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sessualità ed handicap


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So bene che in generale bisognerebbe solo ignorare i messaggi stupidi e provocatori, ma questa volta non riesco a non fare due domande a chi li ha scritti:

come ti è venuto in testa, con una mentalità come la tua, di metterti a studiare psicologia (l'unica ipotesi verosimile che mi viene in mente è che speri di trovare lavoro nella selezione del personale di qualche grande azienda)?

e poi perché metti continuamente quei pollici di okay a casaccio nel bel mezzo di frasi in cui non c'entrano niente?

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he he, tutte queste cose non riescono ad averle nemmeno le persone sane, figurati gli handicappati :icon_rolleyes:

non è questione solo di parcheggi.

ammettendo, ma non considerando, il fatto che i disabili succhiano risorse che potrebbero essere investite altrove, loro posso intralciare la strada in tanti modi.

si va dai posti di lavoro o all'università riservati ad essi, che non sarebbero mai in grado di usufruirne come uno sano, alle corsie preferenziali sulle strade, alle poste, in ospedale (e altri modi che non ho avuto modo di conoscere e quindi non mi permetto di citare).

possono sembrare delle sciocchezze che però vanno ha peggiorare certamente la qualità della vita di quelli sani, e non è sicuro che vadano a migliorare quella dei disabili, anzi...

piccolo particolare che forse ti sfugge... le persone "sane" (e su questo già si potrebbe aprire un dibattito in proposito...) almeno possono provarci, i disabili no... e allora che facciamo?? li deportiamo in qualche località lontana da tutto e da tutti così non intralciano la coda di ego alla posta??? li sterminiamo tutti così ego non deve perdere qualche minuto del suo preziossimo tempo a trovare parcheggio???

Ego, guarda, quello che scrivi è rivoltante!!

E se fosse tuo figlio un giorno ad essere così che fai??? e guarda che l'aborto terapeutico non elimina alla radice ogni problema, perchè moltissime disabilità non si vedono che durante lo sviluppo (v. autismo, ritardo mentale.....) e poi esistono disabilità che insorgono durante il parto, o causate da incidenti (a persone che fino un attimo prima erano sanissime, pensa un pò!) o malattie (v. meningite, ecc.) o addirittura i vaccini (pensa un pò, uno fa vaccinare il proprio figlio perchè non si ammalali e poi magari se lo ritrova disabile...)

Ego vorrei proprio saperlo, se capitasse una cosa del genere a tuo figlio o a qualche tuo strettissimo famigliare, che faresti?? lo rinchiuderesti in qualche istituto perchè almeno non ti intralcia??? ma neanche questo è così facile sai?? perchè tutte quelle preziosissime risorse che secondo te vengono sprecate x queste persone che tu consideri nullità e sanguisuga, non bastano neanche x aprire dei centri diurni, figuriamoci delle strutture che prevedano anche la degenza... e allora sì che i famigliari devono tirare fuori tantissimi soldi di tasca propria per avere un'assistenza quantomeno dignitosa...

ma per te è giusto così, no? che se li tengano sulle croste i loro famigliari, giusto?? è roba loro, no?? che le preziosissime risorse vengano investite x far fare carriera a gente come ego! allora si che avremo una società degna di questo nome!!

p.s.: in quel caso io emigro in paesi meno evoluti!!

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Bisogna però dire che Ego almeno si è scelto un nick adeguato... dimenticando però che nella vita assai spesso l'egocentrico prima o poi si sentirà terribilmente solo (eppure studia psicologia)... :icon_mrgreen:

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Lasciando da parte la polemica scatenata da quanto scritto da Ego e rimanendo nella discussione originaria del topic… Domande: quando si parla di disabilità a cosa ci si riferisce? Qual è la discriminante fisica che impedisce un rapporto amoroso, sessuale o come gli pare? Qualcuno me lo spiega per favore? Tolta la fonte dell’ articolo che per i miei gusti è qualcosa da informazione di terz' ordine, (a parer mio va bene) ma in questo modo non si fa che aggiungere pregiudizio su pregiudizio unito all’ incapacità di sapersi misurare con chi ha dei cosiddetti handicap fisici. Toglier loro la possibilità di amare ed esser ricambiati perché secondo certi criteri dovrebbero essere meno capaci o non so cos’ altro, mi pare una evidente stronzata e anche una roba un po’ fascista. E come se non bastasse facciamo prostituire le donne e diciamo che è un servizio sociale… un po’ del ca… direi. Ma per favore!

