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Benessere Economico


Ospite filotea

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io direi che è più che giust che una persona guadagni in modo proporzionale in base a quanto e alla qualità del suo lavoro.

se prendiamo come parametro valutativo il reddito, lo stipendio (più è alto più lavori e più sei bravo), è più che giusto che le tasse da pagare (e quindi la ricchezza che produci ma di cui non godi) sia simile per tutti, non trovi? per quale motivo?

cioè secondo te uno che guadagna 1.000.000 di euro l' anno deve pagare la stessa percentuale di tasse che paga uno che ne guadagna 10.000 ?

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(in cerca di raccomandazioni vorrai dire)

master e specializzazioni, con il fatto che sono a pagamento e al giorno d'oggi si possono comprare anche le lauree, non sono attendibili per la misurazione della competenza in un determinato settore.

cmq, ammettendo che sono davvero bravi questi giovanotti, come diceva il mio tutor di tirocinio, "non basta saper fare il caffè, ma bisogna anche saperlo vendere". :Batting Eyelashes:

raccomandazioni di che? :huh:

il mio psicoteraputa lavora come privato, non in qualche struttura pubblica...

come potrebbe raccomandarli?

è comodo inserire il pilota automatico del "luogo comune" vero? :Raised Eyebrow:

sai cosa mi fa venire in mente il tuo modo di rispondere riguardo a questa questione?

negazione. è un termine psicologico, dovresti conoscerlo...

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la differenza è semplice.

quello che guadagna 10.000 euro l' anno se gli togli il 20 % non mangia piu'.

se a quello che guadagna 1.000.000 di euro l' anno gli levi il 40 % mangia e ci compra anche l' aerojet privato.

perchè gli restano 600.000 euro che diviso 12 sono 50.000 euro al mese da spendere come vuole.

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io direi che è più che giust che una persona guadagni in modo proporzionale in base a quanto e alla qualità del suo lavoro.

Eh... il dubbio molto forte che aleggia nell'aria, e non solo in italia, è che invece si tenda a giudicare la qualità del lavoro

di una persona in modo proporzionale a quanto guadagna.

Giusto qualche giorno fa leggevo di questa ricerca... http://www.affaritaliani.it/sociale/mestieri051010.html ... non so dire

quanto sia valida, però devo dirti che qualche riscontro nella realtà che posso toccare con mano io personalmente lo trovo!

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No, stavamo cercando di capire se la tesi del giornale era poi così ovvia come veniva presentata.

Solo un'interpretazione alternativa. Ma non sarebbe seria nemmeno questa, era solo per mostrare

che al giornale ci potrebbe lavorare chiunque. Cani e porci.

No, tra liquidità (ricchezze liquide o facilmente liquidabili) e ricchezze immobili (difficilmente liquidabili).

"Sfruttabile" è un'altra cosa: casa dei tuoi è un immobile, cioè non facilmente liquidabile... ma tu ne usufruisci, no?

Allo scopo di uscire un po' dal solco lineare e comprendere un po' meglio ciò di cui si parla...

no ste, non era mia intenzione fare un processo al giornale. si voleva prendere quel suo articolo come spunto per discutere di quello di cui parlava....

non mi risulta che una casa sia difficilmente liquidabile... sotto casa di nonna hanno messo in vendita un appartamento minuscolo (come questo) completamente da ristrutturare a un prezzo molto al di sopra del mercato (considerando anche i lavori da farci per renderlo abitabile... due settimane ed è stato venduto :Straight Face:

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cioè secondo te uno che guadagna 1.000.000 di euro l' anno deve pagare la stessa percentuale di tasse che paga uno che ne guadagna 10.000 ?

secondo me si. però nella proposta fatta, non pagherebbe la stessa tassa ma superiore... :Raised Eyebrow:

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no ste, non era mia intenzione fare un processo al giornale. si voleva prendere quel suo articolo come spunto per discutere di quello di cui parlava....

Allora usiamo un metodo almeno apparentemente più scientifico e affianchiamolo ad un altra fonte. Prendiamo questa, ad esempio:

http://roma.corriere.it/roma/notizie/crona...268286607.shtml

non mi risulta che una casa sia difficilmente liquidabile... sotto casa di nonna hanno messo in vendita un appartamento minuscolo (come questo) completamente da ristrutturare a un prezzo molto al di sopra del mercato (considerando anche i lavori da farci per renderlo abitabile... due settimane ed è stato venduto :Straight Face:

Ah, beh, allora.

