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ery90

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ciao a tutti,

sono al primo anno di università, ho scelto ingegneria, una facoltà impegnativa, considerato il fatto che mi definisco persona umanista più che scientifica... allora ci si chiede perchè scegliere ingegneria, bene l'ho fatto perchè ho un immensa paura del futuro, il mondo e quello che ho intorno non mi aiuta: o si fa qualcosa di utile oppure non si lavora, se non si lavora non si vive bene e non ci si può togliere certe soddisfazioni. il mio problema è che mi sono fatta prendere dall'ansia di non riuscire, dalla paura di non aver scelto la cosa giusta e dal rimorso di non aver fatto una cosa che mi sarebbe risultata più semplice... io volevo impegnarmi, non l'ho fatto, mi è stato difficile, e so che è colpa mia che tutti gli esami sono andati male, però adesso mi sento così debole e incapace che non so nemmeno più da dove ricominciare. il fatto è che non c'è solo questo di problema, ho un problema con le persone, che non credevo essere reale ma che adesso penso che sia degno di attenzione: non ho voglia di stare con le persone, grazie al cielo ho un fidanzato e una famiglia che mi vogliono bene...ma al di fuori di loro non ho interesse a stare ne conoscere nessuno... è come se le persone non mi piacessero più di tanto. quando sono tra la gente non sono indisponente ne troppo timida, ma il fatto è che sempre più spesso non voglio vedere persone. poi fino a un paio di anni fa facevo sport, forse anche troppo e stavo fisicamente bene...adesso ho preso 10kg che non riesco a mandare via e mi rendono ancora più fiacca, non riesco a gestire il mio tempo, e quindi nn riesco ad andare a fare sport, anche perchè non so cosa fare... ecco l'altro problema, mi sento apatica e spassionata... non so cosa mi piace ne cosa mi piacerebbe ne cosa non mi piace... non so scegliere, anzi ho paura di scegliere, ed ogni vollta che faccio una sceltà importante sono sempre mangiata dai rimorsi... in preda alla preoccupazione di non aver atto la cosa migliore.

sento di essere in aperta sfida con me stessa... il mio essere forte sta succube di questo mio lato debole che porta a farmi stressare e deprimere.

ci sono giorni che piango dal nulla, basta un pensiero... e piangere sembra la cosa più voluta e soddisfacente poco prima di piangere e mentre piango sento che non mi porta a niente e che sono stupida a farlo....

mia madre è distrutta a vedermi così.... so di dar fastidio, che magari dovrei essere allegra ed essere vicina alle persone a cui voglio bene... ma non ci riesco, mi sento il mondo crollare addosso.

premetto che ho 19anni e ho avuto momenti simili (ma non così catastrofici) tra i 14 e i 17anni... secondo voi, è il caso che parli con uno psicologo, o posso farcela da sola? io adesso sto iniziando a fare ordine nei miei pensieri, ma è ancora difficile.

se avete dei consigli o dei semplici pareri io vi ascolto e vi ringrazio anticipatamente.

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Oh ciao ery :wink:

e cosi sei arrivata a fare l'università... come passa il tempo :Skull:

senti l'ordine che hai dato nel raccontare gli eventi ha un ordine causale o casuale?

nel senso tutto è nato dalla scelta dell'università, poi esami e cosi via? (ovviamente mi riferisco alle informazioni che hai scritto, chiaro che poi cè molto altro :good: )