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Ego una domanda : e se domani un tuo aprente strettissimo (genitori o fratelli) dovessere avere bisogno di te in quano divenuti disabili che faresti? La raccoglieresti al loro bava?

E ancora, se dovesse capitare a te? (cosa che non ti auguro ma insomma sappi che potrebbe accadere anche a te!!!!), vorresti avere la possiblità di trovare un parcheggio libero per potere accedere ai luoghi in cui ti rechi senza incorrere in difficoltà enormi? Ecc. ecc. ho fatto solo un paio di esempi abbastanza semplici....ma c'è molto di più...

se mi dovesse portare vantaggi una cosa del genere, la faccio. se non ho altra scelta, la faccio. se mi capita e se ho la forza, mi ammazzo.

ve siete fissate co sto parcheggio eh :icon_rolleyes:

secondo me la differenza tra me e voi è che io posso scegliere come comportarmi di fronte a un disabile, o a una discussione in cui si parla di essi, voi invece no, siete vincolati (per le vostre ragioni) a comportarvi solo in un certo modo, e di rimbalzo vincolate il disabile a comportarsi come volete voi (sano, lavoratore, trombatore, scienziato ecc ecc), il più delle volte fregandovene di quello che vorrebbe essere il disabile in questione, perchè conoscete solo un alternativa: "deve essere normale".

non so quale delle due è la più triste...

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ego mi fa senso leggere ciò che hai scritto! dovresti zittirti una buona volta e farti un esame di coscienza... augurarti come ha detto ape di non trovarti mai in una situazione del genere... spero che tu non diventi mai uno psicologo! anzi forse si, solo per le persone come te!!! il diverso sei tu! ripigliati!

quale è la differenza tra dire "spero non diventi mai psicologo!"

e dire "spero il disabile non trombi mai!" (cosa che Ego cmq non ha detto eh.)

?

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però ego non mi hai commentato questo messaggio... stai forse rimuovendo una tua qualche paura inconscia?

no, semplicemente le tue conclusioni sono errate, e non si capisce come, dalle informazioni che ho riportato, le hai tirate fuori... :icon_rolleyes:

non sono uno che mena i disabili o li vuole morti, come ho detto, ognuno per la sua strada nessunissimo problema.

per chiarire meglio, l'altra settimana ho eletto a "mentore" uno storpio deforme, non so se di nascita o per causa terremoto, perchè aveva già fatto un esame per il quale io mi cagavo sotto (più per il prof. che per altro). gli ho chiesto e l'ho ascoltato senza nessun problema. non ho problemi neanche a salutarlo quando lo incontro in giro.

non sono cattivo come credete o odio sta povera gente, semplicemente non voglio che mi intralcino (come qualsiasi altra persona alla fine, solo che per i disabili sono più predisposti a farlo per le ragioni che ho gia detto -_-).

p.s. Ego all'esame in questione ha preso 30 :Big Grin:

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So bene che in generale bisognerebbe solo ignorare i messaggi stupidi e provocatori, ma questa volta non riesco a non fare due domande a chi li ha scritti:

come ti è venuto in testa, con una mentalità come la tua, di metterti a studiare psicologia (l'unica ipotesi verosimile che mi viene in mente è che speri di trovare lavoro nella selezione del personale di qualche grande azienda)?

e poi perché metti continuamente quei pollici di okay a casaccio nel bel mezzo di frasi in cui non c'entrano niente?

perchè lo psicologo deve avere una mentalità standard preconfezionata? :o

d'altronde sarebbe in linea con il concetto di "disabile normale a tutti i costi"... :Thinking:

gli ok stanno per dire "ok è na cosa tranquilla" all'informazione che riporta l'ok :ola (4):

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secondo me la differenza tra me e voi è che io posso scegliere come comportarmi di fronte a un disabile, o a una discussione in cui si parla di essi, voi invece no, siete vincolati (per le vostre ragioni) a comportarvi solo in un certo modo, e di rimbalzo vincolate il disabile a comportarsi come volete voi (sano, lavoratore, trombatore, scienziato ecc ecc), il più delle volte fregandovene di quello che vorrebbe essere il disabile in questione, perchè conoscete solo un alternativa: "deve essere normale".

non so quale delle due è la più triste...