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raccomandazioni di che? :huh:

il mio psicoteraputa lavora come privato, non in qualche struttura pubblica...

come potrebbe raccomandarli?

è comodo inserire il pilota automatico del "luogo comune" vero? :Raised Eyebrow:

sai cosa mi fa venire in mente il tuo modo di rispondere riguardo a questa questione?

negazione. è un termine psicologico, dovresti conoscerlo...

dai juditta, non fare l'ingenua ^_^

già il fatto che lui ti ha detto che ci sono questi psico giovani bravi con difficolta, è una piccola raccomandazione mascherata.

gli ci vuole niente a dirttare un suo potenziale paziente verso un suo potenziale raccomandato. purtroppo in italia particolarmente, la raccomandazione è "elemento portante" della vita lavorativa dei cittadini (con i risultati che si vedono).

cosa nego io? :huh:

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Ste non hai capito che Ego è "l'unità di misura" dell'universo. o perlomeno dell'italia.

come vanno le cose alla sua famiglia e come presuppone andranno a lui in futuro...così vanno per tutti!

non ti opporre a forze che non conosci! :Hypnotized:

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la differenza è semplice.

quello che guadagna 10.000 euro l' anno se gli togli il 20 % non mangia piu'.

se a quello che guadagna 1.000.000 di euro l' anno gli levi il 40 % mangia e ci compra anche l' aerojet privato.

perchè gli restano 600.000 euro che diviso 12 sono 50.000 euro al mese da spendere come vuole.

ma perchè quello che guadagna mille mila miliardi deve mantenere a sue spese quelli che non lavorano o lavorano poco? :Straight Face:

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Eh... il dubbio molto forte che aleggia nell'aria, e non solo in italia, è che invece si tenda a giudicare la qualità del lavoro

di una persona in modo proporzionale a quanto guadagna.

lo so, può essere un metodo sbagliato; te che proponi?

Giusto qualche giorno fa leggevo di questa ricerca... http://www.affaritaliani.it/sociale/mestieri051010.html ... non so dire

quanto sia valida, però devo dirti che qualche riscontro nella realtà che posso toccare con mano io personalmente lo trovo!

l'articolo da te citato usa come parametro la durezza di un lavoro, non la qualità, l'utilità, la specificità o altro...

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ma perchè quello che guadagna mille mila miliardi deve mantenere a sue spese quelli che non lavorano o lavorano poco? :Straight Face:

Questa è una domanda molto interessante! Perché quello che guadagna mille mila miliardi si circonda

spesso di persone che non lavorano o lavorano poco? :Thinking: Mi torna in mente il vecchietto del bingo...

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Ste non hai capito che Ego è "l'unità di misura" dell'universo. o perlomeno dell'italia.

come vanno le cose alla sua famiglia e come presuppone andranno a lui in futuro...così vanno per tutti!

non ti opporre a forze che non conosci! :Hypnotized:

ma che cosa c'entra? :Frustrated:

il mio era un misero esempio per evidenziare quello che precedentemente avevo scritt, ovvero che se una valora immobile non lo riesci a trasformare in liquido, vorrà dre che tanto valoroso non è.

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Questa è una domanda molto interessante! Perché quello che guadagna mille mila miliardi si circonda

spesso di persone che non lavorano o lavorano poco? :Thinking: Mi torna in mente il vecchietto del bingo...

vorra dire che gli serviranno a qualcosa no? principio del tornaconto eh :Batting Eyelashes:

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io vorrei sfatare un attimo il mito dell' Azienda pagante... una cosa su tutte; sta cavolo di cassa integrazione è finanziata da qualunque lavoratore percepente busta paga. Il 3% viene dedotto a titolo di contributo di solidarietà in favore di questo istituto. Lo pagano tutti, compresi chiaramente i dipendenti delle piccole aziende che non hanno il diritto di usufruirne. Per quanto riguarda il discorso tasse, la cosa è molto semplice a mio avviso, se fai un lavoro dipendente non puoi evadere le tasse perchè sono trattenute alla fonte, diversamente per le aziende è storia conosciuta. Aggiungo, magari pagassero in proporzione quanto i dipendenti... Forse basterebbe. :Rolling Eyes:

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lo so, può essere un metodo sbagliato; te che proponi?

