varie caratteristiche umane, l’enneagramma conduce al cambiamento interiore. E’ più di un’indagine psicologica per la conoscenza di sé: ci dà la possibilità di metterci a confronto col nostro io inconscio, invitandoci a prenderne coscienza. L’Enneagramma (dal greco ennea, nove, e gramma, disegno) è un simbolo geometrico utilizzato in ambito psicologico ed esoterico. Graficamente, il simbolo si realizza a partire da una circonferenza suddivisa in nove parti uguali che rappresentano la fusione delle leggi del 3 e quella del 7. La prima che si riferisce alle tre forze presenti all’inizio di ogni evento: si pensi alla trimurti indù (Brahmā (il creatore), Śiva (il distruttore) e Viṣṇu (il ricostruttore), o alla trinità cristiana (Padre, figlio e Spirito Santo): le tre forze possono essere viste come creativa, distruttiva e conservativa, oppure come attiva, ricettiva e conciliativa, o ancora come conservativa, sessuale e sociale, a seconda dell’ambito in cui ci si muove nella vita. La seconda che governa la successiva evoluzione dell’evento nel mondo fisico (legge conservata per esempio nelle ottave della scala musicale), intersecate da linee interne. Oppure allo spettrometro dalla luce bianca (7 colori). L’unione dei punti è data da un triangolo equilatero avente come vertici i punti 3, 6 e 9. L’unione degli altri punti è data invece dalla divisione del numero 1 per il numero 7: si ottiene il numero periodico 0,142857142857.. con serie numeriche che non contengono multipli di 3, e i punti restanti da collegare sono appunto i sei numeri 1-4-2-8-5-7, in senso antiorario…t. Bari 1 e 2 Ottobre 2016 dalle ore 9:30 alle 18:30 METODOLOGIA DIDATTICA Il corso alterna la formazione teorica a quella pratica, attraverso la partecipazione attiva da parte dei corsisti. Sono previste esercitazioni singole e di gruppo, role playing, simulate. Docente Zeno Carnimeo Trainer in PNL bioEtica Business Life Coach Target: Psicologi, Psicoterapeuti, Medici e Assistenti Sociali, area Sanitaria, Imprenditori, Manager, Responsabili G.R.U., Insegnanti, Formatori, Studenti, Giornalisti, Artisti, Pubblicitari, Attori, Professionisti, Politici, Atleti... Chi si iscrive entro e non oltre il 31 luglio potrà usufruire di 3 BONUS: 12 ore di Formazione in più di cui : 4 ore di Coaching individuale 4 ore di Palestra pomeridiana 4 ore di Laboratorio Operativo PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA INFO E PRENOTAZIONI Per partecipare al corso è sufficiente contattare la segreteria per dare la propria adesione e compilare la relativa scheda di iscrizione da richiedere a IKOS AgeForm Via A. da Bari 157 – Bari O8O 5212483 - info@ikosageform.it www.pnlt.it – www.pnltonline.com Link acquisto on line http://www.pnltonline.com/corsi-in-aula/corsi-brevi/caratteri-straordinari-l-enneagramma-ottobre-2016/ Link sito http://www.pnlt.it/index.php/2016/07/22/carattere-straordinario-lenneagramma-1-2-ottobre-2016/
  13. Buon pomeriggio a tutti! Sono una nuova iscritta ed ho piacere di condividere con voi una mia esperienza, in modo da avere delle vostre opinioni e dei vostri consigli. Mi sono laureata da circa 5 mesi alla facoltà di lettere, durante il mio percorso universitario ho conosciuto diversi professori ma il secondo anno ho dovuto confrontarmi più volte con un professore perché non riuscivo a passare il suo esame , in quanto era un prof molto esigente e severo (insegnante vecchio stampo) e quindi mi sono vista più volte privatamente con lui per spiegazioni ulteriori su diverse tematiche. La prima volta che sono andata da lui, mi ha talmente mortificata dicendomi che non avevo studiato abbastanza e che prendevo sotto gamba il percorso universitario, tanto che mi sono sentita così offesa che purtroppo sono scoppiata a piangere....lui vedendomi così