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ciao a tutti,

sono al primo anno di università, ho scelto ingegneria, una facoltà impegnativa, considerato il fatto che mi definisco persona umanista più che scientifica... allora ci si chiede perchè scegliere ingegneria, bene l'ho fatto perchè ho un immensa paura del futuro, il mondo e quello che ho intorno non mi aiuta: o si fa qualcosa di utile oppure non si lavora, se non si lavora non si vive bene e non ci si può togliere certe soddisfazioni. il mio problema è che mi sono fatta prendere dall'ansia di non riuscire, dalla paura di non aver scelto la cosa giusta e dal rimorso di non aver fatto una cosa che mi sarebbe risultata più semplice... io volevo impegnarmi, non l'ho fatto, mi è stato difficile, e so che è colpa mia che tutti gli esami sono andati male, però adesso mi sento così debole e incapace che non so nemmeno più da dove ricominciare. il fatto è che non c'è solo questo di problema, ho un problema con le persone, che non credevo essere reale ma che adesso penso che sia degno di attenzione: non ho voglia di stare con le persone, grazie al cielo ho un fidanzato e una famiglia che mi vogliono bene...ma al di fuori di loro non ho interesse a stare ne conoscere nessuno... è come se le persone non mi piacessero più di tanto. quando sono tra la gente non sono indisponente ne troppo timida, ma il fatto è che sempre più spesso non voglio vedere persone. poi fino a un paio di anni fa facevo sport, forse anche troppo e stavo fisicamente bene...adesso ho preso 10kg che non riesco a mandare via e mi rendono ancora più fiacca, non riesco a gestire il mio tempo, e quindi nn riesco ad andare a fare sport, anche perchè non so cosa fare... ecco l'altro problema, mi sento apatica e spassionata... non so cosa mi piace ne cosa mi piacerebbe ne cosa non mi piace... non so scegliere, anzi ho paura di scegliere, ed ogni vollta che faccio una sceltà importante sono sempre mangiata dai rimorsi... in preda alla preoccupazione di non aver atto la cosa migliore.

sento di essere in aperta sfida con me stessa... il mio essere forte sta succube di questo mio lato debole che porta a farmi stressare e deprimere.

ci sono giorni che piango dal nulla, basta un pensiero... e piangere sembra la cosa più voluta e soddisfacente poco prima di piangere e mentre piango sento che non mi porta a niente e che sono stupida a farlo....

mia madre è distrutta a vedermi così.... so di dar fastidio, che magari dovrei essere allegra ed essere vicina alle persone a cui voglio bene... ma non ci riesco, mi sento il mondo crollare addosso.

premetto che ho 19anni e ho avuto momenti simili (ma non così catastrofici) tra i 14 e i 17anni... secondo voi, è il caso che parli con uno psicologo, o posso farcela da sola? io adesso sto iniziando a fare ordine nei miei pensieri, ma è ancora difficile.

se avete dei consigli o dei semplici pareri io vi ascolto e vi ringrazio anticipatamente.

ciao ery , mi ricordo di te .

da cio' che scrivi e' chiaro che trascini sti problemi da tempo ed

adesso il nodo e' arrivato al pettine.

se fossi in te e dato la tua tenera eta' chiederei aiuto esterno e qualificato.

sei troppo giovane per chiudersi come un riccio e vivere una vita

sempre piene d'angosce.

per lo studio vale lo stesso ragionamento, pianta ingegneria

e scegliti una facolta' che veramente ami e che sia richiesta nell'ambito lavorativo

altrimenti ti troverai con una laurea di prestigio ma senza un lavoro.

hai ancora tempo anzi molto tempo per decidere ma ricordati che quello

passa eppoi sara' troppo tardi.......buona fortuna.

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Secondo me, potresti iniziare cambiando facoltà. E' vero che non tutte le lauree danno uguali possibilità nel lavoro, però per fare ingegneria penso ci voglia almeno una passione per la matematica. Se ti manca questa, ci credo che ti sei lasciata andare e non hai dato esami!

Ti definisci umanista, potresti quindi optare per altre lauree sempre utili, ma più vicine a te, come giurisprudenza o economia e commercio, magari una volta superati i primi esami, riacquisti fiducia e stima in te stessa e cambierà anche il rapporto con le persone.

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Oh ciao ery :wink:

e cosi sei arrivata a fare l'università... come passa il tempo :Skull:

senti l'ordine che hai dato nel raccontare gli eventi ha un ordine causale o casuale?

nel senso tutto è nato dalla scelta dell'università, poi esami e cosi via? (ovviamente mi riferisco alle informazioni che hai scritto, chiaro che poi cè molto altro :good: )

io credo che tutto nasce dalla mia scarsa autostima e dalla mia incapacità di prendere decisioni a testa alta.... ho sempre mille preoccupazioni perogni cosa che faccio... l'università forse è l'immagine del mio stato d'animo e della mia condizione di errore generica.... tutto va male ed è diffiile nell'università come tutto va male ed è difficile in me.

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ciao ery , mi ricordo di te .

da cio' che scrivi e' chiaro che trascini sti problemi da tempo ed

adesso il nodo e' arrivato al pettine.

