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sindrome di down


mio

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La sindrome di Down non è una malattia. Le persone con la sindrome di down non cercano una medicina, vogliono solo essere accettate e trattate come gli altri!!! malato è colui che non accetta i diversi....che ne ha paura...lui si dovrebbe farsi vedere da un buon medico e capire il perchè di queste fobie e cattiverie

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si certo mio ,solo un'imbecille puo' deridere alle diversita' fisiche e mentali.

purtroppo sono in molti!!

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Credo che nessuno pensi che la sindrome di down sia una malattia... o conosci qualcuno che la pensa così? :huh:

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La sindrome di down è un'anomalia cromosomica, mentre una malattia è generalmente uno stato che si acquisisce durante la vita e si può curare e che comunque non implica un difetto genetico o cromosomico.

Di conseguenza, i down non sono malati e non penso che chi li deride o umilia lo faccia perchè li considera malati, ma solo per vigliaccheria, dandosi importanza umiliando uno più debole. Credo siano i classici ragazzini che vogliono farsi notare ma, non avendo il coraggio di sfidare uno più grosso di loro, se la fanno col disabile o emarginato di turno.

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Certo, è una disabilità, ma una disabilità data da un'anomalia cromosomica e non da una malattia.

E' una disabilità anche grave, che tra l'altro, non essendo una malattia, non ha speranze di essere curata. Non tutti i down sono uguali, alcuni possono essere gravemente ritardati, altri possono avere solo un lieve ritardo mentale, sono comunque persone che, malgrado la loro patologia, possono condurre una vita quasi normale, se gliene viene data la possibilità.

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il fatto è questo ...

qual'è l'unico loro problema??

E' il semplice fatto che i "normali" non li considerano e trattano come loro pari...

senza questo fatto......sarebbero , sereni, felici, forse molto più dei cosidetti "normali".....

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può essere! ciò non toglie che abbiano svariati problemi di salute e difficoltà cognitive...

in realtà non capisco bene il senso di questo topic... :icon_rolleyes:

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Certo, è una disabilità, ma una disabilità data da un'anomalia cromosomica e non da una malattia.

E' una disabilità anche grave, che tra l'altro, non essendo una malattia, non ha speranze di essere curata. Non tutti i down sono uguali, alcuni possono essere gravemente ritardati, altri possono avere solo un lieve ritardo mentale, sono comunque persone che, malgrado la loro patologia, possono condurre una vita quasi normale, se gliene viene data la possibilità.

e allora sarà una malattia congenita...

chiamare una cosa malattia non implica che esista o sia possibile una cura.

inoltre se gli viene data la possibilità ai down di fare una vita normale, come la maggioranza degli esseri umani, questi (i down) troverebbero la morte in poco tempo.

l'unico modo per cui un down possa avere una vita "normale" è renderere meno "normale" la vita ad altre persone.

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il fatto è questo ...

qual'è l'unico loro problema??

E' il semplice fatto che i "normali" non li considerano e trattano come loro pari...

senza questo fatto......sarebbero , sereni, felici, forse molto più dei cosidetti "normali".....

i down di per se non hanno problemi. sono come i cani (o altri animali), sentono i bisogni fisiologici, d'affetto e simili. la loro soddisfazione li fa stare bene, e viceversa.

i problemi li creano agli altri e di rimbalzo se li creano a loro.

comè è possibile considerari pari (o uguali) due persone totalmente diverse tra loro?

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certo che dire che una persona con un ritardo mentale è "come un cane"...

solo Ego può spingersi a tanto :Rolling Eyes:

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e allora sarà una malattia congenita...

chiamare una cosa malattia non implica che esista o sia possibile una cura.

inoltre se gli viene data la possibilità ai down di fare una vita normale, come la maggioranza degli esseri umani, questi (i down) troverebbero la morte in poco tempo.

l'unico modo per cui un down possa avere una vita "normale" è renderere meno "normale" la vita ad altre persone.

dici

inoltre se gli viene data la possibilità ai down di fare una vita normale, come la maggioranza degli esseri umani, questi (i down) troverebbero la morte in poco tempo.

uhmm dici... io ne conosco molti più indipendenti di molti "normali"....ma se lo dici tu sbaglierò....

dici anche

inoltre se gli viene data la possibilità ai down di fare una vita normale, come la maggioranza degli esseri umani, questi (i down) troverebbero la morte in poco tempo.

e qui caro mio sbagli....

dipende cosa intendi per "normale" , se itendi il non amare i propri figli se non sono ammirabili dal prossimo e inseguire quella chimera idiota dello spasso .... hai ragione...

ma parla con chi ha avuto un figlio down,...per molti di loro è stata un benedizione e pur "potendo tornare indietro" non li cambierebbero per uno sano.....questo per la loro affettuosità e anche per le loro particolarità....

ma se non hai mai avuto modo di rapportartici non puoi capire....

