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Bivio


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Cari ragazzi... almeno per chi è collegato

mi trovo davanti ad un bivio e non so' come comportarmi non c'è la faccio piu' a sopportare 5 anni di angherie da parte della madre della mia piccola di 5 anni e della bimba che pilotata dalla famiglia della stessa mi fa' i ricatti.

ma vengo al sodo , dopo aver passato la ultima settimana che mi spettava di vacanza felicemente al mare con la mi a bimba e con la cuginetta di 10 anni di cui mi a figlia è innamorata, ora che devo andarla a riprendere non vuole venire se nn c'è anche la cuginetta.

mi strilla al telefono dicendo no!

io le ho organizzato il w.e. che mi spetta con altre persone logicamente con altri bambini ma pare che a mia figlia di me non gliene anzi sono sicuro che di me non gliene frega nulla.

verrebbe con me solo se c'è la cuginetta , ma nn è giusto. e la cosa mi manda in pappa il cervello.

mi sono sempre fatto in quattro per lei , ho messo la mia dignità sotto i piedi di fronte alla famiglia della madre che mi ostacola sempre e ci gode in queste situazioni e non c'è la faccio piu'.

mi sto' attorcigliando lo stomaco e mi viene di lasciare perdere tutto .

e goderrmi la mia tranquillità da solo .

per i 5 anni non ho mai sgarrato , sono sempre stato costante nelle pochissime giornate datemi dal giudice

ma quando ci passo un w.e. o un pomeriggio poi la perdo di vista e devo icominciare tutto daccapo peggio di prima , NN CE' LA FACCIO PIU'.

scusate lo sfogo ... ma l'amarezza e' tanta e nn so' dove sbattere la testa...

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Ciao Paolo,

da quello che scrivi sembra che la famiglia di tua moglie metta la bimba contro di te... se è così, ricordati che tua figlia è la vittima e non la colpevole di questa situazione, quindi non cedere alla tentazione di lasciar perdere tutto.

Lei è piccola e ovviamente se sente parlare male di te dalla mamma o da chiunque abbia la sua fiducia tende a reagire di conseguenza, ma tu non lasciarti scoraggiare da quelli che sembrano dei fallimenti, perchè in realtà non lo sono: prima o poi la bimba crescerà e si farà la sua opinione, sarà in grado di capire se ha avuto un padre che, nel possibile, è stato presente oppure se ne è infischiato e allora raccoglierai quello che hai seminato... o almeno non avrai nulla da rimproverarti.

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Ciao Paolo,

da quello che scrivi sembra che la famiglia di tua moglie metta la bimba contro di te... se è così, ricordati che tua figlia è la vittima e non la colpevole di questa situazione, quindi non cedere alla tentazione di lasciar perdere tutto.

Lei è piccola e ovviamente se sente parlare male di te dalla mamma o da chiunque abbia la sua fiducia tende a reagire di conseguenza, ma tu non lasciarti scoraggiare da quelli che sembrano dei fallimenti, perchè in realtà non lo sono: prima o poi la bimba crescerà e si farà la sua opinione, sarà in grado di capire se ha avuto un padre che, nel possibile, è stato presente oppure se ne è infischiato e allora raccoglierai quello che hai seminato... o almeno non avrai nulla da rimproverarti.

SI' SARA' SICURAMENTE COME DICI TU .... MA INTANTO MI RODO IL FEGATO E MI SEMBRA SEMPRE DI STARE DENTRO UN PERCORSO A OSTACOLI CON MILLE INSIDIE E VIVO SOLO NELLA SPERANZA CHE LA BIMBA CRESCA E RAGIONI IN FRETTA CON LA SUA DI TESTA PIUTTOSTO CHE QUELLA DELLA FAMIGLIA DOVE VIVE ORA... MA ARRIVERO' SANO A QUEL MOMENTO O MI SARO' GIA' CORROSO PER QUEL GIORNO????