Di non usarlo.

l'articolo da te citato usa come parametro la durezza di un lavoro, non la qualità, l'utilità, la specificità o altro...

La ricerca di cui parla l'articolo riguarda proprio la qualità, l'utilità, ma anche la redditività, ecc...

Se vuoi leggerla, la trovi qui: http://www.neweconomics.org/publications/bit-rich

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vorra dire che gli serviranno a qualcosa no? principio del tornaconto eh :Batting Eyelashes:

Mi pare evidente che gli servono al tornaconto. A questo punto la domanda successiva potrebbe essere:

in che modo gli tornano utile a tal fine?

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Di non usarlo.

ha ha :icon_mrgreen:

mi fai sorridere perchè te incarni un "sinistrorso in minatura", nel senso che quando cè qualcosa che non ti va bene ti limiti a dire "no! no! no!" senza proporre alternative :icon_biggrin: tutto torna alla fine :italian_flag:

La ricerca di cui parla l'articolo riguarda proprio la qualità, l'utilità, ma anche la redditività, ecc...

Se vuoi leggerla, la trovi qui: http://www.neweconomics.org/publications/bit-rich

:Shocked:

no ste tu giochi scorretto :Big Grin:

l'articolo in inglese non ho voglia di leggerlo e tradurlo... se me lo sintetizzi tu magari... oppure cerchiamo di capire noi nel "micro-mondo" del forum quando e in base a cosa un lavoro è più utile selettivo specifico ecc

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Mi pare evidente che gli servono al tornaconto. A questo punto la domanda successiva potrebbe essere:

in che modo gli tornano utile a tal fine?

se non identifichiamo il soggetto e il contesto in cui è inserito, non è possibile rispondere :Batting Eyelashes:

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se non identifichiamo il soggetto e il contesto in cui è inserito, non è possibile rispondere :Batting Eyelashes:

Il contesto potrebbe essere l'ufficio, e il soggetto il capoccia dell'ufficio.

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ha ha icon_mrgreen.gif

mi fai sorridere perchè te incarni un "sinistrorso in minatura", nel senso che quando cè qualcosa che non ti va bene ti limiti a dire "no! no! no!" senza proporre alternative icon_biggrin.gif tutto torna alla fine italian_flag.gif

Tu invece mi fai tenerezza perché incarni il tipico bambino incapace di stare sulle sue gambe, che quando s'appoggia

a una stampella che non vale niente e qualcuno glie lo fa notare, pretende che prima gli si fornisca un'altra stampella.

Provare a stare in piedi con le proprie gambe pare una brutta idea?

:Shocked:

no ste tu giochi scorretto :Big Grin:

l'articolo in inglese non ho voglia di leggerlo e tradurlo... se me lo sintetizzi tu magari... oppure cerchiamo di capire noi nel "micro-mondo" del forum quando e in base a cosa un lavoro è più utile selettivo specifico ecc

Oddio... è in inglese, non ci avevo pensato! E le tre "i" dove sono finite? Nel deposito dei buoni propositi? :rolleyes:

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Tu invece mi fai tenerezza perché incarni il tipico bambino incapace di stare sulle sue gambe, che quando s'appoggia

a una stampella che non vale niente e qualcuno glie lo fa notare, pretende che prima gli si fornisca un'altra stampella.

Provare a stare in piedi con le proprie gambe pare una brutta idea?

quale sarebbe questa stampella? :huh:

Oddio... è in inglese, non ci avevo pensato! E le tre "i" dove sono finite? Nel deposito dei buoni propositi? :rolleyes:

le tre "i"? che roba è?

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La stampella è la formuletta semplificata che si usa per leggere una realtà più complessa. Esempio: "tizio guadagna

tanti soldi quindi fa un lavoro di qualità" (ma se osservi ce ne sono tante altre, "caio è disoccupato ergo non c'ha voglia

di far niente", "sempronio è ricco quindi non ruba", "pierino è stato richiamato dieci volte dalla maestra quindi è un

perseguitato", "code ai saldi ergo italiani pieni di soldi", ecc ecc). Sono "stampelle" mentali, ovviamente. E' una metafora.

"Le tre i" era uno slogan di Berlusconi per la riforma della scuola ("internet, impresa, inglese", se non ricordo male).

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