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i down di per se non hanno problemi. sono come i cani (o altri animali), sentono i bisogni fisiologici, d'affetto e simili. la loro soddisfazione li fa stare bene, e viceversa.

ahha è questa dove l'hai sentita......e comunque aggiungo che la maggior parte degli uomini se raggiungesse la saggezza del godere di affetto e simili sarebbe più evoluta di quanto non sia oggi

i problemi li creano agli altri e di rimbalzo se li creano a loro.

anche i ciechi o i drogati, anche le prostitute o i "figli di puttana" che non riconoscono e non ricambiano l'amore dei genitori spezzandogli il cuore.

comè è possibile considerari pari (o uguali) due persone totalmente diverse tra loro?

e qui ti auto dai un voto.....

vedi dipende da cosa usi per giudicare una persona.....

dipende da cosa fa nascere in te una considerazione positiva o negativa...

e mi sa che i tuoi parametri sono davvero "poveri"....

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non ho capito bene il senso del topic, comunque io penso che i down qualche problema ce l'hanno, a prescindere se sia una malattia o un fattore congenito, molti di loro non sono in grado di autogestirsi coem le così dette perosne "normali".

anche io ho conosicuto dei ragazzi Down e le loro famiglie e ti assicuro che non ho mai sentito parlare di "benedizione" ....e non perchè i loro genitori li vorrebbero tali da essere "ammirati dal prossimo" (come hai scritto tu) ma perchè vorrebbero che un giorno quando loro non ci saranno più che i propri figli se la sapessero cavare da soli....

Inoltre molti down (se non sbaglio) hanno una vita media inferiore a quella media degli uomini non affetti da tale sindrome, quindi per un genitore c'è il rischio di vederli morire prima del tempo...

Insomma io dico che se fossi io ad avere un figlio down, sicuramente gli vorrei bene esattamente come ne voglio a mio figlio e non starei a pensare - se fosse stato "normale" - ....però è anche vero che "benedico" il cielo per averne uno "sano", con tante preoccupazioni in meno e con la certezza che se domani dovesse succedere qualcosa, lui non sarà "un problema" per altri...e quindi non sapere che fine farebbe....

Inutile fare gli ipocriti...

Però ribadisco, credo che una volta che un figlio down arriva è bene rimboccarsi le maniche e darsi da fare....credo anche che a queste persone non faccia male tanto la discriminazione di chi è tanto inetto che si mette a sfottere per strada ma quel falso buonismo di tanta gente che dice "poverini" o cerca di trattarli normalmente perchè "non bisogna discriminarli"....io invece ho visto che i bambini down cresciuti nelle scuole adatte, e fatti frequentare con ragazzi come loro (ma non solo eh, non parlo di ghettizzarli) hanno più possiblità di farsi una vita....adatta a loro.

Insomma se sono diversi non bisogna sicuramente discriminarli ma "accettare e riconoscere" la loro diversità....non far finta che non esista!!!!

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sinceramente anche io non ho capito molto bene il senso di questo topic...

sul fatto che le persone down abbiano bisogni speciali e diversi rispetto ai cosiddetti normali è fuori dubbio... ma anche tutte le altre persone affette da disabilità (congenite, cromosomiche, traumatiche o che dir si voglia...)...

i down sono diversi dagli altri? vero, ma esistono anche enormi differenze tra un down e l'altro... come esistono enormi differenze tra chiunque di noi... e allora?? qual'è il confine tra diverso-normale e diverso-diverso??? Chi si può arrogare il diritto di deciderlo??

io credo solo che indispensabile un'unica cosa: IL RISPETTO. per tutti.

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dici

inoltre se gli viene data la possibilità ai down di fare una vita normale, come la maggioranza degli esseri umani, questi (i down) troverebbero la morte in poco tempo.

uhmm dici... io ne conosco molti più indipendenti di molti "normali"....ma se lo dici tu sbaglierò....

dici anche

inoltre se gli viene data la possibilità ai down di fare una vita normale, come la maggioranza degli esseri umani, questi (i down) troverebbero la morte in poco tempo.

e qui caro mio sbagli....

dipende cosa intendi per "normale" , se itendi il non amare i propri figli se non sono ammirabili dal prossimo e inseguire quella chimera idiota dello spasso .... hai ragione...

ma parla con chi ha avuto un figlio down,...per molti di loro è stata un benedizione e pur "potendo tornare indietro" non li cambierebbero per uno sano.....questo per la loro affettuosità e anche per le loro particolarità....

ma se non hai mai avuto modo di rapportartici non puoi capire....

ma hai commentato in modo diverso la stessa fonte... è voluto o è stato un errore?

cmq senza "gli aiutini" i down non potrebbero vivere come vivono ora, e se tutti avessero gli stessi "aiutini", i down starebbero sempre diversi gradini sotto, o sopra, a seconda di come la vuoi vedere. mai allo stesso livello cmq.

a parole ogni persona può costruirsi e far risultare la realtà che vuole, ma nessuno di noi, al momento, può sapere se un genitore dopo aver passato la giornata a benedire il figlio down, si passa la notte a piangere e a maledire il signore o chi per lui che gli ha appioppato questa disgrazia.