E' DURA!!! E NN SO PIU' A QUALI FORZE APPIGLIARMI

GRAZIE CMQ

PP

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nn fare il loro gioco e visita tua figlia regolarmente anche se lei nn vuol uscire.

come padre hai i tuoi diritti e l'educazione a tua figlia la devi impartire anche tu.

chi la dura la spunta.

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Sono d'accordo con Tex, lo so che è frustrante, ma se riesci a tenere duro non te ne pentirai. Vai avanti sapendo che stai facendo il tuo dovere e stai godendo i tuoi diritti, sapendo che così non avrai mai nulla da rimproverarti ed usa le giornate libere per staccarti da questa situazione, non pensarci sempre, non roderti il fegato quando non sei con tua figlia per le bizze che magari ha fatto quando eravate insieme. Pensa che lei è una bambina, che ora è influenzata, ma ricordati che la puoi influenzare anche tu, con la tua presenza e il tuo comportamento. Se la mamma le parla male di te, dimostrale coi fatti che si sbaglia, facendola divertire quando siete insieme. Ma non solo con le sue amiche, gioca anche tu con lei, proponile le cose che sai che le piacciono in modo che abbia dei bei ricordi del tempo passato con te. Quando fa i capricci o ti dice che non ti vuole, ricordati che probabilmente lo fa perchè gliel'hanno inculcato in testa, ma prima o poi la finirà.

E nei giorni che sei solo, rilassati, svagati, pensa a te stesso, concediti una pausa da questa situazione, sapendo che tu, comunque, tutto quello che potevi l'hai fatto.

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Non sottovaluterei la capacità di un genitore di mettere la figlia contro il coniuge rivale.

Ho assistito a dei pezzi a scuola da sbigottire: un bimba che tenacemente rifiutava di scrivere il proprio cognome, perchè le ricordava il padre che odia e che non vuole incontrare, e pretendeva di essere chiamata per nome per le interrogazioni, per le verifiche.

Fossi in te, Paolo, mi consiglierei con uno specialista, uno psicologo che ti sostenga in un compito piuttosto difficile lungo il quale si dovrebbe avere una solidità interiore di cui non sempre si dispone soprattutto quando ci si trova ad essere in "minoranza" e in una posizione marginale.

La cosa è ulteriormente complicata dalla tendenza ad "adultizzare" i comportamenti dei bambini attribuendogli significati che appartengono più al modo di vedere e sentire dei loro familiari.

Forse non è proprio vero che la bimba di te non gliene frega niente, forse vuole effettivamente stare con la cuginetta e fa i capricci che farebbe un qualsiasi bambino che non ha la capacità di guardare oltre i propri desideri e bisogni per comprendere come possa sentirsi qualcun altro in conseguenza a certe sue azioni.

Pensandoci, io asseconderei il desiderio della bimba di stare con la cuginetta ma non mi defilerei lasciandole sole ai loro giochi, piuttosto cercherei di intrattenerle con mie proposte in modo da stare in mezzo a loro e ai loro giochi e rendermi così "interessante" per entrambe spostando così la loro attenzione dalla loro relazione a due.

Con i bimbi bisogna rendersi interessanti, conquistarli, sedurli nel senso di "condurli verso di sè" per aprire con loro quel canale di comunicazione e di fiducia che è il primo mattoncino dell'educazione.

Ti dico questa: da poco ho preso una cucciola di cane e quando l'hanno vista i bambini del mio palazzo sono letteralmente impazziti. Una bimba che abita davanti a me non c'è giorno che non voglia venire a giocare con Smilla, ha detto ai genitori che vuole trasferirsi da me !!

Ebbene, non è certo che lei mi preferisca ai suoi genitori, ma certamente il cane ha funzionato da facilitatore di un contatto tra di noi .

La cuginetta potrebbe rivelarsi un'opportunità per te, se te la saprai giocare...

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