ha cambiato totalmente tono e modo di fare, tanto che quando mi sono presentata al suo esame (erano due parziali) mi ha fatto passare anche se mi avrebbe bocciata di nuovo molto volentieri. Per la preparazione dell altro parziale sono di nuovo andata da lui ed era questa volta molto più scherzoso e sopratutto mi fissava in un modo particolare, boh nn lo saprei descrivere ma non ha mai mollato un secondo nel fissarmi negli occhi. Aveva quasi uno sguardo dolce, e per com era lui caratterialmente mi ha fatto parecchio strano quell espressione del volto. Comunque passo definitamente l'esame, e ci perdiamo di vista per un po....dopo qualche mese ci rincontriamo in facoltà e si avvicina a me dicendomi " come stai? " e da li iniziamo a parlare del più e del meno dell'universita e degli altri esami. Poi mi laureo ed il giorno della laurea lui e' presente, alla fine ci stringiamo la mano e lui mi dice "tantissimi auguri" ....giorni successivi alla laurea decido di aggiungere un po di insegnanti su fb, tra cui anche lui. Inizia a mettere mi piace alle mie foto della festa di laurea e commenta di nuovo con "auguri" ed io lo ringrazio, dopo di che mi contatta lasciandomi il suo numero di cellulare dicendomi che voleva essere aggiornato sulle mie future scelte universitarie.... Da quel momento lui, ogni tanto mi scrive su whatsapp mandandomi dri video divertenti poi l'ultima volta mi ha detto "spero che mi terrai aggiornato e spero di vederti presto!", e poi inizia a metter mi piace a qualsiasi link che pubblico. Bene ragazzi, ora io non so se lo faccia per affetto o per raggiungere altri fini. Se è un rapporto innocente il nostro è anche bello, ma se lui cerca altro?! Io nn so che fare...
  14. Carissimi amici online, in questi giorni il forum è stato rinnovato sia nella sostanza che nella grafica. Abbiamo dovuto, come al solito, inseguire le nuove regole di sicurezza per evitare che si ripetessero ancora episodi di spamming che negli ultimi tempi si stavano accentuando. Il passaggio alla nuova versione non è indolore. Infatti sono cambiate diverse cose e pian piano stiamo operando per riportare la situazione a quella precedente ma, in ogni caso, delle differenze rimarranno e quindi sarà obbligatorio abituarsi ad esse. Vi invitiamo a farlo al più presto, in modo da poter tornare a riutilizzare il forum al meglio, come in precedenza. A tutti voi un buon lavoro da parte della Redazione di Psiconline.it
  15. Salve a tutti, vorrei pubblicizzare la Scuola Quadriennale di Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale "AcaBs-Academy of Behavioural Sciences" con sede centrale a Reggio Emilia e sede periferica a Brescia. Il modello di formazione della Scuola di specializzazione in Psicoterapia dello sviluppo e adolescenza proposto dalla Academy of Behavioral Sciences, gestita da Science & Method Associazione professionale di Reggio Emilia, fa riferimento all’indirizzo scientifico-culturale cognitivo comportamentale. La definizione degli interventi terapeutici, le modalità tecniche, la valutazione dell’operato sono riprese dalla teoria generale e dalla teoria della clinica che affondano le loro basi all’interno di una cultura cognitivo comportamentale, orientata ad un contesto che vede nella evidence based interventions (EBI) un suo principio di controllo imprescindibile. Le lezioni si svolgono in un week end al mese (venerdì, sabato e domenica dalle ore 9:00 alle ore 18:00) Per ogni informazione, potete visitare il sito www.acabs.org oppure telefonare allo 0522/430053 oppure scrivere a scuoladipsicoterapia@scienceandmethod.org (o chiedere a me se vi è più comodo)
  16. Salve a tutti :-) ho bisogno di un consiglio. che nesso ci può essere tra la comunicazione, la relazione interpersonale e l'ambito rurale? Dovrei esporlo in un corso di formazione. sono graditi anche dei link a siti che potrebbero riguardare l'argomento. Grazie mille per l'aiuto :-)