Per quanto mi riguarda (visto che ti rivolgi a un voi generico che non esiste) non so nemmeno che cosa significhi normalità quindi figurati se voglio imporla a qualcuno (nel caso dovrei innanzi tutto riuscire a imporla a me stessa). Il fatto è che qui la questione della normalità imposta non c'entra niente. Offrire delle possibilità è esattamente il contrario. Avere molte possibilita significa poter scegliere. Averne poche o una sola significa essere limitati nella scelta o costretti. Quindi la tua affermazione sull'imposizione della normalità è completamente illogica.

Non ho nessuna opinione precofezionata. Anzi, nel caso dell'argomento in questione qui, non ho nemmeno un'opinione precisa. In realtà mi sembra che se la prostituzione è vista come qualcosa che lede la dignità della persona e per questo è vietata dalla legge, va vietata anche nel caso dei disabili. Ma mi rendo conto che è una situazione complessa, che bisognerebbe pensarci, approfondire ecc. Mi sembrerebbe invece certamente auspicabile offrire occasioni di conoscenze, incontri, socializzazione a chi ha difficoltà di movimeno o d'altro, in modo da facilitarli almeno un po' nella possibilità di trovare un partner.

La differenza, rispetto a te, non è nell'opinione sull'argomento, ma nella motivazione. Tu hai scritto che sei contrario, perché non vuoi essere intralciato, non vuoi che i tuoi soldi siano usati per cose del genere. Alla base c'è una visione opposta della società. Da una parte c'è l'idea che la società debba tutelare i più deboli (che non sono solo i disabili) e cercare di ridurre almeno in parte gli squilibri dovuti alla fortuna (per esempio la fortuna di essere ricchi o sani o intelligenti ecc) e dall'altra l'idea che ognuno debba provvedere a se stesso con i mezzi che la fortuna gli ha dato.

quale è la differenza tra dire "spero non diventi mai psicologo!"

e dire "spero il disabile non trombi mai!" (cosa che Ego cmq non ha detto eh.)

?

La differenza sta nelle conseguenze. Nella prima ipotesi si teme (a torto o a ragione) un danno per qualcun altro.

perchè lo psicologo deve avere una mentalità standard preconfezionata? :o

d'altronde sarebbe in linea con il concetto di "disabile normale a tutti i costi"... :Thinking:

gli ok stanno per dire "ok è na cosa tranquilla" all'informazione che riporta l'ok :ola (4):

Niente affatto. Anzi il problema è che la tua sembra una mentalità standard preconfezionata. Non sai quante volte ho sentito fare discorsi simili, tipo: "io lavoro dalla mattina alla sera e devo pagare le tasse per quelli che non fanno niente, per i disoccupati, i carcerati, i disabili...".

Mi stupivo solo che uno con una mentalità del genere abbia scelto un tipo di studio orientato (il più delle volte) al campo della cura. E che quindi tendenzialmente avrà a che fare con gente spesso debole, poco produttiva, parzialmente disabile, gente insomma che nella tua logica potrebbe essere cosiderata un peso per il resto della società.

E poi di fronte alla tua mancanza di attenzione alla logica e alle parole degli altri, oltre a tutti quei simboli messi a caso nella speranza (ahimè vana) di ovviare a un linguaggio approssimativo e superficiale, non posso fare a meno di immaginare la reazione che avrei se fossi una tua paziente.

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quale è la differenza tra dire "spero non diventi mai psicologo!"

e dire "spero il disabile non trombi mai!" (cosa che Ego cmq non ha detto eh.)

?

non ci vedo alcun nesso.... me lo sa spiegare lei psicologo da strapazzo?