è esattamente questo il problema, ormai trascinandomi le cose appresso si sono talmente appesantite che non riesco a scrollarmele di dosso...

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Secondo me, potresti iniziare cambiando facoltà. E' vero che non tutte le lauree danno uguali possibilità nel lavoro, però per fare ingegneria penso ci voglia almeno una passione per la matematica. Se ti manca questa, ci credo che ti sei lasciata andare e non hai dato esami!

Ti definisci umanista, potresti quindi optare per altre lauree sempre utili, ma più vicine a te, come giurisprudenza o economia e commercio, magari una volta superati i primi esami, riacquisti fiducia e stima in te stessa e cambierà anche il rapporto con le persone.

ormai però devo finire questo anno... penso che proverò ad impegnarmi e soprattutto spero di riuscire ad impegnarmi... se dovessi cambiare proverei con economia....

il fatto è che ho sbagliato pure prima di iniziare...ho fatto un solo test ... e quello sbagliato... avrei potuto fare un'altro test....invece anche qesto ho sbagliato..

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1

università, ho scelto ingegneria, perchè scegliere ingegneria...................l'ho fatto perchè ho un immensa paura del futuro, il mondo e quello che ho intorno non mi aiuta: o si fa qualcosa di utile oppure non si lavora...........

il mio problema è che mi sono fatta prendere:

dall'ansia di non riuscire

dalla paura di non aver scelto la cosa giusta

dal rimorso di non aver fatto una cosa che mi sarebbe risultata più semplice... i

io volevo impegnarmi..........

adesso mi sento così debole e incapace che non so nemmeno più da dove ricominciare.

non dici che non ti piace... sei solo un pò sconfortata perchè finora non ci sono stati dei risultati che ti hanno per così dire dato coraggio.. ti dirò è lodevole il ragionamento che hai fatto a monte, non tutti hanno l'intelligenza di valutare così accuratamente la scelta della facoltà... se hai fatto è perchè lo sentivi e non c'è giusto o sbagliato, è semplicemente il tuo percorso, perchè dunque aver paura di non aver fatto la cosa giusta?

poi se la tua propensione è quella umanisca nulla vieta che resti una passione che puoi coltivare extra studio, le passioni ti arricchiscono e ti completano perchè ti fanno esprimere al massimo e ti regalano tante piccole soddisfazioni che contribuiscono a renderci più sicuri di noi.

2

problema con le persone

adesso penso che sia degno di attenzione: non ho voglia di stare con le persone,

grazie al cielo ho un fidanzato e una famiglia che mi vogliono bene...ma al di fuori di loro non ho interesse a stare ne conoscere nessuno... è come se le persone non mi piacessero più di tanto.

pensa per un attimo di non avere più il fidanzato e una famiglia, non fraintendermi, non voglio esser cattiva ma solo darti spunti di riflessione.. avresti interesse a stare con altra gente?

3

nn riesco ad andare a fare sport, anche perchè non so cosa fare...

o forse perchè non ne senti l'esigenza...

ecco l'altro problema, mi sento apatica e spassionata... non so cosa mi piace ne cosa mi piacerebbe ne cosa non mi piace... non so scegliere, anzi ho paura di scegliere,

sempre mangiata dai rimorsi... in preda alla preoccupazione di non aver atto la cosa migliore.

sento di essere in aperta sfida con me stessa...

io direi "ecco il problema" non l'altro problema..

apatica e spassionata... chissà perchè..

in primis perchè non hai fiducia in te stessa,

la sfiducia ti porta a precluderti tutto

e quindi perchè non rinchiudersi in quelle 2-3 sicurezze?

io credo che dentro di te ci sia un mondo chiuso dentro la gabbietta dell'autocontrollo e della ricerca di sicurezze..

è il caso che parli con uno psicologo, o posso farcela da sola?

se senti l'esigenza di consultare uno psicologo è bene che tu lo faccia, la preoccupazione dei tuoi non sarà di certo un ostacolo, basta che parli loro di questa esigenza e ti aiuteranno senz'altro a trovarne uno.

ma non smettere mai di analizzarti come già stai facendo: tieni conto che questi momentacci che hai avuto anche in passato sono la chiave della rinascita.

un abbraccio.

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