  17. Salve ragazzi. Sono nuovo qui e anche molto giovane. Ho 20 anni, e vi ringrazio anticipatamente per la lettura qui di seguito. La mia passata storia, durata due anni, si è interrotta il 14 Giugno 2014, pochi giorni prima del mio inizio esame di maturità, data che ha cambiato l'esito e il morale, su varie situazioni avvenire. Faccio continuamente sogni durante la notte, sogno la ragazza, a volte la sua famiglia, c'è dispiacere generale. Spesso il sogno è accompagnato e seguito da un incubo, come qualcuno che vuole uccidermi nella mi stanza, chiusa a chiave. Vi racconto questi ultimo episodio, poiché l'ho sognato questa notte. Vi garantisco che ho avuto durante questo periodo altre donne, storie brevi e poco importanti. La ragazza posso dire di non averla mai dimenticata. Ci sono spesso ricaduto col pensiero. L'ho rincontrata in alcune cene di classe, e all'ultima ci siamo parlati, da amici ovviamente. Ne risento molto, e purtroppo devo dire che il mio sano equilibrio mentale, con rammarico, si è danneggiato. So che ricontattarla puo' solamente farmi male, ma nei sogni a volte, non sogno altro che ciò possa avvenire o avvenga. Sono molto sottotono per questo, vorrei una vita più semplice, dato che questo problema attanaglia la mia mente già da parecchio. Un saluto. Domenico
  18. Ciao ragazzi, vi indico il link al nuovo sito professionale dove trovate tanto materiale per la preparazione dell'esame di stato in psicologia! Manuali aggiornati e specifici con cui preparare le 4 prove dell'eds in psicologia, lezioni Skype personalizzate, pacchetti offerta per chi vuole risparmiare e preparare l'esame dall'inizio! Tutti sappiamo che questo esame è molto importante per ogni laureato, poiché è un punto di svolta che segna la possibilità di entrare nel mondo del lavoro come psicologi a tutti gli effetti. La preparazione dell'esame suscita preoccupazioni varie. Innanzitutto c'è la difficoltà di raccogliere materiale davvero utile e chiaro su cui studiare. Si passa molto tempo nel tentativo di integrare molti libri, ma resta il dubbio di aver saltato informazioni importanti, o al contrario si rischia di raccogliere info ridondanti e superflue. Il risultato è avere confusione mentale e insicurezza, tenendo in considerazione la mole di nozioni psicologiche che vanno ristudiate o ripassate. Inoltre se si viene bocciati ad una delle prove d'esame bisogna ripeterle da capo tutte quante, comprese le prove che sono state superate bene... Quindi l'augurio è quello di superarle tutte al primo tentativo. COME FARE? Studiate con materiale affidabile, testato da moltissimi colleghi, realizzato basandosi sui migliori testi in circolazione per la preparazione dell'esame di stato e sulle tracce estratte nelle scorse sessioni! Risparmierete tanto tempo ed energie preziose! Anziché passare ore e ore ad integrare libri, qui avete un ottimo punto di riferimento che vi aiuterà a raggiungere appieno l'obiettivo del superamento dell'esame! Le info sui libri per l'eds in psicologia sono organizzate in modo chiaro e strutturato, in modo da favorire una rapida memorizzazione e l'ordine mentale, fondamentali in vista di un esame così complesso. Se avrete ancora dubbi, prenotate una o più lezioni online ultra personalizzate e chiedete ciò che volete, in diretta e online, all'ora che volete e seduti comodamente dalla vostra scrivania. Inoltre c'è una sezione blog del sito dove vi aspettano tante info sull'esame di stato per psicologi, dalle notizie sulle varie sedi d'esame fino a consigli utilissimi sulle modalità con cui preparasi e a come muoversi dopo aver superato questo traguardo. Sono sicura che saprà esservi d'aiuto!