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Lasciando da parte la polemica scatenata da quanto scritto da Ego e rimanendo nella discussione originaria del topic… Domande: quando si parla di disabilità a cosa ci si riferisce? Qual è la discriminante fisica che impedisce un rapporto amoroso, sessuale o come gli pare? Qualcuno me lo spiega per favore? Tolta la fonte dell’ articolo che per i miei gusti è qualcosa da informazione di terz' ordine, (a parer mio va bene) ma in questo modo non si fa che aggiungere pregiudizio su pregiudizio unito all’ incapacità di sapersi misurare con chi ha dei cosiddetti handicap fisici. Toglier loro la possibilità di amare ed esser ricambiati perché secondo certi criteri dovrebbero essere meno capaci o non so cos’ altro, mi pare una evidente stronzata e anche una roba un po’ fascista. E come se non bastasse facciamo prostituire le donne e diciamo che è un servizio sociale… un po’ del ca… direi. Ma per favore!

secondo me ransie è anche ipocrita (scusa se nella risposta mi riferisco a te) non voler vedere il problema, negare le difficoltà oggettive che ad esempio un uomo immobilizzato in casa può avere nel poter aver modo di avere una vita sessuale

(parliamo di un single...ovviamente...non di uno sposato). o come nella storia raccontata da tex, quella di un uomo che non petendo muovere le braccia non può nemmeno soddisfarsi da solo.

vogliamo negare l'esistenza di queste situazioni?

mettiamo per un attimo da parte il discorso che sia giusto che sia un servizio pagato dallo stato...concentriamoci per un attimo su questo aspetto...

tra l'altro credi che quello che è proposto nell'articolo non sia una "realtà" che già alcune persone attuano?immagino che chi se lo può permettere già non contatti autonomamente prostitute.

però c' il problema di chi non è in grado di fare manco quello... per disabilità mentali! e allora è totalmente nelle mani della famiglia, ad esempio.

io conosco la situazione di un ragazzo con una grave disabilità mentale. praticamente da solo non sa nemmeno cosa sia il "sesso", non lo sa gestire... però ha un corpo che gli manda certi segnali che da solo non sa gestire...

bene, il padre ogni tanto lo porta da una prostituta.

ebbene si.

quando mi è stata raccontata sta cosa, ho pensato che sto ragazzo era fortunato ad avere un padre non bigotto, che riconosceva la sua sofferenza data dal non poter da solo gestire la propria sessualità, e gli permetteva di trovare un sollievo. io l'ho ammirato molto questo padre.

temo che col bigottismo italiano ce ne siano pochi di padri così.

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E poi di fronte alla tua mancanza di attenzione alla logica e alle parole degli altri, oltre a tutti quei simboli messi a caso nella speranza (ahimè vana) di ovviare a un linguaggio approssimativo e superficiale, non posso fare a meno di immaginare la reazione che avrei se fossi una tua paziente.

si torna alle parole del mio psicologo, che a me personalmente tranquillizzano molto:

le selezione la fa il lavoro, la fanno i pazienti.

se fossi sua paziente cambieresti psicologo, molto semplicemente...

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no, semplicemente le tue conclusioni sono errate, e non si capisce come, dalle informazioni che ho riportato, le hai tirate fuori... :icon_rolleyes:

non sono uno che mena i disabili o li vuole morti, come ho detto, ognuno per la sua strada nessunissimo problema.

ego come al solito dimostri di non capire i messaggi a cui rispondi.

(io questo lo trovo davvero preoccupante ai fini del tuo lavoro futuro...lo dico sinceramente.)

ti ho semplicemente fatto notare che anche tu potresti diventare disabile se ti capitasse un grave incidente o una malattia

tu come tutti noi.

ne sei consapevole o credi che siano cose che capitano solo "agli altri"?

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Che esistano delle difficoltà non faccio fatica ad immaginarmelo ma io non risolvo tutto coi soldi, col sesso a pagamento. Sono queste soluzioni al limite dell' umano che non condivido.