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cmq senza "gli aiutini" i down non potrebbero vivere come vivono ora, e se tutti avessero gli stessi "aiutini", i down starebbero sempre diversi gradini sotto, o sopra, a seconda di come la vuoi vedere. mai allo stesso livello cmq.

a parole ogni persona può costruirsi e far risultare la realtà che vuole, ma nessuno di noi, al momento, può sapere se un genitore dopo aver passato la giornata a benedire il figlio down, si passa la notte a piangere e a maledire il signore o chi per lui che gli ha appioppato questa disgrazia.

Ma cosa vuol dire?? Aiutini?? Boh, non capisco... i down restano diversi gradini sotto... ??? se intendi lo sviluppo cognitivo, è ovvio, fa parte della patologia... ma purtroppo nessun aiutino di questo mondo può colmare il deficit cognitivo... per il resto, certo, difficilmente una persona down potrà diventare completamente autonoma nella vita di tutti i giorni, ma, ripeto come ho già detto nell'altro post, come molte altre persone sofferenti di altre disabilità... uno con tetraparesi spastica potrà viversi serenamente la vita in modo del tutto autonomo?? non credo... e allora perchè fossilizzarsi sui down?

e per i genitori... qualsiasi disabilità di un figlio è la maggiore disgrazia che possa capitare... non credo esista sulla faccia della terra qualcuno che si auguri di avere un figlio handicappato...

però poi una volta nato molti genitori si rimboccano le maniche e fanno l'impossibile per quel figlio meno fortunato... e lo amano come si ama un figlio... un figlio, punto. non un down, uno spastico o un autistico. un figlio.

tra l'altro credo che a piangere di notte (ma magari anche di giorno) siano anche genitori di figli perfettamente sani e belli e magari pure dotati di una discreta materia grigia, ma che si sputtanano la vita ad esempio con la droga, o magari divertendosi a dar fuoco ai barboni, o con stupri di gruppo ecc. ecc......

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perchè è meno fortunato un figlio down?

i down sono contenti cosi come sono... quelli meno fortunati dei figli down sono proprio i genitori che devono investire il massimo delle risorse per il minimo risultato.

con loro i parenti, gli amici, e tutta la società, fino a richiudere il cerchio con i down stessi.

nessuno si sta fossilizzando sui down; in questo topic si vuole parlare di loro e di loro si parla :ola (4):

gli "aiutini" spaziano dalle pensioni, dai posti auto, alle corsie preferenziali per un lavoro che non potranno mai svolgere allo stesso livello di uno sano, e cosi via.

i gradini li ho usati proprio per evidenziare il fatto che, a seconda di dove vuoi mettere i down, sopra o sotto non ha importanza, non potranno mai stare, a parità di condizioni, sullo stesso di quelli sani.

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La sindrome di down è un'anomalia cromosomica, mentre una malattia è generalmente uno stato che si acquisisce durante la vita e si può curare e che comunque non implica un difetto genetico o cromosomico.

Di conseguenza, i down non sono malati e non penso che chi li deride o umilia lo faccia perchè li considera malati, ma solo per vigliaccheria, dandosi importanza umiliando uno più debole. Credo siano i classici ragazzini che vogliono farsi notare ma, non avendo il coraggio di sfidare uno più grosso di loro, se la fanno col disabile o emarginato di turno.

Può esistere ancora qualcuno che deride un down? Sono in genere ragazzi molto allegri, sorridenti ed affettuosissimi, a qualsiasi livello di serietà possa essere stabilita la loro sindrome. Personalmente ne ho conosciuti...Un essere che deride un down sarebbe, lui sì!! Un minorato mentale.

Ovviamente il vero problema per loro si manifesta quando vengono a mancare i genitori, e le strutture dello stato sono come sappiamo assai carenti per aiutarli a vivere...

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Le strutture dello Stato e quelle private sono dei "servizi alla persona" e non più purtroppo un "servizio alla persona" nel senso che la diffusa territorialità di queste strutture ha perso la specificità dell'attenzione al singolo. Vivo praticamente 24 ore su 24 con persone affette da sindrome di down. Persone che hanno una particolarità ben visibile, ma rientrando nella magica categoria delle "persone" si rivelano per quelle che sono....