  19. ANormalGuy

    Aiuto.

    Salve, questo post è frutto di disperazione e di riflessione, scrivo perché ormai sono sull'orlo del collasso e vorrei un parere esperto; Ma prima vorrei raccontare il mio background: Peso quasi 80 kg e sono alto 178 cm, un buon peso rapportato alla massa muscolare e alla massa grassa che ho, secondo il mio dietologo dovrei perdere qualche chilo, ma giusto 2 o 3. Il mio peso è diventato una ossessione da un paio d'anni a questa parte, prima lo affrontavo con serenità e volontà, facendo sport e mangiando sano...da settembre 2014 le cose sono cambiate. nel mese si agosto ho tirato su 6 kili circa, arrivando passando da 73 a 79, poi 80/81. Ho iniziato ad avvertire un forte senso di abbandono e disperazione, cercando aiuto in un servizio di consulenza psicologica della mia città che non è servito, nonostante io l'abbia seguito per qualche mese. Ho una famiglia perfetta, benestante, i miei genitori mi vogliono bene. Frequento una università prestigiosa, con risultati nella media... ma questo non va bene. Vorrei solo essere magro, essere snello. Essere bello. Tutti mi dicono che sono un bel ragazzo, ma io ne dubito fortemente. Vedo solo difetti...e allora da settembre sono entrato nel vortice della bulimia: crisi nervoce, pianti notturni..dita in gola, purghe e vomito. La psicologa che mi "seguiva" mi è stata poco d'aiuto e, dopo aver cambiato, la nuova è stata anche peggio; allora a maggio sono scappato, ho messo una scusa e ho smesso di andarci, "sto bene" le ho detto, e sono fuggito. Ma i sentimenti non sono cambiati, vado a dormire ogni sera sperando di non svegliarmi il giorno dopo, ho smesso di "eliminare" il cibo ma seguo diete forzate e assurde pur sapendo di sbagliare...ma non riesco a fermarmi; da qualche mese, quando ho fame o quando mangio troppo, prendo un taglierino e mi faccio un segno sulle caviglie, così da dovermi "concentrare" su qualcos altro. Solo qualche amico sa di tutto questo, ma nessuno sembra prendermi sul serio. I miei non lo sanno, non posso deluderli, loro credono che io sia perfetto... Mi sento diviso tra una parte di me che è consapevole che ciò che faccio è stupido e una parte che sa di non poterlo evitare... Scusate se il post è confuso e fumoso, ma ho scritto di getto. Spero solo che si capisca qualcosa e che qualcuno possa consigliami.
  20. L'esame di abilitazione ti sta mandando in crisi? Vendesi materiale per la prima prova dell'esame di stato per l'abilitazione all'esercizio della psofessione di PSICOLOGO, comprendente 60 temi accuratamente svolti. In regalo si inviano due riassunti, dei libri Miller (ps. dello sviluppo) e Canestrari (ps. generale) ed uno schema pratico per realizzare il progetto (seconda prova). prezzo totale: 25 € Per contatti ed info mandare una mail a: temieds@gmail.com
  21. Buongiorno, mi presento: sono Chiara, studentessa di magistrale del Politecnico di Milano che si sta laureando con una tesi sull’autismo. Cerco di spiegare brevemente cosa riguarderà la tesi: è nel mio interesse indagare ed analizzare le relazioni che intercorrono tra i genitori di soggetti autistici, terapisti ed insegnanti al fine di comprendere il sistema che aiuta il bambino a 360° nella sua formazione e nel trattamento della sindrome. Per tale motivo, è per me di fondamentale importanza definire i ruoli che si vengono a creare nel trattamento dei bambini. Nella mia fase di ricerca, mi manca soprattutto la testimonianza di psicologi coinvolti nel trattamento di bambini autistici e che svolgono quindi un ruolo importante nella loro formazione, testimonianze che mi aiuterebbero quindi a comprendere ancora più le relazioni ed i ruoli che riguardano le figure professionali rispetto al soggetto autistico. Vi chiedo dunque, qualora abbiate esperienza nel campo, di compilare un questionario anonimo online che mi aiuterebbe ad ampliare la mia ricerca. Il link è il seguente: https://docs.google.com/forms/d/1_c8gWozHsTBKREohMlFhxeLl5uemX3wg53HSV7K9vxQ/viewform . Vi ringrazio anticipatamente qualora decideste di compilare il questionario e per l’attenzione dedicatami! Chiara