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posso dirti una cosa?

credo che fondalmentalmente ti scandalizzi perchè non accetti il concetto di prostituzione.

io invece la vedo diversamente...io aborro lo sfruttamento della prostituzione, come aborro il fatto che delle persone vivano in una situazione di povertà esprema che le costringe a vendere il proprio corpo per vivere.

queste due cose le aborro.

ma se una persona libera e non costretta sceglie di prostituirsi che male c'è?

e se un disabile che non può da solo soddisfare quelle pulsioni vi ricorre che male c'è?

negli esempi che ti ho messo tu che soluzione proponi, scusa?

perchè è triste, tristissimo che un uomo ad esempio non possa muovere le braccia e quindi nemmeno farsi una sega...è triste che un ragazzo incapace di intendere soffra per le proprio pulsioni sessuali che non sa gestire.

e allora che facciamo, li lasciamo soffrire per un pregiudizio verso il sesso a pagamento?

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vuoi una soluzione da me? oh, mi hai mica scambiata per la mutua? :Confused:

p.s. mi stai ancora dicendo cosa penso, non leggere il non detto dopo un po' stufa...(per favore) :rolleyes:

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scusa ransie ma se definisci il sesso a pagamento una soluzione "al limite dell'umano"...cosa dovrei pensare?

mi sembrano parole esplicite di condanna della prostituzione!

se invece non lo sono, spiega meglio il concetto perchè posso aver capito male...

non è che ti chiedo la risposta risolutiva al problema...ma visto che sei intevenuta qui, mi sembra legittimo chiederti come credi sarebbe giusto affrontare la questione di queste persone che da sole non possono garantirsi una sessualità.

è per alimentare il discorso, mica perchè il problema lo devi risolvere tu!

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Meno male! :Whew:

sì comunque a me fa schifo la prostituzione e ci sono pure un sacco di altre cose che mi fanno schifo al mondo. Ma non per questo cerco delle soluzioni pret a porter per dargli una parvenza di giustizia.

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posso dirti una cosa?

credo che fondalmentalmente ti scandalizzi perchè non accetti il concetto di prostituzione.

io invece la vedo diversamente...io aborro lo sfruttamento della prostituzione, come aborro il fatto che delle persone vivano in una situazione di povertà esprema che le costringe a vendere il proprio corpo per vivere.

queste due cose le aborro.

ma se una persona libera e non costretta sceglie di prostituirsi che male c'è?

e se un disabile che non può da solo soddisfare quelle pulsioni vi ricorre che male c'è?

negli esempi che ti ho messo tu che soluzione proponi, scusa?

perchè è triste, tristissimo che un uomo ad esempio non possa muovere le braccia e quindi nemmeno farsi una sega...è triste che un ragazzo incapace di intendere soffra per le proprio pulsioni sessuali che non sa gestire.

e allora che facciamo, li lasciamo soffrire per un pregiudizio verso il sesso a pagamento?

Però in questo caso la questione va affrontata a monte. Cioè non si può isolare il caso dei disabili, perché uno stato che proibisce la prostituzione non può poi fornire un servizio del genere a una certa categoria, per quanto svantaggiata possa essere. Allora il punto diventa cambiare la legge che vieta la prostituzione. Io (come ho già detto) non ho un'opinione precisa sull'argomento. Credo che ci sia di mezzo il fatto che vendere il proprio corpo è visto da alcuni come una lesione della dignità della persona. A quanto ne so, è illegale anche vendere il sangue per esempio o peggio ancora gli organi. Lo si può solo donare (credo almeno). Forse si potrebbe pensare una cosa del genere, un'associazione benevola di prostituzione senza fini di lucro. Se è vero che ci sono persone disposte a farlo non per disperazione ma come un lavoro normale, ce ne dovrebbero anche essere disposte a farlo per beneficienza. Come capita per tutti gli altri lavori.

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Io, onestamente non ho un'opinione ben precisa sull'argomento...ovviamente escluderei tutti i casi di persone con disabilità non gravi, che ovviamente credo auspichino (si scrive così? :unsure: ) a qualcosa di più che il sesso a pagamento... questo argomento tra l'altro lo trattammo relativamente ai down...l'argomento è vastissimo!!

Però volendo ridurre un pò l'argomento e concentrarci su i disabili gravi, come gli esempi sopra riportati, in effetti la questione si pone...

Il fatto che sia lo Stato a pagarlo secondo me non è nememno necessario, di solito queste persone percepiscono delle pensioni per cui potrebbero anche permettersi di pagarsi il sesso..