La normalità è data dalle nostre rappresentazioni sociali. Hanno dei limiti, spesso più visibili dei nostri. Spesso enfatizzati. é vero, non sono normali, perchè normalità è abitudine, previsione esatta di quello che potrebbe essere, è fare le cose come le intendiamo noi.

Sono assolutamente diversi. Nella loro diversità d'esistenza hanno, coltivano ambiti di esperienza in cui è possibile "Vivere".

Normalità è convincerci che siamo tutti in un certo modo...perchè è una necessità sociale.

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La sindrome di Down non è una malattia. Le persone con la sindrome di down non cercano una medicina, vogliono solo essere accettate e trattate come gli altri!!! malato è colui che non accetta i diversi....che ne ha paura...lui si dovrebbe farsi vedere da un buon medico e capire il perchè di queste fobie e cattiverie

in realtà non capisco bene il senso di questo topic... :icon_rolleyes:

Su facebook sta girando parecchio questo messaggio:

"La sindrome di Down non è una malattia. Le persone con la sindrome di down non cercano una medicina, vogliono solo essere accettate e trattate come gli altri. Il 93% dei miei contatti non copierà questo messaggio. Spero che tu che stai leggendo ora, voglia far parte di quel restante 7% che metterà questo messaggio nella bacheca per almeno un'ora... Grazie"

Evidentemente Mio ha voluto diffondere anche su questo forum questa specie di "campagna di sensibilizzazione".

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Su facebook sta girando parecchio questo messaggio:

"La sindrome di Down non è una malattia. Le persone con la sindrome di down non cercano una medicina, vogliono solo essere accettate e trattate come gli altri. Il 93% dei miei contatti non copierà questo messaggio. Spero che tu che stai leggendo ora, voglia far parte di quel restante 7% che metterà questo messaggio nella bacheca per almeno un'ora... Grazie"

Evidentemente Mio ha voluto diffondere anche su questo forum questa specie di "campagna di sensibilizzazione".

Ho letto anch'io quel messaggio su facebook...comunque penso che oggi si siano fatti dei passi avanti rispetto a come si pensava dieci anni fa. Ci sono strutture adeguate e personalmente ho frequentato l'istituto tecnico dei servizi sociali ed ogni classe accoglieva un ragazzo/a down che sedeva avanti alla classe cn il suo insegnante di sostegno che insegnava le discipline basilari, l'educazione fisica era una disciplina che eseguiva con la classe e la ragazza poteva socializzare con altri ragazzi diversamente abili (si è anche innamorata e vi lascio immaginare cosa è successo il giorno di san valentino tra i due, siamo scoppiate a piangere perchè ci facevano troppa tenerezza). Aveva una vita sicuramente diversa dalla nostra ma faceva parte della nostra e la nostra della sua. Penso che oggi i pregiudizi stiano lasciando posto all'informazione, all'intelligenza, alla sensibilità ecc ecc. chi ha pregiudizi è perchè purtroppo è ignorante.

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Evidentemente Mio ha voluto diffondere anche su questo forum questa specie di "campagna di sensibilizzazione".

:ola (4):

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Comunque oltre al fatto del divulgare il messaggio,

credo sarebbe buona cosa chiedersi “ma io, indipendentemente da cio che ritengo giusto, come mi sento nel “contatto” con un disabile?

Sarà capitato a tutti di entrarvi in contatto, incontrare un esuberante e affettuoso ragazzo down al mare o su di un treno…..

Io anni fa ero schivo, evitavo gli sguardi per evitare “l’imbarazzo” che nasceva in quel tipo di rapporti….

Ora per causa di forza maggiore, visto che la vita mi ha donato la possibilità di entrare in contatto con svariate disabilità, ho scoperto che come tutte le paure era solo un idea falsa (in quanto dipendente da mie fantasie non corrispondenti alla realtà come tutte del resto) , ho scoperto che ti posso dare quello che ti dà chiunque altro, anzi a volte la loro sensibilità ti dona molto di più…

Mia moglie mi dice che faccio da radar , se vado in vacanza e c’è un ragazzo disabile ci lego subito e passo molto tempo con lui, lei crede che lo faccia per compassione o per altruismo, ma sbaglia…

In questo sono “egoista” , il fatto è che semplicemente ci sto molto bene in compagnia , sono persone con attitudini a me consone, amano dialogare di tutto, sono spontanee e non parlano mai per apparire , diciamo che agiscono per l’attimo che le attraversa…

E voi avete esperienze in merito?

Credo che auto analizzarsi su questo sia un altro spunto per conoscersi e scoprire che spesso crediamo giuste e buone alcune cose, ma poi davanti alle stesse proviamo sensazioni avverse….

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