  22. Praticamente è da circa due settimane che soffro. Ho 17 anni, non so se può servire a qualcosa, è successo tutto il 19 ottobre, mio padre ha avuto un infarto e ho sbattuto la testa contro una mensola e da quel giorno mi sento una confusione in testa, come se fossi ubriaco o come se ci fosse un velo tra me e gli altri. Dopo la botta che è stata fortina ho iniziato a farmi 3000 complessi perche ho avuto in famiglia (non io) un caso di ematoma al cervello dovuto ad una botta, quindi pensavo di essermi fatto qualcosa a livello cerebrale. Comunque da quel giorno non mi sono più ripreso, ho una strana percezione visiva, ricordo cose che ho fatto dieci minuti prima come se fosse passato tantissimo tempo, comunque è come se ci fosse una bolla o un velo tra me e gli altri e alcune volte non capisco quasi niente come se fossi ubriaco. Da quando ho iniziato a pensare di essere pazzo mi sono fatto altri 3000 complessi perchè ho uno zio schizofrenico e uno depresso quindi pensavo potesse essere congenito. La mia paura è quella di andare da un dottore che potrebbe diagnosticarmi problemi psichiatrici, non potrei mai accettare di essere pazzo. Secondo voi cosa potrebbe essere?
  23. John Watson dimostrò come la paura provenga da un condizionamento artificiale. (Per chi non lo sapesse il dottore prese un bambino di un anno, il piccolo Albert, e lo mise a contatto con un topolino bianco, inizialmente non ne ebbe paura, ma poi il dottore fece un rumore assordante che spaventò il bambino in modo tale che ne rimase condizionato e da quel giorno in poi manifestò sempre una paura verso i topolini bianchi e verso gli oggetti che li assomigliavano). Stavo pensando, non siamo forse tutti vittime di un condizionamento di questo tipo, ma naturale? Pensate alla paura illogica del viscido e alle reazioni che abbiamo a contatto con sostanze di questo tipo. Apparentemente non hanno un senso. Ma tutti da feti siamo stati nell'embrione che è un ambiente "viscido", e forse il primo processo di crescita è un processo molto doloroso, per cui potremmo aver associato intimamente la sensazione di viscido al dolore, e ne siamo rimasti condizionati per tutta la vita manifestando quel senso di ribrezzo ogni volta che vediamo sostanze viscide e gelatinose. Cosa ne pensate?
  24. Vendo riassunto molto dettagliato del libro PSICOLOGIA CLINICA di Ezio Sanavio e Cesare Cornoldi (2001) a soli 10 euro. Utilissimo per lo svolgimento dell'esame di stato in psicologia, consigliato dall'Università Cattolica di Milano.
  25. Vendo materiale aggiornato per affrontare le 4 prove dell'EdS in psicologia a soli 29 Euro! Garantisco per esperienza personale che se studiate con i miei riassunti-tema sarete preparati in un mese di tempo o poco più. 1^ prova: per ognuno dei 30 temi svolti (ad es. sulle emozioni) ho seguito una scaletta (introduzione, teorie e ricerche, strumenti d'indagine, ambiti applicativi, tracce degli scorsi anni); 2^ e 3^ prova: vi spiego passo a passo come impostare un progetto ed una diagnosi, con esempi di frasi da scrivere nel tema d'esame; 4^ prova: ho raccolto le principali normative, fondamentali per intraprendere la vostra futura carriera. Se interessati rispondete pure qui o con mex privato o scrivetemi direttamente alla mail: vispa88@gmail.com Vi ringrazio!!!

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