Il punto è dove andare? Creare una figura professionale specifica? Ma a sto punto cosa cambierebbe fra la semplice prostituzione per tutti e quella specifica per disabili?

Insomma non è che ci vogliano particolari corsi per insegnare a qualcuno come fare del sesso...dopotutto juditta porta l'esempio di un ragazzo che viene portato dal padre dalle prostitute, quindi insomma se uno vuole lo fa e anche se la prostituta se la sente lo fa!!!

Quindi forse la questione è sempre la stessa, su quanto la prostituzione (ovviamente si parla di quella volontaria) sia moralmente accettabile!!!

Che poi mi chiedo...le attrici porno, non sono legalmente riconosciute? .che differenza c'è? Si fa comunque sesso a pagamento o no? Anzi a volte nei porno fanno cose molto più spinte di quello che una prostituta può fare in un'auto in mezz'ora!!! E' vero anche che le tariffe sono diverse...

Per me alla fine la questione sta tutta lì...se si legalizzasse la prostituzione il resto sarebbe una conseguenza!

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Meno male! :Whew:

sì comunque a me fa schifo la prostituzione e ci sono pure un sacco di altre cose che mi fanno schifo al mondo. Ma non per questo cerco delle soluzioni pret a porter per dargli una parvenza di giustizia.

a me sta tua risposta non piace, sinceramente.

io di sicuro non uso la questione "disabili" per far diventare la prostituzione "giusta" , sappilo.

il mio punto di vista sulla prostituzione è quello che ho esposto indipendentemente dalla questione.

e non mi piace l'tteggiamento di chi si erge sul trono a giudicare gli altri sventolando la proprio moralità

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Però in questo caso la questione va affrontata a monte. Cioè non si può isolare il caso dei disabili, perché uno stato che proibisce la prostituzione non può poi fornire un servizio del genere a una certa categoria, per quanto svantaggiata possa essere. Allora il punto diventa cambiare la legge che vieta la prostituzione. Io (come ho già detto) non ho un'opinione precisa sull'argomento. Credo che ci sia di mezzo il fatto che vendere il proprio corpo è visto da alcuni come una lesione della dignità della persona. A quanto ne so, è illegale anche vendere il sangue per esempio o peggio ancora gli organi. Lo si può solo donare (credo almeno). Forse si potrebbe pensare una cosa del genere, un'associazione benevola di prostituzione senza fini di lucro. Se è vero che ci sono persone disposte a farlo non per disperazione ma come un lavoro normale, ce ne dovrebbero anche essere disposte a farlo per beneficienza. Come capita per tutti gli altri lavori.

io son d'accordo con te e anche con digi.

capisco poco chi vuole imporre il proprio concetto di dignità a chi ne ha un'altra.

il problema è la nostra cultura cattolicha che contuia a far percepire il sesso come una tabù...in altre culture il fatto di usare il proprio corpo, vendendone le prestazioni sessuali, non scatena lo stesso disgusto.

sono forse culture meno giuste della nostra?

scusate ma la parola "giustizia" applicata alle questioni sessuali proprio non mi va giù...

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ognuno ha la sua. Non ti impongo la mia, sempre che di moralità si tratti perchè per me non è neanche riferibile a quella. Detto ciò mi sento libera di dire quello che penso rispetto alla morale altrui e al modo che si ha per risolvere le cose, definendolo al minimo pret a porter, per esempio. Non ti piace, avevo quel termine là, fa anche fine, se non ti piace la prossima volta magari uso haute couture :pardon:

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che ovviamente credo auspichino (si scrive così? :unsure: ) a qualcosa di più che il sesso a pagamento...

Sì, così, ma senza "a", è transitivo. eheh

Che poi mi chiedo...le attrici porno, non sono legalmente riconosciute? .che differenza c'è? Si fa comunque sesso a pagamento o no? Anzi a volte nei porno fanno cose molto più spinte di quello che una prostituta può fare in un'auto in mezz'ora!!!

ma non fanno per finta nei film porno?

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vabbè ransie con te chiudo il discorso.. anche perchè quella che tu chiami moralità per me può essere una visione limitata del sesso, quindi non offenderti se ti do della limitata.

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